Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: littlegiulyy    09/11/2015    1 recensioni
Miley è una ragazza di 18 anni, fa parte del branco della tribù dei Wintu che hanno origini Californiane. Lei e il suo branco stanno per partire per un'avventura che la legherà a moltissime persone a La Push e alcune persone le sconvolgeranno la vita a partire da Embry Call. Il nuovo branco sta per raggiungere La Push per aiutare i licantropi di Forks e i Cullen nello scontro con i Volturi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Embry Call, Nuovo personaggio, Quileute, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 15 "Fino alla fine"

POV MILEY

Un rumore odiosissimo accompagnato da una vibrazione mi sveglia improvvisamente, infastidendo non poco il mio udito da lupo. Un profumo di caffè caldo arriva alle mie narici e lentamente apro gli occhi con molta fatica. Oggi niente scuola, turno di ronda dalle 9 alle 3.
Beh almeno posso sgranchirmi un po’ le gambe oggi, finalmente!
Mi alzo dal letto controvoglia, indosso degli shorts e una canottiera, pronta per trasformarmi. Lego i capelli in modo molto disordinato, totalmente a caso e dopo essermi sciacquata il viso con acqua fredda un paio di volte per svegliarmi, scendo le scale frettolosamente senza neanche preoccuparmi di truccarmi. Non ho mai il tempo di far niente, è una corsa continua…
-“Buongiorno bimba”- mi saluta sorridendo Martin. E' già seduto al tavolo per fare colazione, ma come fa ad essere così pieno di forze di prima mattina? Mi avvicino al tavolo e spostando una sedia, crollo seduta affianco a lui.
-“Buongiorno?! Se lo chiami buongiorno questo…”- dico piuttosto annoiata giocherellando con qualche fiore appoggiato sul tavolo.
-“Buongiorno Ley! Come stai? Oggi niente scuola vero? Sam mi ha detto che hai il turno di ronda.”- afferma Emily entrando nella stanza, porgendoci due tazze di caffè fumante e appoggiando due piatti stracolmi davanti a noi.
Che dio ti benedica Emily! Almeno per qualche minuto il cibo riesce a rendermi felice.
-“Ciao Emily… si oggi tocca a me! – inizio bevendo un sorso di caffè – almeno riesco a saltare quello schifo di scuola, che noia, sono già stanca di andarci.”- dico sbuffando e riprendendo a mangiare.
-“Suvvia dai, non esagerare Ley! Tra 15 minuti inizia il nostro turno di ronda, non sei felice di essere con me per tutta la mattina?”- mi sorride provocandomi.
-“Felice? Felicissima.” - affermo seccata. Che palle, una mattina intera con la compagnia molesta di Martin? Bene, non potevo chiedere di meglio –“ a chi diamo il cambio?”-
-“Questa notte erano di ronda Paul, Sam, Embry e Jared”- mi informa Martin abbassando per un attimo il tono di voce al nominare Embry.
-“E va bene dai, andiamo a dare il cambio a loro, poveretti. Saranno stanchissimi… - affermo pensierosa alzandomi dalla sedia – grazie mille Emily, ci vediamo questa sera!”- urlo uscendo dalla porta.
-“Grazie Em!”- ringrazia Martin per poi affiancarmi e dirigerci insieme verso l’inizio della foresta.
Camminiamo molto svogliatamente fianco a fianco, osservo bene Martin e vedo un sorriso stampato in faccia che non vedevo da un bel po’.
-“Sei felice che Kat sia qui, non è vero?”- ridacchio tirandogli una pacca sulla spalla.
-“Felice è dir poco…”- mi confessa sorridendo ancora di più. C’è sempre stato qualcosa tra quei due, poi quando Martin si è trasformato ha avuto l’imprinting con lei, ma Katy è una ragazza molto difficile e con il carattere che si ritrovano entrambi non sono ancora riusciti a mettersi insieme…
-“Immaginavo… ce la farete mai voi due?”-
-“Questa sera intanto la porto fuori a cena”-
-“Oh dai, magari oggi è la giornata giusta!”- lo prendo in giro continuando a camminare.
-“Si, potrebbe essere la giornata giusta per tutti oggi…anche per te”- afferma guardando un punto davanti a sé con un sorrisetto molto fastidioso. Seguo il suo sguardo e i miei occhi si posano su quattro figure che si dirigono verso di noi, uscendo dal bosco.
Più si avvicinano, più si delineano i contorni delle sagome scure. Sam è in testa, alla sua destra ci sono Paul e Jared e alla sua sinistra se ne sta Embry. Si avvicinano svelti a noi e noto le loro facce piuttosto agitate e tese.
-“Sam!”- salutiamo io e Martin insieme.
-“Martin, Ley…”-ricambia con un lieve sorriso
-“Com’è andata la ronda? Problemi?”- si informa Martin. Hanno tutti un’aria decisamente strana. Paul ha il suo solito cipiglio arrabbiato, Jared ha un’espressione assolutamente sorpresa ed Embry è impalato al suo posto, con una faccia che sembra abbia appena visto un fantasma.
-“La ronda è andata bene, ma ho parlato con i Cullen. Manca poco allo scontro con i Volturi”- punto di scatto lo sguardo su Sam non appena sento queste parole.
-“Come sarebbe a dire? Poco quanto?”- chiedo subito.
-“Non si sa precisamente, qualche giorno Miley… e noi dovremo essere pronti.”- involontariamente guardo Embry e noto il suo sguardo fisso su di me. Sposto immediatamente lo sguardo su Sam e torno a parlare.
-“E lo saremo.”- affermo decisa.
-“Adesso andiamo, non lasciamo scoperto il perimetro… ci vediamo ragazzi!”- conclude Martin per poi trascinarmi via, prendendomi per un polso.
Con lo sguardo seguo Embry e lui segue me, i nostri occhi si incrociano e per un attimo vorrei già dirgli tutto quello che penso, ma adesso non posso.
Mi volto e affianco a Martin, entro nel bosco. Lentamente, addentrandoci sempre di più, mi allontano un po’ da Martin ed inizio a spogliarmi. Non appena mi sono tolta tutto, con un balzo mi trasformo.
-“Martin io faccio il perimetro ovest e tu quello ad est ok?”-
-“Perfetto baby! Hai visto che razza di facce avevano? Dio mio, le ronde notturne ti uccidono”-
-“Ho visto… si correre avanti e indietro è davvero una noia assurda, ma è il nostro compito, non possiamo tirarci indietro. Nessuno di noi può farlo.”-
-“Hai detto bene! Allora… adesso che siamo solo io e te… con Embry cos’hai intenzione di fare?”-
-“Gli ho dato appuntamento oggi alle 5.30, spero tanto che venga…”-
-“Speri?”-
-“Si, magari non vuole neanche vedermi.”- le immagini del nostro bacio si presentano molto nitide nella mia mente prima che io possa pensare ad altro. Perché se n’è andato così? Non poteva farmi almeno finire di parlare?
-“Di questo bacio però non mi avevi detto niente Ley! Non farti troppe paranoie sulla sua reazione, è normale. Dopo quello che hai fatto ce l’ha con te, non sa se fidarsi di te. Quindi è normale la sua reazione, non puoi pretendere che torni da te con uno schiocco di dita”-
-“Ma non è assolutamente questo quello che voglio! Non voglio un ragazzo che mi asseconda in tutto! Solo che non capisco come faccia ad ignorare così il richiamo dell’imprinting…”-
-“Esattamente come faccio io ogni giorno con Kat.”- conclude Martin.
Le parole di Martin mi fanno riflettere… io so quanto lui la ami, lo vedo ogni giorno nella sua testa, ma comunque non riescono a stare insieme e lui vive decentemente anche lontano da lei a quanto pare pur amandola… Decido di voler stare da sola per un po’ e inizio a correre ancora più veloce, svuotando la mente e senza alcun pensiero in testa, dritta fino al confine.
 
 
Dopo un’intera mattinata di corsa, finalmente sento entrare nei miei pensieri Luke, Logan e Jason.
-“Martin, Ley… potete andare a casa… vi diamo il cambio noi”- sento la voce di Luke nella mia testa e con un ululato richiamo l’attenzione di Martin.
-“Ley sono a qualche centinaia di metri da te, aspettami che torniamo insieme”-
Guardandomi intorno per cercare di capire da che parte arriverà Martin, non vedendo niente mi distendo per terra per qualche attimo.
Mi guardo intorno e come sempre, rimango sconvolta da tutti i particolari che riesco a vedere.
Mancano poche ore e vedrò Embry…
-“Eccomi… andiamo”- Martin se ne sta davanti a me, scrollando il pelo mi alzo in piedi e riprendiamo a correre insieme verso casa.
Arrivati nello stesso posto di questa mattina, mi allontano da lui e riprendo la mia forma umana. Dopo essermi vestita molto in fretta, lo raggiungo appena fuori dalla foresta.
-“Io vado Ley, mi vado a fare una doccia perché se no questa sera Katy non mi guarderà neanche in faccia!”- ridacchia Martin salutandomi con la mano. Si abbassa per darmi un bacio sulla guancia e se ne va, dirigendosi molto svelto verso casa, senza neanche aspettare la mia risposta.
Dopo essermi guardata per un attimo intorno, vado verso l’entrata di casa. Adesso mi devo fare una bella doccia e poi inizio a prepararmi. Con il cuore che batte molto forte per l’agitazione, salgo gli scalini ed entro in casa.
 
Mi guardo un’ultima volta allo specchio e annuisco convinta. I miei capelli cadono sulle spalle in lunghi boccoli, mi sono messa un vestitino giallo ocra in velo e dottor Martens. Mi trucco molto leggermente, un filo di ombretto e mascara, niente di più. Prendo in mano il telefono per controllare l’ora e mi soffermo ad osservare per un po’ le mie unghie laccate di nero…
L’ansia sta decisamente iniziando a farsi sentire.
Scendo le scale ed esco di casa velocemente senza prendere niente, sono le 5.15, sono in perfetto orario. Appena mi addentro nella foresta ed inizio a camminare in direzione del suo posto, l’ansia inizia a diventare troppo evidente sul mio viso. So che sembro quasi spaventata, ma non riesco a calmarmi. Non so neanche se verrà… se non dovesse venire cosa farei?
Sento il mio viso diventare quasi incandescente ed inizio ad avere molto caldo. Mio dio, non ho fatto scenate del genere neanche quando ho scoperto di essere un licantropo! Il bosco si apre sulla radura e per un attimo mi guardo intorno, lui non c’è ancora. Decido di sedermi su un tronco lì vicino e di aspettarlo. Mi concentro sul rumore del mare per distrarmi, sul canto degli uccellini e sul rumore del bosco.
Guardo l’orologio impazientemente, sono le 5.45, ancora niente.
Mi guardo intorno ancora una volta, non verrà.
Quando sto per alzarmi, un fruscio proviene dalle piante davanti a me. Scatto in piedi non appena vedo la figura di Embry apparire davanti ai miei occhi.
Siamo uno di fronte all’altro, nessuno dei due osa dire qualcosa. Ci osserviamo, ci studiamo.
Addosso ha solo dei pantaloni corti ed è senza maglietta, la pelle ambrata sul suo viso è più rilassata rispetto a questa mattina, credo sia andato a casa a riposare. Il suo sguardo è serio, come sempre da quando è tornato. Lentamene mi guarda dalla punta dei piedi fino alla testa ed io non posso che arrossire abbassando lo sguardo. Lo sa che mi imbarazza quando fa così, allora perché lo fa? Continuo a guardarmi intorno senza saper precisamente come iniziare…
-“Sei in ritardo…”- cazzo Ley ma sei stupida? E’ già tanto che si sia presentato ed io gli dico anche che è in ritardo?! Mio dio…
-“Ero indeciso se venire…”- mi risponde improvvisamente lui. Punto lo sguardo nei suoi occhi e mi avvicino a lui, arrivando a circa un metro da lui. Ogni mio movimento è perfettamente studiato dai suoi occhi.
-“Lo so… e come mai hai deciso di venire?”-mormoro molto curiosa.
-“Perché volevo ascoltare quello che hai da dirmi…”-
-“Ti ringrazio per avermi dato questa opportunità. Embry io… io voglio scusarmi con te per quello che ho fatto – inizio giocherellando con le dita e abbassando lo sguardo per poi rialzarlo – non dovevo baciare Ryan. Non avrei mai dovuto farlo…”-
-“Ma l’hai fatto.”- dice guardandomi in modo duro. Tutta la sicurezza che avevo improvvisamente scompare
-“E’ vero l’ho fatto e ho sbagliato... ma non intendo ripetere i miei errori, perdonami ti prego.”-
-“Miley adesso dimmi, come potrei fidarmi ancora di te?! Dopo quello che hai fatto?”- mi chiede iniziando ad alterarsi.
-“Tu devi fidarti di me Embry!”-
-“E perché dovrei cazzo?! Perché?! Mi hai mai dato dimostrazione di qualcosa? Credevo ti importasse di più di me, di noi… ma invece mi sbagliavo! Non hai esitato a buttare tutto all’aria non appena è arrivato Ryan. Tu mi parli di fiducia?! Non sapevo neanche dell’esistenza di tuo fratello e di Ryan, e tu hai fatto finta di niente per tutto questo tempo. Io ho provato a capirti Ley… ci ho provato davvero… ma non ci sono riuscito e non so se ci riuscirò mai a questo punto.”- esplode prima di abbassare per un attimo lo sguardo per terra dopo aver pronunciato le ultime parole per poi rialzarlo su di me. I suoi occhi sono lucidi, troppo lucidi, qualcosa dentro di me mi impedisce di muovermi.
-“Quindi? Dove vuoi arrivare?”- chiedo debolmente con lo sguardo sempre più offuscato dalle lacrime che minacciano di scendere.
-“Non so se stare insieme sia la cosa più giusta…”- dice a bassa voce infine, facendomi cadere in un baratro profondo. Molto profondo. Come può dire così? Come può aver deciso di smettere di lottare per noi due?
Non riesco a dire un parola, lo guardo sorpresa, senza rendermi conto di quello che ha detto effettivamente. Mi avvicino a lui ancora un po’. Il mio cuore reagisce alla sua vicinanza iniziando a battere all’impazzata, senza mai rallentare.
Lentamente, dopo averlo guardato per un attimo negli occhi, gli prendo la mano dolcemente e l’appoggio sul mio petto, in corrispondenza del mio cuore. Fa un sussulto non appena avverte il ritmo irregolare del mio cuore e i suoi occhi si fissano nei miei, ormai a poche spanne di distanza.
-“Forse non riuscirò a dirtelo, non riuscirò a dimostrartelo… ma questo è quello che provo quando ti ho accanto Embry, e il mio cuore non può mentire”- affermo guardandolo negli occhi e continuando a tenere il palmo della sua mano premuto sul mio petto caldo. Per un attimo apre la bocca come se stesse per dire qualcosa, ma la richiude subito dopo abbassando lo sguardo sulla sua mano.
Ce ne stiamo così per diversi attimi, il mio cuore galoppa fortissimo con il suo profumo che mi entra dentro e il contatto della sua pelle sulla mia. Smetterà mai di farmi questo effetto?
-“Io ti amo Miley…- afferma improvvisamente come se fosse la cosa più ovvia del mondo, lasciandomi a bocca aperta – ma come posso fidarmi ancora di te? Come posso sapere che non c’è nient’altro che mi nascondi?”- conclude farfugliando e abbassando appena lo sguardo. Faccio un respiro e lo guardo…
-“Adesso ascoltami bene perché queste parole non mi usciranno molto facilmente e non so quando e se le risentirai mai – inizio alzandogli con una mano il viso e puntando i miei occhi nei suoi – fidati di me, dammi un’altra opportunità ed io ti dirò tutto dall’inizio alla fine. Ti aprirò tutte le porte ancora chiuse e ti farò scoprire ogni più piccola cosa di me, non ci saranno segreti tra di noi. Sai che per come sono fatta mi sarà difficile tutto questo, mi sarà difficile aprimi, ma mi impegnerò e cercherò di farlo meglio che posso. E mi devi credere quanto ti dico questo perché sai quello che provo per te, lo sai benissimo. Io ti amo Embry, non ho mai amato nessuno come amo te. E non mi sta facendo parlare l’imprinting, sta parlando il mio cuore. Io mi sarei innamorata di te anche senza avere l’imprinting, perché… tu mi hai dato tutto quello che aspettavo da tempo. Tu mi hai resa di nuovo felice, mi hai fatta tornare quella di un tempo. Con te sono tornata a ridere, scherzare, ho provato cosa significhi amare davvero qualcuno. Tu mi hai salvata Embry Call, mi hai trascinata fuori dal periodo più buio di tutta la mia vita… credevo di essere sola, di non aver più possibilità di essere felice ma poi sei arrivato tu. Il mio sole in mezzo a tutto quel buio e mi hai dato la voglia di riprovare tutte queste emozioni, mi hai dato la voglia di essere di nuovo felice. Quindi devi credermi quando ti dico che ti puoi fidare di me, perché è così. Non potrei mai ferirti, mai. Mi sono odiata per quello che ti ho fatto, ci ho messo giorni a capacitarmene ma alla fine ho capito che a qualcosa il mio gesto insensato era servito… ho capito che ciò che voglio, ciò di cui ho bisogno sei tu. Io amo te e ti appartengo.”- concludo continuando a tenere il suo viso tra le mie mani e i miei occhi puntati nei suoi. Il mio cuore batte più forte di prima, gli ho detto tutto, tutto. E’ come se mi fossi liberata di un gran peso. Lui continua a guardarmi senza proferir parola. Il braccio che aveva appoggiato sul mio petto, gli ricade sul fianco.
Ci guardiamo. Per attimi interminabili ci guardiamo a vicenda, senza muoverci o parlare.
Ho detto tutto quello che non avrei mai pensato di dire. Per la prima volta in vita mia mi sono aperta, mi sono aperta davvero con qualcuno. Neanche con Ryan l’avevo mai fatto sul serio, o almeno credevo di averlo fatto… ma solo ora mi rendo conto che non è così. Guardo i suoi meravigliosi occhi scuri, i suoi lineamenti perfetti, la sua pelle ambrata, le sue labbra morbide… come può esistere tanta perfezione in una sola persona?
Improvvisamente, le sue braccia calde mi avvolgono stringendomi forte a sé. Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi, circondandogli la vita con le mie braccia e stringendolo a mia volta. Un senso di felicità indescrivibile si fa largo dentro di me, un sorriso si dipinge sul mio volto senza che io possa fare niente e la sensazione di sicurezza che provo tra le sue braccia mi rilassa totalmente. Mentre con una mano mi accarezza la testa, si abbassa lentamente fino ad arrivare a pochi centimetri dal mio orecchio…
-“…ti amo Ley…”- sussurra dolcemente. Alzo la testa e lo guardo, è più alto di me, non di tanto in realtà, ma è comunque più alto di me. Lo guardo negli occhi un’ultima volta e sorridendo, chiudo gli occhi e alzandomi in punta dei piedi faccio combaciare le nostre labbra.
Finalmente ha capito.

Qualche giorno dopo…

Guardo le mani di Embry lavorare nel motore della sua moto mentre me ne sto seduta qui per terra nel suo garage. Lo guardo meglio e non posso fare altro che sorridere, è così impegnato nel suo lavoro che neanche avverte la mia presenza… ridacchio involontariamente ed incrocio le gambe mettendomi più comoda.
-“Non mi manca molto…”- dice guardando finalmente nella mia direzione.
-“Non preoccuparti, fai con calma, io sono qui!”- rispondo molto tranquillamente sorridendogli. Non posso negare che starei qui a guardarlo per ore ed ore senza stancarmi.
-“Quando hai la prossima ronda?”-
-“Domani notte, che palle, Luke mi da troppo fastidio in questo periodo ti giuro. Sempre lì a dirci cosa fare e mio fratello ovviamente lo asseconda in tutto. Poi Martin come suo solito, non appena vede Kat impazzisce, l’altro giorno è entrato in camera mia mentre stavo studiando e si è piazzato lì per un’ora a raccontarmi dei suoi problemi interiori… io non posso farcela.”- sbuffo sonoramente chiudendo gli occhi.
-“Ormai manca poco alla battaglia, dobbiamo essere pronti per quando arriveranno i succhiasangue italiani. E per quanto riguarda Martin… cerca di capirlo dai, se non si sfoga con te con chi lo può fare?”-
-“Con mio fratello?! Vabbe dai, basta parlare di loro perché mi basta e avanza doverli sopportare già tutti i giorni in casa!”- concludo infine notando che ha lasciato giù gli attrezzi e finalmente si è allontanato dalla moto. Guarda un’ultima volta il lavoro fatto e poi parandosi davanti a me, si abbassa alla mia altezza piegandosi sulle ginocchia. Mi guarda con quello sguardo a cui non mi sono ancora abituata, come se tutto girasse intorno a me… mi sporgo leggermente in avanti raggiungendo le sue labbra velocemente per poi tornare a guardarlo sorridendo. Sorridendo a sua volta, prendendomi le mani, mi aiuta ad alzarmi in piedi.
-“Passeggiata?”- mi propone indicando il bosco. E passeggiata sia!
 
Camminiamo lentamente tra gli alberi fianco a fianco…
-“Ley cosa faremo quando dovrai tornare a San Diego?”- improvvisamente lo guardo rimanendo per un attimo spiazzata dalla domanda.
-“Ci ho pensato tante volte a dire il vero… ed un modo lo troveremo sicuramente!”- lo rassicuro convinta.
-“Si ma vorrebbe dire non vedersi anche per mesi magari…”-
-“Ti ho detto che un modo lo troveremo, risolveremo anche questa cosa, non farti troppi problemi Embry dai…dovresti tranquillizzarti un po’ e rilassarti, non ci pensare per adesso…”- gli rispondo guardandomi intorno. Oggi mi sento bene, sono rilassata e lui è affianco a me. Non potrei voler nient’altro. Camminando, un’idea si fa spazio nella mia mente… lentamente inizio a sfilarmi la maglietta proseguendo sempre il sentire intrapreso. Sento gli occhi di Embry spostarsi su di me ed io per tutta risposta mi tolgo anche i pantaloni.
-“Cosa stai facendo?”- mi chiede perplesso guardandomi. Senza rispondergli, accelero il mio passo e mi porto davanti a lui. In un attimo, continuando a camminare, mi concentro e alla fine il mio lupo si libera.
Appoggio le zampe sul terreno e mi volto verso di lui, faccio un cenno verso di lui e vedendo che si toglie la maglietta capisco che ha capito le mie intenzioni. Una corsetta insieme è da tanto che non la facciamo!
In un attimo anche lui si trasforma e si avvicina a me lentamente. Mi lecca tutto il muso mentre io guaisco e dentro di me non posso fare altro che ridere. Iniziamo a correre in direzione del mare, sempre più veloci. Fa fatica a starmi dietro, ma non molla, ormai questa è una gara.
Continuo a correre cercando di muovere le zampe più velocemente possibile, ma lui mi sta dietro e ho un vantaggio davvero piccolo. Saltando le radici e sfiorando gli alberi, continuiamo a correre senza sosta ed io sono sempre comunque in testa. Improvvisamente Embry con un salto, mi balza addosso ed iniziamo a rotolare per terra lottando. Finiamo in un spiaggia deserta, lontana da La Push dove nessuno viene mai. Viviamo una gara senza meta, una lotta senza scopo ridendo dentro di noi. Continuando a rotolare nella sabbia e tirandoci zampate, improvvisamente prendo una decisione.
Sforzandomi non poco, riacquisto la mia forma umana senza preavviso e ancora rotolando, non appena si accorge di avere sotto le zampe la mia pelle e non il mio pelo, anche lui ritorna in forma umana e improvvisamente smettiamo di rotolare. Non riesco a trattenere una risata ed esplodo in una risata cristallina, lui mi guarda per un attimo e poi scoppia a ridere insieme a me. I suoi capelli sono tutti spettinati, come i miei del resto e i suoi occhi trasmettono una luce meravigliosa.
-“Ho visto io”- dico ancora ridendo. Se ne sta fermo sopra di me, continuando a guardarmi con un sorriso stampato in faccia senza accennare una parola. Mi guarda, mi guarda come se fossi la cosa più bella del mondo ed io non posso fare altro che perdermi nei suoi occhi.
Tutto d’un tratto sembra ricordarsi che non c’è neanche uno straccio di tessuto a dividere la mia pelle dalla sua e guardandomi per un attimo, si sistema meglio in mezzo alle mie gambe e sostenendosi suoi gomiti per non pesarmi addosso, entra lentamente in me senza alcun preavviso.
Un gemito involontario esce dalle mie labbra e affondo le unghie nella sua schiena. Alzo la testa e lo bacio, lo bacio come non ho mai fatto prima. Lentamente inizia a muoversi dentro di me, tutto sembra andare pianissimo. Il mare è calmo e il cielo come sempre è coperto da nuvole scure cariche di pioggia. Il suo profumo inonda le mie narici e mi fa perdere la testa come sempre. E’ la prima volta che facciamo l’amore dopo tutto questo casino e non credo ci fosse momento più giusto. Con lui è sempre così, tutto succede al momento giusto, tutto è sempre perfetto, tutto va sempre come deve andare quando sono con lui. Le sue mani vagano sul mio corpo e le mie sul suo. Non so se sia più calda la mia pelle o la sua, ma una sensazione di calore fortissimo mi invade e catturo le sue labbra senza più lasciarle andare per un bel po’. Dalle mie labbra passa al collo e alla spalla, continuando a spingere in modo controllato. Il ritmo si fa sempre più veloce e non riesco più a trattenere i gemiti che escono dalla mia bocca. Le sue spinte sono sempre più frequenti e profonde, faccio pressione sulla sua pelle per scaricare tutto il piacere che sto provando. Staccandosi da me e guardandoci negli occhi, finalmente raggiungiamo l’apice insieme ed una sensazione stupenda si impossessa di me.
Appoggia la fronte sulla mia per qualche attimo, per poi ricadere affianco a me respirando ancora in modo irregolare. Chiuso gli occhi, inspiro ed espiro un paio di volte, mi sento totalmente rilassata e sicura.
Niente è cambiato anche dopo la storia di Ryan, adesso ne ho la certezza.
Tirandomi su a sedere, un suo braccio circonda la mi avita e mi tira verso di lui. Ci baciamo per non so quanto tempo, ma le sue labbra morbide non mi permettono di staccarmi.
-“Tu mi farai impazzire Ley”- farfuglia tra un bacio e l’altro
-“Io? Io non ho fatto assolutamente niente”- sorrido sulle sue labbra che non mi lasciano un attimo di tregua
-“Sei troppo bella”-
-“E tu troppo lento”- rispondo ridacchiando e staccandomi per guardarlo negli occhi. In un secondo si alza in piedi prendendomi in braccio e inizia a camminare verso l’acqua.
-“NO! NO EMBRY METTIMI GIU’!”-
-“Chi sarebbe lento scusa?”-
-“No dai scusa! Scherzavo! Ti giuro non dirò mai più una cosa del genere ma non buttarmi in acqua daiiii”- insisto ridendo e dimenandomi per liberarmi dalla sua ferrea presa.
-“Troppo tardi ragazzina. Te l’ho sempre detto di non giocare con il fuoco…”- conclude prima di gettarmi nell’acqua come un sacco di patate. Non appena riemergo non posso trattenermi dal lanciargli uno sguardo d’odio. E io che non volevo baganrmi!
-“Grazie mille sai! Bel ragazzo ho…”- concludo alzandomi in piedi per uscire dall’acqua e superandolo.
-“Ehi piano! Dove credi di andare?”- mi sussurra all’orecchio afferrandomi per la vita e abbracciandomi da dietro.  
-“Il più lontano possibile da te!”-
-“Non ce la faresti.”-
-“Ah no?”-
-“Scommettiamo bellezza?”- continua ridacchiando. Ma quanto mi innervosisce quando fa così!
-“Io non scommetto!”-
-“Perché sai che non riusciresti a stare lontana da me neanche per un attimo”- soffia sulle mie labbra voltandomi per poi premere le sue labbra sulle mie. Le sue mani dalla vita si abbassano sui miei glutei ed io cerco di approfondire il bacio. Improvvisamente si stacca da me e voltandosi inizia a camminare in direzione del bosco. Ma stiamo scherzando?!
-“EMBRY!”-
-“Dimmi ragazzina”- urla continuando a camminare senza neanche voltarsi
-“Dove accidenti stai andando?”-
-“Io torno a La Push, tu non lo so!”-
-“Ma… e vuoi lasciarmi qui così?!”- inizio a correre verso di lui e lo affianco guardandomi intorno per accertarmi che non ci sia nessuno e che la spiaggia sia ancora deserta.
Velocemente si volta, mi guarda un’ultima volta studiando bene il mio corpo e con un balzo si trasforma. Arrossisco pensando all’espressione che ha fatto guardandomi e non appena mi accorgo che se ne sta ancora davanti a me guardandomi su quattro zampe, decido di trasformarmi e insieme corriamo verso casa.
 
Apriamo al porta di casa e troviamo tutti e due i branchi nel soggiorno. Mi guardo intorno perplessa cercando di capire cosa sia successo. Ma una frase di Sam mi fa gelare il sangue e mi fa capire tutto.
-“I volturi stanno arrivando. Hanno un esercito con loro.”-
Guardo Luke davanti a me che accenna una conferma con la testa, volto di scatto la testa verso Embry che mi sta affianco. Il suo sguardo è fisso in quello di Sam, come se si stessero parlando nella mente.
-“E’ arrivata l’ora. Combatteremo”- conclude Embry scatenando assensi da parte di tutti e caricando l’animo di tutti. Tutti, eccetto il mio.
Volturi, guerra, pericolo, probabili perdite, se non ci sono perdite ritorno a San Diego. Con una frase Sam ha scatenato tutti questi pensieri nella mia testa che adesso si confondono insieme senza darmi pace. Tra gli urli di incitazione di tutti e la preparazione di svariati piani, corro su per le scale e mi chiudo in camera mia.
Crollo seduta sul letto, quasi non mi reggessero più le gambe. Chiudo gli occhi e sento la porta aprirsi e chiudersi. Il materasso si abbassa un po’ sotto il peso di un’altra persona affianco a me.
Una mano calda si appoggia sulla mia coscia e riconoscendo il suo tocco, senza neanche aprire gli occhi, abbandono la mia testa sulla sua spalla.
-“Farò di tutto per proteggerti. Ti proteggerò a costo della mia vita”- mi sussurra accarezzandomi i capelli
-“Io non ho paura per me, ho paura per te Embry. E ho paura per quello che verrà dopo se dovesse andare tutto bene come spero…”-
-“Tu non devi preoccuparti per me, so badare a me stesso e per quanto riguarda il dopo...me l’hai detto tu Ley, ci penseremo poi. Adesso non facciamoci problemi inutili. Io e te staremo insieme, fino alla fine.”- conclude alzando il mio viso e guardandomi negli occhi.
-“Ti amo”- queste sono le uniche parole che escono dalla mia bocca in questo momento. Qesto è quello che sento.
-“Anche io ti amo piccola…adesso andiamo, è arrivata l’ora di combattere!”- mi dice stringendomi tra le sue braccia. Si alza in piedi e mi tende la mano, dopo averla guardata per un attimo la afferro e insieme scendiamo le scale, pronti anche per questa avventura. Prima di scendere le scale però, lo fermo e lo giro verso di me. Lo guardo per qualche istante negli occhi, ed infine lo bacio. Un bacio strano, che ha un sapore amaro ma allo stesso tempo carico di amore e tensione. Mi stacco lentamente da lui e dopo averlo guardato un’ultima volta, prendendo un respiro scendiamo le scale.
Non appena arrivo al piano di sotto, Kat mi abbraccia fortissimo e le sue lacrime calde bagnano la mia spalla.
-"Cerca di tornare viva Ross, non so come farei senza di te..."- sussurra al mio orecchio. Ricambio il suo abbraccio e la stringo forte a me
-"Non preoccuparti, non ti libererai così facilmente di me Kat"- concludo sorridendole e dandole un bacio veloce sulla guancia.
Martin improvvisamente si avvicina a noi e decido di spostarmi per lasciarli soli.
Finalmente vedo quello che volevo vedere da un anno a questa parte, Kat lo abbraccia piangendo e lui ricambia il suo abbraccio. Finalmente li vedo insieme, si amano, ma non sanno come dirselo, come dimostrarselo... li guardo un'ultima volta e mi volto per uscire.
Tutti insieme usciamo di casa ed iniziamo a dirigerci nel bosco, nel punto in cui ci hanno detto i Cullen.
Mi guardo intorno sguardo uno per uno i miei fratelli, guardo il branco di La Push ed infine appoggio lo sguardo su Embry. E’ più avanti di me, è affianco a Sam.
Il mio cuore sta battendo fortissimo. In qualsiasi modo dovesse andare non mi pentirò di niente. Tutto quello che ho fatto l’ho sempre fatto con la mia testa, questo viaggio mi ha fatto conoscere persone stupende e finalmente ho conosciuto l’amore.
In qualsiasi modo andrà questa battaglia, nessun rimpianto e nessuno rimorso di quello che ho fatto.
Quando stiamo per arrivare alla radura, guardo un'ultima volta Embry ed il suo sguardo contemporaneamente di fissa nei miei occhi.
Il suo volto non è rilassato, è teso, lo so. Gli accenno un debole ma sicuro sorriso e le mie labbra si aprono in un sussurro spontaneo -"Fino alla fine."-. Il suo viso si rilassa in un sorriso capendo le mie parole e dopo avermi guardata un'ultima volta, torna a guardare davanti a sè e tutti insieme ci trasformiamo in un attimo, arrivando nella radura. E' arrivato il momento, ci siamo.

Ciao a tuttiiii :) Scusate per il ritardo ma sono stata impegnatissima! In ogni caso, ecco qui il capitolo 15, lasciate tante recensione e fatemi sapere cosa ne pensate! Buona lettura, un bacio

 
 
Free Image Hosting at FunkyIMG.com Free Image Hosting at FunkyIMG.com
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: littlegiulyy