Sono in riva al lago, che ridono sguaiatamente illuminati dal sole di maggio, mentre tu stai sotto il faggio a goderti la frescura e il riposo. Hai ancora il volto impallidito e le occhiaie violacee, dopotutto la luna piena è stata soltato due notti prima.

Metti via il libro, hai la mente ancora troppo annebbiata per concentrarti sui compiti. Soprattutto se si tratta di un libro di Difesa Contro le Arti Oscure. Recupererai gli appunti da Lily Evans più tardi.

Allora alzi lo sguardo e li osservi.

Sirius si è tirato su i calzoni per poter entrare nell’acqua fino al ginocchio e si è tolto la cravatta. I capelli neri sono un po’ troppo lunghi, ma l’ultima volta che avete tentato di convincerlo a tagliarseli vi ha quasi affatturato. Probabilmente James ha ragione, dovete prendere delle forbici e tagliarglieli mentre dorme. Tanto Sirius non si sveglierebbe nemmeno col peggiore dei terremoti.

Corre avanti e indietro sfidando James e Peter a unirsi a lui. Peter resta impalato a riva, ride nervoso e biascica qualcosa sulle creature del lago che non andrebbero disturbate. E non ha tutti i torti, pensi. Ma questi non sono discorsi per James e Sirius, che infatti iniziano a schizzarlo con l’acqua e a dargli del fifone codardo.

James assume la sua aria di sfida e si getta su Sirius, per poco non cadono rovinosamente nell’acqua. Poi Sirius si vendica saltando sulle spalle di James ed eccoli… entrambi fradici nel lago scintillante. Peter piegato sulle ginocchia dal ridere.

Poi lo fanno. Quello che fanno sempre: si girano verso di te, Remus. Alzano un braccio e salutano allegri, sono il ritratto perfetto dell’amicizia.

Rispondi con un cenno e ti chiedi cos’hai fatto di tanto buono per averli nella tua vita. Non si dimenticano mai di te, anche se sei silenzioso, anche se ti riposi all’ombra mentre loro corrono nel sole.

Non hanno avuto paura della tua natura di licantropo, non ti hanno giudicato, non ti hanno tradito.

Ti hanno sostenuto, ti hanno coperto, sono diventati Animagi per te.

Chi può dire di avere amici così?

Ma un’ombra improvvisa ti cala sugli occhi, il presentimento di un avvenire funesto: per quanto tempo potrete ancora godervi giornate di sole in riva al lago?

Non sai che risposta darti, ma non ti importa, non adesso.

Adesso li guardi, adesso sorridi.

In fondo, sono i tuoi Amici.
 
 
 
MMh, salve! Ere geologiche che non scrivo una one-shot, ma ero un po’ malinconica oggi così mi è venuta di getto. Non ho mai avuto un grande interesse per Remus Lupin, a dirla tutta, così ho voluto provare a dedicargli qualche riga: io lo immagino così, la sentinella attenta che vigila su quegli scapestrati dei suoi amici, sempre tormentato dalla sua maledizione e dalla riflessione sul futuro che li aspetta.
Mi piacerebbe sapere se vi è piaciuta! J
Alla prossima, carissimi!
C.