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Autore: Sciao_Principesa    10/11/2015    1 recensioni
"Ed eccolo arrivato il fatidico momento che aspettavo da non so quanto tempo.
oggi primo luglio 2015 io, Federica Pellegrini, partirò per le mie bellissime due settimane di vacanza studio a Londra. Si mi chiamo Federica Pellegrini, come la famosa nuotatrice italiana che ha battuto tutti i record sui 200 stile libero. Peccato che io faccia fatica anche ad alzarmi dal divano." tratto dal primo capitolo
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8.10
suona la sveglia.
Mi alzo molto contrariata, mi vesto velocemente, mi lavo, mi metto un po’ di mascara, guardo il telefono: due messaggi
Uno di Luca e l’altro di Arianna.
Luca mi sfotte dicendo che non so fare altro che lamentarmi.
Non la penserà così appena gli racconterò la mia bellissima notte. Mentre Arianna mi dice di essere pronta per le 8.30. Finisco di leggere il messaggio e bussano alla porta, urlo un – Arrivo Ari, metto le scarpe! – e mi fiondo alla porta per aprire.

- Buongiorno ragazze, quella motosega della mia compagna di stanza sembra una pentola di fagioli: come se non bastasse si sta truccando da 45 minuti in bagno. Posso chiedere asilo politico da voi?
- Siamo andate a dormire alle 2.30 perché avevamo la stanza sfatta, i leader non hanno capito nulla, odio gli inglesi e posso dormire ancora?
- Okok hai vinto tu, mi arrendo.

Dopo il nostro breve dialogo la prego di andare in mensa a fare colazione e di chiamare anche Luca e Gianni, mi risponde che aveva già provato a bussare alla loro porta prima di passare da me, ma con scarsi risultati.
Probabilmente saranno andari da Starbucks e non li biasimo.

Ecco, è necessario spendere due parole sulla mensa. Allora avete presente quelle dei college americani con il bancone, i vassoi e le tipe brutte con i nei pelosi che servono una specie di miscuglio che sembra vomito? Ecco peggio.
Vi dico solo che tutti prendono pane tostato e nutella, non lascio altri dettagli sul resto del cibo che ci vogliono servire.
Io e Arianna prendiamo un tavolo dopo aver discusso con la signora del cibo per il fatto che non voleva darmi 3 fette di pane perché insisteva sul fatto che se me le avesse date poi non ce ne sarebbe stato abbastanza per gli altri.
Ma scherziamo? Avete una quantità industriale di pane e la mia fettina non fa la differenza.
Comunque alla fine ho vinto io e mi sto mangiando soddisfatta la mia terza fettina con la nutella. Finita la nostra colazione andiamo nel teatro dove fanno l’assegnazione delle classi e ritroviamo i nostri amici dispersi.
Risultato: io mi ritrovo in classe con Arianna mentre Luca e Gianni sono insieme nel gruppo più avanzato e per il momento non vedo nessuno che mi ispira simpatia con cui fare amicizia.
Già siamo partiti male.

**
L’insegnante è diventato in trenta secondi il mio idolo indiscusso, si chiama Kevin ed è canadese seppure abbia i tratti di un asiatico.
Praticamente già tutti lo amano, sembra appena uscito da uno di quei film di kung fu con Jackie Chan, un vero spasso.
Io e la mia amica bionda passiamo la lezione a ridere e a parlare con un ragazzo francese, Adrian, davvero ma davvero carino e simpatico.

Finita la lezione mi è venuto un certo languorino, che strano Federica, tu non hai mai fame, e propongo di andare a mangiare da McDonald’s soprattutto per il fatto che non ho molta intenzione di rimettere piede in quella mensa triste, puzzolente e con il cibo fatto quasi di cartone.
La mia proposta viene subito accettata con entusiasmo anche dagli altri miei due compagni di avventura e ci dirigiamo verso il fast food. Dopo l’abbuffata da McDonald’s torniamo al residence per l’attività pomeridiana che consiste nell’orienteering ovvero orientarsi per le strade della città cercando di non perdersi.

Dai ma per favore, siamo stati in giro fino ad adesso e siamo riusciti ad orientarci benissimo, non mi serve questa cosa.

Controvoglia però dobbiamo andare per forza a fare l’attività e una volta finite le lunghissime 4 ore di orientamento torniamo finalmente al residence dove vedo Luca seduto su una panchina intento a fumare, avviso Arianna del fatto che sarei rimasta un po’ con lui a parlare e che ci saremmo visti verso le 19 per andare a cenare, successivamente lei mi saluta dicendo che nel frattempo sarebbe andata a cercare Gianni poi entra nel residence e io mi siedo di fianco al mio amico rosso.
Inizio a scherzare con il mio Ginger chiedendogli se avesse conosciuto qualche ragazza nella prima giornata da Londinesi e mi risponde contrariato dicendomi che tutte le ragazze fossero brutte e continuassero ad importunarmi seppure fossero tutte quante più piccole di lui di parecchi anni, faccio appena in tempo a terminare il discorso dicendogli che se è un bel ragazzo non è mica colpa sua che ci si avvicina una ragazza abbastanza carina, di media statura e con i capelli castani che si presenta subito al mio amico come Julie e vaga gli chiede se si chiamasse Luca, mostrando un bellissimo sorriso.
Lui, stupido com’è, la prende in giro chiedendole se avesse bisogno di qualcosa, io gli tiro una gomitata e così riprende la conversazione scusandosi e in un modo un po’ più cordiale.
- Scusami, volevo dire… tutto bene? –
- Si grazie, stasera c’è la discoteca, vieni? –
- No, mi sa tanto di cavolata, inizia alle 19 e finisce alle 22, non abbiamo mica 9 anni diamine! –
- Oh… capito, allora ci vediamo domani, ciao! – dice allontanandosi

A questo punto riprendo io la conversazione con lui.

- Certo che sei proprio simpatico a volte, era carina dai – dico sbuffando
- Hmm… non è il mio tipo –
- E sentiamo, chi sarebbe il tuo tipo? Una alta, magra, bionda, occhi azzurri, con due angurie al posto delle tette? –
- Ma va no… -
- E allora come? –
- Non saprei, una bella e simpatica con cui posso parlare di tutto senza sentirmi in imbarazzo –
- Stai parlando di me, rosso? – gli dico facendogli un mezzo occhiolino
- Cosa? No ma va, tu mica sei bella –
- Ah la metti così? Bene stavo pensando di aiutarti a trovare la ragazza ma ho cambiato idea, vado a prepararmi che esco a mangiare e non sei invitato – dico alzandomi dalla panchina
- Che presa male che sei mamma mia… -
- Divertiti da solo ginger. –

Vado in camera a farmi una doccia e a prepararmi perché nel frattempo Ilaria ci aveva avvertito del fatto che a lezione aveva conosciuto il gruppo di amici di Adrian e che saremmo andate con loro a cena.
a mia prima cena di gruppo con dei francesi, speriamo in bene!

Sono rimasta shockata dal fatto che i francesi mangiano tutto e dico tutto con le posate, perfino un panino con l’hamburger. Io, Ilaria e Arianna sembravamo maleducate a mangiare le alette di pollo di Nando’s con le mani guardando loro che invece stavano attenti a tagliarle in piccoli pezzi. Comunque sono ragazzi simpatici, conversiamo un po’ in inglese misto a italiano misto a francese, ma nonostante tutto e grazie a Dio, ci capiamo.
**

Perfetto, siamo in ritardo per la “discoteca”, se ci beccano che eravamo ancora in giro i leader ci ammazzano.
Passiamo di fianco a un gruppo di ragazzi facendo finta di niente, facciamo per entrare, ma soltanto i ragazzi riescono a entrare mentre una delle leader ferma me e le mie due amiche. La chiamavano fortunata.
Ci chiede in un inglese strano se fossimo già stati segnati sul registro delle presenze, le dico di no e lei subito con fare acido ci chiede i nomi, glieli comunichiamo e lei ci invita ad entrare nel teatro, le chiedo gentilmente se prima avessimo potuto andare in camera a cambiarci visto che non avevamo esattamente il look adatto ad una discoteca, di qualsiasi tipo essa potesse essere, mi risponde ancora più scocciata di prima che era già molto tardi e che avevamo avuto tempo fino a quel momento e non avendo nemmeno fatto in tempo a contestare, ci aveva già spinto per le scale che portavano al teatro nel seminterrato del residence.

Entriamo nel teatro che hanno trasformato in “discoteca” e vediamo che nessuno sta ballando.
Siamo a posto.
Arianna propone di dire alla leader che abbiamo necessità di andare in bagno e intanto salire nelle camere e cambiarci, in quanto secondo lei puzzavamo tutte di pollo fritto. Non ce lo siamo fatte ripetere due volte e la abbiamo seguita.

Corriamo in camera e ci infiliamo più veloci di Bolt un vestito a caso e cercando di correre di nuovo nel teatro mi scontro con Luca.
- Perché corri? E perché hai quel vestito sexy addosso? – ridacchia
- Siamo arrivati in ritardo dalla cena, stavano facendo entrare la gente nella “discoteca”, per non essere rimproverati abbiamo fatto finta di niente e stavamo entrando nel residence, i ragazzi ce l’hanno fatta ma ovviamente io, la Ila e l’Ari no, ci hanno chiesto i nomi e ci hanno costretto ad entrare, abbiamo chiesto se potevamo almeno cambiarci, ci ha urlato contro che abbiamo avuto tutto il tempo e ci ha spinti nel teatro, noi siamo scappate con la scusa che dovevamo andare in bagno e siamo venute a cambiarci, fine. – dico tutto d’un fiato
- Ragazzi? –
- Si dei francesi che sono nelle nostre classi, geloso? –
- Dovrei? –
 Senti rosso devo correre, ne parliamo dopo, tu non vieni? –
- Si, sono venuto a chiamare Gianni –
- Perfetto, ci vediamo giù –

Continuo a correre e torno nel teatro, vedo le mie amiche ballare con i ragazzi francesi che erano venuti con noi a mangiare e così mi aggrego a loro.
Questi qui ci provano palesemente ragazzi, non si può non notare dai.

Non faccio in tempo a finire di pensare la frase che sento qualcuno abbracciarmi da dietro e lasciarmi un bacio sulla guancia all’improvviso, ovviamente era Luca che doveva fare il deficiente cercando di interrompere qualsiasi cosa lui pensasse stesse succedendo tra me e Adrian che intanto aveva iniziato a ballare di fianco a me.
Lo spingo via subito dopo aver ricevuto un altro bacio bavoso e il suo solito urlo “a dopo Katniss” nell’orecchio.
Credo che dopo quello io abbia perso metà della mia capacità auditiva dall’orecchio sinistro, ma è un’altra storia.

Comunque, perché Katniss? Fa tiro con l’arco, una volta ho voluto provare anche io e dopo un paio di tiri andati a vuoto che hanno rischiato di ammazzarlo, sono riuscita a fare e presa da un momento di entusiasmo ho iniziato a urlare “Attenzione gente sono Katniiiiiiiiiss”, e da quel momento ha iniziato a chiamarmi in quel modo, fine della storia.

Ritornando alla “discoteca” e subito dopo l’uscita di scena di Luca, Ilaria mi dice all’orecchio che molto probabilmente i ragazzi francesi con cui stavamo ballando pensano che io e Luca stiamo insieme, io inizio a ridere e le spiego la situazione, mi dice che ci hanno guardato in modo strano per tutto il tempo, rispondo che comunque non mi interessa molto e le dico di andare a prendere un po’ di aria.

Salutiamo i ragazzi e insieme ad Arianna andiamo nella zona con meno gente, visto e considerato che non quella specie di cantina non si può uscire. Per nostra fortuna la musica finisce e uno dei leader annuncia che la serata è finita e che dobbiamo tornare nelle nostre stanze immediatamente.

Ragazzi ma calmatevi sono le 10 di sera, che palle.

Andiamo nelle nostre camere, ci mettiamo i pigiami e Ilaria continua a scrivere a uno dei ragazzi francesi di prima, Alexandre, che l’ha invitata nella sua camera a “parlare” e lei vuole andarci. Sto cercando di convincerla che non è una bella cosa e sembra che non abbia mai visto un ragazzo in vita sua, ma si incazza e va da lui. Affari suoi.

Io esco nel corridoio e busso a Luca che mi apre praticamente in mutande. Lo prendo in giro e lui rosso in viso mi risponde che era convinto fosse stato Gianni, poi sparisce dietro la porta e mi riapre dopo due secondi con qualcosa addosso, io ovviamente continuo a ridere come una deficiente mentre entro nella sua stanza lamentandomi anche del fatto che la sua stanza fosse decisamente più grande della nostra e che non giustificavo queste preferenze verso il sesso maschile, poi chiedo quale fosse stato il suo letto e mi ci sdraio beatamente sopra. Mi chiede com’è andata la serata con i francesi e io svio la sua domanda chiedendogli di Julie, mi dice che hanno ballato un po’ durante la serata ma che comunque non le interessa.
Chiedo dove fossero finiti i suoi compagni di stanza e mi spiega che Gianni probabilmente era da Arianna mentre gli altri due erano andati a prendere da mangiare alle macchinette, ringrazio il fatto che qualcun altro si preoccupasse di me e della mia fame mentre si apre la porta e con lei appaiono gli altri due coinquilini, uno bassino e sfigatello mentre l’altro alto e abbastanza carino. Mi lancio su quello sfigatello sfilandogli dalle mani un pacchettino di M&M’s mentre lui mi tira dietro i peggio insulti, probabilmente non gli sto molto simpatica ma non mi interessa.
- Ma chi è questa che entra nella nostra stanza come se fosse la sua e si appropria del nostro cibo? – dice lo sfigatello che ho capito si chiami Thomas
- Non lo so ma è figa… piacere Alessandro – dice l’altro porgendomi la mano
- Federica – dico continuando a mangiare e lasciando un po’ di spazio a Luca che si siede di fianco a me
- È la tua ragazza? Peccato, pensavo di provarci, mi va sempre male –
- Ma va siamo solo amici, tutta tua –
- No grazie, sto bene così. Posso dormire qui stanotte? Non ho voglia di tornare da quelle sclerate che guardano i ragazzi come se fossero alieni venuti da un altro pianeta, e poi la vostra stanza è più bella. –
- Se dormi con me puoi stare qui quanto vuoi – dice Alessandro facendomi l’occhiolino
- Ehi ehi ehi calmatevi, qui nessuno la tocca ok? Tanto meno voi due, se deve dormire qui dorme con me. –
- Non può dormire qui, è una ragazza e noi siamo ragazzi, non si può. – eccolo che continua a scassare le scatole
- Madonna ma come sei pesante, mica voglio ammazzarvi o fare sesso di gruppo dai! -
- Magari volessi fare sesso di gruppo… -
- Smettetela, soprattutto tu – dice il rosso indicando Alessandro mentre bussano alla porta e Thomas va ad aprire.
ppare Maria, la leader italiana, che chiede se c’erano tutti, poi nota la mia presenza e mi sgrida dicendo che erano le 23 passate e io sarei già dovuta essere nella mia stanza a dormire.

Eh ma allora, ma cos’è un collegio?

Mi scuso e le dico che ero solo venuta a fare due chiacchiere con Luca visto che le mie compagne di stanza stavano dormendo e non volevo disturbarle, mi dice che capisce ma che comunque non sarei potuta stare lì e mi dice di nuovo di tornare nella mia stanza, dopodiché ci dà la buonanotte ed esce dalla stanza. Io con malavoglia do a tutti la buonanotte, lascio un bacio sulla guancia al mio amico e torno nella mia stanza.

Ma dove ho messo la chiave? Fanculo, l’ho dimenticata dentro, mi tocca bussare.

Busso e mi apre Beatrice, una delle mie compagne di stanza, mezza scazzata e addormentata mentre mi urla addosso di ricordarmi la chiave quando esco perché c’è gente che vuole dormire, non la ascolto e vado in bagno a prepararmi.
Ilaria si è portata anche l’altra nostra compagna, Marianna, dai francesi e non sono ancora tornate.
Dai ma non è giusto, allora a questo punto stavo ancora da Luca! Nemmeno il tempo di pensare di finire la frase che bussano alla porta, Beatrice torna ad aprire la porta scazzata ed entrano Marianna e Ilaria ridacchiando. Raccontano com’è andata dai ragazzi per tutto il tempo, io mi fingo interessata perché non trovo nient’altro da fare, visto che per il momento non ho sonno e intanto ci infiliamo nei letti.
rendo il telefono e mando un messaggio ad Arianna, è la una di notte “Domani mattina 8.30 pronte” mi risponde con un “Ok, se riesco a dormire, queste non smettono di parlare.”
Non rispondo e mi addormento.



SPAZIO AUTRICE:
Ciao ragazzi!
Ecco pubblicato il secondo capitolo della mia esperienza, spero vi piaccia e che continuiate a recensire.
Un abbraccio
Federica
  
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