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Autore: Sciao_Principesa    17/11/2015    0 recensioni
"Ed eccolo arrivato il fatidico momento che aspettavo da non so quanto tempo.
oggi primo luglio 2015 io, Federica Pellegrini, partirò per le mie bellissime due settimane di vacanza studio a Londra. Si mi chiamo Federica Pellegrini, come la famosa nuotatrice italiana che ha battuto tutti i record sui 200 stile libero. Peccato che io faccia fatica anche ad alzarmi dal divano." tratto dal primo capitolo
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio perché qualcuno sta bussando alla nostra porta, prendo il telefono, trovo 15 chiamate perse e 27 messaggi ma non dò molto peso a tutto questo, piuttosto mi soffermo a guardare l’orario e noto con grandissimo stupore che sono le 9 meno un quarto. Io so che Arianna mi ucciderà. Infatti apro la porta e la trovo pronta intenta ad urlarmi dietro di sbrigarmi che siamo in ritardissimo, le dico con tutta calma di non preoccuparsi poiché sono quasi pronta, lei ovviamente vede che sono ancora in pigiama, per mia sfortuna non mi crede e torna ad urlarmi contro. A questo punto richiudo la porta e cerco di prepararmi il più in fretta possibile.

Mi lavo, mi pettino, mi trucco e mi vesto tutto in un minuto e 24 secondi. Non so nemmeno io sinceramente come ho fatto ma ce l’ho fatta. Esco di corsa fuori e iniziamo a correre per arrivare a scuola almeno con un ritardo decente. Entriamo in classe e non troviamo nessuno, chiediamo spiegazioni al ragazzo nella portineria della scuola e ci dice che il nostro corso è stato spostato nell’altra sede dell’università di Londra. Ma quante sedi ci sono? Doppia merda. Cerchiamo velocemente l’altra sede sperando ce ne fosse solo un’altra, ma per nostra grandissima sfortuna scopriamo che ce ne sono tantissime. Finalmente dopo una mezz’ora buona gironzolando senza una meta precisa e dopo essere entrate in qualsiasi edificio con la scritta “UCL” sulla facciata, riusciamo a trovare la sede e soprattutto la nostra classe, ci scusiamo in fretta con Kevin, il nostro insegnante e notiamo un ragazzo mai visto il giorno prima seduto da solo in uno di quei banchi enormi e tutti attaccati tipici delle università. Era carino, moro, occhi castani, bel sorriso e sembrava abbastanza alto. Voglio fare colpo e per questo dico alla mia amica di metterci di fianco a lui e mi presento, mi risponde con un accentro strano, aspirava le “c” di entrambe le parole che aveva pronunciato ovvero “Gianmarco”, il suo nome, e “piacere”. Ovviamente qualche figura devo farla, gli chiedo da dove viene e in maniera quasi ovvia mi risponde sempre con questo accento stranissimo di essere di Firenze, io ripeto la sua risposta cercando di imitare il suo accento e così iniziamo a scherzare e ovviamente un’altra lezione con il nostro amato Kevin finisce in chiacchiere e risate.
**

Appena uscita dalla scuola andiamo a mangiare qualcosa e sulla via del ritorno alla residenza vedo illuminarsi il display del telefono e apparire un messaggio: “DEVO CHIAMARE CHI L’HA VISTO?” eccolo ci mancava rosso scassa cazzo, rimango un po’ indietro per rispondere velocemente al messaggio con un “Saresti solo contento di poter finire in TV a far finta di piangere e diventare famoso” e così finisce la nostra breve ma intensa conversazione.

Dopo aver risposto al messaggio di Luca mi rimetto nel gruppo con Arianna e Gianmarco e noto che si sono aggiunti a loro anche Alessandro e un altro ragazzo, amico di Gianmarco, che credo aver capito si chiami Francesco. Ovviamente ci prova palesemente con la bionda e lei sembra felice di ricambiare nello stesso modo le sue attenzioni, così mi avvicino a loro e inizio una conversazione.

- Interrompo qualcosa? -
- Ah Fede, stavo raccontando a Fra di quella volta che siamo rimaste chiuse nell’ascensore dell’hotel a Monaco e tu ti sei messa a urlare e piangere come una disperata, è stato divertentissimo! -
No vabbè racconta pure di quella volta che a 6 anni mi sono incastrata il dito nel coperchio di un pentolino giocattolo e non riuscivo a tirarlo fuori, vedo che ti diverti!

- Invece ti ho mai raccontato di quella mia amica bionda, occhi verdi, alta, carina, che è accidentalmente caduta in mezzo alla strada mentre passava un bus?

Ridono tutti e intanto ridendo e scherzando ci troviamo davanti all’ingresso del residence, meno male sono stanchissima, voglio solo fiondarmi sotto la doccia e rimanerci per tutta la vita.

- Ah ma quindi ci sei anche tu? – sento la voce di Luca da una panchina di fianco alla porta di ingresso del residence
- Stavi già contando i soldi per la tua apparizione a “Chi l’ha visto?”?
- Ma va no, stavo solo cercando di contattare quelli della redazione ma non mi rispondevano, peccato, sarà per la prossima volta – mi avvicino a lui, gli do un bacio veloce sulla guancia e torno dagli altri, saluto velocemente anche loro e con Arianna corro in camera a cambiarmi per l’attività pomeridiana, mentre Gianmarco e Francesco si dirigono verso il loro residence.
**
L’attività pomeridiana e quella serale sono state troppo noiosa quindi evito di descrivervela.

La sera al residence è stata più o meno come la prima sera (e così saranno più o meno anche tutte le successive): io arrivo in camera, faccio un’altra doccia veloce che più o meno consiste nella seconda o terza del giorno, infilo il pigiama, c’è sempre Beatrice collassata nel letto con il telefono che mi grugnisce di ricordarmi la chiave, le rispondo con un “sisi” e penso “ma questa non esce mai?”, mi dirigo nel corridoio a bussare a Luca, si presenta in mutande credendo fossi Gianni “secondo me fa apposta, anche ieri è uscito in questo modo usando sempre questa scusa”, ormai conosco il suo letto e mi ci fiondo sopra, prendo un po’ di cibo lasciato in giro dagli altri, Thomas mi urla dietro, Alessandro cerca di provarci, Luca calma tutti, entra Maria, mi sgrida ancora perché non sono nella mia stanza, mi scuso, saluto tutti e torno nel corridoio, cerco la chiave nelle tasche del pigiama, l’ho dimenticata di nuovo, busso e mi apre Beatrice urlandomi contro, mi scuso, mi lancio sul letto e vedo un messaggio da Arianna che è sempre il solito “alle 8.30 pronta fuori dalla camera”, non rispondo, tornano le altre due ridacchiando, parlano per una mezz’ora buona poi decidiamo tutte di dormire. Fine.





SPAZIO AUTRICE:
So che questo capitolo non è un granchè, ma è un capitolo di passaggio. Lasciate sempre qualche recensione, mi raccomando.
Un abbraccio.
- Federica
  
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