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Autore: IsaMor    13/11/2015    5 recensioni
Cosa potrebbe combinare Stiles con un libro d'incantesimi?
(...)Quando Deaton prestò il suo primo libro da druido a Stiles e vide un sorriso diabolico allargarsi sul suo volto, una brutta sensazione gli percorse la schiena.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Da una settimana, Stiles viveva sotto scorta licantropesca e la colpa era di quello stupido libro.
Derek lo seguiva in continuazione con l'intento di ucciderlo non visto da nessuno e soprattutto, non visto dallo sceriffo.
Forse, andare a letto con Derek, sottoforma di pupa sexy, non era stata la migliore delle idee di Stiles.
Era stanco di dover avere sempre gente intorno per proteggerlo dalle grinfie del lupo. No che gli dispiacesse di riavere le mani del licantropo sul suo corpo, ma semplicemente sapeva che lui le volesse mettere anche sul suo cuore... gola... fegato... e tante altre parti.
Doveva trovare il modo di sopravvivere al sourwolf.

PRIMO INCANTESIMO DI SOPRAVVIVENZA

Sopravvivenza ai licantropi tramite l'invisibilità

"Forte!"

Come creare un mantello dell'invisibilità.

"Come quello di Harry Potter?", fece Stiles prima di leggere un appunto più recente con una freccia.

←Non è quello di Harry Potter! L'autrice ha copiato noi druidi. Vogliamo i diritti sull'idea.

"Ok. Questo è l'originale.", affermò, rendendosi conto che stava parlando con un libro.

Prendere un lenzuolo e intingerlo in una pozione fatta di cenere di frassino, acqua pura di ruscello e urina di licantropi.

"Che!? Dove la trovo l'urina di licantropo?"
Un'ora dopo era a scuola a strappare dalle mani di Scott il contenitore delle sue urine, per il fantomatico test antidoping del coach Finstock.
Tornato a casa, seguì le istruzioni e si ritrovò con un puzzolente mantello da mettere addosso. Fece una prova e guardandosi allo specchio vide sparire l'intero corpo e la testa galleggiare come mozzata nell'aria.
"Evviva! Niente più licantropo arrabbiato."

Quella sera il branco si riunì nel loft, per discutere della sopravvivenza di Stiles con un licantropo furioso e chiaramente Stiles non era stato invitato, per il suo bene. 
In realtà si nascondeva a due passi da Peter.
"Ma che cavolo è questa puzza di urina?", fece schifato: "Derek, ti sei messo a segnare il territorio nel tuo appartamento.
"Non essere ridicolo. Ho pulito stamane. Pensavo di stendere dei teli di plastica, per quando scuoierò Stiles e anche te, così non sporco. Comunque, la sento anch'io.", ammise irritato.
"La sentiamo tutti. Sembra odore di Scott.", disse Isaac.
"Non guardatemi! Non soffro d'incontinenza, però stamane ho consegnato le urine per il test antidoping a scuola a Stiles, ma il contenitore era ben chiuso..."
Un certo fantasmino stava sudando freddo, mentre arretrava con la brutta sensazione che stava per essere scoperto.
Inciampò nel mantello tirandolo via, mentre cadeva, facendo il solito fracasso.
Un numero considerevole di occhi gialli, blu e rossi lo fissarono.
"Salve. Sorpresa!", fece, mentre raccoglieva il lenzuolo e tentava di rimetterselo addosso per fuggire.
In un lampo si ritrovo un grosso lupo addosso e il mantello a celarli agli occhi di tutti i presenti preoccupati per la brutta fine di Stiles.
"Derek, Stiles, dove siete. Ti prego non far del male a Stiles.", supplicò Scott.
Iniziarono a cercarli per l'enorme stanza, ma niente. Non volava una mosca. Non riuscivano neanche a sentire i cuori dei due.
Alla fine si rassegnarono e andarono via con la consapevolezza che se non c'era stato ancora sangue in giro, era una buona cosa.
Stiles era costretto contro il pavimento con la mano del licantropo sulla bocca. I suoi amici avevano girato tutta la stanza per trovarli, ma alla fine erano andati via.
Persino Peter li aveva lasciati soli.
"E ora, facciamo i conti ragazzino!", affermò facendo brillare gli occhi di rosso.
Stiles cercò di divincolarsi senza successo. Solo la mano andò via dalle sue labbra e il mantello buttato da un lato.
"Derek, scusa, scusa, scusa, non era mia intenzione trasformarmi nel tuo sogno erotico."
"Non eri il mio sogno erotico, ma lo sarai tra qualche minuto.", affermò con un ghigno preoccupante: "Spogliati!"
Stiles rimase scandalizzato e spaventato da quell'ordine.
"No, non ti farò fare quello che vuoi con il mio corpo.", disse con decisione.
"Oh... lo farai."

Mezz'ora dopo, Stiles era stato scaricato da una Camaro, nel bel mezzo della città e per fortuna il suo sedere era salvo da cattive intenzioni di un licantropo furioso.
L'unico problema era che si trovava nel bel mezzo di un luogo pubblico, con in dosso gli abiti femminili che aveva dimenticato nel loft la sera della sua trasformazione.
Era già inciampato un paio di volte, tentando di camminare sui tacchi, tanto che alcune madri scandalizzate per via del travestito ubriaco, avevano chiamato la polizia.
Lo sceriffo, incuriosito da quelle strane chiamate, era intervenuto trovando Stiles in quelle condizioni.
"Papà, posso spiegare!", fece, cercando di coprire un po' di più le gambe.
"Stiles, accettò qualsiasi tua tendenza sessuale, ma questa va sulle cartoline d'auguri ai parenti per Natale.", così dicendo, iniziò a scattare foto.
Stiles, intanto meditava vendetta contro Derek.
   
 
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