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Autore: Anmami    16/11/2015    2 recensioni
Non ricordava con chiarezza cosa volesse dire essere una donna.
La distinzione tra i sessi era diventata una cosa marginale da quando i morti avevano preso a camminare in mezzo ai vivi e quella piaga aveva infestato il mondo.
Non che prima fosse stata un tipo femminile, era sempre stata sicura di sé e piuttosto indipendente, ma da quando tutto era iniziato, dopo la morte di tutti i suoi cari, la sua femminilità era completamente stata azzerata, soffocata dalla priorità di sopravvivere.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Daryl Dixon, Michonne, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Allora ecco qui un altro parto della mia mente disturbata.
E' un esperimento, non ho mai scritto su di lei e non sono certa di aver fatto bene.
In questa storia ad un certo punto si fa un riferimento alla vita passata della protagonista, nel telefilm non si sa molto, ma nel fumetto si capisce che lei un tempo lavorava in un ufficio ed io ci ho ricamato un po' sopra.
Oltre alla coppia Beth/Daryl (lo sapete non c'è bisogno di parlarne) c'è un'altra coppia che il mio cuoricino da fangirl avrebbe voluto vedere sullo schermo, ma che ahimè pare non ci sarà mai. E lo so che TWD non è uno show sui sentimenti e bla bla bla, ma secondo me sarebbero stati carini insieme, ma qualcosa (o meglio qualcunA) ha deciso di mettersi in mezzo.
Comunque fatemi sapere che ne pensate, campo inesplorato per me! AIUTOO!
Annalisa.


GENTLEMEN PREFER BLONDES.

Non ricordava con chiarezza cosa volesse dire essere una donna.
La distinzione tra i sessi era diventata una cosa marginale da quando i morti avevano preso a camminare in mezzo ai vivi e quella piaga aveva infestato il mondo.
Non che prima fosse stata un tipo femminile, era sempre stata sicura di sé e piuttosto indipendente, ma da quando tutto era iniziato, dopo la morte di tutti i suoi cari, la sua femminilità era completamente stata azzerata, soffocata dalla priorità di sopravvivere.
Essere frivola era un lusso che non poteva più concedersi e la sua immagine era diventata, piano piano, la rappresentazione di quel cambiamento.
Nessuno faceva più caso alla moda, ai capelli o allo stile di una persona, era una donna, ma agli occhi della gente ormai esisteva solo un unico grande genere: i vivi. Gli abitanti della terra si dividevano in due grandi gruppi, i vaganti e gli umani, nessun'altra categoria era più importante.

Da quando erano arrivati ad Alexandria, però qualcosa era cambiato. Guardandosi intorno si era accorta di come, in quel luogo, le donne avessero mantenuto una loro chiara identità, come se il mondo non fosse cambiato e all'esterno di quelle mura non ci fosse l'inferno.
Quella normalità fu come manna dal cielo per lei e per i suoi nervi ormai a pezzi. 

Quando aveva deciso di unirsi al gruppo della prigione, l'aveva fatto fondamentalmente perché spinta da interessi comuni, ma quelle persone ci avevano messo davvero poco tempo ad entrarle nel cuore.
Primo fra tutti Carl.
Lei aveva perso un figlio, lui una madre e forse proprio perché accomunati dallo stesso dolore, si era creata in breve tempo una certa empatia tra di loro.
Da lì a legare anche con Rick il passo era stato davvero corto.
Non le serviva molto per capirlo, un'occhiata e poteva leggere perfettamente i suoi pensieri.

Lui l'aveva accolta e si era fidato di lei e, nonostante un inizio un po' burrascoso, era nata una forte intesa.
L'intesa non ci mise molto a diventare amicizia e quel sentimento di amicizia era diventato sempre più importante, quasi essenziale per lei.
Ritrovare lui e Carl dopo la caduta della prigione fu una gioia tale da farle esplodere il cuore.
Sono  pochi i momenti veramente felici nella vita di una persona e per lei, vederli seduti sul pavimento di quella casa abbandonata dopo giorni passati a vagare da sola, fu certamente uno di quelli.
Erano di nuovo insieme, di nuovo una famiglia.
Loro tre uniti contro il mondo ed era decisa a fare in modo che quella situazione non cambiasse.

Fu proprio in quei momenti con loro che qualcosa si fece spazio nella sua testa.
L'unico ad essersi reso conto della sua natura di donna, pareva essere Carl, gli altri, Rick compreso, la guardavano come avrebbero fatto con un amico.
Non che fosse una cosa importante, ma era l'esempio lampante di quanto il mondo fosse cambiato.
Un tempo, quando ancora era un avvocato, era stato complicato per lei farsi accettare dai suoi colleghi maschi in quanto donna, ma con l'apocalisse e tutto il resto, la parità dei sessi era diventata totale, o meglio lo era nel gruppo della prigione.

Non desiderava certo trattamenti di favore, ma il fatto di essere completamente snaturata le procurava un certo fastidio.
Quando usciva in spedizione con Daryl, l'uomo si comportava con lei come se fosse con un compagno d'armi, senza la minima vergogna e se da lui poteva anche accettarlo, da un altro uomo proprio non riusciva a tollerarlo.
Sembrava non vederla, agli occhi azzurri di lui 
era solo un altro membro della famiglia e pareva che tu ciò che avevano condiviso, per lui non contasse.
Aveva altro per la testa e lei lo sapeva bene, sperava che con l'arrivo ad Alexandria le cose si sarebbero sistemate e che finalmente l'avrebbe guardata, guardata per davvero, ma la situazione era di nuovo degenerata.
La pace effimera era sparita in fretta, lasciando il posto, ancora una volta, alla paura ed alla morte.
Non comunicavano nemmeno più come prima e lei poteva solo limitarsi a guardarlo da lontano, ad osservarlo mentre un'altra donna lo attraeva come lei non era mai stata in grado di fare.

Cercava di non far vedere la sua gelosia, dopotutto era immotivata, lui non era mai stato suo, ma se fosse davvero stata onesta con se stessa, avrebbe ammesso che vederlo accanto a quella bionda le faceva andare il sangue in fiamme.

La conversazione con Daryl, la prima sera del loro arrivo ad Alexandria, aveva segnato un punto di svolta per lei, il momento preciso in cui si era davvero resa conto della portata dei suoi sentimenti.
Quella sera si era vestita da donna, un abito nero con le spalline sottili, ma lui non si era minimamente accorto di lei, niente nel suo sguardo era cambiato.

-Senza spada non ti riconosco.- disse Daryl avvicinandosi alle sue spalle.

-Pare non ci sia più bisogno di usarla, siamo al sicuro qui.- fece lei osservando attraverso la porta vetri l'interno della casa.

-Certo, continua a ripetertelo.- mormorò lui dopo essersi acceso una sigaretta.

-Può davvero funzionare questo posto.- ribadì lei convinta.

Stava parlando con Daryl, ma non riusciva a staccare gli occhi da quella porta vetri.
La scena che si trovava davanti era decisamente fastidiosa da osservare, ma era bene che facesse i conti con la realtà e vedere Rick insieme a quella bionda, vedere il modo in cui la guardava e le scostava una ciocca di capelli dal viso, era un buon modo per svegliarsi, più o meno lo stesso effetto che avrebbe fatto uno schiaffo in pieno viso.

-Qualcuno pare abbia trovato un motivo valido per restare.- disse l'uomo puntando lo sguardo verso ciò che stava guardando lei con tanta attenzione.

-Pare di si.- fece lei incrociando le braccia al petto.

-E' sempre la solita vecchia storia non è vero? La bionda riesce a fottere il cervello del primo uomo che le capita a tiro.- affermò Daryl soffiando via un po' di fumo.

-Come si può competere?- si lasciò sfuggire Michonne chiudendo appena gli occhi per l'imbarazzo.

Daryl fece spallucce, senza sapere esattamente cosa risponderle e dopo un lunghissimo ed imbarazzante momento di silenzio, le porse il suo pacchetto di sigarette battendole appena su una spalla.
La donna accettò e, dopo anni che non lo faceva, lasciò che il fumo le invadesse i polmoni, tossendo appena.

-Ne avevo il sospetto.- disse lui, indicando prima lei e poi Rick.

-Non c'è niente da sospettare, non è nulla.- sussurrò lei con un sospiro.

Non era sicura di voler fare quella conversazione e soprattutto di volerla fare con Daryl. Non era certamente come un'amichetta del cuore, ma conosceva bene sia lei che lo sceriffo e forse il suo punto di vista poteva essere attendibile.

-Mmmh mmmh.- annuì lui provando a sembrare convinto.

-Come si dice? Gli uomini preferiscono le bionde.- disse Michonne spegnendo la sigaretta e buttando il mozzicone oltre il portico.

-Ma sposano le more… e lui l'ha già fatto una volta.- mormorò Daryl.

Non avevano mai parlato di nulla di così profondo e la conversazione si stava facendo davvero imbarazzante.
La donna scoppiò a ridere scuotendo la testa e tornando in sé, decise di rientrare in casa per “godersi” i festeggiamenti in loro onore.

-Tu non entri?- chiese lei avviandosi verso la porta.

-Credo rimarrò qui a fumare.- rispose lui.

-Prova a dare una possibilità a questo posto.- affermò Michonne.

-Mpf…- fece lui con stizza.

-E grazie per insomma… la chiacchierata.- disse lei prima di entrare in casa.

-Quando vuoi.- rispose lui appoggiandosi alla balaustra del portico.


*-Metti che la nave sbatta su un iceberg e affondi... quale delle due andresti a salvare?- 
-Affogherei, nel dubbio.-
[da Gli uomini preferiscono le bionde, 1953.]*

 
  
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