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Autore: Bebba91    16/11/2015    1 recensioni
Il tutto si svolge subito dopo che Derek scopre che l'Alpha che ha morso Scott altri non è che suo zio Peter. Cerca di ucciderlo per aver distrutto la sua famiglia,ma,ferito gravemente,è costretto a scappare da Beacon Hills.
Una storia alternativa in cui un giovane disperato che ha perso la fiducia nel prossimo,incontra un nuovo branco affiatato e unito che lo aiuta a riacquistare un po' della sua umanità.
Derek Hale non sarà più solo,ma avrà ben sette fratelli diciotto zii,una madre e un padre e perfino un nonno.
Siete curiosi? Il lieto fine per Derek è proprio qui! Enjoy!
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Nuovo personaggio, Peter Hale
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sapori e Dissapori

CHAPTER 3



In casa c'era una pace quasi inverosimile. Mia madre e mia zia mentre dormivano non facevano assolutamente nessun rumore. Io al contrario parlavo nel sonno. E non parole a caso. Ma quasi dei veri e propri discorsi. Una volta Matt decise addirittura di filmarmi. E stavo recitando perfettamente la parte di un personaggio di un film. Non proprio le esatte parole,ma ero davvero buffa.
Ma almeno la cosa bella era che non ricordavo nulla.
Chissà se anche la mamma da piccola parlava nel sonno?” mi venne da pensare. Non che queste cose fossero ereditarie. Ma sarebbe stato buffo immaginarsela.
E comunque nessuno di loro avrebbe potuto sentire la mia voce quella notte. Anche perchè ero l'unica che non era ancora crollata. Ma ero abituata alle nottate.
Le 10 e 30...di già?” mentre guardavo l'orologio a forma di pizza sciolta che poggiava sulla cappa della cucina.
Era il momento di darmi una lavata. E cominciare a svegliare le due dormiglione. C'era la riunione tra qualche ora.
Entrai in bagno,lasciando la porta spalancata. Chi poteva vedermi stava dormendo e chi non poteva era comatoso su un letto. E poi non mi interessava. Alla fine dovevo solo togliere il trucco della sera prima,che ormai mi aveva fatto somigliare ad un panda.
Mi tirai su le maniche della felpa e aprii il rubinetto. Mentre l'acqua calda cominciava a far danzare il suo vapore nell'aria,mi guardai attentamente nello specchio per notare le zone più esigenti.
Gli occhi erano senz'altro la priorità.
Così presi una bella quantità di sapone all'Aloe e cominciai a strofinarla sul viso.
Oh,guarda! Un panda che si lava la faccia. Al WWF dev'essere scappato...” disse una voce familiare al mio fianco facendomi sobbalzare.
Dio,Matt! Devo comprarti un collare con il sonaglino....” strofinando anche le guance,stando attenta a mantenere chiusi i miei occhi.
Rosso,lo voglio rosso fuoco. Con le mie lentiggini starebbe benissimo.” accennando una risatina “Approposito di collari...Il brutto cane cattivo che ha aggredito mia madre e mia sorella è ancora vivo?” chiese con nonchalance.
Io mi bloccai per un momento. Un po' per il dolore alla guancia,che si ribellava ai miei continui sfregamenti,un po' per la domanda appena ricevuta.
Con le mani presi dell'abbondante acqua e cominciai a risciacquare la prima mano di schiuma.
Finalmente potevo riaprire gli occhi e notai che forse non serviva infierire ancora su ciò che restava del trucco.
Lo avevo tolto tutto,apparte una sottile marcatura nera nella parte interna degli occhi. Ma quella potevo lasciarla. Non mi dispiaceva come apparivo con quel nero che li sottolineava appena.
Così mi asciugai per bene e risposi “E' vivo. Puoi starne certo. Sono io il medico,ricordi?” modestie a parte ero davvero molto brava. Con tutte le erbe e gli intrugli rari che avevo applicato sulle sue ferite era strano che non stesse già in piedi.
Ah! Perfetto!” disse unendo le mani in un sonoro 'Clap' “Allora ti lascio. Il mio incontro di Wrestling sta per cominciare...” cominciando ad avviarsi.
Dai,smettila. Non credo lo abbia fatto volontariamente. Era ferito e delirava...” quante volte lo avevo difeso quel ragazzo da quando lo avevamo trovato? Neanche fosse stato mio fratello.
Volutamente o no,non mi importa. Non lo ucciderò...gli farò solo vedere come sono bravo a fare la German Suplex.” disse sorridendo maliziosamente e riducendo gli occhi a due fessure.
Andiamo Matt. Potrai fare di lui quello che vorrai,quando si sarà ripreso. Sempre se si riprenderà...Le sue ferite ancora versano sangue nero...” ammisi sconsolata.
Matt in tutta risposta mi strinse le spalle con le mani e mi guardò serio.
Sono sicuro che si rimetterà...” poi facendomi un sorriso “...anche se ha te come medico!”
Ah,e questo che vorrebbe dire?” cominciando a dargli dei pugni su un braccio.
Lui mi prese e mi sollevò da terra andandomi a bloccare. E mi trascinò fuori dal bagno.
Continuava a ridere,così come facevo io. Poi riuscii a liberarmi e cominciai a fargli il solletico ai fianchi.
Ahahah. Il tuo punto debole è scoperto!” gli risi contro.
Lui indietreggiò implorando pietà,e poi contrattaccò con uno sgambetto che mi fece crollare a terra.
Io allungai un piede e mi feci raggiungere. Lui fu subito sopra di me bloccandomi le mani sulla testa con una mano,mentre con l'altra cominciava a farmi il solletico di rimando.
Adesso chi è quello con il punto debole scoperto?” continuando a ridere.
Quelle erano le nostre “lotte tra fratelli”. Quasi non respiravo più per le risate. Dovevo fare qualcosa.
Spostai una gamba e riuscii a ribaltarmi. Adesso ero io sopra di lui. E mentre stavo alzando le mani per mimare la tortura che stavo per infliggergli,mi accorsi che lui guardava alle mie spalle.
Mi fece un lieve cenno con la testa di girarmi,e così feci.
Rimasi sorpresa nel vedere che eravamo finiti davanti alla camera da letto in cui riposava Derek. E lui era proprio lì davanti a noi tutto curvo con una mano sul suo fianco che ci fissava confuso e sorpreso.
Ah!!Derek! Che ci fai in piedi?” dissi un po' in imbarazzo alzandomi quasi all'istante.
Lui continuava a fissarci un po' dubbioso su come esprimersi.
Mio fratello si tirò su,e si diede delle pacche sui pantaloni per togliere quel poco di polvere che c'era sul pavimento.
E' difficile dormire con due 'galline' scornachiate che ridono a gran voce,Sofia” riconobbi la voce di mia madre alle mie spalle.
In un attimo eravamo riusciti a svegliare tutti.
Mamma era con le braccia conserte appoggiata sul ciglio della porta. Zia Mel,ancora non proprio sveglia,si limitava a stare in piedi sulla porta della camera degli ospiti,con i capelli corti tutti arruffati e uno sguardo ancora sul dormiveglia.
Ahi,ahi sorellina. Li abbiamo svegliati tutti.” disse Matt ricominciando a ridacchiare “Ehi,ragazzo artiglio. Ti andrebbe di provare con me oggi?” gli chiese con un sopracciglio all'insù,avvicinandosi di qualche passo.
Derek era evidentemente debilitato e confuso da quella situazione,e dalla domanda di Matt.
Corrugò le sopracciglia e storse la faccia di lato.
Matt,smettila. Ti ho già detto che non è stata colpa sua...” dissi portandomi inconsciamente una mano sulla guancia.
Derek notò il mio gesto e il grosso livido,e da un'espressione confusa ne uscì una sorpresa. Forse aveva capito chi era stato l'artefice.
Eh si,bello mio. Alla fine ci sei riuscito a colpirla. Cos'è? Non sei riuscito a staccarle la testa quando eravamo in strada,e quindi ci hai provato qui?” disse avvicinandosi ancora di un passo a Derek.
Ma il ragazzo continuava a fissare la mia guancia. Non ero un lupo,e non sentivo le sue emozioni. Ma i suoi occhi. Potevo leggerli facilmente,e riuscii a vedere la sorpresa e il dispiacere.
Matthew Lee Carlson!” lo riprese mia madre.
Non so perchè ma i genitori rafforzano i concetti pronunciando il nome completo dei propri figli. E un po' mi inquietava quanto questo aveva impatto su di noi.
Smettila subito! La situazione era sotto controllo e lui in quel momento non sapeva cosa stava facendo.” lo riprese avvicinandosi a lui.
Mio fratello la guardò un istante e poi voltandosi di nuovo verso Derek,caricò un artigliata verso la sua faccia
“Anche io in questo momento non controllo le mie azioni!” disse serio.
Ma che cavolo?” e mi lanciai veloce tra lui e Derek,che sorprendentemente non stava reagendo minimamente.
Praticamente lo tamponai,andando a cozzare proprio contro il suo petto,e finendo per trascinarlo a terra.
Rimasi per un istante con gli occhi chiusi. Quasi del tutto in braccio a Derek. In quel momento saltargli addosso mi era sembrata un'ottima idea per salvarlo da Matt,ma poi mi accorsi che le mie braccia erano intorno al suo collo. Ora,non è che lui fosse esattamente un figlio dei fiori,pace e amore e tutto il resto,perciò come un lampo,mi ritrassi velocemente rotolando di lato e alzando le mani in segno di resa.
Scusa,scusa,scusa! Non lo faccio più!” mi affrettai a dire.
Ma lui,girandosi a fatica sul mio lato,mi guardò perplesso. Una mano era al suo fianco e sembrava davvero dolorante.
Alla fine però credo che fosse contento che lo avessi salvato dagli artigli di mio fratello.
Anche se in effetti eravamo tutti così vicini che aveva per forza preso uno di noi.
Ma stavamo tutti bene.
Poi notai che mia zia Mel,credo in parte per sonnambulismo,aveva afferrato Matt alla vita. Era quasi del tutto trasformata e stringeva i denti per lo sforzo. E mia madre aveva fermato il suo colpo con una mano.
Perchè cavolo mi hai fermato? Non lo avrei ucciso...” disse quasi ringhiando contro mia madre.
Adesso conto fino a tre,e quando avrò finito,voglio che i tuoi artigli siano spariti. E la stessa cosa vale per i tuoi occhi. Uno....” disse con tono calmo e minaccioso. Mi metteva un po' paura quando parlava in quel modo e con quell'espressione seria.
Mio fratello ci guardò per un momento molto adirato per non essere riuscito a dargli almeno un pugno in faccia. I suoi occhi erano gialli e brillavano.
...DUE...” alzò la voce la mamma.
Matt sospirò e i suoi occhi tornarono al classico color cioccolato. Anche i suoi artigli non tardarono a scomparire e lui si calmò un po'.
Bene. Posso tornare a dormire...” sbadigliò zia Mel,mollando la presa su Matt e tornando al suo aspetto da umana stanca e assonnata.
Matt si sganciò dalla presa della mamma e risistemando i suoi abiti mi sorrise.
Per questa volta passi. Ma se succederà di nuovo...” si sospese mentre fissava minaccioso Derek.
...me ne occuperò io,non preoccuparti.” conclusi io. Anche se sapevo che non sarei riuscita a fermare Matt se Derek mi avesse aggredita una terza volta.



Il fatto che mio fratello tenesse così tanto a me un po' mi faceva piacere. Molte volte è stato proprio questo suo attaccamento nei miei confronti a salvarmi da situazioni di pericolo. Il problema però era che lui non aveva mezze misure. Per questo Derek doveva ritenersi molto fortunato. Una volta si era addirittura andato a scontrare con nostro padre per un addestramento troppo intensivo a cui mi aveva sottoposto,e che mi aveva procurato la rottura di un braccio.
Comunque,dopo che era andato via,avevo avuto l'occasione di risistemare un pochino. Mia madre e zia Mel erano andate alla famosa “riunione” con il nostro Alpha,e io ero rimasta a preparare la colazione per me e Derek.

Chissà cosa piace a Derek...Magari potrei fare dei pancakes. E mettere insieme un po' di macedonia di frutta...non sarà un pasto da Re,ma almeno gli darà un po' di energie....” dissi aprendo il frigorifero.
I pancakes non erano la mia specialità,ma non mi venivano male. Ero brava in cucina e questa mia passione mi portava spesso a cercare nuove ricette e a provarle,facendo fare da cavia alla famiglia.
Il problema erano le dosi,perchè le mie ricette erano studiate apposta per un esercito.
Quindi dovevo improvvisare e sperare che le quantità fossero esatte.
Finito di preparare l'impasto lo versai a grandi cucchiaiate nella padella,che subito cominciò a sfrigolare. Mentre aspettavo che si dorassero da un lato,presi la frutta dal frigorifero e cominciai a sbucciarla.

Male che va non la mangia...Potrei sempre fargli un brodo di pollo per pranzo. Era quello che mi faceva sempre la nonna quando stavo male...” bloccandomi a quel pensiero.
La nonna nemmeno me la ricordavo. Il suo ricordo lo avevo completamente rimosso. Se n'era andata che io avevo solo 8 anni,e io le ero così legata che quando successe,la mia mente spense tutto. Qualsiasi memoria che avevo di lei era scomparsa. Ma c'era la mamma che me ne parlava.
Scossi la testa e andai a girare i pancakes.

Perfetti! Dorati al punto giusto.” esclamai soddisfatta.
Lasciai che anche il secondo lato si dorasse e andai a tagliuzzare i frutti in una piccola ciotola.
Aggiunsi dello zucchero,del succo di arancia e di limone e mescolai.
Spostai i pancakes su di un piatto,impilandoli e guarnendoli con del miele.
Lo sciroppo d'acero sarebbe stato più adatto,ma in quella cucina non c'era. Non era di certo casa mia,e già era tanto che qualcuno avesse fatto la spesa.

Et voilà!” sorrisi felice guardando il delizioso pasto che avevo preparato e sistemato su di un vassoio da letto. Con i piedini che si abbassavano,era comodissimo per mangiare in tranquillità senza muoversi dal letto.
Così mi diressi alla camera,e facendo non poca fatica ad aprire la porta,viste le mani impegnate,entrai.
Subito dopo lo sfogo di Matt avevo dovuto rifare le fasciature,perchè con il mio placcaggio avevo fatto riaprire la ferita sulla schiena.
Era ancora malconcio,e quell'artigliata faceva fatica a rimarginarsi.
Comunque era lì sdraiato che dormiva. Leggermente rialzato con la schiena visto che per farlo stare più comodo avevo messo un paio di cuscini sotto di lui.
Così piano piano misi il vassoio su un cassettone e sistemai le posate al lato del piatto dando la schiena al mio ospite.

Non lo voglio...” mi sorprese Derek facendomi sobbalzare.
Io mi voltai a guardarlo.

Dovresti prenderne un po' invece...ti farebbe bene mangiare qualcosa.” ammisi unendo le mani dietro la schiena.
Ma lui prese a guardarmi male.

Dai,non c'è motivo di fare così...lo capisco che Matt è stato duro con te,ma cerca di capire la situazione. Sei pur sempre un estraneo che non ha intenzione di dire niente di se...” dissi andandomi a sedere vicino a lui sullo sgabello “...lui è mio fratello. E' normale che si preoccupi per la sua famiglia. Tu non faresti lo stesso?” chiesi innocentemente.
Quella mia domanda lo fece accigliare ancora di più.

Non ho fame,come devo dirtelo?” mi disse alzando la voce scocciato.
Forse era vero,forse no. Però non poteva di certo alzare la voce così.

Sta calmo! Ho capito,non c'è bisogno di fare tante storie. Adesso lo porto via...” dissi ormai sconfitta alzandomi e prendendo il vassoio “...comunque sia,ho visto come mi guardavi prima. Se ci stai pensando,non fartene una colpa. La mia guancia guarirà...” avviandomi verso la porta.
La sua espressione era ancora arrabbiata,ma poco prima che uscissi mutò improvvisamente.
Era pensierosa e preoccupata.



Ehi,sorellina! Dolce,la mia sorellina che salva la vita al suo carnefice! Dimmi un po',cosa stai preparando di buono?” disse Matt affacciandosi in cucina.
Erano ormai tornati dalla riunione e sembrava essere andata piuttosto bene. A quello che mi aveva detto la zia Mel,il Nonno aveva vietato tassativamente di tenere comportamenti ostili nei confronti dell'ospite. Anche se aveva aggiunto che Derek si sarebbe dovuto fermare per qualche settimana con noi. Non so perchè. Ma comunque doveva avere le sue buone ragioni.

Un brodo di pollo Matt. Ci affiancherò qualche verdura ripassata in padella...” dissi concentrandomi sui fornelli.
Ma non ti sembra un po' poco?” mi chiese avvicinandosi ai fornelli curioso “Questo basterà solo per un paio di persone....”.
Infatti. Questo è per te e Derek. Mamma e zia mangeranno con il Nonno e con papà. Noi invece siamo di guardia.” dissi assaggiando il delizioso brodo.
E tu? Non mangi nulla?” mi chiese serio infilando le mani nelle tasche dei pantaloni.
No. Ho fatto una bella colazione. Pancakes e macedonia. Ho mangiato davvero tanto.” dissi assaporando ancora la deliziosa colazione che “qualcuno” aveva rifiutato.
Non mi dire...” mentre si sedeva al tavolo della cucina “...avevi preparato la colazione per lui,e non l'ha voluta...Che stupido. Non si rimetterà mai se si impunta così.” disse accendendosi una sigaretta.
Io lo fulminai con lo sguardo. Fumare in una cucina operativa. Se fossi stata come lui probabilmente i miei occhi sarebbero già mutati in un oro lucente.

Va bene! Non ti arrabbiare! Guarda,la spengo...” disse sbuffando.
Io non fumavo,e sinceramente non mi dava fastidio che qualcuno lo facesse. Ma mentre cucinavo,l'unica cosa che volevo sentire era il buon odore sprigionato dalle pietanze che cuocevano sopra i fuochi.

Comunque cosa ti fa pensare che questa volta il “cagnolino” voglia mangiare?” chiese marcando particolarmente la parola “cagnolino”.
Il fatto che ci sarai anche tu ad aiutarmi...” voltandomi con un sorriso furbetto.
Cosa? No,non se ne parla. Se vuole mangiare bene. Non puoi costringermi a stare con lui adesso...” alzandosi di scatto e gesticolandomi contro.
Ma se sei stato tu il primo a dirmi di aiutarlo in strada! O te ne sei dimenticato?” mettendomi una mano al fianco e gesticolando di rimando con l'altra.
Era diverso! Non sapevo che tipo fosse...” alterandosi leggermente.
Ah,perchè adesso lo sai bene? Allora illuminami.” incrociando le braccia al petto e aspettando.
Senti,so che è stata una mia idea,ma...” cercando di convincermi.
Io però senza muovermi di un millimetro,alzai un sopracciglio. Era la mia mossa finale.
Lui sospirò e si passò una mano dietro la nuca.

Dammi quel dannato piatto!” ormai arreso.
Io andai verso di lui con un sorriso di gratitudine e gli stampai un bacio sulla guancia.

Come cavolo fai a convincermi ogni volta...” disse guardandomi.
Io versai il brodo in un piatto. Misi la carne in un altro insieme alle verdure e glieli porsi. Poi riempii altri due piatti allo stesso modo,e me li portai appresso,avendo cura di arraffare le posate che avevo preparato in precedenza.
Mi voltai e Matt era già sparito. Così mi sbrigai a raggiungerlo,era meglio non lasciarli soli quei due.
Arrivata alla camera notai Matt inginocchiato vicino al letto. I piatti erano sul famoso cassettone.

Matt,che stai facendo? Se dorme lascialo stare..” dissi mentre posavo anch'io i piatti.
Sofia...non sta bene. C'è qualcosa che non va....” mi disse con voce preoccupata.
Io mi avvicinai velocemente facendogli cenno di spostarsi.
Derek era parecchio sudato e ancora pallido. Gli misi una mano sulla fronte.

Ha la febbre alta...non va bene,non dovrebbe avere la febbre!” alzando la voce preoccupata.
Che significa?” mi chiese subito Matt.
Significa che c'è un infezione...ma è impossibile...” cominciando a pensare aggrottando le sopracciglia “...per un lupo mannaro una cosa del genere non è nemmeno contemplata...cioè...l'unico modo...” poi mi venne il lampo di genio “Matt! Sali dall'altra parte del letto e aiutami a girarlo verso di te. Devo controllare una cosa...”.
Daccordo” e in un lampo era già al suo posto.
Quando fu finalmente sul fianco mi apprestai a togliere le fasciature sulla schiena.
Come Matt vide la ferita rabbrividì e allentò la presa su Derek.

Matt! Così non riesco a vedere!” lo ripresi.
Si,scusa...è che mi ha fatto effetto...” disse risistemandosi in posizione “Comunque cosa stai cercando?”.
Non ne sono sicura. Queste ferite mi hanno fatto venire un dubbio. Ricordi quando il Nonno ha combattuto contro quel tale,a New Orleans?” domandai mentre lentamente facevo scorrere le dita sopra i grossi tagli profondi.
Quel lupo che aveva rapito Anne? Si,perchè?” disse palesemente confuso.
Il Nonno era stato ferito,ma non guariva. E per un Alpha è parecchio strano,no?” dissi mantenendo il contatto con la schiena di Derek che cominciava ad avvertire il dolore.
Si,ma poi si riprese...” disse con tono ovvio.
Certo,ma solo perchè la mamma riuscì a capire cosa non andava...Quel tizio aveva lasciato un suo artiglio nel braccio del Nonno,e gli impediva di guarire.” dissi facendo un po' di pressione con le dita.
Matt sembrava aver capito dove volevo andare a parare. Io invece non ero così sicura. Però quella teoria mi sembrava la più plausibile.
Ma vedere attraverso tutto quel sangue nero era davvero un'impresa.
Tentai di affondare un po' di più le dita ai margini delle ferite affidandomi al tatto.

Ma più andavo in profondità,più Derek avvertiva il dolore e cominciava a destarsi.

Che cavolo...fate?” disse stringendo i denti e afferrando il braccio di Matt.
Non muoverti,forse Sofia ha capito cos'è che non va...” intervenne Matt.
Eccolo!” pensai non appena il mio dito indice sfiorò una punta acuminata.
Inserii anche il pollice e afferrando bene l'oggetto,lo tirai fuori.

L'ho trovato!” mostrando a Matt l'acuminato artiglio “Ora devo prendere gli altri...”.
Come gli altri?!” disse Matt tra il sorpreso e il terrorizzato.
Ma senza dire nulla mi apprestai a cercare gli altri,che non tardarono a farsi trovare. Il secondo venne via molto facilmente.
Ogni volta che ne tiravo fuori uno,il sangue nero cessava di uscire da quel taglio. Era ovvio a quel punto che erano quelli il problema.
Però era una vera e propria tortura per Derek che cercava di resistere senza muoversi troppo. Al terzo che tirai fuori buttò fuori tutta l'aria che teneva in corpo,con un sonoro gemito.

Okay,credo ne manchi uno solo...Non riesco a sentirne altri...” dissi asciugandomi la fronte con l'avambraccio.
Aspetta,Sofia.” mi bloccò Matt “Non ce la fa più,fallo respirare...” quasi in pena per lui.
Alla fine mio fratello non era cattivo. Era solo iperprotettivo.

Prima lo faccio e prima starà meglio....” dissi guardandolo.
Ce la faccio...” disse con voce tremolante Derek. Teneva gli occhi chiusi in una smorfia,con i denti serrati.
Così misi per l'ultima volta le dita in quella ferita cercando l'ultimo artiglio.
Derek cominciò a muoversi in avanti. Una risposta inconscia al dolore.

No,Derek devi stare fermo o ci metterò di più...” afferrandolo con la mano libera.
Aspetta proviamo così...” disse Matt stringendo con la mano il bicipite di Derek.
Chiuse gli occhi e in un istante le vene della sua mano divennero nere e marcate.
Strinse i denti cercando di assorbire quanto più dolore potesse.
Derek sembrò avere un po' di sollievo e rilassò leggermente i muscoli.

M-muoviti Sofia!” mi ordinò Matt.
E io non me lo feci ripetere due volte.
Sfilai quel maledetto oggetto appuntito dalla sua schiena e lo lanciai in terra. Lo avrei ripreso in un secondo momento.
Matt lasciò la presa sul braccio di Derek e cadde indietro ansimando. Il lettone attutì la caduta. Le sue vene tornarono normali e cominciò ad ansimare rumorosamente.
Anch'io mi lasciai cadere sul sedere tenendo le mani sporche di sangue in avanti.
Derek riaprì gli occhi e ritornò sdraiato sulla schiena.
Tutti e tre boccheggiavamo in cerca di aria.
Chi per il dolore,chi per l'adrenalina,chi per l'ansia.
Poi il rumore della porta della camera che si apriva mi fece girare.
Era mio padre,che ci guardava con gli occhi socchiusi e con faccia interrogativa.
Provai a parlare ma mi precedette.

Non voglio nemmeno sapere quello che stavate facendo....” andandosene richiudendo la porta.
Io sorrisi e mi sdraiai sul pavimento.

   
 
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