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Autore: MC_Outlaw    19/11/2015    4 recensioni
Mentre ancora le crepitanti fiamme continuavano a ridurre in cenere il cadavere, Slagg si voltò ghignante verso Rarity e le disse la frase che qualunque Cacciatore della Cripta prima o poi sentirà almeno una volta nella vita, fosse anche il suo ultimo istante “Benvenuti su Pandora!”
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Per tutto il resto del pomeriggio, Salvador aveva spiegato ai pony in sua compagnia come affrontare le bestie di Pandora provenienti dal continente di Aegrus. Né lui né Slagg ci avevano combattuto per molto tempo, ma avevano imparato rapidamente in che modo farli fuori, quindi le dritte necessarie per facilitare anche ai pony quel compito erano state semplici da dare. Come promesso, Rarity era tornata anche a fargli visita per vedere come stessero le gambe, ma erano ancora fin troppo malmesse per anche solo sperare che si rimettesse in piedi. Inoltre non poteva restare a lungo, la sorella minore la aspettava anche quella sera a casa per cena, quindi passò solo qualche minuto assieme al giovane Cacciatore prima di andarsene. Stava anche lui per alzarsi ed andare a cenare, sperando di azzeccare la stanza, ma intuite le sue condizioni fisiche si presentò nella sua camera Twilight con un vassoio di cibo qualche minuto dopo il saluto a Rarity

“Stai fermo dove sei, non penserai di andare in cucina in queste condizioni, vero?'” gli chiese retoricamente, trasportando magicamente i viveri vicino a lui

“Beh, più che andare in cucina la mia intenzione era di cercarla, non mi oriento molto bene. Grazie, comunque” gli disse, rimettendosi sdraiato ed osservando cosa c'era da mangiare. C'era della pasta al sugo, dell'insalata e una macedonia come dessert. Non gli venne neanche in mente di chiedere della carne, immaginava che fosse un taboo per degli erbivori anche solo parlarne. Partendo subito a mangiare la pasta, tanta era la fame che aveva dopo non aver mangiato nulla per tutto il giorno, si accorse dell'arrivo di Owlicious in volo e si batté una mano sulla fronte

“Owlicious! Cavolo, scusa, mi è proprio passato di mente che dovevo tornare a fare colazione con te!”

Il gufetto emise il suo verso e gli sorrise, facendogli segno che non era importante e passando subito dopo a strusciare la testa sul dorso di Twilight

“Vi siete già conosciuti vedo” disse lei, accarezzando con l'ala il piccolo volatile

“Si, stamattina è stato lui a farmi arrivare in sala da pranzo. Mi sembra di capire che sia il tuo animale” continuò lui tra un boccone e l'altro. Lei si limitò ad annuirgli, osservandolo con aria intimorita ma allo stesso tempo curiosa

“Ascolta Slagg... potresti... potresti parlarmi dell'Hyperion? L'avete nominata oggi, ma neanche Salvador ci ha detto che cos'è. E da quello che ho capito è molto pericolosa...”

Il ragazzo, sentendogliela nominare, smise di mangiare e sospirò, massaggiandosi il collo

“Io... veramente preferirei non parlarne se non è necessario. Ti dico solo che se è coinvolta come crediamo, allora non può che essere un problema...”

L'alicorno continuò comunque ad osservarlo, focalizzandosi sull'azione di massaggio. La sua era una memoria fotografica, aveva già visto il Cacciatore farlo anche la prima volta che era stata nominata, persino il suo sguardo adirato era lo stesso. Doveva esserci un motivo

“Cos'hai sul collo?”

Slagg si sorprese non poco con quella domanda, rendendosi conto solo in quel momento che il suo brutto riflesso condizionato lo aveva tradito. Ogni volta che sentiva parlare di quei criminali non poteva non grattarsi il retro del collo

“Uff... guarda” gli disse in tono snervato

Twilight, avvicinandosi a lui, notò una sorta di tatuaggio. Una serie di numeri e lettere che parevano però essere state più marchiate a fuoco che scritte con gli appositi attrezzi da tatuatori

“... AF-1750? Che cos'è?” chiese lei, leggendo la scritta

A Slagg salì un brivido lungo la schiena nel sentir pronunciare quella sigla, costringendolo anche a ricoprirsi il collo con una mano dato il senso di disagio. L'alicorno rimase stupita nel vedere quella reazione

“Non dirlo mai più... non lo sopporto...” gli disse senza neanche voltarsi

“S-Scusa!” rispose lei, indietreggiando un po'. Non poté non spaventarsi quando vede che il braccio del ragazzo si stava sciogliendo in Scoria, proprio come con la trasformazione di Esperimento Vendicativo. Anche lui se ne rese conto in fretta, annullandolo rapidamente e osservandola negli occhi. Aveva visto quel segno di una enorme rabbia straripante. Per qualche strano motivo, però, in quell'occasione non gli diede fastidio. Anzi, in quel momento gli sembrò una cosa buona, poteva usarla come scusa per ciò che non aveva mai avuto la forza di fare, confidarsi con qualcuno. Non è una cosa che gli aveva mai fatto con piacere, ma da quando è arrivato ad Equestria si era sentito più libero di parlare e dire cose che prima trovava scomode e fastidiose. Inoltre lei era un alicorno, e questo gli bastò per avere molto più rispetto per lei che per altri pony. Se ci fosse riuscito con lei, allora forse sarebbe riuscito a dirlo anche ad altri. Forse sarebbe riuscito a dirlo a Rarity

“Ascolta Twilight... io ti dico cos'è, ma ti devo chiedere un favore prima. La tua magia può agire sui miei pensieri? Nel senso, puoi usarla per calmarmi se serve?”

“Uh... certo” risponde lei, confusa dalla richiesta

“Allora, se ti sembra il caso, fallo. Io inizio...”

“Ti ascolto” gli rispose lei, sicura ed attenta. Il ragazzo prese fiato e poi iniziò a parlare

“Pandora, il posto da cui io e Salvador veniamo, non è il mio pianeta natale. In realtà non so neanche quale sia il mio pianeta natale. Quando ero ancora un neonato, l'Hyperion arrivò sul mio pianeta, rapì quanti più bambini riuscì, lo saccheggiò e poi lo distrusse. Io ero uno di quelli...”

Le orecchie di Twilight si drizzarono ed i suoi occhi si spalancarono. Già da quelle poche parole, capì bene perché possa essere difficile parlarne

“Non ricordo nulla di casa mia. Non ricordo nulla neanche dei miei genitori. Il mio primo ricordo vivido è questa sigla sul mio collo, che gli scienziati dell'Hyperion mi incisero con dei ferri roventi come si fa con le mucche. Ricordo ancora adesso quanto mi ha fatto male...”

“M-Ma... perché?! Che senso ha fare una cosa del genere?!” chiese lei, disorientata da un simile discorso

“È un segno, Twilight. Un codice di riconoscimento che tutte le loro... le loro cavie da laboratorio hanno da qualche parte sul proprio corpo. E io ero uno di loro”

“Cavia da laboratorio?! Come per un esperimento?!”

“Esattamente. Io ero uno dei loro soggetti di ricerca per la sperimentazione della Scoria sull'organismo umano” per fargli capire meglio, si iniettò un braccio di Scoria, mostrandogli la sua luminosità “La Scoria grezza è un materiale altamente radioattivo e dannoso per dei normali esseri viventi, che si trova ovunque su Pandora. Ma a volte capita che le sue radiazioni colpiscano un feto animale e che questo nascerà modificato da un elemento. Infatti non è difficile trovare animali Incendiari o Elettrici in giro per il nostro pianeta, ma a nessun della razza umana è mai successo. La loro idea era quindi testarlo sugli esseri umani per studiare la nascita di soldati potenziati, più forti di qualunque loro arma”

“È mostruoso!” esclamò lei

“Peggio. È innaturale”

“Però... questo significa che...” chiese, osservando ora con aria spaventata il suo braccio Contaminato

“Hai già capito. Quello che tu e le altre avete visto, Esperimento Vendicativo, è il risultato che hanno raggiunto. Sono l'unica cavia sopravvissuta ai loro esperimenti con la Scoria. La numero 1750, come dice quest'affare” disse indicandosi il collo “E faccio parte del ciclo di ricerca AF. Prima di me ci sono stati gli AA, AB, e così via...”

Con quella sola affermazione, Twilight può solo lontanamente immaginare quante altre persone oltre a Slagg siano state vittime di esperimenti. Ed intuisce anche che nessun altro ne sia sopravvissuto, facendole raggelare il sangue

“Ho vissuto per 18 anni nella loro base lunare, dove hanno fatto migliaia di esperimento non solo su di me ma anche su centinaia di migliaia di altri ragazzi. Ogni volta che ci ripenso mi tornano in mente tutte le loro grida... i pianti... i cadaveri buttati via come carta straccia... e poi il dolore... oh, il dolore di farsi iniettare quantità assurde di Scoria nelle vene... la pelle che mi bruciava dall'interno... ed io, incatenato, che potevo solo guardarli sorridere mentre il mio corpo reggeva tutto questo...”

“Slagg... non-non c'è bisogno che continui...” disse lei, sia perché iniziava ad avere la nausea sia perché il ragazzo sembrava soffrire nel parlare. Ma venne ignorata. Gli occhi di Slagg facevano pensare che fosse come caduto in trance

“E poi non era finita certo li. Quando iniziai a sviluppare questi poteri, dovettero testarli. Mi hanno picchiato, sparato, mandato addosso gli animali di Pandora per vedere quanto sopravvivevo contro di loro... premevano con violenza ogni parte del mio corpo per vedere quanta Scoria riuscivo a produrre. Io gli gridavo di smetterla, che faceva male, piangevo dal dolore, ma loro non smettevano, anzi premevano più forte. È per colpa loro che non riesco più a sopportare il contatto fisico... ho ancora addosso le loro mani che mi iniettano strani liquidi... che mi colpiscono... che ghignano soddisfatti mentre lo fanno... e io che non ho neanche la forza di reagire!”

I suoi occhi si iniettarono di Fuoco, mentre sul suo volto si disegnò un espressione diabolica e vendicativa. Si strinse a se le braccia più forte che poté, rannicchiandosi in un angolo del letto per cercare di calmarsi, iniziando lentamente a secernere Scoria e Corrosione dai pori della pelle. Twilight, notando questa sua reazione, capì che i suoi orribili ricordi stavano prendendo il sopravvento sulla sua psiche. Cercò di agire in fretta e con la magia si insinuò nella sua mente per risolvere la situazione. Da solo gli sarebbero servite almeno un paio d'ore perché la sua mente si stabilizzasse di nuovo, mentre a lei bastò far leva suoi suoi momenti felici per risolvere la faccenda

“E poi... poi sono arrivati i miei amici. Un giorno, mentre ero nella mia cella, hanno fatto irruzione nella base lunare con l'intenzione di prenderne il controllo o distruggerla. Mi hanno visto e hanno subito pensato di liberarmi... li ho anche aiutati nella loro missione, eliminando un paio di guardie con solo un paio di colpi di Fuoco. Non hanno avuto paura di me, neanche quando ho mostrato loro Esperimento Vendicativo, mentre ogni altro essere prima di loro si terrorizzava quando mi vedeva in quella forma...”

La sua espressione ritorna normale, i suoi occhi smettono di ardere ed allenta la presa su se stesso

“Purtroppo non erano abbastanza preparati e siamo stati costretti a fuggire da li senza nulla di fatto. Ad eccezione di aver liberato me, ovviamente. Quando siamo tornati su Pandora, mi hanno subito chiesto di unirmi a loro e diventare un Cacciatore della Cripta. La mia abilità con gli elementi e la mia sete di vendetta sarebbero stati utili per combattere l'Hyperion, quindi non ci ho pensato due volte ad accettare. Devo tutto quello che ho adesso solo a loro”

Emesso un sospiro soddisfatto, si volta verso Twilight, che lo fissa stranita. È solo in quel momento che si rende conto di cosa stava facendo e di come l'alicorno lo aveva aiutato

“... grazie Twilight. Scusa la mia reazione ma... non è per niente bello per me ricordare certe cose...” gli disse, rimettendosi seduto normalmente

“Di... di nulla. Comunque... anche se il tuo passato è terribile, almeno adesso va tutto bene, no? Hai i tuoi amici che ti danno una mano, i Cacciatori della Cripta giusto?” gli chiese, cercando di non forzare l'argomento. Lui gli annuì e continuò

“Hehehe... è vero, adesso ho loro con me. Ma non andrà tutto bene fino a quando l'Hyperion non sarà stata spazzata via dalla faccia dell'universo”

Per la prima volta dopo tanto tempo Slagg si sentiva libero. Si era tolto un enorme peso dal cuore raccontando ciò che gli era successo a Twilight, ed anche se aveva rischiato di perdere il controllo l'uso della magia aveva risolto tutto. Adesso che ce l'aveva fatta una volta e che il test era andato a buon fine, era sicuro di poterlo dire a Rarity senza che accada nulla se anche lei fosse riuscita a calmarlo in caso di crisi. Twilight invece era scioccata, aveva già capito che l'Hyperion fosse qualcosa di male, ma addirittura fare esperimenti del genere era assolutamente impensabile

“Adesso spero tu abbia capito quanto sia pericolosa e che cosa sia in grado di fare”

Twilight gli annuì, ma aveva una strana scintilla negli occhi che fece capire a Slagg che forse una risposta non era necessaria. Poteva ben vedere quanto fosse più determinata di prima dopo il suo racconto, e ciò lo rese molto fiero di lei, oltre che sicuro di essersi fidato della pony giusta

“E purtroppo ti posso assicurare che hanno fatto di peggio” aggiunse “Ma non vorrei farti preoccupare inutilmente. Adesso però vorrei fartela io una domanda...”

“Chiedi pure!” rispose lei, cercando di riprendersi da ciò che aveva appena sentito

“Sai mica dirmi dove è andato Salvador?” chiese, ritornando a mangiare la cena prima che tutto si fosse raffreddato

“Sai, ha detto che avrebbe passato la notte fuori” gli rispose lei, ripensando a quanto fosse stato strano sentirglielo dire. Slagg le annuì capendo le sue intenzioni, ma Twilight non sembrò notarlo “Non capisco perché cercare un albergo, Applejack si era offerta di ospitarlo nel granaio”

Il Cacciatore assunse un espressione confusa “Un albergo? Che cosa...” si accorse quindi che l'alicorno aveva capito male le parole del Gunzerker “Ah, no! Hai frainteso, non voleva dire che avrebbe passato la notte da un'altra parte, intendeva proprio dire che avrebbe dormito fuori all'aperto. Non riesce a dormire al chiuso”

“Ooh...” esclamò lei, capendo il malinteso

“Se lo conosco si sarà messo da qualche parte vicino al castello, quindi se vedi del fuoco non preoccuparti” dicendo ciò, rimise sul vassoio anche la scodella di macedonia finita “Grazie. Era tutto ottimo!”

“Grazie. Adesso andrò a vedere dov'è Salvador” gli disse sollevando magicamente il vassoio “Ti serve qualcos'altro?”

“Se hai un paio di gambe che ti avanzano, mi farebbero molto comodo” gli disse scherzoso

L'alicorno si fece strappare una risatina. Non riusciva neanche ad immaginare come fosse possibile scherzare dopo aver raccontato e vissuto cose del genere, per questo trovava incredibile la forza di volontà del ragazzo. Sicuramente lui come Salvador erano abituati a certe cose, ma per lei sarebbero state tremende

“Va bene, credo che tu non le abbia. Pazienza, aspetterò che le mie tornino a funzionare” aggiunse, buttandosi sdraiato sul letto

“Lo faranno, ne sono sicura. Buonanotte”

Con quelle ultime parole, uscì dalla stanza e lasciò il ragazzo da solo nella stanza

 

Era notte fonda ormai, chiunque altro a Ponyville dormiva già da un pezzo, ma Slagg non riusciva a prendere sonno. Non poteva non pensare a ciò che era accaduto prima. Lo aveva preso seriamente come una sorta di test per provare le nuove sensazioni che aveva sentito fin dall'arrivo ad Equestria, qualcosa che non aveva mai provato prima se non con il resto dei Cacciatori della Cripta. Una sorta di positività verso gli altri che pensava impossibile raggiungere

\Ho raccontato quello che l'Hyperion mi ha fatto solo ai ragazzi ed a nessun altro. Non ci ero mai riuscito, era troppo difficile per me parlarne senza incazzarmi. E adesso l'ho detto a Twilight con una semplicità che non avrei mai pensato di avere. Ok che stavo per andare in crisi, ma lei mi ha calmato e alla fine ce l'ho fatta... è incredibile...\

Più si rigirava nel letto a rimuginarci su e più sentiva un altro pensiero diventare sempre più forte. Ormai sia lui che Salvador si erano convinti che l'Hyperion era in qualche modo coinvolta con ciò che stava accadendo, e lui non avrebbe mai permesso a quei maledetti di fare in quella dimensione ciò che avevano fatto nella sua. Avrebbe protetto Equestria sia per i suoi abitanti sia per le sensazioni che gli dava, costi quel che costi

 

Il mattino seguente. Il sole fuori dal castello splendeva, mentre Slagg iniziava a svegliarsi. Alla fine, a furia di pensare, si era stancato ed era caduto addormentato senza neanche accorgersene. Nonostante fosse ancora mezzo addormentato, sapeva bene che c'è una cosa che doveva testare subito, quindi si mise seduto sul materasso ed appoggiò entrambi i piedi a terra, preparandosi a sopportare il dolore

Ma per sua fortuna fu tutto a posto. Il contatto con il pavimento non gli creò nessun genere di fastidio, segno che le sue gambe si erano rimesse a posto

“Meno male...” borbottò lui in mezzo ad uno sbadiglio

Rimettendosi del tutto in piedi però notò un piccolo problema, le ginocchia erano un po' bloccate e non poteva avanzare di molti passi. Accontentandosi di quella situazione, iniziò a camminare molto lentamente verso l'uscita. L'odore nell'aria era lo stesso del giorno precedente. Qualcuno stava cucinando, perciò gli sarebbe bastato di nuovo seguire il profumo di pane tostato per arrivare in cucina

Appena arrivato sulla soglia si affacciò per vedere chi ci fosse in sala da pranzo. Questa volta, oltre ad Owlicious che svolazzava da una mensola all'altra, anche Twilight stava dando una mano, benché in modo diverso. Mentre con la sua magia teneva d'occhio quante più cose poteva, con la mente era focalizzata sulla pila di disegni dei mostri di Pandora ricevuta il giorno prima

“Ancora su quei disegni?” chiese Slagg, iniziando a trascinarsi dentro e facendo spaventare e preoccupare Twilight

“Slagg! Che ci fai qui? Dovevi stare a letto, ti portavo io la colazione!”

“Ma che dici, non ci penso neanche a farti fare di nuovo tutta 'sta strada per portarmi da mangiare. E poi dovevo controllare che le mie gambe funzionassero di nuovo”

Sospirò rassegnata prima di rispondergli “Almeno ti muovi di nuovo vedo”

“A parte un lieve blocco alle ginocchia, si” rispose mentre prendeva posto a tavola “Tu piuttosto, da quant'è che sei concentrata su quelli?” disse riferendosi di nuovo ai disegni

“Da ieri sera... ormai ho memorizzato quasi tutti i modi che ci avete spiegato per batterli. Presto non saranno altro che un brutto ricordo”

Il ragazzo sorrise, constatando che Twilight era davvero una soddisfazione dopo l'altra. Quando l'aveva tirata fuori dalla cella dei Changeling era determinata, la sera precedente aveva dimostrato carattere solo grazie agli occhi ed adesso stava mettendo in pratica la sua forza di volontà

“Questo significa che scenderai in campo anche tu?”gli chiese prima di avvicinare una tazza di caffè alle labbra

“Ovviamente. Non lascerò certo girare libere queste creature se potrebbero fare ciò che ci avete detto tu e Salvador”

Sorridendo sotto i baffi, il ragazzo buttò poi un'occhiata alla finestra dove vide un braccio molto peloso bussarci sopra

“Parli del diavolo...” commentò lui, rivolgendosi poi ad Owlicious “Potresti aprire la finestra? Credo sia Salvador”

Il gufetto obbedì alla richiesta del Cacciatore e si avviò planando verso la piccola finestrella, aprendola con la sola pressione sulla maniglia

“Oh, finalmente!” esclamò il Gunzerker dall'esterno “È mezz'ora che busso ad una gran cantidad di finestre senza trovare ninguno che mi apra!”

Facendosi forza con un unico braccio, il Cacciatore spiccò un balzo e saltò dentro la stanza senza dire niente

“Salvador! Abbiamo le porte, sai?!” gridò Twilight, leggermente irritata dal gesto

“Troppo lungo dar la vuelta. E poi ho fame, non voglio che il peqeño mangi tutto. Lo conosco, sarebbe capace di farlo” disse mettendosi a sedere anche lui. Ormai comunque quel che era fatto era fatto, Twilight smise di pensarci e si rimise composta con aria rassegnata

Mangiavano e bevevano tranquilli, con Owlicious che ogni tanto si avvicinava ad ognuno dei tre per prendere un boccone di pane o uno spicchio di mela. Anche Salvador si trovò subito a suo agio con il gufetto, già a prima vista gli era stato simpatico. Però, appena Slagg avvicinò di nuovo la tazza con il caffè alla bocca per berne un altro po, dalla finestra si sentì chiaramente un forte strillo che sembrava provenire dritto dal paese. Lui ruotò gli occhi al cielo senza smettere di bere, mentre Twilight e Salvador scattarono sul chi vive

“Que è stato?!” esclamò preoccupato il Gunzerker, a cui Slagg rispose tranquillamente dopo aver poggiato la tazza sul tavolo

“Nulla, ci farai l'abitudine” si alzò dal tavolo e digistrutturò la sua Florentine tra le mani “Andiamo a vedere che succede!” disse sicuro di se. Ma non gli ci volle molto per riscontrare un piccolo problema “Ah... e con andiamo, intendevo dire andate voi a vedere. Non riesco ancora a correre cazzo...” borbottò, irritato

“Andiamo noi due allora, tu fai con calma!” esclamò Twilight, volando velocemente fuori dalla stanza con Salvador al suo seguito

Owlicious, intanto, si posò sulla spalla del ragazzo con lo sguardo fisso davanti a se. Il ragazzo si rivolse al pennuto con fare divertito “Mi porti tu all'uscita immagino”. Owlicious si limitò ad annuire, facendo quasi vergognare Slagg della situazione irreale, ma si auto-convinse rapidamente ad accettare la cosa e si incamminò a passi lenti fuori dalla sala da pranzo

 

Dopo dieci minuti e con la velocità di una tartaruga zoppa, finalmente Slagg arrivò all'ingresso del paese. Owlicious l'aveva lasciato già dopo averlo portato fuori dal castello, anche perché in caso di pericolo non sarebbe potuto essere di molta utilità. Ma anche se il ragazzo aveva per lo più osservato il paese durante la sua lenta marcia di arrivo, non aveva visto nulla di strano. E adesso che c'era arrivato, l'unica cosa strana era la totale assenza di pony per le viottole di Ponyville. Si osservò un po in giro, tenendo la Florentine pronta a fare fuoco al minimo cenno di pericolo e continuando a camminare lentamente, questa volta anche per sicurezza personale. Da dietro l'angolo di una delle casette iniziò a sentire un lieve mugolio, come se qualcuno stesse piangendo. De infatti, una volta affacciatosi per controllare, vide tre piccole pony nascoste dietro una pila di vasi che tremavano impaurite. Gli sembravano delle bambine e, nonostante la sua avversione per i bambini, in quella situazione potevano essergli utili

“Hey, voi tre! Che è successo in città?” gli chiese, continuando a guardare in giro con circospezione. Le tre pony si spaventarono di essere sorprese in quel modo, ma sembrarono calmarsi quando videro che il ragazzo non era la causa del loro terrore

Slagg le osservò rapidamente. Le tre erano piccole, ma avevano negli occhi una stranissima forza di volontà che raramente aveva visto in qualcuno di così piccolo. E proprio come Spike, anche loro tre gli diedero un'inaspettata buona impressione. La prima, una pony di terra, aveva il pelo di colore giallo pallido, la criniera rossa brillante de un grosso fiocco viola sulla nuca. Gli occhi erano arancioni come il pelo di Applejack, e di simile a lei aveva anche il Cutie Mark, uno stemma tricolore rosso, rosa e viola chiaro con al proprio interno una mela viola scuro contenente un cuore rosa brillante. Osservando poi le altre, vide che i loro erano simili ad esso. La seconda, un unicorno con lo stemma contenente una stella viola scuro ed una nota musicale, aveva il pelo dello stesso colore bianco di Rarity, gli occhi verde acqua e la criniera porpora chiaro e scuro, mentre la terza era una pegaso, con il Cutie Mark rappresentante sempre lo stesso stemma con dentro un'ala contenente un fulmine. Aveva il pelo arancione e gli occhi e la criniera rispettivamente viola chiaro e viola acceso. Inoltre, il Cutie Mark e la criniera spettinata gli ricordarono un po Rainbow Dash. In quel momento, tutto ciò che i loro occhietti sembravano dirgli però era unicamente paura. Ma non di lui, a quanto sembrava

“Tu... tu sei quel ragazzo, quello che ha salvato mia sorella e poi Ponyville!” esclamò l'unicorno dopo averlo osservato per un attimo. Slagg fece rapidamente due più due

“Sorella... ah, quindi tu sei la sorellina di Rarity!” aggiunse, da un lato felice di conoscerla finalmente

“Indovinato!” disse con ritrovata sicurezza. Rarity gli aveva parlato in quei due giorni di Slagg, sapeva di essere al sicuro con lui. Meno sicure erano le altre due

“Sweetie Belle, abbassa la voce! Potrebbe tornare...” sussurrò la pony di terra all'amica unicorno

“Quindi ti chiami Sweetie Belle... beh, piacere, io sono Slagg. Rarity non ha avuto ancora il tempo di parlarmi di te, ma credo volesse farlo”

“Piacere mio! Loro due invece sono Apple Bloom, la sorellina di Applejack, e Scootaloo, che Rainbow Dash ha preso come sua sorella minore! Conosci Applejack e Rainbow, vero?”

“Si, le ho già incontrate” rispose, tornando poi all'argomento principale “Comunque sia, da che cosa vi nascondete? C'è per caso un qualche mostro qui in giro, come quelli che hanno già attaccato Ponyville?”

“No, nulla del genere... è solo uno...” tentò di dire, prima di essere distratta come Slagg da un vigoroso suono di impatto provenire da destra. Il ragazzo si mise davanti al trio imbracciando la sua SMG, mentre Sweetie tornò a nascondersi assieme alle amiche non appena sentì un secondo suono, questa volta un violentissimo urto. Infine, accompagnato da un grido furente, arrivò anche il rumore di una parete sfondata. Il muro di una casa in fondo alla via crollò, mentre Salvador volava nella sua direzione come se fosse stato lanciato da qualcuno di molto forte. Atterrò quasi ai piedi di Slagg, fermandosi giusto qualche centimetro prima

“Salvador! Che è successo?!”

“Oi, oi, oi...” mugugnò il Gunzerker, rimettendosi in piedi ed osservando l'amico “Oh, Slagg, sei arrivato finalmente” gli disse, come se non fosse appena successo nulla

“Lascia perdere me! Chi è riuscito a tirarti fin qui?” chiese con malcelato timore. Chiunque avesse la forza ed il coraggio di lanciare Salvador doveva essere per forza pericoloso

Dalla casa distrutta avanzò con passo pesante un essere strano, che il ragazzo era sicuro di aver già visto da qualche parte. Una fitta massa di pelo nero lo ricopriva da capo a coda, lasciando scoperta solo la bocca piegata in un espressione furente e sadica e le possenti corna grigie e piegate in avanti, come se fossero nate per caricare. Era un quadrupede, ma lo zoccolo anteriore sinistro sembrava essere fatto di metallo, mentre su quelli posteriori portava un paio di pantaloni pesanti arancioni. Annusò un po' l'aria, poi lanciò un grido rabbioso ed iniziò a fissare la posizione dei due Cacciatori, probabilmente più sentendo il loro odore che vedendoli. I peli sugli occhi gli impedivano di vedere dove stesse andando

“È stato quel bastardo peludo” rispose a Slagg, indicandoglielo

“A questo ci ero arrivato... ma che cos'è?” chiese con occhio sospetto. Twilight arrivò alle sue spalle, attirata dal forte rumore, dopo aver portato al sicuro gli ultimi abitanti

“Quello è uno yak! Ma non capisco che ci faccia qui a Ponyville... e soprattutto perché sia così arrabbiato!”

“Ah, quindi questo è del vostro mondo... almeno non tutti i guai vengono da Pandora” esclamò scherzoso Slagg. Lo yak, a quel punto, si impennò per un attimo e poi cominciò a caricare nella loro direzione senza intenzione di fermarsi. Ma più che il gesto di carica, i due vennero colpiti dall'impennata, nella quale per un attimo videro qualcosa di strano sotto ai peli che aveva sugli occhi

“Slagg... hai visto anche tu?” chiese sospettoso il Gunzerker, a cui l'Elementale rispose con occhi sgranati e balbettando “Si... ma... ok, voglio esserne sicuro prima”

Il ragazzo digistrutturò indietro la propria arma, posizionandosi davanti a tutti e caricando il proprio pugno di Esplosivo. Lo yak si faceva sempre più vicino, ma lui non scattava per andargli addosso. Non avrebbe potuto, ma comunque non era sua intenzione farlo

“Slagg! Levati di li!” esclamò Twilight, preoccupata per lui

“Non ancora...” sussurrò il ragazzo, mentre la carica del bestione era sempre più vicina

Quando fu ad una spanna da tutti e con il tempismo perfetto, Slagg sbatté il pugno sul terreno, generando una piccola esplosione che ebbe l'effetto di far sorprendere lo yak e di farlo frenare violentemente, permettendo a tutti e tre di vedere ciò che aveva davanti al volto. Una maschera d'acciaio legata fin dietro alla testa, con sopra disegnato in arancione il simbolo della Cripta rovesciato, uno dei due buchi per gli occhi tappato da una striscia di cuoio ed un grosso tubo da cui respirare. I due adesso non avevano più dubbi

Lo yak, adesso ancora più arrabbiato per il brusco modo con cui era stato fermato, si voltò di nuovo verso la coppia di Cacciatori, ma prima ancora che potesse caricarli Slagg gli gridò contro

“Krieg! Fermati subito!”

Lo yak fu quasi sorpreso di sentire il suo nome, ma non faticò in alcun modo a riconoscere la voce. Annusando per sicurezza l'aria, poi, confermò le sue idee

“Il... il moccioso è la montagna di carne?!” esclamò in tono furibondo e roco, che però i due trovarono normale. Ovviamente, non poteva essere altrimenti, i due lo conoscevano fin troppo bene

“Si, Krieg... siamo il moccioso e la montagna di carne...” gli confermò Slagg, ormai abituato al suo modo di chiamarli ma comunque indispettito

“Aspettate... non mi direte che lui è un vostro amico?!” gli chiese Twilight sorpresa

“Si, Twilight” gli rispose fiero Slagg” Ti presentiamo Krieg, il nostro amico Psycho! Saluta Krieg!”

Lo yak inclinò la testa da un lato, facendo quasi preoccupare l'alicorno della sua reazione. Poi aprì bocca per parlare

“Molto piacere di strapparti quelle belle alucce!” gridò lui, sempre con la stessa espressione malevola e ghignante, facendo disgustare ed intimorire Twilight. Slagg e Salvador, al contrario, sembravano non essere toccati dai suoi modi, anzi era come se gli piacessero

Anche se gli dava una strana sensazione, in fondo quello era uno degli amici che avevano salvato Slagg dall'Hyperion. Non poteva essere un pericolo per loro, giusto?

 

 

 

 

 

Giusto o no, lo vedremo alla prossima. Salve a tutti ragazzi, qui MC Outlaw. Potrei ritardare un po' con i prossimi capitoli, ma prima o poi arriveranno. Nel frattempo spero che questo vi piaccia, e ci vediamo alla prossima!

MC Outlaw

   
 
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