Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Addy6702    20/11/2015    1 recensioni
Jack Frost ha perso il suo amore, ma non tutto è perduto.
Qualcuno lo sta aspettando.
Qualcuno con grandi occhi di ghiaccio...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Fu un contatto strano. Strano ma bello. Era come se due ghiacciai si fossero scontrati e fossero diventati una cosa sola. Dopo un primo momento di stupore, con grande sollievo dello spiritello, anche Elsa ricambiò il bacio.

Sapeva di non essere quel tipo di persona, di solito era una donna posata, rigida, ma soprattutto distaccata e fredda. Non era insomma il tipo di persona che bacia i ragazzi conosciuti qualche settimana prima!

Ma quel bacio le era piaciuto così tanto che la minuscola parte del suo cervello che le diceva di fare atti impulsivi aveva preso il sopravvento.

Continuava a baciare Jack rimandando e rimandando il momento in cui si sarebbe staccata da lui.

Alla fine i polmoni non resistettero più e la regina di ghiaccio si allontanò, anche se solo di pochi centimetri dalle labbra del ragazzo.

Quando Elsa alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Jack il ragazzo non poté fare a meno di perdersi in quello sguardo che era sempre stato glaciale ma che ora si era sciolto come un gelato al sole.

Guardava e riguardava quei grandi blocchi di ghiaccio cristallino che lo fissavano pieni di domande che non voleva dire.

Nessuno poteva esprimere neanche con le parole più belle quello che provava Jack. Era felice? No, non era sicuro di quello che aveva fatto e questo non lo faceva sentire bene.

Era triste? No, aveva provato emozioni mai sentite in anni e anni di esistenza.

Jack aveva così tante emozioni dentro che non riusciva a contarle, anche se... Si può contare un emozione? Bo, chi lo sa!

-Ecco, comincio a fare discorsi da stra pazzo! È vero che le donne ti fanno diventare pazzo!- rifletté cercando in tutti i modi a non pensare a ciò che aveva appena fatto.

"E ora che succede?" disse Elsa scegliendo una delle mille domande che gli ronzavano nella testa e allontanandosi da Jack.

"Non lo so. Non ho esperienza di queste cose."

"Non dirlo a me, ventun'anni chiusa in una stanza non incontravo molti ragazzi." Jack abbozzò un sorriso apprezzando il sarcasmo della ragazza.

"Vuoi che vada via?" chiese Jack ad un tratto.

"NO! Cioè, si... Non so!"

"Risposta chiarissima, complimenti!"

"Smettila, non è questo il momento di ironizzare!"

"Ti faccio presente che prima sei stata tu a farlo. Comunque... Adesso che si fa?"

"Non saprei. Insomma, tu cos'hai provato?" chiese la ragazza senza tante cerimonie.

"Io... In verità non lo so." rispose il ragazzo dopo un attimo d'esitazione.

"Già, neanche io lo so"

Bugia.

Lei sapeva benissimo che quello che gli aveva fatto provare Jack era una sensazione stupenda che nella sua vita aveva provato raramente: libertà.

Quando era con Jack si sentiva libera di fare qualsiasi cosa. Si immaginava così il volo degli uccelli , intenso ma non troppo, non prolungato ma costante, ma soprattutto fatto senza pensieri. E quel giorno Elsa aveva volato più alto di quanto avesse mai fatto in tutta la su vita.

Ma naturalmente non l'avrebbe mai detto.

"Allora... Che ne dici di rimanere solo amici per ora?" propose lo spirito.

"Così non ci complichiamo troppo la vita, che ne pensi?" chiese in fine.

"Buona idea. Per me va bene" mentì Elsa facendo un sorriso sforzato.

Dopo un po' di silenzio imbarazzante Jack con una scusa volò via e Elsa tornò al villaggio andando subito a letto nonostante l'ora ben poco tarda e le proteste di sua sorella.

"Elsa?"

Hiccup entrò nella fredda stanza e si sedette accanto alla regina che fece finta di dormire.

"Lo so che non dormi. Quando dormi ti tremolano le palpebre."

Elsa sorrise e aprì gli occhi guardandolo, sedendosi poi sul bordo del letto.

"Non è vantaggioso che tu sappia tante cose di me" scherzò la ragazza.

"Ma le so, e quindi questo comporta anche il fatto che tu vai sempre (e dico SEMPRE) a letto alle 10:00 in punto. Ma non stasera. Non hai neanche mangiato!"

"Non avevo fame..."

"Raccontale a tua sorella e tuo cognato queste scuse, ma non a me. Te l'ho detto che ti conosco troppo bene."

Elsa rise.

Hiccup era come un fratello per lei. Un grande e stupendo fratellino che non la lasciava mai in pace, e che a costo di diventare irritante cerca di farla sorridere.

"Lo sai che puoi dirmi sempre tutto"

"Ok..." si arrese

"Allora, prima di tutto devi sapere che da qualche giorno conosco un ragazzo..." cominciò a raccontare lei.

Quando ebbe finito la sua storia Hiccup aveva una faccia sconvolta.

"Che c'è?" chiese Elsa preoccupata.

"Che c'è!?! CHE C'È?!? Tu, Elsa regina di Arendelle, la ragazza più responsabile che conosca si è andata a baciare con un ragazzo che conosce da pochissimi giorni. Ma scherziamo?!?" Urlò il ragazzo.

"Hiccup, non urlare!" Lo rimproverò la sovrana.

"Eccome se urlo! Ma come? Dove è andata a finire la tua maturità, il tuo senso del giudizio, la tua..."

"La tua freddezza?" Finì per lui la regina.

"Elsa io non volevo dire..."

"Si, volevi dire esattamente questo”

Hicccup non sapeva più cosa dire, e abbassò la testa sconfitto.

“Vedi Hic, anche tu che sei il mio più caro amico mi vedi come una persona fredda e distaccata, perché io ho voluto che tutti mi vedessero così. I miei genitori mi hanno sempre detto di lasciare il mondo al di fuori del mio cuore per proteggere le persone a cui voglio bene.

Ma non riesco a spiegarmi la ragione, con Jack è diverso. Lui è una persona nuova con la quale posso confrontarmi e che non mi conosceva neanche lontanamente. Con lui posso mostrare l’altra parte di me.

“E con me no?” chiese Hiccup con l’espressione di chi è stato tradito.

“Hic, il fatto che io ti stia raccontando queste cose dimostra come io mi fidi ciecamente di te e che ti ho sempre mostrato tutte e due le parti di me”

“E allora qual’è la differenza tra me e lui?”

Elsa ci pensò un po’ e poi rispose:

“Lui non conosce la mia parte fredda.”

Questo chiuse la conversazione. Elsa tornò a provare a dormire e Hiccup anche, entrambi senza alcun esito.


   
 
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