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Autore: ImmaEFP    20/11/2015    1 recensioni
Dopo cinque mesi,le cose cambiano,i ruoli si invertono. Risentimenti,rinunce,lacrime. La rabbia negli occhi,la delusione di se stessa. Ritrovarsi a vivere nei ricordi e far di tutto pur di inseguire i propri sentimenti. Stavolta però nulla è così semplice..
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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-Mi dai una mano a sistemare la spesa?- aveva cercato di mantenere il segreto,di non rivelarle nulla sull'identità della donna che qualche minuto prima lui aveva definito con il nome Camilla. E neanche lei credeva alle coincidenze.


Stavano insieme da poco tempo e forse di lui non sapeva molto,ma le bastava guardare quegli occhi,o la sua espressione per studiare i suoi comportamenti fino in fondo,e quello sicuramente non era scaturito da un caso,da un disinteresse reciproco.
E se l'uomo,in un modo o nell'altro tentava di scappare dalla situazione facendo finta di nulla,con la speranza di fargliela bere,la donna aveva già capito che quella non era solo la sua vicina. Fermò l'uomo bloccando un braccio e lo costrinse a guardarla negli occhi,e lui,in quello stesso istante,si lasciò prendere dal panico,era consapevole che la donna avrebbe scavato nel profondo per farsi raccontare ogni particolare,ogni minimo dettaglio che legasse il suo compagno a Camilla.
Aveva inteso sicuramente che alla donna con la quale aveva cominciato da poco una relazione non poteva nasconderle la verità,perchè in un modo o nell'altro,lei l'avrebbe cercata da sola e sarebbe andata sicuramente a finire male,e lui questo,almeno stavolta,non lo voleva.
Aveva cercato di oltrepassare quella porta augurandosi che la donna se ne dimenticasse all'istante,e aveva contribuito cercando di distoglierla da quella figura. Ma la sua compagna non era stupida. Ma il punto era che per Gaetano,aprire quel capitolo,era un'ennesima coltellata al cuore.

Era certo che ricordare non gli facesse affatto bene,e in tutti quei mesi aveva fatto qualsiasi cosa pur di liberarsi della sua voce,del suo profumo che era rimasto imprigionato in ogni angolo della casa. Aveva cercato di evitare in ogni caso di ritrovarla nelle sue cose,tra gli spazi di quella casa buia e fredda,eppure tutto gli ricordava Camilla,a partire dal letto fino ad arrivare al divano. Per lui non era stato per nulla facile rassegnarsi,perchè sapeva di doverlo fare,una volta per tutte lui doveva tentare l'impossibile per dimenticarla,anche se era consapevole che se sarebbe ritornata,gli avrebbe sconvolto nuovamente la vita,come appunto,stava accadendo. Solo che per lui non era stato lo stesso rincontrarla come quando succedeva negli anni scorsi,dove gli occhi gli si illuminavano e i battiti cardiaci aumentavano.
Stavolta non si trattava di essersi mancati,o di essere più innamorati di prima,per la prima volta Gaetano avrebbe fatto di tutto per evitare di incrociarla ancora sulla sua strada,e anche se aveva tentato in tutti i modi,non aveva potuto far nulla per impedirlo.

Aveva fatto il forte sin dall'inizio,anche se le mura di casa sua erano state testimoni dei suoi pianti disperati. Si era scolato tre bottiglie di alcool nel giro di due giorni,e neppure condurlo in un centro per alcolisti anonimi sarebbe servito a fargli prendere il controllo di se stesso. Non riusciva a sotterrare i loro ricordi,tutti i momenti che avevano trascorso insieme,e svegliarsi al mattino gli sembrava quasi un miracolo,anche se avrebbe preferito il contrario. Con lei era arrabbiata,deluso e ferito profondamente,ma non riusciva ad accettare le condizioni che la donna le aveva imposto,anche se sicuramente non aveva fatto neanche un passo per farle cambiare idea. Anzi,non l'avrebbe più fatto. E proprio quando realizzò che aveva fatto di tutto per conquistarla,aspettandola persino dieci lunghissimi anni,sopportando tutte le sue indecisioni,i suoi tira e molla,capii che non gli restava nulla da fare se non rassegnarsi e dimenticarla.

L'aveva rincorsa per tutto quel tempo per cosa?
Per portarsela a letto per quattro mesi e poi vederla andar via?

Lui voleva di più. Lui voleva averla accanto tutti i giorni,lui voleva stringerla e proteggerla,voleva tenerla fuori dai guai e avrebbe fatto qualsiasi cosa per prendersene cura,avrebbe tanto voluto che quella diventasse la loro casa. tante volte l'aveva immaginata in abito da sposa e poi,con il pancione,perchè lui,con lei,voleva formare una famgilia,voleva prometterle una vita migliore di quella che fino a quel momento era stata costretta a sopportare.
Gli sarebbe bastato un solo sguardo per prometterle tutta la felicità del mondo,per assicurarle di aver fatto la scelta giusta,che non se ne sarebbe pentita. Lui voleva lei. Se solo l'avesse potuto prevedere prima,non le avrebbe permesso di entrare così nella sua vita,avrebbe fatto qualsiasi cosa perchè la passione restasse barricata dentro di loro,avrebbe fatto sicuramente meno male.

Eppure,se avesse soltanto potuto immaginare che quella loro meravigliosa storia d'amore era destinata a interrompersi,avrebbe sicuramente fatto in modo di farlo accadere soltanto quando anche lei era pronta,soltanto quando la donna gliel'avesse detto in faccia e soprattutto solo se avesse messo da parte (anzi seppellito) le sue indecisioni,le sue incertezze,le sue paure.
E se invece Camilla non avesse mai fatto il primo passo? Beh a quel punto lui doveva rimangiarsi tutto quello che provava nei suoi confronti,doveva morire col dolore di non poterla mai avere,doveva accontentarsi di poter parlare con lei,di poterla spiare dalla finestra,di poter bere con lei un vermouth,così come vecchi amici,e poi di vederla ficcare il naso nelle indagini.

E Camilla sembrava dargliene prova,anche se lui non avrebbe mai voluto ammetterlo. L'unica soluzine allora,se non potevano essere più nulla,era quella di allontanarsi per sempre,con la speranza di non incontrarsi più,perchè avrebbe voluto cominciare da capo.
L'idea di sparire però era stata rubata qualche giorno proprio da lei. La trovò una mattina in cortile,con le valigie appostate sull'asfalto e gli occhiali da sole. Anche se,vederla lontana era ciò che voleva,nello stesso momento avrebbe fatto di tutto per fermarla,perchè aveva avuto la certezza che tra di loro era finita sul serio.
Non
 riuscì neanche a scorgere i suoi fantastici occhi nocciola.
Quella fu l'ultima volta che la vide. Cercò di allontanare ogni giorno il suo sguardo,ma gli era impossibile. Quello che non riusciva più a fare era dormire nel suo letto,si girava e rigirava e si illuse di potersela trovare accanto,col lenzuolo a coprirle il corpo,ma sentiva soltanto l'odore della sua pelle.

E ogni volta sentiva delle fitte al cuore,scoppiava in lacrime,si tormentava i capelli e spesso gridava maledicendo se stesso perchè non riusciva a capacitarsene. Quella casa era diventato un incubo,non stava più bene. Fu Torre ad aiutarlo a superare quel momento,l'unica persona sulla quale poteva realmente contare,anche se forse non bastava ospitarlo nell'appartamento che era anche di sua moglie,decise che era troppo anche quello. Ma l'occasione giusta per allontanarsi,almeno per un po,si presentò al momento giusto.
Sarebbe stato via per almeno qualche mese,direzione Milano. Insomma anche se era ancora ferito,decise di darsi forza e decise di liberare la mente di qualunque cosa le ricordasse Camilla.

Fu proprio una sera che incontrò una donna seduta al bar che si scolava una bottiglia di wodka,sicuramente per un valido motivo e non poteva biasimarla. Non si reggeva in piedi e fu lui a trascinarla sulle spalle nell'albergo dove lui alloggiava visto che non aveva neppure idea chi fosse quella donna bionda dagli occhi azzurri. In pratica quella sera fu l'inizio della loro storia fatta di alti e bassi sicuramente,gelosia,ma quello che non avevano tentato di fare era scavare nella vita dell'uno e dell'altro,e forse da una parte era stato meglio così.
Non sapeva come avrebbe potuto reagire alla scoperta di un sentimento durato più di dieci anni,perchè anche lui sapeva che per averla amata tutto quel tempo voleva significare che non ne sarebbe uscito facilmente,o forse non ne sarebbe uscito più. Ma almeno lui tentava di ricostruire i cocci rotti in un altro modo,col tentativo di dimenticarla per sempre.

E anche se ogni tanto ci ripensava,avere accanto la sua nuova compagna,lo faceva sentire libero e vivo,perchè lei a differenza di Camilla gli dimostrava tanto e tutto,gli diceva ti amo,e gli dava tutte le certezze del mondo. E anche se forse Camilla sarebbe rimasta un pezzo importante della sua storia,quella donna era diventata l'amore della sua vita,o almeno cercava di convincersene.
Costruire qualcosa dopo un dolore così immenso per lui fu la prova che quella non era una delle sue solite storielle,ma qualcosa di importante, e non voleva impedire a nessuno di interrompere quella magia. Gaetano decise che era pronto a ritornare a Torino,perchè nula gli faceba più paura o tanto male,neppure un improvviso ritorno della sua ex compagna (se così poteva essere definita) con la sola differenza che avrebbe portato Erica con sè. Maledettamente però le loro strade si erano incrociate per l'ennesima volta e per colpa sua,ancora una volta,stava mettendo a rischio la loro relazione.

-Chi è davvero quella donna Gaetano?- gli domandò mentre i battiti del suo cuore accelleravano,con la speranza di non avere conferma di quanto lei stessa temeva.

Gaetano la guardò negli occhi e sospirò trepidante,purtroppo in certi casi non sapeva mentire. -Ma nessuno,una vecchia amica.- tentò di rendere la situazione almeno meno complicata ma Erica non aveva le idee ben chiare.

-Una vecchia amica? Strano perchè sia tu che lei vi siete comportati in modo strano.- Gaetano sapeva di essere a un passo dallo scoperto,ma tentava in tutti i modi di impedirlo.

 -In che senso Erica?- chiese con un'espressione interrogativa.

-Tu la evitavi e lei era quasi sconvolta.- la donna in quella frase aveva riassunto brevemente tutta la storia.

-Che ti devo dire,sarà stata un'impressione,siamo stati solo vicini di casa.- confessò raccogliendo le buste della spesa ancora in terra.

-Ecco,è quel '
siamo stati' che mi preoccupa.- pronunciò Erica seguendo Gaetano in cucina,l'uomo si voltò verso di lei e le prese il viso tra le mani.

 -E invece non devi,perchè io l'unica donna che amo veramente sei tu.-

 -Quindi c'è stato qualcosa,avevo ragione.- si scostò rapidamente.

-Ho mica detto questo?-

-No,ma l'ho intuito dal modo in cui mi hai risposto. Hai detto che l'unica che ami davvero sono io,questo vuol dire che centra qualcosa con la risposta alla mia domanda su chi è quella Camilla.-

Gaetano era fottuto,prima o poi avrebbe dovuto confessare.

-Erica,io con quella donna non centro nulla,non siamo mai stati nulla,se non vicini di casa,incontrati per caso.- confessò mordendosi la lingua per l'ennesima bugia che le stava raccontando.

-Me lo giuri?- si lasciò influire Erica dalla voce plagiata del commissario.

-Te lo giuro.- la strinse in un forte abbraccio,ingoiando quel nodo che si formò alla gola,anche se probabilmente non era finita lì.



                                             ******** 


Sua figlia Livia bussò alla porta quello stesso pomeriggio ma l'aspetto di sua madre non era sicuramente dei migliori,eppure era curiosa di sapere se avesse incontrato o meno Gaetano,insomma voleva notizie precise,ma qualcosa le diceva o che lei e Gaetano avevano litigato per l'ennesima volta o che aveva tentato di risolvere qualcosa ma con scarsi risultati.
E la faccia di sua madre parlava tanto,le solite borse sotto gli occhi che tra l'altro erano arrossati.Livia si trascinò dentro assieme al passeggino della piccola Camilla e si fece strada verso il divano.

-Allora? Ti prego dimmi che quelle sono lacrime di gioia.- desiderò per un attimo sua figlia vedendo sua madre asciugarsi rapidamente la guancia mentre si sedeva accanto a sua figlia,eppure sapeva benissimo che non era andata a buon fine.

Camilla scosse il capo e le sue labbra cominciarono a tremare perchè si stava trattenendo dal piangere. -Mamma.- poggiò una mano sulla spalla di sua madre come per rassenerarla ma questoc ontribuì solo a farla esplodere.


Camilla,dopo aver assistito alla scena sul pianerottolo,se ne ritornò dentro con un macigno allo stomaco,che non le faceva prendere aria,si accasciò sul pavimento e scoppiò in lacrime. Quello che dapprima non poteva sopportare era senza dubbio il fatto che Gaetano le portasse così tanta indifferenza,senza neppure rivolgerle uno sguardo,e poi in secondo momento il fatto che non avesse avuto il coraggio di raccontare la verità alla sua nuova compagna. Ecco appunto,quel pensiero poi la distruggeva completamente.

Perchè aveva avuto la prova,la testimonianza che le parole del commissario nel suo ufficio non erano state tutta una messa in scena solo per fargliela pagare,ma sul serio lui non provava più nulla per Camilla. E ogni volta che si ripeteva questo nella testa,sentiva una fitta attraversarle la schuena e raggiungerle il petto.
Era fallita per l'ennesima volta,non era riuscita a valere come donna,e di lei non ne restava più nulla. Stava male e non solo per quello.
In gran parte ce l'aveva con se stessa,perchè se avesse impedito alle sue paure,alle sue incertezze di rovinare tutto,ora non si sarebbe trovata a rimpiangere quello che erano diventati. Niente. Era solo colpa sua se neanche il tentativo di riappacificarsi era servito.

Ma almeno servì a mettersi nei panni che l'uomo per tanti anni aveva indossato. Infatti per la prima volta si rese conto di quanto le andavano stretti e che lei non avrebbe potuto portarli a lungo,proprio come aveva fatto il commissario. Quella era stata una prova schiacciante. Non sapeva neanche lei come l'uomo avesse potuto reggere quella situazione che lei stessa gli poneva di fronte. Non era per niente facile. Le bastò perdere Gaetano per capire quanto in realtà lo amasse.
E che non avrebbero smesso di farlo. I mal di testa aumentarono,si sfilò gli indumenti e cercò di alleviare la tensione sotto il getto di acqua calda. Ma ne uscì peggio di prima,un filo di vento gelido le attraversò le costole.

 -Avete litigato vero?- il punto era proprio quello,non si erano neppure parlati,lei non aveva potuto dare spiegazioni,lui non aveva potuto sfogare la sua rabbia,e questo faceva ancora più male.

-No,in realtà non abbiamo neppure parlato.- confessò a sua figlia soffiando il naso.

-E allora? Perchè stai così?- la sua espressione era quindi del tutto perplessa.

-Non è semplice.-

-Spiegati meglio.- si concentrò ad osservare sua madre che aveva lo sguardo diretto sulle sua gambe.

-Volevo affrontare la situazione con calma,senza pressare nessuno,senza commettere errori,senza pentirmi delle mie scelte. Ero sicura di arrivare con lui,un giorno,almeno ad un compromesso,e avrei tentato qualunque cosa per ritornare quello che eravamo.- era sincera,e sua figlia lo riconosceva.

-Ma? Vai al dunque.- la incoraggiò.

-Ma non serve più a niente Livietta. Di noi resteranno solo i ricordi,almeno per me.- un'altra fitta intensa all'altezza del cuore.

-Certo che tu non sai spiegarti proprio,non ti seguo. Che
 cosa significa?- Possibile che doveva tirarle le parole di bocca? Faceva una fatica enorme a tenere una discussione con sua madre.

-Non era come dicevi tu,che quelle parole erano dettate solo dalla rabbia. Lui ora è felice,sta bene,non mi ama più.- le si strinse il cuore a pronunciare quelle parole,ma era un'amara verità che doveva senza dubbio accettare.

-Ne sei sicura?- la incitò a riflettere.

-Ha una nuova compagna,ama un'altra donna,li ho visti ridere,erano bellissimi,lui era più leggero,lei era più sicura.- quell'affermazione linciò il cuore di suo figlia,vedere sua madre in quello stato e non poter fare di più,le provocava un dolore assurdo. Sapeva di non aver fatto abbastanza per lei,mai quanto sua madre l''aveva aiutata in altre occasioni.

-Non può finire così tra voi.- non voleva rassegnarsi,sapeva che quello che c'era tra loro due non poteva essere dimenticato.

-Invece è così,è finita Livietta,è finita per sempre.- scoppiò in lacrime e in un secondo sua figlia la strinse in un abbraccio passandole una mano tra i capelli per consolarla,ma servì a poco.

-Devi reagire mamma,devi essere forte,perchè sono sicura che se ti batti per quello che provi,se ora fossi tu a rincorrere Gaetano,riuscirete a guardarvi negli occhi e a innamorarvi ancora,come la prima volta.- continuò sua figlia,non per rassicurarla,ma solo perchè era ciò che sentiva,la pura e semplice verità.

-Il punto è che io non merito un uomo come lui,che mi da tutto,mi dimostra tanto,per tanti anni,e io lo mollo come se non fossimo mai stati nulla.- non riusciva a pensare diversamente.

-Sai perchè l'hai lasciato mamma? Perchè voi siete stati tutto e tu hai avuto solo paura.- tornò a guardarla negli occhi,quel nocciola si riempì di lacrime.

-Lo so,ma se credevo di essere tornata per farmi perdonare,per ricostruire qualcosa insieme,credevo male. Io non riuscirei neppure a star bene se dovessimo cominsiare almeno a parlare,e ritornare amici,perchè se lo guardo negli occhi io vedo la persona che mi ha amata,che mi ha voluta,e che anche io ho desiderato,non riuscirei a pensare di dovermi trattenere quando sono con lui.Almeno non dopo quello che siamo stati cinque mesi fa.- e su questo non si sbagliava.

Con tutto il dolore che le provocò suo marito,questo era sicuramente impassibile,il suo tormento non sarebbe mai finito,non avrebbe potuto affrontare quella situazione nel giro di pochi mesi come era capitato con suo marito. Si trattava di due casi distinti e separati.
Renzo le aveva fatto capire che non era stato destino,che non erano felici,che la sua strada era Gaetano. Gaetano le aveva fatto capire che lei non riusciva a stare senza di lui. Bel casino.

-Sai cosa devi fare mamma,non ho bisogno di ripetertelo.- le poggiò una mano sulla sua e la guardò negli occhi. 


Camilla doveva avere il coraggio di invertire i ruoli.




SPAZIO AUTORE:
Questi primi capitoli sono stati necessari per sottolineare i cambiamenti dei personaggi dopo cinque mesi,quindi ciò che è successo all'uno e all'altro nel corso di questo periodo. Abbiamo visto come si sono evolti,come le loro scelte sono state sostituite da altre,entrambi si sono pentiti,uno di amare,l'altro di allontanarsi. Mi sono seriti per chiarirvi anche le idee su cosa fosse successo sentimentamente a entrambi,e soprattutto per chiarire alcuni punti sui comportamenti visti nella sesta stagione. Diciamo che da qui dovrebbe partire proprio lo scambio di ruolo,sperando di poterne ricavare qualcosa,ma sicuramente non sarà facile visto che Gaetano,ahimè,sta con Erica. Sicuramente citerò altre cose riferite ai comportamenti incerti della sesta stagione,ma diciamo che fino a qui nulla di particolare.
Grazie e spero di poter scrivere presto! 


 
   
 
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