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Autore: Akai Hasu    20/11/2015    3 recensioni
tratto dal testo:
Come il nome della puledrina, in quel momento tutto sembrava perfetto.
Ma ciò che è bello non dura per sempre.
In questo caso, la perfezione durò solo un anno…
ok non mi conoscete e il mio nome vi è totalmente estraneo
ma forse non vi pentirete di leggere la mia storia ;) (forse eh)
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Princess Cadance, Queen Chrysalis, Shining Armor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E SE NON VOLESSI?” “NON DEVI VOLERLO”
 
Una figura incappucciata correva per Ponyville, diretta verso una casetta vicino alla vecchia biblioteca.
Quando le fu abbastanza vicino rallentò il passo e scostò il cappuccio di poco, abbastanza da far notare un sorriso e due splendidi occhi verdi.
Giunta di fronte alla casa, sbirciò oltre la finestra:
sì, i suoi amici erano già arrivati.
La casa era formata da un'unica stanza, abbastanza grande da poter contenere un casino come quello:
le tre pareti visibili mostravano tutte uno scenario diverso, ovvero uno ( a destra) con una poltrona gialla e una scrivania ingombra di pergamene e fogli bianchi, inchiostro nero e rosso, penne d’oca spezzate e penne d’oca nuove di zecca riposte in un angolo, fogli stropicciati e altri senza nemmeno una piega riposti vicino alle penne con grande cura, a cui Valery aveva imparate a stare lontano se non voleva essere uccisa; il lato di fronte alla porta e alla finestra era occupato in maggior parte da due console da dj, una integra e l’altra smontata a metà (era così da un bel po’ di tempo, ma di solito ogni mese circa al suo posto si trovava qualcosa di diverso, e, a volte, più strano), tutto intorno si trovavano vari strumenti musicali di ogni genere circondati a loro volta da attrezzi  e altri fogli stropicciati; infine, nel muro a sinistra, si trovava un divano rosso con cuscini di tutti i colori, davanti ad esso c’erano dei palloni da calcio ( alcuni bucati e altri bruciati. Uno solo era integro) e altre… robe sportive? Vicino al divano si trovava pure una libreria alta quanta tutta la parete, piena di libri ordinati in modo perfetto e guai a chi osava toccarli, in particolar modo erano messi in risalto tre libri, ovvero la trilogia di The Hunger Games autografati dalla scrittrice, infine, accucciata sul pavimento, intenta a giocare con una palla da basket, si trovava un ghepardo con gli occhi viola: Lily. La cucciola di Valery. Che aveva provato a sbranare i suoi amici per colpa Del Piano ( sì, con le lettere maiuscole), ma questi sono solo dettagli.
Quella era la casa in cui lei e i suoi amici passavano la maggior parte del tempo. Applejack gliel’aveva costruita apposta per questo.
 
Entrò senza nemmeno bussare, urlando a pieni polmoni qualcosa che suonò come un  “Ah-Ah! Vi ho beccati!”.
I due pony a cui si rivolgeva alzarono velocemente lo sguardo allarmati, per poi incenerirla con un’occhiataccia.
-Ah Ah Ah. Molto divertente Vale- esclamò stizzito il ragazzo, un unicorno dal manto blu-indaco, la criniera e la coda argento e gli occhi gialli. Il suo cutie mark era una chiave di violino elettrica.
-Mi hai fatto prendere un infarto. E versare tutto l’inchiostro sulla pergamena. Dammi un motivo per cui non dovrei ucciderti- disse un’altra pony, anche lei unicorno, col manto giallino, la criniera lunga, castana e un po’ scompigliata, gli occhi fucsia e, per cutie mark, una penna d’oca che scriveva su una pergamena, mentre provava a rimediare al disastro creatosi sul suo scritto.
 
-Dacci, un motivo- la corresse l’altro mentre combinava qualcosa di ignoto ai comuni mortali con i cavi di una console da dj molto particolare –Ero a tanto così da terminare la costruzione del mio Lelqinator, e arrivi tu che mi fai perdere la concentrazione!-
-Il tuo cosa, scusa?- chiesero contemporaneamente le due ragazze
-Il mio Lelqinator. In pratica è… lasciate stare, ve lo spiego quando l’avrò finito-
 
-ehm…ok- disse l’alicorno –comunque non potete uccidermi! Tu perché sei troppo gentile e dolce, e sono tua amica, vero Giuly?-  la sopracitata, alzò gli occhi al cielo, facendo in seguito una risatina, asciugando i fogli con la magia.
-E tu, Lelq , la scorsa settimana hai fatto scattare l’allarme anti-incendio del ristorante, e io mi sono offerta di prendermi la colpa a patto che tu perdonassi i miei casini futuri. Io mi sono presa la colpa. Io ho fatto un casino. Tu mi perdoni. Ok? Ok- finì guardando seria il ragazzo, che sospirò scuotendo leggermente la testa.
-Ehi, aspetta, quand’è che siete andati al ristorante insieme, voi due?-
-C’eri anche tu, Giuly-
-Ah già-
 
Giuly e Lelq erano i suoi amici da cinque anni, ovvero da quando Princess Celestia le presentò Giuly Frost, che era una sua studentessa (Dopo minimo un mese che Valery le ricordava questa cosa, anche lei aveva cominciato a stufarsi e le conversazioni erano diventato più o meno così:
“-Scommetto quello che vuoi che farai la fine di Twilight- -Piantala Vale- -Intendo nel senso buono- -Piantala Vale- -Cioè, per me diventerai una principessa- -Piantala Vale- -La Principessa della Scrittura!- -Vale- -Sì?- -Piantala-”) e dovette andare a Ponyville per alcune lezioni con Twilight. In seguito decise di trasferircisi.
 
Lelq FazWriter invece lo conosceva da più tempo.
Forse “conoscere” non era il verbo adatto. Più che altro sapeva della sua esistenza e delle sue passioni. Prima che venisse Giuly non ci aveva mai neanche parlato.
Più che altro si limitava a osservarlo mentre suonava o costruiva (era questa la sua passione, essendo stato adottato da Octavia e Vinyl), ma per molto tempo, abbastanza per far sì che la prima cosa che lui le disse fu: “Ah, ma tu sei quella che mi stalkera?”.
Inutile dire che Giuly era rimasta sconvolta dalla notizia (dato che si era presa una cotta per lui) e che passarono la loro prima settimana da amici a spiegare il malinteso.
 
I cinque anni successivi passarono in fretta, tra Valery che sparava consigli a random per Lelq su come conquistare Giuly, loro che non capivano che l’altro l’amava, e tutto il paese che a momenti urlava “Ehi! Vi amate! Perché non lo capite?”.
Alla fine si misero insieme, grazie ad un piano di Valery, lo stesso piano che implicò il ghepardo (ok non è vero, il piano era di Fluttershy, Rainbow e Pinkie).
A volte si sentiva il terzo in comodo, ma i suoi amici evitavano di farla sentire troppo a disagio.
 
-Ragazzi, la settimana scorsa Twilight era volata in fretta e furia per Canterlot, ve l’avevo detto, no?-
Si erano seduti sul divano, e Valery li aveva detto che doveva dare una notizia. I due unicorni annuirono, ansiosi di scoprire cosa aveva da dire la rossa –Beh, ieri è tornata, e ha detto che oggi Princess Celestia e Princess Luna verranno a Ponyville per parlarmi…- ammise con un tono preoccupato. I due sgranarono gli occhi. Cosa poteva aver mai combinato la loro amica di così catastrofico da far convocare anche le due principesse?
-Ma… perché? Cosa hai combinato?- domandò l’unicorno con la criniera argento.
-Non lo so! Non mi sembra di aver fatto qualche casino troppo grande!- esclamò l’alicorno affondando la testa in un cuscino viola
-Tranquilla, vedrai che non è successo niente, e tu non hai fatto niente, di grave. Forse vogliono solo… complimentarsi con te per il tuo comportamento disciplinato?- provò a consolarla l’amica, che si accorse due secondi dopo della grande cretinata che aveva detto: da quando la sua amica casinista aveva un comportamento disciplinato?
Valery parve pensare la stessa cosa, perché alzo la testa e la guardò con un espressione serie e stranita allo stesso tempo.
-Ma sei seria?-
-No-
-Hai detto una gran cavolata-
-Non ti ci mettere pure tu, Lelq-
 
I due unicorni decisero di accompagnare l’amica dalle principesse, per darle un sostegno morale (da leggere: per scoprire cosa volevano dirle senza sembrare dei ficcanaso e sembrare buoni amici allo stesso tempo).
Quando arrivarono nella Sala del Trono nel castello di Twilight, notarono che le tre principesse erano già lì, e discutevano animatamente e a bassa voce.
Valery entrò seguita dai due, attirando l’attenzione con un colpetto di tosse.
Subito le sovrane tacquero e si girarono verso di lei.
-Princess Valery- dissero in coro
-Princess Celestia, Princess Luna, zia,… ehm… Princess Twilight- salutò la rossa, mentre i suoi amici si inchinavano rispettosamente, anche se nel saluto e urla euforiche di Giuly  nel rivedere la sua mentore e la seguente ripresa (nel senso che dovette riprenderla per riportarla dov’era) di Lelq non ci fu nulla di molto rispettoso.
-Bene mia cara Valery, come ben sai, dobbiamo comunicarti una notizia molto importante- cominciò Princess Celestia, allarmandola da subito
-È stato Lelq-
-Cosa?!- protesto lui
-Tranquilla, stavolta tu non c’entri niente- le disse Princess Luna, facendola sospirare dal sollievo
-In realtà siamo qui per parlarti di una cosa che, sinceramente, non ho idea se vorresti ascoltare o meno. Si tratta di Queen Chrysalis-
Il silenzio calò nella stanza.
I suoi amici guardavano la figlia di Cadance, che guardava la principessa più importante negli occhi, con aria di sfida.
Certo che voleva ascoltare!
Qualunque cosa centrasse con l’assassina dei suoi genitori, lei voleva saperla.
-È tornata-
Stavolta niente poté impedire che i suoi occhi si spalancassero.
-Come è possibile? Voi ci avevate detto che quell’attacco le aveva consumato molta energia, e che sarebbe stata troppo debole per tornare- stavolta a parlare fu Lelq, che ricordava il giorno in cui Octavia le raccontò dell’attacco all’Impero di Cristallo come se fosse ieri.
La cosa aveva incusso timore tra la gente, che aveva paura per un imminente attacco anche alle loro principesse.
-Purtroppo, caro Lelq, ho dovuto mentire per mantenere la speranza e la gioia nei vostri cuori. Riesci a immaginare cosa sarebbe successo se vi avessi detto la verità? Caos. Panico. Terrore. La gente sarebbe diventata troppo spaventata e avrebbe smesso di vivere come al solito. In ogni caso, Queen Chrysalis si indebolì sul serio, però riuscì a riprendere le forze. E a rinforzare i suoi Changeling. Le bastò prendere tutta la magia di tua madre, e, essendo la magia dell’Amore, e dato che loro si nutrono di quello, diventarono più forti. Tuo padre preferì morire piuttosto che vederli vincere, e tua madre lo seguì.-
-Perché attaccano solo ora?- chiese fulminea.
Non voleva parlare dei suoi genitori. Strizzò gli occhi, temendo che qualche lacrima sarebbe sfuggita. Ma non pianse, quindi continuò a guardare le principesse negli occhi.
-Per allenarsi-
-E perché lo dite a me? In questo modo tra l’altro?-
Stavolta tacquero, guardandosi negli occhi come se dovessero decidere chi dovesse parlare. Toccò a Luna
-Perché tu puoi fare più di quanto immagini-
-Ad esempio?-
-Per prima cosa, direi diventare la nuova Principessa dell’Amore. L’Impero di Cristallo ha bisogno di te, non di me-
La principessa di fuoco rimase in silenzio.
 
Temeva che un giorno sarebbe successo.
Sapeva che era necessario, lo capiva, ma comunque non lo voleva.
Avrebbe voluto mettersi a ribattere, litigare, fuggire. Ma decise di limitarsi ad una frase.
Quindi, mordendosi il labbro e abbassando lo sguardo, sussurro: - E se non volessi?-
La risposta arrivò schietta e in fretta.
-Non devi volerlo tu-
Prese un gran respiro e si girò:
I suoi amici erano rimasti a bocca aperta.
Nonostante non volesse farlo, parlò.
-Va bene. Accetto.-
Princess Celestia sorrise orgogliosa e compassionevole.
-Ad una condizione-
-Certo. Tutto quello che vuoi-
-Prima di assumere il carico ufficialmente, voglio sconfiggere i Changeling-
Adesso anche le altre sgranarono gli occhi.
Twilight parlò per la prima volta.
-No. assolutamente no! Hai solo quindici anni! Sei troppo piccola per partire per una missione del genere!-
Un sorrisetto beffardo si dipinse sul viso della nuova principessa.
-Ah, quindi sono troppo piccola per una missione. Però abbastanza grande per governare un popolo in probabile periodo di guerra lo sono, giusto?-
Sua zia abbassò il viso e si vide una lacrima scenderle lungo il volto.
-Io non voglio questo, Valery. Non voglio perderti-
-Non devi volerlo tu-
Ok, forse stava oltrepassando il limite, ma non le interessava.
Restarono molto tempo in un silenzio tombale, poi Celestia parlò.
-Ok, va bene. Ma ti avverto: può essere molto molto pericoloso affrontare i Changeling da sola-
-Ma lei non sarà da sola- s’intromise Lelq mettendosi di fianco a lei insieme a Giuly
-Infatti noi verremo con te- disse lei
-Ma anche no. Voglio andarci da sola!-
-Non devi volerlo tu- la imitarono loro, facendola ridere in un momento come quello.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
 
SALVE POPOLO DI EFP!
Vi sono mancata? :D
*coro di grilli*
Ehm… ok.
So di essere in un ritardo imperdonabile, ma i motivi sono giustificabili:
-Scuola
-Ospedale
-Ansia
-Quella maledetta ricerca sul fiume Ural *MA CHI LO CONOSCE E A CHI GLIENE FREGA NIENTE*
-Wattpad
-Non volevo più tornare su efp

Già. Il piano era di non tornarci più. Ma quando trovi l’ispirazione devi coglierla al volo, e quindi rieccomi qui.
Spero che questo capitolo scritto in 2/3 giorni vi piaccia.
Soprattutto a Lelq e Giuly, spero di averli rappresentati bene (per quanto il loro carattere si noti qui)
Fatemi sapere cosa ne pensate
Baci, Vampy
   
 
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