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Autore: kamy    20/11/2015    1 recensioni
Può un solitario cacciatore innamorarsi di un'aliena? Può un cyborg scoprire di avere un cuore?
[Fa parte di DBNA].
(Precedente a un Ritorno inatteso).
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball New Adventures '
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Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo: Linking Park - Given Up.



Cap. 7 Dormire insieme

C18 socchiuse gli occhi, una serie di dati le scorrevano davanti e le sue iridi color ghiaccio brillavano. Osservò Mary Jane tirare una serie di pugni a un macchinario, sovrastato da uno schermo su cui comparivano dei numeri.

“Che stanno facendo?” chiese. Mary fece un salto e colpì il punchball con un calcio in volo, continuò con una capriola e riatterrò in piedi.

“Quel tipo con i capelli a fiamma …” rispose C17.

“Vegeta” ribatté la gemella. C17 sbuffò, mettendo le mani nella giacca lunga di pelle marrone che indossava.

“Sì, quel nano. Per capire qualcosa di Mary Jane ha bisogno di valutare le sue possibilità in battaglia” spiegò. Incrementò la potenza della propria vista, facendo lo zoom con gli occhi. Rabbrividì vedendo il sudore scendere lungo la pelle pallida della giovane, scenderle lungo il collo, imperlarle la fronte.

“Qui si stanno chiedendo tutti perché hai deciso di aiutare una sconosciuta. Giravano strane voci su un tuo coinvolgimento emotivo” disse C18. C17 si concentrò sulla treccia mora della giovane che le era aderita alla pelle sudata in mezzo ai seni.

“Invidia del fatto che ho rimorchiato qualcosa di meglio di uno sgorbio alto quanto un granello di sabbia?” chiese. C18 scalciò, sollevando un polverone di sabbia.

“La ragazzina non ha un potenziale combattivo così alto come pensa. Probabilmente pensa di essere una dea perché i proiettili non le fanno nulla” ribatté. C17 ghignò e scese con lo sguardo, osservando la porzione di ventre della giovane rimasta scoperta.

“Perché è meglio il tuo marito che muore di continuo?” chiese. C18 ringhiò.

“Non è morto così tante volte come vorresti far credere. Piuttosto, davvero quella mocciosa ti piace?” domandò alzando il tono. C17 ridusse la visuale togliendo lo zoom alla propria vista.

“A quella ragazza piace giocare con il fuoco. Ed io sono più bollente delle fiamme e sono più che intenzionato a giocare con lei” rispose. Si voltò verso C18 che lo guardò in viso.

“Non ti ho mai associato a del fuoco” disse quest’ultima. Le sue iridi color ghiaccio si riflettevano in quelle del gemello.

“Perché io e te, sorellina, siamo ghiaccio. E il ghiaccio può bruciare più di un incendio” spiegò C17.

*****************

“Vegeta forse ha individuato il tuo pianeta di origine” disse C17. Mary annuì e si sedette sul divano letto.

“Davvero non ti scoccia dormire con me? Posso sempre convincere la principessina bionda a farmi entrare con lei nel suo letto” chiese. Si tolse gli stivali e li gettò per terra, accanto alla propria giacca appallottolata.

“Tranquilla, ho proposto io di poter dormire sul divano letto con te” disse C17. Appoggiò alla spalliera del divano letto il proprio fucile.

“Motivo?” chiese Mary. Si tolse il crocifisso e lo fece cadere dentro uno degli stivali.

“Nella combriccola c’è un maiale che si diverte a palpare le ragazze. Tu sei un investimento, non voglio certo che rinunci alla missione per colpa sua” spiegò il cyborg.

“Sereno, mi so difendere. Piuttosto, ora che lo hanno individuato, mi diranno il nome e basta?” chiese Mary. I lacci del corpetto le avevano lasciato una serie di segni sulla pelle. C17 li osservò e si tolse il foulard arancione, legandoselo intorno al braccio.

“No, penso proprio che stiano organizzando un viaggio spaziale. Sempre che tu abbia il coraggio di affrontarlo” la punzecchiò.

“Sereno, te le dovrai guadagnare quelle birre” disse Mary. Si sciolse la lunga treccia e i capelli neri le finirono sulle spalle.

“Certo che quella tizia deve proprio navigare nell’oro” disse. Si mise il laccio della treccia intorno al polso. C17 si tolse gli stivali e inarcò un sopracciglio.

“Quale tizia?” domandò. Mary Jane si coricò, affondando con la testa nel cuscino.

“L’azzurra non è la padrona di quella miniera d’oro della Capsule co.?” domandò. C17 si tolse il cappello da cowboy e lo lanciò sulla sedia su cui era appoggiata la propria giacca lunga.

“Sì, è lei” rispose. Mary si tirò il lenzuolo, coprendosi fino alla gola.

“Beh, deve essere ricca sfondata. Il suo marchio è praticamente su ogni cosa, persino sulle mutande” borbottò. C17 si sedette accanto e si coricò su un fianco.

“Butta un sacco di soldi in navicelle e invenzioni che esplodono o fanno una fine anche peggiore” borbottò. Mary si mise a sua volta su un fianco, guardandolo in viso.

“Ricchi, non sanno mai spendere i soldi dove veramente servono” sibilò. Le iridi azzurre di C17 si rifletterono in quello di lei.

“Lo penso anch’io. Magari io e mia sorella fossimo stati ricchi …” sussurrò. Dalla stanza accanto provenne un basso russare.

“Tu cosa ci faresti con i soldi?” chiese Mary, abbassando la voce. C17 ghignò.

“Mi comprerei dozzine di macchine da corsa di marca e ogni giorno uscire a correre con una macchina diversa” spiegò. Si slacciò il codino, i suoi lunghi capelli neri ricaddero sul cuscino.

“E la tua gemellina, invece? Si comprerebbe una casa meno ridicola di questa?” s’informò Mary. C17 tirò a sua volta il lenzuolo, coprendosi.

“Pensa che non è nemmeno casa sua. Li ospita un vecchio bavoso” ringhiò. Mary alzò e abbassò i piedi coperti dai calzini, muovendo il lenzuolo.

“Si accontenta di poco. Famigliola mediocre in una casetta mediocre” sibilò. C17 corrugò la fronte e chiuse gli occhi.

“Non è sempre stata così. Un tempo pensavamo di spassarcela. Lei amava i bei vestiti” spiegò. Mary sbadigliò e si massaggiò il collo.

“Io se avessi tutti quei soldi mollerei il locale di mio nonno e girerei il mondo. Magari mi comprerei qualche bell’arma” sussurrò.

- Speravo che, dormendo vestita, decidesse di rimanere senza corpetto di notte – pensò C17.

“Io amo i miei fucili” disse roco. Mary chiuse gli occhi e si mise sull’altro fianco, dandogli la schiena.

“Niente da fare, preferisco le armi da taglio” ribatté.

  
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