Alza finalmente lo sguardo, potendo finalmente vedere un pubblico –ogni indice puntato contro di lui- che lo incrimina di quanto accaduto. Scruta attentamente il viso di ogni spettatore: arrabbiato, in lacrime, angosciato, impassibile… Si sofferma vedendo un uomo che esita. La testa bionda china.
Un’altra luce si accende, rivelando, sullo sfondo, la bandiera statunitense forata al centro.
L’uomo, con le mani poste sulle proprie gambe, alza lo sguardo ed esamina attentamente la sala. Volge lo sguardo verso il palco, e rompe il ghiaccio. Mormora un leggiadro “I’m sorry” ed alza lentamente il dito, sorridendo tristemente.
Il verdetto è stato emesso, la gente attende con ansia che l'imputato venga punito come merita.
America abbassa lo sguardo.
Il sipario comincia a chiudersi. Una lacrima gli riga la guancia. Prima che il sipario possa definitivamente annunciare la fine della sua parte, dice «It seems we’re not on the same page.»
Il silenzio continua a regnare. Il mondo, ancora immobile.