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Autore: IsaMor    24/11/2015    5 recensioni
(Sterek omegaverse.)
... Il medico si sedette alla scrivania e guardando i due: "Sceriffo il suo ragazzo sta bene, deve solo riposare e prepararsi."
"Prepararmi a cosa?", chiese Stiles piuttosto confuso.
Aveva risposto ad un po' di domande durante la visita, anche se il medico sembrava aver avuto la diagnosi non appena controllato i dati di nascita del paziente sulla cartella clinica in suo possesso.
"Stiles, al calore. Sei un omega ed è arrivato il momento di andare in calore per la prima volta. Accade sempre in primavera, non per niente è considerata la stagione degli amori."...
...Scott scoppiò a ridere: "Aspetta qualche giorno e vedrai tanti di quei alpha alla porta di casa tua che tuo padre dovrà distribuire i numerini per conoscerti."
"Non essere ridicolo..."
"Stiles, meglio se te lo dico io. Odori di buono." ...
... "Vedi di stare attento. E soprattutto stammi lontano, puzzi!", ringhiò.
Lo lasciò, mentre riprendeva a camminare.
"Cosa? Io non puzzo! Mi è stato detto che odoro di buono."
"La tua giacca puzza."...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Danny Mahealani, Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
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CAPITOLO XI

 

Se c'era una cosa che iniziava a dare ai nervi di Stiles, era Derek che lo annusava ogni due ore.

Stava diventando una cosa imbarazzante e se all'inizio nascondeva questa nuova abitudine con la scusa di baciarlo sul collo, ora non fingeva neanche. Gli si avvicinava, immergeva il naso sul collo per annusarlo e poi continuava a fare quello che stava facendo. 

Stiles non si sarebbe neanche lamentato se avesse continuato con i baci, ma non lo faceva da un po', quindi sbottò: "Smettila cagnaccio!"

L'altro lo guardò con aria smarrita. 

"Non fare la faccia da cucciolo. È da stamattina che mi annusi, perché?"

"Volevo solo controllare se fosse iniziato il calore."

"Te lo dico io quando inizia, non ho bisogno che mi annusi tu!", ringhiò a braccia incrociate. 

"Scusa, volevo solo essere più pronto. Non mi piace l'idea di sentirlo all'improvviso e saltarti addosso facendoti male. Voglio provare ad essere un tantino civile e non un animale."

"Non vuoi essere un animale e mi annusi come un cane?", chiese sarcastico. 

"Non ha molto senso, vero?", domandò Derek sorridendo.

"Ok, per questa volta ci passo sopra, Fido."

Stiles lo guardò con aria di sfida sottolineando quel nuovo nomignolo e Derek non poté far altro che ringhiare scherzoso. 

Finirono a letto a giocare al cucciolo curioso e al padrone. Stranamente il ruolo di padrone fu di Stiles e Derek si divertì a leccargli la faccia e non solo, spingendo il suo muso ovunque potesse come solo un cane giocherellone sa fare. Se qualcuno avesse ripreso la scena, Derek avrebbe negato a vita quel suo strano e stupido atteggiamento. 

La mattina dopo Derek dovette svegliare Stiles e costringerlo a buttar giù la pillola anticoncezionale, prima di annunciare che sarebbe andato a fare il suo solito giro di controllo. 

Stiles divenne smanioso e spaventato. 

Derek gli disse che sarebberò rimasti in contatto tramite cellulare tutto il tempo. 

L'altro sembrò più calmo e dopo essersi raggomitolato sotto una coperta, si strinse il cellulare all'orecchio e continuo a parlare con il suo alpha, trovando la voce -se pur metallica- rilassante. Mezz'ora dopo dormiva beato, tanto che Derek dovette ascoltare il suo leggero russare ritmico. 

Quando si risveglió, Derek era già tornato e lo teneva stretto a sè. 

"Mi dici perché Peter non c'era?"

"Allora te ne sei accorto!? Credevo che stessi parlando nel sonno al telefono."

"Non stavo dormendo. Ero solo distratto dal fatto che non c'eri.", mise su il broncio. 

"Vieni qui.", lo strinse meglio: "Peter non c'era perché Lydia è in calore."

"Che bello.", fece felice per l'amica: "Tra un po' toccherà anche a noi."

Derek lo annusò sul collo e Stiles lo lasciò fare: "Ancora non sento nulla. Forse, ci vorranno un paio di giorni."

"Uffa... Non voglio aspettare ancora."

"Tranquillo, conosco modi piacevoli per non annoiarsi.", sorrise furbo, Derek, prima di tirare la coperta sulle loro testa e iniziare a fare il solletico e non solo, al suo compagno.

In serata anche Allison andò in calore. E Stiles trovò la cosa divertente tanto da prendere in giro Scott per messaggio. 

Conosceva la sua timidezza e non ce lo vedeva proprio a fare l'alpha super eccitato. Come minimo cercava di fare il tenero e gentile anche in quell'occasione. 

Sapeva che non avrebbe letto il resto dei messaggi in quel momento, ma appena sarebbe stato più libero. Già immaginava Scott che urlava il suo nome.

Il giorno dopo toccò a Danny andare in calore e Stiles se pur felice, iniziava ad avere un leggero dubbio, erano tutti in calore tranne lui.

Non capiva perché ancora non fosse in calore, visto che era più grande di alcuni degli altri omega, quindi credeva che dovesse essere il primo. Fisicamente era sano, solo inizialmente aveva avuto qualche disturbo, ma ora era in forma, anche se il morso di Derek aveva creato dei dissesti ormonali. 

L'ansia lo portò a fare cose assurde, tipo fare sollevamenti alla sbarra.

Derek lo trovò appeso come un gattino che sta per cadere alla sbarra dove si allenava sempre lui.

"Serve una mano?", chiese con un sopracciglio alzato. 

"No, ce la faccio.", rispose senza fiato. 

"Mi spieghi perché hai deciso di fare attività fisica proprio ora?"

"Voglio stimolare le ghiandole, lo sport aiuta, dicono."

"Sì, aiuta, ma nel tuo caso rischia di fare più danni che altro.", ammise sarcastico e preoccupato al tempo stesso.

"Senti, non prenderti gioco di me! Sono tutti in calore e io ancora niente. Ho qualcosa che non va?"

"Stiles, tu hai tante cose che non vanno, ma nulla che riguarda il tuo corpo.", affermò sornione, prima di tirarlo giù di lì abbracciandolo: "Andrai in calore presto. Devi solo rilassarti."

"È frustrante!", mugulò scontento. 

"Lo so, ma presto tutto ciò sarà solo un ricordo e ci scherzeremo su. Quindi godiamoci il momento."

Stiles si lamentò disperato, ma le braccia del suo alpha lo tranquillizzarono. 

Quella notte Derek dovette sopportare Stiles che si agitava nel letto tirando calci a destra e sinistra e sollevando le lenzuola. Di tanto in tanto l'aveva sentito sbuffare e ripetere: "Che noia, che barba. Che barba, che noia"

Stava peggiorando, pensò, quindi decise di tenerlo più stretto del solito.

Derek continuò a fare il giro della città con Stiles al telefono e ben chiuso in casa. 

L'ultimo giorno di calore di Erica e Boyd, coincise con il peggioramento del ragazzo. 

Stiles era davvero alla disperazione, visto che il calore non era ancora arrivato ed era l'unico in tutta la città che non aveva ancora affrontato il primo calore quell'anno. 

Aveva controllato i profili Facebook di tutti i suoi compagni di scuola omega e tutti annunciavano o il legame avvenuto, oppure il calore. Qualcuno era riuscito a pubblicare la frase "non disturbare" durante i giorni di calore.

Decise di fare una ricerca sui lupi e il calore, scoprendo che alcune femmine di lupo erano in grado di inibire il calore di altre femmine del branco.

"Ecco!", urlò a Derek mostrando lo schermo del pc: "È tutta colpa di Erica!"

"Cosa c'entra ora Erica?", domandò confuso. 

"Lei è l'omega dominante del branco e sta inibendo il mio calore."

"Stiles, è assurdo", fece delicato, per non farlo impuntare su quella teoria.

"È come dico io! Lei è l'unico omega licantropo ed era cotta di te, ma non l'hai voluta. Scommetto che si è dovuta accontentare di Boyd e per ripicca non mi fa andare in calore con te."

"Stiles, è impossibile ciò che dici. Non accade con i licantropi, te l'assicuro."

"Uffa... Allora, cos'ho che non va?"

"Non hai niente. È solo un ritardo di qualche giorno. Vedrai che se non ci pensiamo arriverà anche per noi."

Si lasciò coccolare dal suo alpha, ma iniziava a sentirsi davvero male e nessuno sapeva spiegarsi perché non era ancora in calore. Suo padre era così preoccupato che potesse fare qualche sciocchezza per depressione, tanto da andare a tenergli compagnia insieme a Melissa quel giorno.

Neanche l'infermiera sapeva spiegare cosa avesse. Aveva proposto di farlo ricoverare per fargli dei controlli più approfonditi, ma Derek non aveva voluto mettergli più ansia del dovuto.

L'alpha iniziava ad avere qualche sospetto sulle cause di quella situazione che quasi sicuramente erano soprannaturali. 

Quando anche Lydia e Peter ebbero terminato il calore e si stavano godendo l'isolamento e l'intimità del loro nido d'amore che sarebbe durato qualche altro giorno, Derek decise di chiedere consiglio a Deaton. 

"Stiles, sei sveglio?", chiese, sapendo bene che Stiles non dormisse tanto durante le ultime notti.

"Sì.", rispose, in un sussurrò sconsolato. 

"Oggi usciamo un po'."

Stiles lo guardò confuso e preoccupato: "Vuoi riportarmi da mio padre? Non mi vuoi più?"

"No, ragazzino. Hai bisogno di prendere aria e magari andiamo da Deaton."

"Non è pericoloso?"

"No, non odori di calore, quindi non ti infastidiranno."

L'altro annuì, rassegnato all'evidenza di essere pessimo anche in una cosa così facile come andare in calore.

 

Arrivati da Deaton, Stiles aveva notato che nessuno l'aveva guardato più del solito, ma per stare tranquillo si era stretto a Derek ad ogni passo fuori dall'auto e verso la clinica veterinaria. 

"Salve.", disse Stiles notando l'uomo dietro al bancone.

"Ehi, e voi due che ci fate qui? Dovreste essere occupati con il calore."

"Dovremmo, ma ancora non è iniziato."

"Davvero? Interessante.", affermò Deaton mentre li conduceva nell'ambulatorio. 

I due lo guardarono storto, per poi seguirlo. 

"Siediti sul tavolo di metallo, Stiles. Vediamo cos'hai."

Stiles eseguì, un tantino contrariato: "Giusto per essere chiari, io non sono un cane o qualcosa del genere. Credo che il mio problema non riguardi l'ambito veterinario."

"No, ma potrebbe aver a che fare con roba da licantropi.", sostenne quasi divertito il veterinario. 

Stiles, era convinto da tempo che Deaton sapesse cose che solo pochi licantropo conoscevano sulla propria natura e le tenesse per sé, quasi a voler proteggere tutti così. 

"Allora vediamo cosa ti sta causando Derek per essere riuscito a bloccare il calore."

"Cosa?!", chieserò entrambi sconvolti per quell'affermazione. 

"È solo una sensazione, ma credo di sapere cosa sta accadendo a Stiles."

"Cioè? Spiegati!", domandò Stiles, mentre Derek iniziava a ringhiare per le mani di Deaton che si insinuavano sotto al colletto della felpa di Stiles. 

"Buono Derek.", fece, come ad ammonire un cagnolino, continuando a tastare il collo dell'omega: "Devo solo controllare se le ghiandole sono gonfie." 

"Sì, lo sono.", affermò Stiles, sapendo che da un po' di giorni si erano ingrossate: "È colpa del morso che mi ha dato qualche giorno fa Derek?"

"No, quello crea solo squilibri ormonali non duraturi o gravi."

Levò le mani dal collo di Stiles: "Ho bisogno che rispondi ad un paio di domande molto personali."

"Certo, se serve a farmi stare bene...", accettò.

"Sei ansioso e preoccupato in questi giorni."

"Sì, per via del morso e del calore che non arriva."

"Nient'altro?"

Stiles ci pensò osservando Derek che era calmo ora e seguiva attentamente: "Sono preoccupato per via di Deucalion e di Derek che esce per controllare il branco."

"Hai paura che si faccia male?"

"Sì, è che il branco venga attaccato."

L'uomo annuì: "Ora rispondi a quest'ultima domanda e poi ti dirò se hai ciò che penso."

La coppia si preparò all'ultima domanda.

"In questi giorni avete avuto rapporti sessuali..." Non terminò la domanda che Derek lo sbattè contro una parete tenendolo fermo. 

"Che razza di domande sono!?", ringhiò all'orecchio del beta. 

"Volete sapere cosa avete, sì o no?"

Stiles, rosso in viso, prese gentilmente il braccio del suo alpha: "Derek, non fargli male."

Il licantropo si lasciò convincere a lasciarlo. 

Deaton si risistemò come se nulla fosse stato: "Ho bisogno della risposta."

Derek voleva aggredirlo di nuovo, ma Stiles si mise davanti fermandolo. "Sì, abbiamo fatto sesso in questi giorni.", affermò più rosso che mai: "Cos'ho che non va?"

"Niente di fisico. È Derek che con le sue preoccupazioni per la difesa del branco non ti fa andate in calore. Appena la persona più fidata uscirà dal calore, inizierà il vostro."

I due erano allibiti. 

"Quindi, devo aspettare che un licantropo finisca il calore."

"Non uno qualsiasi, ma uno a cui affidare la custodia del branco. Chi è il più adatto a sostituire Derek?"

Entrambi pensarono in un primo momento a Peter, perché più anziano e più sveglio. Però, lo escluserò quasi subito. Ancora ricordavano i tempi in cui era lui il capo. Poi, ebbero un'illuminazione: "Scott."

"Credo che manchi poco alla fine del calore di Allison. Oggi non ho sentito ringhi e ululati provenire da sopra.", affermò trattenendosi da fare battute peggiori. 

Stiles si lasciò scappare un sorriso divertito. 

"Quindi, è la mia preoccupazione da capobranco a causare il ritardo di Stiles?"

"Sì. È una preoccupazione che condividete in modo simbiotico. Ricordo di averne letto tempo fa. Di solito accade con i branchi composti da giovani licantropi. L'ultimo episodio riportato risale all'ottocento, ma all'epoca capitava che si decidesse di ingrandire un branco anche rapendo più omega in una volta sola e per non lasciarlo senza custodia, il calore di alcuni tardava ad arrivare."

"Sarà sempre così, visto che i prossimi calori capiteranno spesso nello stesso periodo?"

"No. Credo che a causa della vostra natura, qualcuno tarderà il calore e qualcuno lo anticiperà. Con ogni probabilità voi sarete i primi al prossimo calore. Sei pur sempre il lupo dominante Derek e quindi quello che dovrebbe avere figli per primo."

Stiles deglutì a quell'affermazione. 

"Tranquillo Stiles, parlavo del comportamento dei licantropi di un tempo. Ora, non c'è tutta questa fretta."

Stiles dopo tutte quelle informazioni si sentì meglio e lo stesso fu per Derek. Dovevano solo mettersi ad aspettare che Scott finisse il calore per iniziare il loro di calore. Stiles non poteva credere, che la possibilità di fare tanto sesso, dipendesse dal suo migliore amico. Era una cosa leggermente disgustosa. 

 

Tornati a casa si accoccolarono sul letto e provarono a rilassarsi. 

Ora che sapevano le cause del ritardo, potevano stare più tranquilli. 

"Quindi, ci siamo quasi.", sussurrò Stiles sul petto di Derek. 

"Sembri deluso.", chiese dolce.

"No. È solo che è stata tutta una gran faticata per arrivare fin qui e ora devo solo rilassarmi e aspettare un altro po'. Sono esausto."

"Ma ne è valsa la pena."

"Sì. Ripeterei ogni singolo istante.", sorrise prima di ricevere un bacio dal suo lupo.

Era un bacio delicato che sanciva il cambio d'argomento. Dal passato passarono a parlare del futuro: "Quando il calore sarà passato, noi due saremo legati per sempre.", affermò possessivo e affettuoso Derek. 

"Spero davvero che sia per sempre. Non voglio perderti."

"Non preoccuparti, non ti sbarazzerai di me mai più.", scherzò Derek: "Dobbiamo guidare un branco e fare tanti cuccioli." 

"Non esageriamo."

"Ok. Va bene un paio di cuccioli?"

"Stai ancora esagerando."

"Come? Ne vuoi uno solo." 

"Non hai capito. Ne voglio più di due e meno di tanti.", si agitò Stiles guardandolo negli occhi. 

Derek si sentì rincuorato: "Quanti ne vuoi tu, ma al momento giusto.", acconsentì. 

"D'accordo. Anche se non mi dispiace l'idea di avere il primo subito dopo il liceo, così..."

"Stiles, niente bambini fino a dopo l'università. Solo se capita, ma sta certo che non capiterà."

L'altro piagnucolò tornando a poggiare il viso sul suo petto: "Sei cattivo!"

"Lo faccio per il tuo bene.", spiegò. 

Passò qualche secondo prima di domandare: "Cuccioli? Come si fa a crescerli? La gente farà domande se mi vede senza pancione e senza bambino, ma con un cucciolo di lupo per i primi mesi."

"Ci penseremo al momento. Non siamo i primi a crescere dei licantropi. Sarà più semplice di quanto credi."

L'altro annuì più sicuro.

Si addormentarono dopo aver parlato per ore.

 

Il giorno dopo Stiles, era come sempre agitato. Aveva troppe energie per essere solo un umano, ma a Derek piaceva vederlo in giro per casa, come a voler fare mille cose e finendo di farne solo mezza.

Fu durante la mattinata che Scott inviò un messaggio a Stiles che balzò sul divano trionfante. Allison aveva terminato il calore il giorno prima e ora si stavano riprendendo entrambi dalla fatica. Ciò significava che presto sarebbe toccato a Stiles. 

Quel giorno Derek aveva visto anche Boyd e Erica che avevano iniziato a perlustrare la zona al posto suo.

Tutto stava andando al suo posto e presto sarebbe stato tutto perfetto. Stiles legato pet sempre a Derek e Derek a Stiles. Nulla poteva più separarli. 

In serata Stiles si sentiva più strano del solito. Aveva caldo e andava spesso in bagno. Alla fine decise di mettersi sotto la doccia per rinfrescarsi un po'.

Derek aveva risistemato tutta la cucina e stava per andare in camera quando si accorse che Stiles si era appena barricato nella loro stanza. 

"Stiles, cosa succede? Perché hai chiuso a chiave?", fece con uno sbuffo, non si sarebbe mai abbituato alle stranezza di quell'umano.

"Derek, se ti dico una cosa, prometti di non dare di matto?", domandò disperato. 

Il licantropo cercò di capire cosa non andasse ascoltando il battito accelerato di Stiles, ma non percepì nulla di più della paura e una sorta di frenesia. Usò olfatto con più attenzione e capì cosa stesse succedendo. 

"Stiles sei in calore? Apri la porta.", chiese, con una sensazione di caldo che partiva dall'inguine e la voce troppo roca. 

"Derek, adesso apro, ma ti prego ricordati che sono umano.", fece spaventato, mentre girava la chiave.

L'altro cercò di trovare un po' di autocontrollo, ma durò giusto il tempo di guardare Stiles in accappatoio e sentirne il profumo eccitante. 

Stiles era nervoso e terrorizzato, ma soprattutto era desideroso di avere Derek dentro di sè. Non credeva che desiderasse così tanto essere preso e scopato senza un domani. 

Prima che potesse solo dire qualcosa, si trovò sbattuto al muro con Derek che gli strappava di dosso l'accappatoio.

"Stiles...", si sentì ringhiare nell'orecchio, mentre le mani dell'altro si toglieva i vestiti di dosso cercando di restare il più possibile contro il corpo dell'omega. 

Stiles non sapeva più cosa fosse bene per lui, da una parte aveva paura mentre dall'altra voleva solo essere preso. Scelse la seconda e cercò di girarsi per dare la schiena a Derek e facilitare la penetrazione. "Non così.", gli ringhiò il suo alpha levando l'ultimo indumento.

Venne preso in braccio e buttato sul letto.

Derek si fermò qualche secondo fissando la sua preda e cercando di ricordare a se stesso che non doveva divorarlo. Stiles fece lo stesso, ma al contrario di Derek lui si soffermò a fissare l'erezione dell'alpha, desiderandola con ogni molecola del suo corpo. Non resistette a spalancare le gambe e allungare le braccia, invitando l'altro a stringerlo e prenderlo.

Derek si tuffò sul suo corpo, infilando il viso tra la testa e la spalla del suo omega e lasciando che il resto del corpo facesse il suo dovere. Scivolò facilmente in Stiles ora che era completamente bagnato e largo. 

L'omega non poté fare altro che emettere un gemito soddisfatto, finalmente di sentiva completo.

I movimenti iniziarono lenti, ma dopo neanche un minuto erano già più veloci e convulsi. 

Le labbra e la lingua di Derek completamente occupati a dare piacere all'altezza della ghiandola del collo già morsa. Desiderava iniziare da quel punto per dimenticare tutto ciò di sbagliato che aveva fatto. 

Stiles si godette tutto quello che il suo alpha gli concedeva, iniziando a sentire l'orgasmo avvicinarsi sempre più. Era diverso da tutti gli altri che aveva avuto con Derek, questo era di un'intensità mai provata. Sapeva di protezione e appartenenza. Era caldo e costante. Mentre iniziava a sentirlo e a contorcersi dal piacere tra le braccia di Derek, avvertì una sensazione di pienezza e le spinte fermarsi. 

Derek si sollevò godendo delle sensazioni che stava avvertendo avvolto in Stiles e cercò di controllare le zanne e gli artigli appena spuntati.

Il nodo si era formato in quel momento mandando in estasi Stiles, che lasciò cadere la testa all'indietro esponendo la gola. 

Fu in quel momento che Derek, preso dall'orgasmo, si abbassò e morse con forza la ghiandola di Stiles. 

L'omega cercò di sfuggire a quel dolore lancinante, mentre il corpo sembrava andargli a fuoco, senza riuscirci. Quando il morso si allentò e venne sostituito da carezze con la lingua, Stiles ritornò a rilassarsi. 

"Sei mio Stiles. Ora sei il mio omega. Nessuno ti toccherà mai più. Ti darò tutto, se tu mi darai tutto te stesso.", sussurrò, alternando le parole alle carezze con la lingua, mentre era stretto in lui. 

Stiles non poté far altro che accettare, annuire e gemere. 

Rimaserò in quella posizione per diverso tempo, in modo che il nodo facesse il suo dovere e trattenesse lo sperma all'interno di Stiles, anche se non sarebbe mai stato ingravidato, visto gli anticoncezionali che prendeva sotto la supervisione del suo alpha. 

Quando finalmente il nodo si sgonfiò e finalmente furono separati, nessuno dei due se la sentiva di allontanarsi. 

Volevano stare insieme in ogni attimo. 

"Stai bene?", sussurrò Derek, leccando il rossore sul collo per lenire il dolore. 

"Sì, sourwolf."

"Amore. Voglio che mi chiami amore."

"Ok, amore di un sourwolf. "

Derek fece un basso ringhio: "Non mi renderai mai le cose semplici?"

"Scusa.", abbassò il viso, ma l'altro lo riportò alla sua altezza. 

"Va bene, continua pure a chiamarmi sourwolf."

"Sì amore!", fece felice. 

Qualche ora dopo il calore riprese e Derek ripete il tutto con l'altra ghiandola, provocando meno dolore questa volta.

La mattina dopo riuscirono ad avvertire suo padre e Scott del calore. L'amico ancora non era uscito di casa, ma sembrava concentrato sui giri di controllo di Erica e Boyd. 

Alla fine tutto stava andando bene. 

Stiles era più tranquillo e docile del solito, ma ciò era dovuto al fatto che era stanco per le continue vampate di calore.

Derek era riuscito a controllare gli artigli e i canini da licantropo e a non far del male a Stiles.

Alla fine del calore erano finalmente felici e legati completamente. Nessun umano o essere sovrannaturale poteva più separarli.

Erano un tutt'uno. 

 

NOTE DELL'AUTRICE

Continuo ad essere una cattiva persona e a ritardare la pubblicazione dei capitoli. 

Finalmente ho unito questi due, ora bisogna vedere come si comporteranno e se la vita coniugale (anche se non sono effettivamente sposati) fa per loro.

Visto che tanto buona non sono, ci sarà il ritorno di Bobby e qualche mostro da combattere. 

Il resto della storia potrebbe essere più rapido e... Vi tocca continuare a leggere. 

Grazie per essere arrivati fin qui (ne avete di coraggio).

Baci, Francesca♡

 

   
 
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