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Autore: Kilian_Softballer_Ro    27/11/2015    4 recensioni
A volte basta poco per sentirsi meglio.
Il calore di un fuoco, un tetto sopra la testa.
La giusta compagnia.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Blaze the Cat, Silver the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Blaze.
- Sì?
- ...niente.
La gatta alzò lo sguardo, perplessa. Da dove si trovava, accoccolata fra le braccia dell'amico, era difficile lanciare occhiatacce, ma sperava che Silver cogliesse lo stesso.
- Cosa vuol dire niente?
- Che non è niente di importante, dai, lascia stare.
Avrebbe potuto lasciar stare per davvero. Era un momento tanto pacifico, con loro due chiusi in un luogo riparato e protetto, un fuoco acceso a difenderli da uno di quegli inverni rigidi e pericolosi che si trovavano sempre ad affrontare, che sarebbe stato un peccato rovinarlo. Ma decise di farlo lo stesso. Silver non le stava dicendo qualcosa e lei avrebbe scoperto di cosa si trattava.
- Adesso me lo dici. - Blaze allungò una mano e punzecchiò forte il fianco del riccio argentato.
- Ahia! - Grugnì Silver. - Certo che sei molesta.
- Voglio farti parlare a ogni costo. Dai, spara.
- E va bene, va bene. Disturbatrice. - Il ragazzo fece una pausa. - Volevo solo dire che...sono felice che tu sia qui. Adesso, con me.
Blaze chiuse gli occhi. Certo che si trattava di qualcosa del genere. Silver era come lei, non poteva non sentire la sicurezza di quel momento, e non godere della possibilità di poter lasciare fuori il mondo, l'inverno, la fame, le sfide che dovevano affrontare ogni giorno in quella città distrutta. Potevano pensare solo al qui e ora, al calore del fuoco e alla presenza dell'altro. E questo era bello. Silver appoggiò la guancia sopra la sua testa e riprese a parlare, il suo respiro caldo e confortante sulla pelle di lei. - Come accenditrice di fuochi, eh. Non per altro.
Blaze lo colpì sulla nuca, forte ma senza cattiveria. Sapeva per certo quale fosse il vero pensiero del suo migliore amico.
- Anche io sono felice, imbecille - mormorò, lasciando che le sue dita si intrecciassero nella pelliccia dell'altro. Sapeva che poteva farlo. Poteva assaporare il momento.
Poteva dimenticarsi della tempesta che infuriava fuori, almeno per un po'.


 
In realtà questa fic non ha un vero perché. Voleva essere una comfort fic per questo periodo pieno di freddo...e di influenze...Sigh.
Non è neanche una Silvaze vera e propria, però potete lasciar correre l'immaginazione.
Spero gradiate in ogni caso. A presto!
^Ro
  
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