Crossover
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Autore: Crybaby    27/11/2015    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Naruto]
Si sa: in un mondo dove i combattimenti sono all’ordine del giorno, ogni periodo di pace, breve o lungo che sia, è destinato a terminare. Anche se il suddetto periodo di pace, durato poco più di un anno, è seguito ad una dura e cruenta battaglia combattuta contro il male in persona.
La causa di tutto?
Cinque splendide ragazze, tornate misteriosamente alla vita.
Cinque brillanti scienziate, più potenti che mai.
Cinque diaboliche streghe, assetate di vendetta.
Cyprine, Telulu, Eudial, Viluy e Mimete: in altre parole, le Witches 5.
A un anno di distanza dagli eventi di “Last Menace Of Chaos”, i difensori della Terra sono chiamati ad una nuova, improbabile quanto difficile battaglia. Ma chi ha detto che debbano per forza essere loro i protagonisti?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La Tripla Battaglia Per Il Destino Del Mondo (Sesta Parte)

Mister Satan, Shizune e gli altri sussultarono dalla sorpresa.
La bolla di magia riflettente era svanita di punto in bianco, e Majin Bu, fino a quel momento prigioniero al suo interno, ancora interdetto era caduto e rimbalzato sul tetto della palazzina un paio di volte prima di fermarsi.
-Bu!- esclamò Satan -sei riuscito a liberarti! Come hai fatto?
-Come ho fatto cosa, Satan? Io non ho mosso un dito! …ho detto dito?
Il demone pacioccone aprì e chiuse le mani, per controllare che si muovessero:. Non soddisfatto agitò gambette e piedini, si sgranchì le spalle, roteò il busto a destra e a sinistra, e infine si alzò in piedi per eseguire un paio di flessioni.
-Sì, mi sembra che sia tutto in regola… Ma non sono ancora convinto del tutto. Satan, puoi stare fermo cinque secondi?
-C-certo, perché me lo chieeeEEEH?!?
Majin Bu agitò lievemente il codino e sparò il raggio caramellante contro l'amico. Più precisamente contro il suo indecoroso accappatoio, che trasformò in una gloriosa tuta da combattimento con tanto di mantello bianco scintillante.
-Yu-uuh! Ci sono riuscito! Che bello! Che bello!- applaudì il demone felice come un bambino -significa che sono tornato come prima! Sono libero! LI-BE-RO! LI-BE-RO! LI-BE-RO!
-LI-BE-RO! LI-BE-RO! LI-BE-RO!
Euforici, Bu e Satan si presero per mano e iniziarono un mini girotondo per sfogare la loro gioia.
-Li-be-ro… Ehi, ora che ci penso, se è stata Petirol a creare la bolla e ora la bolla non c'è più, forse vuol dire che Petirol è stata sconfitta!
Finito il balletto, Majin Bu si alzò velocemente in volo.
-E se Petirol è stata sconfitta, vuol dire che anche i sei cristalli che ha mangiato sono liberi! Devo andare a controllare!
Il demone partì. Rimasto solo, forte della sua nuova livrea Mister Satan posò un piede sul bordo del tetto e puntò un indice trionfale verso la città.
-Ora che il mio migliore amico è tornato, e il mio spirito "nonché il mio guardaroba…" si è rinnovato, non c'è più niente che possa trattenermi!
Il lottatore saltò quindi dal tetto…
-Preparatevi streghe, Mister Satan sta per unirsi alla battaaaAAAAAAH…
…dimenticandosi che l'edificio era alto ben tredici piani.
Preoccupati, Shizune e il dipendente di Trunks corsero ad affacciarsi.
-Signor Satan! Signor Satan, è ancora vivo?
-Ehi, è atterrato in piedi! Forse non si è nemmeno fatto male!…
Un acuto rantolo di dolore li smentì prontamente.
-Okay, come non detto.

Il corpo inanimato di Petirol iniziò ad appassire come un fiore.
Capelli, vestiti, pelle, occhi; tutto di lei si trasformò in granelli di polvere che caddero a terra e sul corpo di Super C-17, per poi essere trascinati via dal vento notturno. Alla fine, della strega non rimase che un fantoccio bianco senza volto.
Super C-17 si scrollò il manichino del braccio e guardò la sfera metallica che aveva strappato dal petto della nemica, sulla quale era incisa la lettera “U”. Sul display, prima di spegnersi, apparve un ultimo messaggio.

CYPRINE’S SOUL HAS BEEN RETURNED TO THE AFTERLIFE.
POWER OFF.

“…come immaginavo. Poveraccia. …mh?”
Il cyborg udì un rumore di passi veloci alle proprie spalle. Voltandosi, si vide avvicinare di corsa da Maito Gai.
-Ah, sei tu. Che buffa coincidenza, sei arrivato proprio alla fine del duello.
-Non si tratta di coincidenza. Grazie all’abilità di uno dei miei allievi, Neji, abbiamo potuto seguire l’evolversi dello scontro da molto lontano. Ci dispiace non essere intervenuti mentre eri in difficoltà. Se solo… avessimo saputo prima cosa quella strega aveva in mente di fare…
Il ninja strinse i pugni e chinò il capo, pensando a tutte le vittime innocenti che Petirol aveva sterminato per potenziare la sua Genkidama.
-Non avresti potuto far nulla per loro in nessun caso- disse 17, intuendo ciò che Gai pensava -allora, perché sei qui?
-Quella strega aveva ingoiato sei cristalli del cuore per potenziarsi. Neji mi ha riferito che li ha espulsi, ma che poi sono come svaniti nel nulla. Tu sai che fine hanno fatto?
Senza parlare, il cyborg indicò lo scettro di Petirol piantato verticalmente nel terreno.
-Come? Sono lì dentro?
-Nella stella incastonata in cima. Le streghe non facevano che scambiarsi i cristalli con un aggeggio simile giù alla loro base. Ti basterà romperla in due e saranno liberi.
Con delicatezza Gai disincastrò la stella dallo scettro e la nascose per bene in una tasca del suo giubbotto, vicino al cuore. Il ninja iniziò dunque ad avviarsi, ma si fermò quando si accorse di non essere seguito.
-Super C-17, non vieni anche tu?
Il cyborg non si voltò, preferendo continuare a fissare il cuore metallico di Cyprine ormai spento, come se ne fosse rapito.
-Io… No. Mi era stato chiesto di annientare la strega chiamata Petirol, e l’ho fatto. Non ho più ragione di aiutarvi.
-D’accordo, non voglio insistere. Sappi comunque che hai tutta la nostra gratitudine.

-Te... Temari?
-Sì, Choji?
-Ti chiedo scusa.
-Per cosaAAGH!
Cedendo alla tensione Choji si rialzò in piedi, facendo cadere Temari dalla sua schiena, e cominciò ad allontanarsi.
-E-ehi!- gli urlò dietro la kunoichi -non penserai davvero di andartene così?! ...oh!
Udito il grido Choji fece immediatamente marcia indietro, ma solo per aiutare Temari a rialzarsi da terra.
-Così va molto meglio, grazie!...
-M-mi dispiace, Temari- replicò l'Akimichi scuotendo la testa -ma non ce la faccio più a star fermo ed aspettare senza sapere cosa sta succedendo! Se qui non posso fare nulla per Shikamaru, voglio almeno sapere se Hotaru ha bisogno di aiuto! Non è che io non abbia fiducia in lei... ma...
-Non dire altro, ti sei spiegato a sufficienza- lo rassicurò Kankuro, parlando per la sorella -va' pure.
-Gra... Grazie! A-allora ci vediamo più tardi, ragazzi!
Così, dopo essersi trasformato in una sfera gigante rossa, Choji abbandonò il quartiere per dirigersi il più in fretta possibile verso la torre di Kaolinite.
Temari, al contrario, si girò verso il fratello per fulminarlo con lo sguardo.
-Kankuro, che ti è saltato in testa? Vuoi che Choji si faccia ammazzare?
-Niente affatto. Anzi, sai che ti dico? Pure io mi sono stufato di girarmi i pollici!
Tolte le mani dalle tasche, anche Kankuro fece per avviarsi verso la torre.
-Non ho con me le mie marionette, ma da qualche parte troverò senz'altro qualcosa da utilizzare come corpo contundente...
-E invece non vai da nessuna parte, fratellino! Nel caso non fosti stato attento, Gohan ci ha chiesto esplicitamente di non muoverci finché Shikamaru e Naruto non si saranno ristabiliti! A tal proposito, sarà bene che vada a riprendere Choji e lo riporti qui prima che combini qualche pazzia!
-Non sei riuscito a fermarlo prima, cosa ti fa pensare di riuscirci stavolta? Lascia che ci pensi io!
-Certo, così poi te ne vai dove ti pare! Non sono nata ieri!
-Nemmeno io se è per questo! Chi ci dice che invece non voglia andartene TU ad unirti alla mischia e lasciare noi altri qui ad attenderti inutilmente?
-Ma-ma come ti permetti? Non lo farei mai!
-Io dico di sì.
-Invece no!
-Invece sì.
-Invece no!
-Invece sì.
-Invece no...
-INSOMMA, BASTA!
Il grido esasperato che ammutolì i due fratelli di Suna provenne dalla bocca di Kiba. Il quale, senza perdere tempo, era già saltato in groppa ad Akamaru.
-Non ne posso più del vostro inutile battibecco! Andremo noi due a riprendere Choji! Akamaru, al galoppo!
Il cagnone bianco ululò per darsi la carica, quindi saltò oltre le teste di Temari e Kankuro e sparì col suo padrone per le vie della città.

-TAIYOKEN!!!
Dopo averla accecata, Gotenks seppellì Eudial con una pioggia incessante di colpi energetici.
Il saiyan si fermò per rifiatare solo qualche minuto dopo, scoprendo però che non ci sarebbe stato bisogno di continuare: quando il fumo alzatosi fu scomparso gli eroi videro che le code di Eudial si erano ritirate quasi del tutto, e che la strega stessa, seppure ancora in piedi, era più che malridotta.
In quella, subentrarono Sailor Mercury e Sailor Venus.
-Ottimo lavoro, Gotenks. Ora tocca a noi. SABAO SPRAY, FREEZING!!!
-VENUS, LOVE ME CHAIN!!!
Ami intrappolò la strega in un solido blocco di ghiaccio, lasciandole libera solo la testa, e Minako rafforzò il tutto sigillandolo tra le spire della sua catena.
-Per un po' è sistemata- sospirò Minako, pulendosi il sudore dalla fronte -se solo Rei fosse qua con noi, con una delle sue pergamene a quest'ora… Oh. Oh no. OH CIELO!
La guerriera di Venere impallidì all'improvviso.
-Minako, che ti prende?
-Come ho fatto a ricordarmene solo adesso?! Anche Petirol si è mangiata i cristalli del cuore come ha fatto Eudial! Come facciamo con lei?
-Calmati, Minako- la rassicurò Ami -troveremo una soluzione anche per quest...
-CHE COSA?! Mi stai dicendo che nemmeno tu sai cosa fare?
-Ascoltami. Prima di separarci ho pregato Super C-17 di non uccidere Petirol, quindi perlomeno mi sono assicurata che i cristalli dei nostri amici siano ancora intatti. Il resto si vedrà...
-Ra-ragazze- le richiamò Pan, avvicinatasi incuriosita al blocco di ghiaccio di Eudial -abbiamo un problema un po' più urgente a cui pensare!
Le sailor e gli altri guardarono la strega, allarmandosi subito: il ghiaccio, tremando, si stava rapidamente tingendo di rosso.
-Questa non ci voleva! Devo rinforzare il ghiaccio, e in fretta… AAH!
Una delle code di Eudial, appena riformatasi, perforò il ghiaccio e colpì Ami prima che potesse fare altre mosse, mandandola KO. Minako rischiò di fare la stessa fine per mano di una seconda coda, ma venne trascinata via dal tempestivo intervento di Videl.
-La sua energia sta aumentando di nuovo, a vista d'occho! Gohan, dobbiamo andarcene da qui!
-Non sarà necessario!- la rassicurò Gotenks, spavaldo -ci sono ancora io, ricordate? YAAAH!
Il saiyan sparò due Ki Blast sulle neonate code. Purtroppo, questa volta senza danneggiarle più come prima.
-C-che cosa?! …mph, d'accordo, vorrà dire che dovrò raggiungere il terzo livello di super saiyan prima del previsto!…
-PRIMA DEL PREVISTO?!?- urlò Pan. esasperata -avresti dovuto pensarci sin dall'inizio, pezzo di somaro! Si può sapere com'è che sei la fusione di due persone eppure non hai nemmeno la metà di un cervell… AAAAHHH!!!
La terza coda di Eudial frustò il cemento ai piedi di Pan, tramortendola.
-Pan! NO!
Gotenks fece per accorrere, ma un gesto della mano di Gohan, giunto per prendere in braccio la figlia, bastò a fermarlo.
-Non pensare a noi, Gotenks! Trasformati! ORA!
Detto questo, senza voltarsi indietro Gohan e Videl si caricarono in spalla le ragazze ferite e si allontanarono il più in fretta possibile.
Gotenks rimase immobile a fissarli per qualche istante, avvertendo uno spiacevole senso di colpa farsi strada nella sua mente. Finché un ruggito bestiale di Eudial non lo riportò alla realtà.
"Lo ammetto, finora tutto quello che poteva andare storto è andato storto… Ma posso ancora fare in tempo a rimediare!"
Urlando a sua volta, Gotenks sprigionò tutta la sua aura in un colpo solo, causando la distruzione del terreno intorno ai suoi piedi. Mentre dal ghiaccio si liberava anche la quarta coda di Eudial, a poco a poco i capelli del saiyan iniziarono ad allungarsi a dismisura, e le sopracciglia rientrarono nel cranio fino a scomparire.
-Eccomi, sono pronto! Gotenks Super Saiyan di Terzo Livello è finalmente qui!!!
Caricandosi al massimo di energia, il guerriero alzò la mano sinistra davanti a sé e al contempo chiuse la destra a pugno e la portò vicino al fianco, come se stesse tendendo un arco invisibile.
-E questo è il colpo che ti sconfiggerà per sempre!!!
Il blocco di ghiaccio si spaccò del tutto, e Eudial fu di nuovo libera.
-KAMEHAMECANNON!!!

Una volta uscito dal labirinto di vie della città, Choji interruppe brevemente la sua corsa e si fermò nel mezzo di una stradina a ridosso del mare. Per riprendere fiato, ma soprattutto per osservare con occhi terrorizzati la torre di Kaolinite nella sua interezza: alta il triplo dei grattacieli più alti, con i suoi spuntoni e le sue bocche di fuoco sgorganti lava bollente, l'edificio lasciò il ninja in soggezione.
"Io… dovrei… avventurarmi… là dentro?"
Il ragazzone cominciò a deglutire. Ma, a metà dell'azione, obbligò il pomo d'Adamo a tornare al suo posto.
"Coraggio… Ho già scalato un grattacielo di cento piani per raggiungere Hotaru, cosa mi costa ripetere l'impresa?" -O-okay, posso farcela! Sto arrivando, Hotaru!…
-Choji! Aspetta!
L'Akimichi fu raggiunto in quel momento da Akamaru e da Kiba, che scese dalla groppa del suo "destriero" per osservare anche lui la torre.
-Però! Ha davvero intenzione di addentrarti in quella mostruosità tutto da solo, che coraggio! Complimenti!
-Già, coraggio… Eh eh eh… Come mai mi hai seguito, Kiba?
-Vengo con te, ovvio! Ho detto a quella tiranna di Temari che ti avrei riportato indietro, ma in realtà non ne potevo più di stare con le mani in mano! Orsù, avviamoci!
Kiba fece per incamminarsi, fiero, ma un guaito di disapprovazione di Akamaru gli fece ricordare il vero motivo per cui era lì.
-Oh, d'accordo! Ascolta, Choji… Dopo le minacce psicologiche di Shino…
Altro guaito di disapprovazione.
-…cioè, dall'assoluto profondo del mio cuore… Insomma, sono qui per dirti che mi dispiace per quello che ti ho fatto l’altro ieri.
-Intendi… Questo?- Choji indicò una cicatrice che aveva sul petto -oh, non è grave! Tu ed Akamaru non l'avete fatto apposta…
-Lo so, io sto parlando…- Kiba abbassò lo sguardo -ecco, del pugno che ti ho dato dopo. Ero frustrato, non so cosa mi sia preso… Ero così accecato dalla rabbia cheOUFF!
L'Inuzuka fu sorpreso da un'amichevole quanto poderosa pacca sulla spalla da parte di Choji.
-Dai, non è successo niente di irreparabile! Succede a tutti di perdere il controllo!
-Quindi, non ce l'hai per niente con me?
L'Akimichi annuì sorridendo.
-Certo che non ce l'ho con te! Sai, io stesso una volt… !
D'improvviso, Choji si tappò la bocca e si girò dall'altra parte.
"Accidenti! Ho promesso che non ne avrei mai fatto parola con nessuno!"
-Tu stesso che cosa?
-N-nulla, d-davvero! A-andiamo a-adesso, c-che d-dici?…
-Choji? Choji, sei davvero tu?
-E adesso chi arriva?!
I due ragazzi si voltarono verso la via da cui erano arrivati, ma la voce proveniva in realtà dal fondo della strada sul lungomare, da cui videro arrivare di gran carriera dieci persone. Il team di Maito Gai più Bu, insieme agli ultimi a cui era stato reso il cristallo: Rei, Makoto, Haruka, Michiru, e in testa al gruppo una esagitatissima Ino.
-CHOJI!- ruggì la bionda, gettandosi sul compagno di team -Choji, non sai quanto sono felice di vedere che stai bene! Niente bruciature, niente ustioni, niente ossa infuocate… Oh Choji, mi dispiace tantissimo per quello che è successo, perdonami! Se non mi fossi fatta catturare come una stupida…
"Ossa infuocate?" -D-dai, Ino, non piangere… Non è stata colpa tua!
-A-allora non ce l'hai con me… Che sollievo…
-A quanto pare è la tua serata, Choji- ridacchiò Kiba -due persone in pochi minuti che ti chiedono scus…
-TU!
Da dispiaciuta Ino si fece immediatamente feroce, e se non fosse stato per Choji a trattenerla avrebbe sicuramente ridotto Kiba molto ma molto male.
-Tu, disgraziato! Con che coraggio tu e il tuo cane avete anche solo pensato di rischiare di uccidermi!?
-Non volevamo ucciderti! Era un rischio calcolato per distruggere la macchina di Eudial!…
-TE LO DO IO IL RISCHIO CALCOLATO, MALEDETTO!
-…uhm, quindi- fece Choji agli altri, con Ino che quasi stava per sfuggirgli -se siete tutti qui significa…
-Che Petirol è stata sconfitta e noi siamo liberi! Li-be-ri! Li-be-ri! Li-be-ri!- ricominciò Majin Bu.
-Tu… sei capace di curare le persone, giusto?- domandò ancora Choji al demone -ho un favore da chiederti! Giù in città ci sono due miei amici, Shikamaru e Naruto gravemente feriti: adesso di loro si stanno prendendo cura Sakura e Hinata, ma se tu, te lo chiedo per favore, potessi dar loro una mano…
-Stai tranquillo e consideralo già fatto!
Majin Bu salutò e si alzò subito in volo.
Infinitamente più tranquillo, l'Akimichi spiegò quindi agli altri la situazione attuale.
-Dunque, ci restano ancora due streghe da sistemare!- riassunse Makoto ottimista, sgranchendosi le nocche -allora ragazzi, quale meniamo per prima? Eudial?
- È la strega più facile da raggiungere, al momento. Comincerei da lei- suggerì Rei -Haruka, Michiru? Voi che dite?
Le due outer non risposero subito, preferendo invece osservare la torre di Kaolinite all'orizzonte.
-Per quanto muoia dalla voglia di prendere a calci in culo Eudial- disse Sailor Uranus, evocando la spada -il benessere di Hotaru ha la precedenza.
-Non posso che concordare- annuì Sailor Neptune, evocando lo specchio -noi outer siamo una squadra. Chi osa sfidare una di noi, sfida tutte noi. Choji, Kiba, fateci strada.
-Se mi permettete, vengo anch'io con voi. …così posso tenerti d'occhio- aggiunse Ino, trapassando Kiba con uno sguardo raggelante.
-Preferirei che voi due andaste a raggiungere i vostri coetanei- concluse Gai, rivolto a Neji e Tenten -io vado a cercare Shizune per affidarle Rock Lee, poi vi raggiungerò. Forza, non perdiamo tempo!
Salutandosi con un cenno determinato, i ragazzi si separarono e ripartirono di corsa alla volta delle loro destinazioni.

Fatti alcuni passi, Michiru rallentò l'andatura e si voltò preoccupata.
"Allora non era una mia impressione, manca davvero qualcuno…"
-Michiru, che diavolo aspetti?
-Arrivo, arrivo! "Forse ci ha preceduti in volo…"

Quando la solita nube di polvere causata dall'esplosione si fu diradata, al centro di un enorme cratere, formatosi dove poco prima c'erano ancora delle case, era visibile una bitorzoluta sfera rossa e fiammeggiante grande poco più di un essere umano.
-L'ho detto e lo ribadisco, Eudial! Sembri proprio una lumaca dentro al suo guscio!
-E d'ora in poi ti conviene restarci, se non vuoi prenderne ancora!
-Come vedi, strega, il più forte alla fine sono io!
-Oh yeah!
Gotenks chiuse in bellezza i suoi proclami dandosi un cinque.
-Eh sì, nessuno mi può batter… eh?
-Aspetta solo che Pan lo venga a saper… EH?
Solo allora, finalmente, Goten e Trunks si resero conto che la fusione si era sciolta da un bel pezzo.
I due amici si indicarono a vicenda, tremolando per lo stupore e soprattutto per la paura.
-Che ci fai tu qui?!
-Che ci fai TU qui!?
-Non è ancora passata mezz'ora!
-Gotenks deve aver fatto lo sbruffone… cioè, noi abbiamo fatto gli sbruffoni come al solito! Abbiamo sprecato troppa energia all'inizio, e al momento di fare sul serio abbiamo fatto scadere il tempo per la Fusione!
Goten si mise una mano in faccia, sospirando di frustrazione.
-Non dovevo proporre l'idea di usare la Fusione, accidenti! Ero convinto che avessimo imparato ormai a controllare il carattere di Gotenks, e invece…
-Non dobbiamo farcene una colpa- lo rassicurò Trunks -Gotenks era necessario per fuggire dalla dimensione parallela, non potevamo sapere che avremmo dovuto affrontare un avversario come Eudial! Piuttosto…
Trunks si trasformò in super saiyan; Goten fece per imitarlo, ma l'amico glielo impedì con un cenno.
-Vai a cercare Gohan, ci servirà anche il suo aiuto per tenere questo mostro a bada. Rimango qui io a… tenergli compagnia.
-M-ma…
-Non preoccuparti per me, per un minuto o due saprò cavarmela da solo! Vai!
-…okay, vado!
A malincuore, il secondogenito di Goku si alzò in volo per partire alla ricerca del fratello maggiore.
Il primogenito di Vegeta invece cominciò ad assalire Eudial con incessanti colpi energetici, Colpi che si facevano rapidamente sempre più deboli.
"Sono… sono esausto! Da quando ho messo piede nello Star Park, non mi sono mai concesso una pausa… Avrei dovuto chiedere a Goten di prendere il mio posto, lui che è un pochino più fresco e riposato… Ma non posso permettere che gli capiti ancora qualcosa, l'ho promesso a me stesso… !"
Per nulla infastidita dai colpi di Trunks, una delle code di chakra si estese in tutta la sua lunghezza e lo frustò, schiantandolo al tappeto e facendogli spegnere in un colpo la trasformazione di super saiyan.

Sailor Saturn roteò la falce. Pensando di dover schivare un attacco Kaolinite si spostò di lato con uno scatto, ma invece la sailor non fece altro che erigere la barriera chiamata Silent Wall.
-Ma… Che scopo ha questa mossa?- domandò la strega -siamo già all'interno di una barriera impenetrabile!
-Lo so, ma non mi sono dimenticata del foro che hai aperto per Chaos- spiegò la sailor -e non posso permettermi che quanto sto per fare fuoriesca da qui e coinvolga degli innocenti.
-Quello che stai per fare? Cosa intendi… Argh!
Sailor Saturn partì ufficialmente all'attacco con una serie velocissima di affondi. I colpi della falce rimbalzarono tutti sul corpo dorato della strega con un rumore metallico, ma erano comunque talmente rapidi da impedire alla donna di riaprire le ali e reagire.
-Vuoi prendermi per stanchezza? Sarebbe questo il tuo infallibile piano? …no!
Kaolinite provò a teletrasportarsi, ma non vi riuscì. Quel secondo di distrazione fu favorevole a Saturn, che con una sferzata d'energia spinse l'avversaria contro la barriera per poi caricarla a testa bassa; la sailor però fu accolta da una coltre di fumo rosso e perse l'orientamento, e Kaolinite ne approfittò per mettersi al riparo e riprendere fiato.
"Che cosa mi è accaduto? Non riesco a…"
La donna si guardò un avambraccio, inorridita. Uno dei colpi di falce era riuscito a scalfire la sua pelle, e a farle perdere qualche goccia di sangue.
-Ma… Maledetta!…
Kaolinite rimarginò la ferita con la magia; fece quindi per bere il sangue perduto, ma Sailor Saturn le fu di nuovo addosso e la atterrò con una ginocchiata e un altro colpo di falce, e per buona misura scagliò una piccola sfera d'energia sulle gocce cadute sul pavimento per distruggerle. La guerriera fu sul punto di scagliare un altro attacco, ma si bloccò un istante a fissare il sangue evaporato, colta da un dubbio.
-Sailor Saturn!- gridò Tsunade per avvertirla -sopra di te!
La sailor alzò lo sguardo, appena in tempo per vedere Kaolinite, libratasi in volo, scagliarle addosso il colpo che il Quinto Hokage aveva già provato sulla sua pelle.
-DREADFUL MEDITATION!!!
-SILENT WALL!!!
Il raggio formato dai frammenti di cristallo si infranse contro la barriera appena eretta, ma la strega si teletrasportò all'interno e sorprese Saturn centrandola in pieno.
-N… NO!!!
Tsunade si portò le mani alla bocca, inorridita. Sailor Saturn era stata imprigionata nel cristallo, dalla testa ai piedi, e dalla sparizione del Silent Wall più piccolo era chiaro che stava perdendo il controllo sui suoi poteri.
-Sì, sì, SI! Finalmente, ti ho in pugno!
Sulla risata festante di Kaolinite il cristallo cominciò a brillare di una luce psichedelica, segno che quanto intrappolato all'interno stava per essere disintegrato.
-Quando il corpo di Saturn verrà distrutto resterà solo lo spirito. E finalmente Chaos… !
Con uno scoppio fragoroso il cristallo esplose in una miriade di frammenti. E Sailor Saturn ne uscì, completamente illesa, per lanciare uno dei suoi colpi migliori.
-GALACTICA CANNON!!!
Veloce, Kaolinite disegnò nell’aria un buco nero per risucchiare il raggio violaceo d’energia e farlo riapparire alle spalle dell’avversaria. Prevedendo la contromossa, la guerriera della distruzione si voltò di scatto e tagliò in due il Galactica Cannon con la falce, separandolo in tante sfere più piccole, che poi aizzò contro la strega. Colta alla sprovvista, non avendo modo né tempo di schivare l’assalto Kaolinite fu colpita in pieno e scagliata duramente al suolo, dove rimase dolorante.
-Non… non è possibile… Io ti stavo dominando… soltanto pochi minuti fa…
-Stavi combattendo contro Hotaru, non me. Al contrario di lei, io non ho paura di sfruttare al massimo i miei poteri. E ora che ti ho indebolita abbastanza, posso sfogare il potere della distruzione senza temere interferenze.
Detto questo, la guerriera della distruzione sprigionò la propria aura e iniziò a far roteare il Silence Glave di fronte a sé sempre più velocemente.
In un istante, la cupola in cima alla torre fu saturata di un'energia oscura ed opprimente, capace di tenere Kaolinite schiacciata al suolo.
-Sa… Sailor Saturn!- gridò Setsuna da dentro la sua gabbia -hai davvero intenzione di sacrificarti?! Non puoi farlo! Che ne sarà di Hotaru?
-Fidati di me, Sailor Pluto! Hotaru è al sicuro, e quando tutto questo sarà finito lei sarà l'unica a non aver subito conseguenze!
-Che… che cosa intendi dire?
-Ora che il cristallo di Sailor Moon e il sangue di Chaos sono una cosa sola, per separarli è necessario distruggerli e ricrearli dal principio! E il potere della distruzione è l'unico mezzo che ho per farlo!
Dalla rotazione della falce nacquero tre sfere di energia: una bianca, una nera e una violacea.
-Io morirò, ma non sarà per sempre, non temere! Per quanto riguarda te, Kaolinite… Ormai sei diventata un tutt'uno con l'energia che hai creato unendo il cristallo con il sangue. Quando essi saranno divisi, tu morirai. Di nuovo, e stavolta sarà per sempre!

Choji, Ino, Kiba, Akamaru, Haruka e Michiru erano giunti dopo una breve corsa ai piedi della torre: avvertito lo sbalzo di temperatura causato dalla lava sgorgante, il gruppo aveva subito provveduto ad aggirare l'edificio portandosi sul lato del mare, dove la bollente colata si era parzialmente solidificata.
-Io… Non credo sia stata una buona idea venire qui- sospirò Ino facendosi aria con una mano.
-Co… coraggio, amici- cercò di rassicurare Choji, annaspando -non è poi… tanto male... Dopo tutte le ustioni che mi sono beccato, a questo caldo ci si abitua…
-Gente, abbiamo un problema.
Tutti si portarono alle spalle di Michiru, che con il suo specchio aveva appena terminato di esaminare la torre.
-Pare che questo edificio sia in realtà un blocco unico, senza alcuna porta o scala interna. Se vogliamo salirci, dobbiamo per forza arrampicarci all'esterno.
-Allora… non è come la fortezza di Chaos? Non ci sono interminabili scale a chioccia?
-Temo di no, Choj…
-YU-UUUH! È magnifico!
Dopo aver fatto un salto di gioia, Choji si chinò e invito tutti a salire sulla sua schiena.
-Forza, in groppa! Non c'è tempo da perdere!
Capite le sue intenzioni, Ino, Kiba, Akamaru ed anche Michiru obbedirono. Dubbiosa, Haruka si limitò invece a posargli una mano sulla spalla.
-Vuoi portarci tutti fin lassù a cavalluccio? Ammiro le tue intenzioni ma…
-CHO BAIKA NO JUTSU!!!
Un secondo più tardi, Haruka si ritrovò aggrappata con tutte le sue forze a una spalla diventata immensa così come il resto del corpo dell'Akimichi, che si era di fatto trasformato in un gigante. Non raggiungeva in altezza nemmeno la metà della torre, ma arrampicandosi avrebbe comunque scalato decine di piani in pochi secondi.
-Signori, tenetevi forti! Si sale!

"Non può finire così. Non può… Ero a un passo dalla vittoria… E ora sto per tornare a subire le torture eterne dello spirito… Non voglio! NON VOGLIO!!!"
Le dita di Kaolinite si strinsero allo scettro che aveva creato in precedenza.
Questo le fece avere un'illuminazione.
"In me ho il potere di Sailor Moon e di Chaos, l'energia prodotta dall'eterno contrasto fra bene e male! Non posso essere più debole di Sailor Saturn! Se la leader delle guerriere sailor è Moon e non Saturn, ci dev'essere una ragione!"
Usando le proprie ali scheletriche come bastoni, la donna si rimise a fatica in piedi e raccolse tutte le energie residue per l’ultimo, disperato attacco.
-Qualunque cosa tenterai servirà a ben poco, Kaolinite!- gridò Sailor Saturn, apprestandosi a lanciare il suo colpo più letale.
-Tu… Tu dici? Questa… è una variante del colpo con cui Sailor Moon ha purificato Chaos Goku! Dimmi, ti consideri più forte di lei? Ti consideri più forte di Chaos e Sailor Moon messi insieme?!
Sailor Saturn ebbe un sussulto. L’affermazione di Kaolinite le fece insinuare un dubbio atroce e del tutto legittimo. Ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.
-Io… Io non ti temo! DEATH AND REBIRTH REVOLUTION!!!
-BLACK STAR, CRYSTAL DEADLY KISS!!!
I due attacchi impattarono l’uno contro l’altro. Tutta la torre e le aree circostanti furono scosse da un violento terremoto, e una luce potente quanto quella del sole illuminò a giorno la città e le periferie, estendendosi per svariati chilometri.

Quello che Trunks vide, non appena tentò con sofferenza di alzar la testa e rimettersi in ginocchio, andava al di là di ogni sua paura.
Oltre ad aver acquisito una quinta coda, Eudial aveva perso ogni singola traccia di essere umano che le era rimasta.
Il chakra della volpe aveva consumato la ragazza dall'interno, bruciandole la pelle e i vesti e tramutandola in un mostro umanoide completamente infuocato. Le braccia e le gambe erano diventate zampe di belva. La testa, privata dei caratteristici capelli raccolti in tre trecce, si era allungata in maniera innaturale. Del viso non erano rimasti che una bocca larga e zannuta e due pozzi di luce al posto degli occhi.

  
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