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Autore: LadyRoran    02/12/2015    0 recensioni
"Frequento un corso, questo semestre, che mi distrugge il cervello... per colpa di due elementi".
Steve e Bucky sono colleghi universitari, diametralmente opposti, e spesso, a lezione, si ritrovano a discutere sulla Guerra Fredda. Amy, amica da tempo di Steve, si ritrova tra due fuochi.
Modern!AU.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio, Steve Rogers
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Newspapers in your shoes


Il "Ringraziamento" arrivò, e con lui anche la cortina di ferro su casa mia.
Prima di tutto, Dan, l'amico/ragazzo di Peggy, non era riuscito a venire. Dopo un incidente in macchina, adesso era obbligato a casa con la gamba ingessata, e quindi si sarebbe saltato il lieto evento. Per evitare di sprecare i soldi del biglietto, però, insieme a Peggy venne un altro collega, Howard Stark.
Dal momento in cui era entrato in casa, aveva iniziato a provarci. Con me, con Sharon, e pure con Peggy, e nemmeno tanto velatamente.
È una di quelle persone che non fa altro che vantarsi di quello che fa, dei suoi successi, del suo essere un playboy... e Steve era pronto a buttarlo fuori da un momento all'altro. 
Nonostante ciò, però, eravamo tutti tranquilli, ma non era ancora arrivato Bucky.
Avevo già preparato la tavola, fatto il purè di patate, l'insalata, gli antipasti di affettati e formaggi, e Sharon aveva fatto una cheesecake che sembrava buonissima.
I polletti, invece, li avremmo presi già pronti, essendo tutti incapaci di prepararlo, e li avrebbe presi proprio Bucky.
Quando suonò il campanello, Steve si precipitò alla porta prima che potessi fermarlo.
"Bucky".
"Steve".
Il gelo. Li trovai a guardarsi in cagnesco, ma non ancora sul punto di picchiarsi.
"Ehi!" Gli andai incontro mettendomi a braccetto, e poi dandogli un bacio sulla guancia, mette Steve era ancora lì impalato, a guardarci.
"Niente sciarpa oggi?" Disse, beccandosi poi il mio sguardo fulmineo.
"No, avevo caldo". Ovviamente richiamai anche lui. L'avevo già avvisato di comportarsi bene. 
In effetti, quel giorno, era vestito in modo leggermente diverso dal solito. Maglioncino blu notte, giubbino di pelle nero sopra, e un berretto grigio scuro, con i capelli dietro le orecchie, e non davanti alla faccia.
Ci incamminammo verso il soggiorno, dove per fortuna c'era un po' di musica a coprire i battibecchi di Peggy e Howard.
Avevo scelto una compilation anni quaranta e cinquanta, essendo un po' tutti fan di questo genere, così decisi di spezzare un po' il ghiaccio a modo mio.
Misi "Boogie Woogie Bugle Boy", e poi esclamai "balliamo!", prendendo per mano Howard e gettandomi in pista. Bucky invitò Peggy a ballare e Steve andò con Sharon. Io lanciavo qualche occhiata a Peggy come a dire "tieni a freno la lingua!" e tutti improvvisammo uno swing da veri esperti. E con esperti, intendo che eravamo delle schiappe.
"Howard, tu sei nella stessa facoltà di Peggy?"
"Sì, esatto... E mi vorrei specializzare in progettazione aereospaziale". In pratica, si voleva interessare di cose fighe, strumentazioni, veicoli, un vero e proprio inventore, e mi resi conto che il vero modo con cui riusciva a conquistare era questo, non facendo il casca morto, ma parlando dei suoi progetti, mettendoci passione e intrattenendoti così tanto da pendere dalle sue labbra.
"Ehi, mangiamo?" propose Steve, spegnendo lo stereo e prendendo Sharon per mano, dividendola da Bucky. La pace era durata troppo poco.
Ci accomodammo tutti in sala da pranzo ed iniziai a servire i piatti. Bucky mi fissava e ridacchiava, forse a causa del mio bellissimo grembiule, e notai che Steve continuava a guardarlo male, irritato.
Il pranzo, nonostante l’inizio un po’ burrascoso, stava procedendo tranquillamente, con conversazioni sul più e sul meno, gli ultimi film usciti, le avventure di Peggy come fuorisede e di come riesce sempre a fare il culo ai suoi colleghi… Bucky era anche abbastanza coinvolto, dimostrandosi un tipo sociale, in fin dei conti, ma le cose si complicarono quando arrivammo  al dolce.
Sharon stava portando la sua bellissima cheesecake dalla cucina quando Peggy, all’improvviso,  decise di portare il discorso proprio su Bucky.
“E invece, Buck… posso chiamarti Buck? E’ carino”.
“Solo una persona mi chiamava Buck, ma puoi, certo”.
“Bene, Buck. Raccontaci un po’ di te! Come mai hai scelto Scienze Politiche?”
“Sarà stato convinto dai suoi amici dell’Hydra” disse Steve, intromettendosi. Sia io che Sharon ci fermammo e, invece di tagliare e servire la torta, restammo a fissarlo contrariate.
"Hydra? Cos'è?" Chiese Howard, mentre vedevo Bucky ribollire di rabbia.
"Una banda di idioti", rispose Steve, ma a quel punto fui io a scoppiare.
"ORA BASTA. VOI DUE, FUORI." Lasciai la cheesecake sul tavolo e strattonai Steve e Bucky per la collottola, recandoci in giardino.
"La cheesecake è una torta che porta serenità e benessere, non si può mangiare con voi due che fate così. Quindi ora chiarite".
"Ma chiarire cosa? Io sono tranquillo".
"Anche io!"
"Certo, come no! È tutto il giorno che vi scambiate occhiatacce e frecciatine, e nemmeno velatamente. Urlate pure, se volete. Vi lascio soli, anche perché fa freddo e non voglio diventare capitan ghiacciolo".
Tornai dentro con il terrore di aver scatenato una guerra, lì fuori. Per fortuna in giardino c'erano solo dei cassonetti della spazzatura, quindi non avevano molto per picchiarsi, a meno che non usassero il coperchio come un frisbee o come scudo.
Noi quattro, invece, avevamo ripreso a conversare e mangiare, mentre Howard si vantava delle sue  molteplici conquiste in facoltà, e Peggy se la rideva sotto i baffi.
Ogni tanto sentivamo Steve o Bucky alzare la voce sull’altro, a volte si urlavano proprio addosso, con momenti alternati di discorsi ad un tono normale o persino bisbigliato. Dopo una buona mezz’ora, ancora non erano rientrati, così decisi di portar loro il meritato dolce.
Quando uscii in giardino li trovai seduti uno accanto all’altro, con Steve che aveva appena poggiato la mano sulla spalla di Bucky, scambiandosi un’occhiata di comprensione. Mi fu impossibile non sorridere, a vederli, e forse mi uscii anche una risatina, perché fui notata.
Bucky si voltò verso di me e sembrò illuminarsi, ma probabilmente era per la torta.
Mi feci spazio tra loro e mi sedetti, spostando lo sguardo prima su uno e poi sull’altro, sorridendo come un’imbecille.
“La smetti di fare la scema?” mi domandò Steve prima di addentare un pezzo di biscotto.
“Non posso! I miei bambini hanno fatto pace! Perché… avete fatto pace, giusto?” si misero a ridere e Bucky, che con la mano sinistra teneva il piatto, mi mise l’altra sulla spalla e mi tirò a sé, per poi darmi un bacio in fronte.
“Sei un pasticcino”, al che Steve lo riprese, dicendo che non sarei comunque mai potuta essere buona come la cheesecake di Sharon. Anche Bucky concordò su questo, così mi finsi imbronciata, anche se in realtà ero davvero felice che i due avessero fatto pace. Certo, l’importante era non sfottermi troppo, però.
Alla fine anche Sharon, Peggy e Howard ci raggiunsero in giardino (loro però avevano avuto la brillante idea di prendere i cappotti, prima), e improvvisammo un Riff-Off, dividendoci in ragazzi contro ragazze (inutile dire che vinse “il sesso debole”). La scusa per la loro sconfitta fu “Howard ha perso tempo mentre parlava con suo fratello Tony, e voi ne avete approfittato”.
“Beh, allora… possiamo darvi la rivincita! Cosa facciamo?”
Steve si fece avanti, con lo sguardo fiero, probabilmente pronto a dire una cazzata.
Combattiamo”.

************

# CIAOOOOOOOOOOOOONE #
FINALMENTE sono riuscita a scrivere l’ultimo capitolo, con cui si conclude la nostra storia.
Come vedete, ho inserito un po’ di riferimenti al TRAILER MA DICO IO L’AVETE VISTO QUEL TRAILER IO SI’ DIREI UNA SESSANTINA DI VOLTE aemh, scusate, mi sono fatta prendere un po’ troppo la mano.
Il trailer, sì. Bello, eh? Per niente feelsoso.
Mi ci sono ispirata perché volevo/dovevo far fare pace ai due babbuini, e non avendo molto materiale (visto che il 4 maggio è ancora LONTANISSIMO), ho preso spunto dal trailer.
Chicchina, avete notato il nome del fratello di Howard? Volevo inserire anche Tony, in qualche modo, ma non sapevo come, e alla fine ho optato per una piccola citazione così.
Chicchina 2, avevo voglia di inserire un momento fluffoso caruccioso e quindi il bacino in fronte era d’obbligo :))))))))))))
Volevo inserire troppo lo scambio di frasi tra Falcon e Cap del trailer, e ho pensato “perché non in chiusura? E’ figo!” e quindi ecco u_u
Bene, spero che vi sia piaciuto il capitolo e, ovviamente, tutta la storia. Grazie delle recensioni, delle visite e quant’altro, e, se vi va, la canzone che ho citato nel testo è Boogie Woogie Bugle Boy delle Andrew Sisters (
https://www.youtube.com/watch?v=OfWc52smNs8), se vi piace la musica anni quaranta e non le conoscete, dovete assolutamente ascoltarle! Spotify FTW u_u

Inoltre, ho inserito in ogni capitolo i vari riferimenti, compreso in questo, li trovate più giù!


Consiglini:
- Guardate Agent Carter, che ritorna a gennaio con la s02.
- Guardate il trailer di Civil War. Una volta al giorno toglie il medico di torno. Ma potrebbe farvi diventare scemi, come nel mio caso. NAAAH, io lo ero già!

Grazie a tutti <3 <3 < 3
 Rory

 
SPAZIO RIFERIMENTI
- L’abbigliamento di Bucky è ispirato all’outfit molto casual (ma lui sta bene anche con un sacco della spazzatura) di Sebastian Stan durante la sua visita a Pechino.
- Solo una persona mi chiamava Buck, non so se è effettivamente così (XD) ma comunque il riferimento è a Steve.
- Capitan Ghiacciolo
- Aveva appena poggiato la mano sulla spalla di Bucky, scena del trailer rgthgedsfadf
- "Cosa facciamo?" "Combattiamo", scambio di battute nel trailer. Ho già detto che amo quel trailer?

 
  
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