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Autore: Ehybastaldo_    07/12/2015    2 recensioni
"Quando hai baciato la ragazza!" urlò Liam.
"Quale ragazza?" chiese indisturbato Zayn.
"Cosa c'entra la ragazza?" Niall non capiva il ragionamento di Liam.
"Ma quale ragazza?" nessuno dava più conto a Zayn perché troppo intenti a ricordare la sera prima.
"Pensaci bene: sei caduto all'ingresso perché non hai visto lo scalino, ti sei seduto al tavolo prenotato sbagliato rischiando di prenderti un pugno da quell'ammasso di muscoli che aveva prenotato quel posto, ti sei versato una birra addosso davanti alla tipa e dopo che ti ha baciato poof! due ragazze spettacolari hanno voluto ballare con te, offrendoti un passaggio verso casa con la loro Maserati." spiegò Liam, pensando davvero che quella ragazza era la... madrina della fortuna di Niall? Sì, doveva essere qualcosa del genere!
"Oh, oh! Ma non era una, la ragazza?" Zayn alzò la voce, attirando l'attenzione dei due.
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Minilong composta da una decina di capitoli, spero vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me scriverla!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TROPPI ORMONI LIBERI
 

Niall non sapeva come comportarsi, se sporgersi un altro po' in avanti o se aspettare Eve avvicinarsi. E anche la bionda lo pensava: sarebbe sembrata troppo frettolosa di riavere la  sua fortuna o doveva aspettare che finisse di avvicinarsi lui?
Eve poté sentire il respiro caldo di Niall solleticargli la pelle, sorrise involontariamente e poi si prese di coraggio spezzando la piccola distanza che li separava. Questa volta il bacio era diverso: Niall aveva le labbra leggermente screpolate dal freddo, però erano belle da baciare, mentre quelle di Eve erano sempre morbide e sapevano di fragola, ma erano calde e Niall non voleva staccarsi subito come la sera prima. Per questo allungò una mano e le sfiorò una guancia, spingendosi di più verso di lei. Forse stava esagerando, ma se la fortuna non gli fosse tornata più? Pensava che Eve dopo quella sera non si sarebbe fatta più viva, tanto valeva approfittarne un po'. E ne rimase sorpreso, perché Eve non protestò, anzi sembrò ricambiare con piacere.
Ma poi si ridestò dai suoi pensieri che, chissà come mai, avevano fatto uno strano giro facendole perdere completamente il lume. Era bello baciare quel ragazzo, ci sapeva fare nonostante fosse durato pochi secondi.
Si separò lei per prima, allontanandosi piano piano e sentendo il leggero lamento di Niall che la sorprese un po'. Forse era piaciuto ad entrambi, ma in realtà sapevano come stavano le cose. E Niall sicuro si era lamentato perché adesso la fortuna non era dalla sua parte, altro che bacio, pensò la bionda.
"Uhm, ok..." erano entrambi in imbarazzo e per spezzare l'aria tesa che si era creata, ricominciarono a mangiare. 
Chiacchierarono un po' e dopo il dolce, Niall che si macchiava i pantaloni -chissà perché!- e che quest'ultimo pagava il conto per entrambi, si riunirono con gli amici e si salutarono.
"Quindi, domani sera alla stessa ora, qui?" sembrava quasi disperato il tono di Niall e Misha osservò attentamente il ragazzo: quel biondino era bello, poi quell'accento irlandese lo rendeva ancora più interessante. Conosceva a memoria i gusti della sua migliore amica e se doveva essere sincera, Niall non rientrava nei suoi canoni, ma lo scambio dei loro sguardi la diceva differente.
Non voleva scommettere come aveva fatto il suo ragazzo con Liam, ma era sicura che con quello scambio di baci, già, era successo qualcosa. Non sapeva cosa si erano detti durante la cena, ma si era preparata giusto due domande mentalmente mentre cenava da fare all'amica non appena sarebbero rientrate in casa. Guai a Evelyn se provava a scappare dalle sue grinfie! Non l'avrebbe fatta dormire!
Eve annuì, estraendo il suo cellulare dalla borsa e porgendolo a Niall, "Scrivimi il tuo numero. Sai, nel caso ci fosse qualche problema." spiegò e Niall dovette trattenersi dal cominciare a fare uno strano balletto per tutto il parcheggio del locale. Non era felice solo perché una bella ragazza gli aveva chiesto il numero, ma soprattutto perché voleva dire che avrebbe mantenuto la promessa e che sarebbe stata disposta a scambiarla con lui per un po'.
"Sì, certo. E tu scrivimi il tuo, non si sa mai." voleva essere sicuro al cento per cento e quindi le passò il suo telefono, scrivendo velocemente il suo numero su quello di Eve e riconsegnandoglielo.
Poi tutti si salutarono ed ognuno salì su un'auto.
"Però è carino." Misha si girò ad osservare l'amica, intenta a guardare qualche notizia sul suo cellulare, senza metterci tanto impegno.
"Liam sicuramente!" si intromise Louis, sorridendo come un ebete.
"Stai zitto! Mica parlavo di te o di Liam!" lo riprese la castana, controllando di nuovo qualche possibile musione da parte dell'amica. Ma ricevette solo un "Sì, carino." in tono atono.
Odiava quando Eve non esprimeva le sue emozioni, voleva leggerle nel pensiero o farle il solletico sui fianchi fin quando quest'ultima non avrebbe vomitato la verità.
"Beata te che hai il suo numero."  sbuffò Louis tristemente.
"Lo puoi rubare dal suo cellulare." gli suggerì Harry, scherzando ovviamente.
"Hai il numero di Liam?" gli occhi di Louis si spalancarono ed Eve ebbe per un momento paura del suo amico.
"Intendeva dire quello di Niall, cretino!" gli diede un pugno sul braccio e mentre Louis si lamentava con voce acuta, gli altri ridevano.

"Se continui a fissare quel numero, lo consumi." nel frattempo, Liam, prendeva in giro il suo amico biondo. Aveva visto come guardava quella ragazza e non capiva se le piaceva lei, o solo la fortuna che gli dava. O toglieva, in quel caso.
"Lo so, lo so... Ma solo io penso sia stata una fortuna averla incontrata?" Niall finalmente scollò i suoi occhi dal cellulare e fissò Liam, che però prese una buca.
"Io la adorerò di nuovo quando ti ripasserà la fortuna." si lamentò il suo amico, volendo non rompere la sua auto.
Niall rise un po'.

* * *

"Eve, sto arrivando! Ho avuto un problema a lavoro e tra il fare la doccia, cercare le chiavi ho perso un sacco di tempo! Scusami!" Niall aveva avuto la sua giornata migliore di sempre: un signore importante nel campo della musica era andato a trovarlo e senza giri di parole gli aveva detto che voleva delle canzoni scritte da lui. Gli piaceva il suo sound, per non parlare dei meravigliosi testi che scriveva.
Era super felice! 
Ma poi aveva perso tempo, aveva offerto del caffè al signore che l'aveva reso il ragazzo più felice della Terra e, dopo aver fatto la doccia, non aveva trovato le chiavi dell'auto dove le aveva lasciate poco prima.
"Stai tranquillo. Però, dato il brutto tempo, ho deciso di andare via. Vieni a casa mia, sulla sesta strada, numero 364." rispose tranquilla Eve, sistemandosi l'enorme felpa che aveva indossato dopo essersi inzuppata da capo a piedi.
Niall guardò un'insegna e si accigliò, "Sto arrivando." Era davvero vicino, non ci avrebbe messo più di dieci minuti.
Si salutarono velocemente e attaccarono la chiamata.
Eve prese il suo cellulare e scese al piano inferiore, dove i suoi due coinquilini si stavano strusciando senza alcun problema sul divano.
"Intrusa in arrivo." si fece notare. Aprì il frigo e prese un succo alla pesca. Lo bevve velocemente e si girò verso i suoi amici, intenti a scambiarsi effusioni molto accese.
"Per favore, avete il vostro letto di sopra e poi sta arrivando Niall per la solita questione." disse seccamente Eve, sperando che i due alzassero il culo e facessero i loro esperimenti sessuali da un'altra parte della casa, possibilmente lontano da lei.
"Uuuh, Niall. Ultimamente lo vedi spesso." scherzò Harry, ricevendo uno schiaffo giocoso da parte della fidanzata.
"E comunque potete andare voi in camera tua, così sarete soli e senza interruzioni." continuò il riccio, sapendo di star stuzzicando Eve. Doveva vincere la sua scommessa, doveva convincere Eve senza volerlo a non innamorarsi di quel ragazzo.
La ragazza arrossì senza motivo e diede le spalle ai due, chiedendosi se far entrare Niall in casa sua fosse una buona idea. Lo era?
Afferrò il cellulare e scrisse velocemente un messaggio.

Da: Eve
A: Niall
Sei vicino? Così esco io, in questa casa ci sono troppi ormoni liberi.

La risposta non tardò ad arrivare.

Da: Niall
A: Eve
Sto parcheggiando proprio in questo istante.

Eve avvisò i suoi amici del cambio di programma e indossò un pesante cappotto.
"Cenetta romantica?" urlò Harry prima che Eve chiudesse la porta, facendola sbuffare: ok, negli ultimi giorni c'erano stati scambi di baci tra i due per quella cosa della fortuna e ovviamente avevano cominciato a parlare delle loro vite private, avevano sorriso delle disgrazie altrui e avevano condiviso qualche bella notizia degli ultimi giorni, anche.
Eve alzò lo sguardo al cielo e notò che era cupo,  un temporale era in arrivo. E infatti appena scese le scale di casa, violente gocce di acqua scesero dal cielo e colpirono in pieno la ragazza.
"Oh, ma dai! Non potevi aspettare cinque secondi?" imprecò verso l'ignoto, correndo verso l'auto di Niall.  Aprì lo sportello e lo richiuse velocemente, scrollandosi un po' i capelli bagnati.
"Sei un po' sfigata, sai?" la prese in giro il biondo, ricevendo in cambio un pugno giocoso sulla spalla.
Eve pensò bene di togliersi il cappotto e l'aria calda della macchina le investì le guance, riscaldandola un po'. Niall non era quel tipo di persona che soffriva il freddo, però conoscendo il corpo particolare di Eve -che praticamente sentiva freddo anche d'estate-, aveva ben pensato di accendere il riscaldamento dell'auto, accogliendola nei migliori dei modi. Ed aveva ragione. Eve lo stava ringraziando mentalmente.
"Come è andata oggi?" chiese Niall, sperando di trovare un argomento per spezzare qul silenzio creato.
Eve sospirò lentamente, piegando ordinatamente il cappotto sulle gambe. Aveva una strana mania, lei: amava l'ordine e cercava sempre di riordinare tutto ciò che non era al suo posto, anche se non era roba sua.
"Solite cose di quando si ha la sfiga addosso. La cosa peggiore è stata, però, trovare la mia migliore amica e il suo ragazzo avvinghiati sul divano della cucina a fare chissà quali cose!" si lasciò andare finalmente. Ormai parlare delle loro giornate era una cosa normale, quasi si sentivano obbligati a scambiarsi quelle informazioni e ne erano felici, comunque.
Niall sorrise appena, cercando di immaginare l'imbarazzante scena a cui la bionda aveva dovuto assistere.
"Ah, allora è stato questo il motivo degli ormoni liberi?" chiese retorico Niall, ricevendo in risposta un cenno positivo con la testa.
"E poi ho anche le mestr-" ma Eve si bloccò immediatamente, non sapendo se potersi spingersi fino a tanto l'avrebbe messa in una luce diversa.
"Oh, allora avrai una fame da lupo." Niall ruppe il silenzio imbarazzante ancora una volta, forse giocando a suo vantaggio la fortuna che ancora lo invadeva. 
"Già! Non vedo l'ora di mangiare qualcosa di commestibile. Credo che Misha abbia avuto altre cose per la testa che pensare a cucinare, però." rispose immediatamente.
La pioggia aumentava sempre di più, battendo prepotentemente sul parabrezza dell'auto di Niall e il biondino non faceva che riflettere: sarebbe stato troppo invasivo chiederle di mangiare insieme, magari in un bel ristorante?
Ma poi la guardò bene ed Eve indossava un semplice indumento comodo per stare in casa, magari aveva altri progetti.
"Ti va di mangiare un boccone insieme? Potremmo andare in un locale carino che conosco." alla fine si fece coraggio ed Eve ne rimase stupita.
Lo voleva davvero? Alla fine non era male come idea e non era neanche il momento giusto per rientrare in casa.
"Mi fido di te." alla fine acconsentì, facendo sorridere felice Niall, "Però fammi indossare qualcosa di meglio." 
Niall annuì e quando la bionda gli suggerì di aspettare giusto dieci minuti in macchina per evitarsi anche lui di trovare i suoi amici alle prese con qualche strana posizione sul divano, le venne in testa una strana idea. 
Aprì velocemente la portiera dell'auto e richiamò Eve, qualche passo dalla casa.
"Cosa?" quasi urlò la ragazza, non capendo. Si stavano bagnando entrambi e non era una buona cosa, almeno per lei visto che era facile ai malanni.
"Possiamo fare anche questo, rendere ancora più interessanti i baci." urlò di rimando il biondo. Forse non era una geniale idea, ma nella sua testa sembrava carina. Eve ancora non capiva.
"Cosa stai dicendo, Niall?" la ragazza alla fine si arrese e lasciò che la pioggia bagnasse entrambi. 
Niall si prese di coraggio, chiuse la portiera e le andò in contro, le prese la parte bassa del suo viso, tra il collo e il mento, e la baciò. Non un semplice bacio, era più approfondito del solito e la pioggia che continuava a cadere lo rendeva ancora più romantico.
Non c'era nulla di romantico, alla fine, Eve lo sapeva che era solo per quella cosa della fortuna. Solo che Niall aveva ben pensato di sfruttare la cosa, cercando di rendere quegli incontri un po' meno formali di quello che dovevano sembrare.
"Un bacio sotto la pioggia. Ho sempre desiderato riceverlo." il biondino finalmente parlò, un po' affannato per il bacio intenso.
"Questo intendevi?" chiese un po' meno confusa Eve, vedendo i capelli ormai zuppi di Niall incollarsi alla sua fronte. Le sue mani grandi e calde le scaldavano il collo.
"No, intendevo dire: perché non sperimentare i diversi baci? Quello sotto la pioggia è il primo, poi potrebbe esserci que-"
"Quello a testa in giù, magari!" suggerì la ragazza, facendo ridere Niall sommessamente.
"Questo me lo devi spiegare." disse.
"Uhm, ok. Direi, visto che sembriamo due pulcini bagnati, dovremmo fare un cambio di programma." Eve tirò per un braccio Niall verso casa, ridendo di quella situazione.
"Aspetta, fammi chiudere l'auto." disse il biondo, ma Eve lo tranquillizzò dicendo che il quartiere era tranquillo e che la sua auto era nel raggio della telecamera di casa sua, in ogni caso.
"Quindi?" chiese Niall una volta entrati in casa.
"Quindi adesso ci asciughiamo, mentre aspettiamo delle pizze calde." spiegò Eve.

 




E CI SIAMO!
Non volevo sembrare monotona e poi stiamo 
sempre parlando di una mini long, quindi non volevo
dilungarmi ancora per tanto, per questo ho fatto
'volare' i giorni c:

Spero vi piaccia e spero sempre in una piccola recensioncina
da parte vostra, per capire se ne vale la pena ormai finirla (a questo
proposito, ho in mente di concluderla prima di Natale, o almeno
ci provo.)
GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Sofi.


 
   
 
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