"You're too short and bossy, and your nose is all funny." 
{ Nightmare in Silver.

"Sort of short and roundish but with a good personality which is the main thing."
{ Into the Dalek


 

 

 

A volte, nei momenti in cui è solo e quel suo cervello davvero troppo pesante comprende che alcune cose non quadrano, gli viene in mente qualcosa.
Clara Oswald, lo sa, è stata importante. La sta ancora cercando. Ma come fa a cercare qualcuno del quale non conosce ormai più nulla?
Quindi si culla di questi momenti nei quali, così all’improvviso come una scarica elettrica, gli viene in mente qualcosa.

Troppo bassa e rotondetta.
Clara Oswald era davvero troppo bassa. Gli viene in mente quando afferra un librone sullo scaffale più alto, ricordando come probabilmente l’abbia più volte vista affannarsi per raggiungere quelle altezze. Era anche un po’ rotondetta, il viso era molto largo, soprattutto quando era infuriata con lui. Se si impegnasse, forse, potrebbe ricordare esattamente la scena, ma quando ci prova sente troppo dolore per poter andare avanti.

Prepotente.
E’ solo quanto gli viene in mente, dopo che ha appena riattaccato il telefono e risposto con un sonoro “NO!” a chiunque volesse parlargli. Forse a Clara questo non sarebbe piaciuto. Era prepotente, Clara, lo avrebbe costretto a richiamare.

Naso buffo.
Sta sistemando alcune viti dentro un cassetto, quando blocca la mano a mezz’aria e pensa che sì, Clara Oswald aveva davvero un naso molto buffo. Era un naso grosso? No, forse era verde come la pelle luminosa di quella lucertola che ha incontrato su Cassiopeia III. O forse era semplicemente nel posto sbagliato.
Ricorda solo che era un naso molto buffo, e guardarlo gli provocava sempre un sorrisetto.

Fantastica personalità
Non ricorda quasi nulla di Clara Oswald, ma sa quanto fosse stata importante. Ha l’impressione di essersi divertito un mondo con lei, ma non comprende il perché, forse. Doveva avere una grande personalità, questa Clara. Davvero fantastica. Però se prova a ricordare quanto fantastica precisamente fosse, beh, questo proprio non ci riesce, ed è un peccato.

La sta cercando, ma non sa da dove iniziare. Quei frammenti che gli affollano la mente, dopo un po’ scompaiono e forse ritornano decenni dopo. Finisce che si crea un ritratto, tra  i ricordi, poco nitido ed evanescente, al quale vorrebbe aggiungere altri tasselli, ma più pezzetti di puzzle aggiunge, più sembrano sgusciare via dalle mani come pesci spaventati.
Alla fine, si accontenta. Dopotutto ricorda bene quanto fosse meravigliosa.