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Autore: Shayleene    07/12/2015    1 recensioni
In una giornata estiva come tante altre, Maka Albarn si infuria (come sempre) con la sua buki Soul Evans che non si presenta alla sessione di allenamento.
Torna a casa credendo di trovarlo lì ad oziare, ma il ragazzo non c'è. E non compare nemmeno nelle ore successive. Svanito nel nulla. E' allora che Maka sente crescere una profonda preoccupazione che la porterà alla ricerca del suo compagno, e alla scoperta di sentimenti di cui non era ancora consapevole.
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franken Stein, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non l'aveva mai visto così... indifeso. Soul si era sempre e comunque comportato da "signor non ho bisogno di nessuno", compiendo spesso delle vere e proprie idiozie suicide pur di fare tutto da solo, però in quel momento ogni cosa in lui implorava aiuto. Quella vista le faceva provare un sentimento dolce e amaro allo stesso tempo. Le faceva piacere che finalmente la sua buki riconoscesse di necessitare del suo supporto, ma allo stesso tempo l'espressione così fragile che gli leggeva sul volto la causava quasi un dolore fisico al petto, un malessere che pareva tormentarle la sua stessa anima.
Purtroppo però i suoi patimenti non terminavano lì. Ciò che più le provocava sentimenti di colpa era quella vocina che, maliziosamente, continuava a ricordarle ogni sua minima debolezza. 
"Dovresti ringraziare Soul per il semplice fatto che non ti abbia abbandonata del tutto..." si sentiva dire dentro di sé. 
"Ti sta dando l'opportunità di diventare più forte, perché esitare?"
"Hai paura, Maka? Non eri tu quella che sosteneva di non averne mai?"
"Ammettilo, sai che non potrai mai essere alla sua altezza, nonostante tutto l'allenamento!"
-BASTA!- gridò la ragazza, cadendo sulle ginocchia e prendendosi la testa tra le mani.
"Adesso ti metti anche a piangere? Che femminuccia..."
"Chissà cosa starà pensando Soul? Si sarà già pentito di ciò che ha detto poco fa vedendoti in questo stato!"
Maka si rannicchiò su sé stessa, tappandosi le mani nella speranza che quelle vocine svanissero come per magia. Così non fu, e anzi esse crebbero persino di volume, affollandole la mente di pensieri negativi che la stavano straziando.
Debole. Insicura. Incapace. Inutile.
Parole che la colpivano con più forza di quanto avrebbero potuto farlo dei pugni di Black Star, lacerandola dall'interno e impedendole persino di fare un singolo ragionamento logico.
"Tua madre se n'è andata perché non sopportava di avere una figlia come te. Persino tuo padre ti ha lasciata a te stessa."
"Quanto tempo passerà prima che anche Soul faccia lo stesso?"
"Rimarrai sola..."
-No, no, basta, vi prego...- singhiozzò Maka mentre delle calde lacrime iniziavano a scorrerle copiose sulle guance piene di graffi. Quelle voci erano riuscite ad intaccare la spessa corazza che si era costruita faticosamente in quegli anni di delusioni e sofferenze, mettendo a nudo tutte le sue reali paure.
Perché in fondo ciò che dicevano era vero: temeva di non essere mai sufficientemente abile. Era terrorizzata al pensiero che potesse perdere anche la persona a cui teneva di più al mondo. Essere rifiutata perché non all'altezza.
Improvvisamente sentì delle mani che si posavano delicatamente sul suo viso e la invitavano ad sollevarlo. Alzò lo sguardo, sciogliendosi dalla posizione di difesa in cui era rannicchiata. Soul era lì inginocchiato davanti a lei, e non appena incrociò il suo sguardo la abbracciò forte, come volesse comunicarle tutto il suo appoggio.
Inizialmente la Meister rimase completamente irrigidita. Lo stesso Soul che pochi minuti prima gridava in preda alla follia dov'era svanito? Si voltò verso l'angolo della stanza nel quale ci sarebbe dovuto essere il demone, ma di quel malvagio essere non vi era più traccia, così come della pazzia negli occhi di Soul, che ora aveva posato le mani sulle sue spalle e la stava guardando intensamente.
-Andrà tutto bene Maka, te lo giuro. Non permetterò a nessuno di farti del male- le disse con sicurezza, accennando un debole sorriso.
-Ma... il demone... tu... i lampi neri...- balbettò Maka con voce fioca, osservandosi attorno con aria confusa  e con una sensazione di panico nel petto. Non si era immaginata tutto, ne erano prova tutte le ferite sul suo corpo.
Soul le posò una mano sulla testa, scompigliandole con delicatezza i capelli biondo cenere. -Ehi signorina secchiona, non ti fidi più nemmeno di me adesso?- chiese. Le labbra della sua Meister si incurvarono leggermente all'insù sentendosi chiamare in quel modo. Forse Soul era stato abbastanza forte da riuscire a ricacciare il demone nero nelle profondità della sua anima, forse quell'essere demoniaco non poteva rimanere nel mondo reale per troppo tempo. 
Ma almeno quell'incubo era finito.
-Certo che mi fido di te, idiota che non sei altro- ribatté lei, allungando la mano e dandogli una pacca sulla spalla.
Non ebbe neppure il tempo di rendersi conto di cosa stava accadendo. Vide solo la bocca di Soul aprirsi in un ghigno malefico, i suoi occhi rossi tingersi di un nero cupo e una risata, la risata del demone nero, risuonare all'interno della stanza mentre dal corpo della sua buki fuoriuscivano dei fili scuri come l'oblio che l'attaccarono.
Strisciarono rapidi sul suo braccio, infilandosi nella sua bocca aperta per lo sgomento. Le voci che sembravano essersi zittite scoppiarono nuovamente nella sua testa, e Maka iniziò a gridare disperatamente dal dolore. Si sentiva esplodere la testa, colpita da milioni di spilli.
"Lasciati andare..." dicevano le voci suadenti.
"Non resistere, e tutto finirà in un attimo..."
"Non desideri diventare più forte? Non brami essere adatta per Soul?"
Maka si strinse una mano alla gola, mentre un liquido scuro iniziava a colare dall'angolo della bocca e i suoi occhi verdi si tingevano lentamente d'ombra.
"Accogli il potere, devi solo smettere di combattere per un attimo..."
-Potere...- gracchiò Maka, e il respiro accelerato rallentò.
-Sì, potere- sottolineò Soul, appoggiandole sul viso una mano coperta di sangue nero. -Tu ed io, la Meister migliore e la Death Schythe invincibile. Da quanto aspettavamo questo momento?-
La ragazza smise di agitarsi, e nell'aula di musica calò il silenzio più totale. Sollevò lentamente la testa inclinandola a destra.
Sul suo volto, un sorriso folle era accompagnato da due occhi neri come la pece.

   
 
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