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Autore: hellblau    08/12/2015    0 recensioni
-Zay-zayn no, non puoi lasciarmi n-no n-no..NO!-
Mi svegliai di scatto con il fiatone, completamente sudato e con molta paura.
Di nuovo quel sogno.
Vederlo morire ogni sera era uno strazio. Avevo pure pensato di non dormire più per non vederlo.
Chiusi gli occhi e mi passai una mano fra i capelli bagnati dal sudore. Non sapevo più che fare e fra meno di un'ora sarei dovuto ritornare all'accademia. Amavo studiare e aiutare i mondani a scegliere la retta via e il pensiero di ritornare a farlo mi faceva dimenticare l'incubo che mi tormentava da mesi.
-
Mi affacciai dalla finestra poiché sentii delle voci a me familiari.
Louis Tomlinson, Ashton Irwin e Zayn Malik nella sua dannata bellezza mentre fumavo una sigaretta a prima mattina.
Il karma non mi vuole affatto bene.
Rientrai subito e mi buttai sul letto.
Quella giornata era iniziata benissimo e Zayn diventava sempre più bello.
Angel!niall || Demon!zayn || Ziall con accenni Larry
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Buongiorno belli!- esclamò Harry entrando nella stanza risvegliando da quello stato di meditazione. Mi alzai lentamente perché ovviamente mi sarebbe girata la testa e gli andai incontro abbracciandolo. -Haz! Mi sei mancato tanto!- risposi staccandomi da lui e lo aiutai a portare dentro le borse. -Riccio, sempre in ritardo, no?- aggiunse Liam dandogli una pacca sulla schiena. -Non è colpa mia se mia sorella ci mette un infinità per sistemarsi.- sbuffò il riccio. Gemma, sua sorella, era adorabile ed era terribilmente uguale ad Harry. Stesso carattere e stesso aspetto. Molti li consideravano perfino gemelli eppure Harry era più grande di lei di due anni. 
Scossi la testa e mi ricordai di dover aprire il trasportino di -Cake! Mi sono scordato di lui!- dissi schiaffeggiandomi la testa e precipitandomi verso il trasportino appoggiato sul pavimento. Aprii il trasportino e presi in braccio la palla di pelo per potergli fare le coccole. -Scusami piccolo, sono terribilmente sbadato.- sussurrai al gatto e sentii immediatamente le risate dei miei due compagni di stanza. Ero troppo sbadato. 
-Nialler, non è nemmeno iniziato l'anno scolastico e già ti scordi di fare le cose?- Disse Liam sistemando delle piantine sul suo comodino. Aveva un'innata passione per le piante e per i fiori. Sapeva come curarle e sapeva anche il significato dei fiori, infatti non a caso regalava rose o tulipani alla sua ragazza. E poi c'era Harry che sapeva fare delle coroncina di fiori bellissime e dovevo dire che addosso gli stavano benissimo. 
Sbuffai e guardai l'orologio. Erano le nove meno dieci e fra cinque minuti dovevamo stare in classe. -Signori, forse dovremmo andare.- dissi lasciando Cake a terra e afferrando lo zaino blu che avevo preparato sempre la sera prima. 
I ragazzi annuirono e andammo nell'aula dove avremmo fatto lezione.

Arrivammo in classe e notai che i demoni erano già in classe. Strano. 
I miei occhi si scontrarono con quelli di Zayn e sentii le guance andare in fiamme. Sul suo volto si aprii un ghigno e immediatamente abbassai lo sguardo andandomi a sedere al mio posto. Mi faceva sempre quell'effetto e ovviamente diventavo rosso come un pomodoro. 
Fortunatamente quel momento d'imbarazzo finì quando entrarono nell'aula i due professori: Il professore Cowell e il professor Winston. 
Il professor Cowell era abbastanza vecchio ma era molto saggio. Aveva i capelli ormai grigi e dietro di lui c'erano un paio di ali bianchissime e enormi. A volte era severo ma era come un padre per noi e poi ci adorava. 
Dall'altro lato il professor Winston, molto più giovane di Cowell ed era bellissimo. Non riuscivo a capire perché i demoni erano tutti bellissimi e ti attraevano con il loro sguardo. Tra l'altro, Harry mi aveva confessato che aveva avuto dei pensieri non proprio casti su di lui e per questo era stato abbastanza in ansia perché pensava di aver fatto un errore. Alla fine eravamo ragazzi quindi pensavo che fosse normale avere questi pensieri, certo, non su un professore ma su una persona con la nostra età. 
-Benvenuti a tutti!- Disse il professor Cowell con la sua voce potente. - È un piacere vedervi tutti qui quindi nom perdiamoci in chiacchiere e parliamo di quello che farete quest'anno. - aggiunse rivolgendoci un sorriso. -Quest'anno scoprirete quale, o quali, elementi riuscirete a controllare tra acqua, aria, fuoco o terra. Normalmente il fuoco e la terra vengono controllati dai demoni invece l'acqua e l'aria dagli angeli ma potrebbe anche capitare che quest'ordine non venga rispettato.- continuò Winston con un ghigno. -Inoltre, comincerete a combattere contro quindi formeremo delle coppie che resteranno tali per tutto l'anno e, inoltre, condividere te la stanza con il compagno che la sorte vi ha dato - concluse l'angelo. Ero eccitato e preoccupato allo stesso tempo. Avevo paura di capitare con Zayn e di scoprire il mio elemento. 
-Molto bene, se non avete domande possiamo procedere all'estrazione delle coppie.- Winston prese una sfera di cristallo dove c'erano dei bigliettini. Stavo sudando freddo. Volevo ma non volevo stare con Zayn. 
-Clifford!- esclamò il professor Cowell. Vidi l'angelo dai capelli rossi tinti avvicinarsi al banco e rivolse un sorriso timido al professore. Affondò la mano nella sfera e afferrò un bigliettino. Lo tirò fuori e lo diede al professore che immediatamente lo aprì e lo lesse. -Irwin!- il suo sguardo finì su un ragazzo con i capelli biondo cenere e gli occhi marroni . Sul volto del ragazzo si aprì un ghigno e fissò il rosso. Bene, Malik non era stato ancora estratto. 
Dopo Michael fu il turno di altri angeli e, visto che stavamo procedendo in ordine alfabetico arrivammo all'H e quindi -Horan!- guardai il professore e mi alzai sentendo lo sguardo dei miei amici e del gruppetto di Zayn su di me. 
In quel momento mi sentivo troppo Harry Potter quando, durante lo smistamento, pensava "Non Serpeverde, non Serpeverde". Ecco, io in quel momento ero "Non Zayn, non Zayn". Misi la mano nella sfera e afferrai un bigliettino. 
Quanto ero Effie Trinket in quel momento? 
Niall, non puoi fare sempre paragoni con i personaggi dei libri che leggi, svegliati! 
Diedi il biglietto al professore ma, ovviamente, la fortuna non era assolutamente dalla mia parte. Me lo sentivo, cavoli. 
-Malik!- perfetto, avrei passato tutto l'anno con quel demone. Mi girai e lo guardai mentre si scambiava un cinque con i suoi amici. 
Fantastico, avrei visto Zayn in mutande e a prima mattina e.. ommiodio, Niall non puoi pensare a queste cose! 
Andai a sedermi e aspettai che tutto questo finì. Harry fu accoppiato con Tomlinson e Liam a Samuels, un altro amico di Zayn. 
Ci alzammo e Zayn mi fermò bloccandomi il braccio. -Horan, stanza 218. Porta le tue cose, ti aspetto.- disse con voce decisa e roca. Volevo controbattere ma dalla ma bocca non uscì nessun suono quindi mi ritrovai ad annuire. Mi sentivo una formichina quando lui mi parlava. 
-Andiamo Nialler.- Liam pronunciò con voce dura quella frase. Sentii Zayn ridere e Liam mi tirò verso di sé. Liam voleva proteggermi, per lui ero come un fratello minore ed era suo compito proteggermi. Andammo nella nostra vecchia stanza a prendere le nostre cose. -Niall, fatti rispettare. Io non posso esserci sempre. - Disse Liam con lo stesso tono che aveva riservato a Zayn. Aveva ragione ma non riuscivo ad essere forte come lui o Harry. Annuii e con un gesto delle mani portai tutte le mie cose nelle valigie e misi Cake nel suo trasportino. 
-Bene, allora ci vediamo domani.- guardai i due ragazzi e lì abbracciai. Mi sentivo perso senza di loro, erano le mie ancore. 
-Non ti preoccupare, per ogni cosa noi ci siamo!- aggiunse Harry scompigliandomi i capelli. Annuii e Liam mi guardò con uno sguardo rassicurante. 
Presi le mie valigie e Cake e mi incamminai verso la stanza 218. Da quel che avevo capito, alcuni demoni sarebbero andati nella stanza dell'angelo assegnato e, al contrario, alcuni angeli sarebbero andati nella stanza del proprio demone. 
Ecco perché Harry non aveva fatto le valigie. Spero che Tomlinson non dorma sul mio letto. 
Arrivai nel corridoio dove si trovava la stanza e notai che le pareti erano bordeaux e il soffitto, il pavimento e le porte erano nere. Fantastico. 
Mi avvicinai alla porta e vidi che Zayn ci aveva appeso un cartello con una frase scritta con quello che sembrava.. sangue? Ommiodio
"Lasciate ogni speranza o voi che entrate." 
Non potevo crederci, l'aveva scritto veramente. 
Presi un lungo respiro e bussai due volte. Aspettai qualche secondo e la porta si aprii. 
Entrai e rimasi a bocca aperta. Era bellissima! 
Il soffitto era blu notte e sembrava un cielo stellato. Il blu andava sfumando con il nero man mano che si scendeva verso il pavimento dello stesso colore. I due letti erano neri e blu così come i due armadi. Sul letto nero c'era Zayn intento a fissare quello che c'era fuori dalla finestra mentre si fumava una sigaretta. 
-Ho pitturato io il soffitto. - Disse facendomi sussultare. Non me lo sarei aspettavo. Certo, sapevo che gli piaceva disegnare ma non pensavo fosse così bravo. 
Buttò la sigaretta fuori dalla finestra e si avvicinò a me. Alzai leggermente la testa poiché era più alto di me e lo fissai negli occhi. Erano bellissimi, lui era bellissimo. 
Sembravano marroni ma avevano quella puntina d'oro che li rendevano così particolari. 
Deglutii e abbassai la testa. -Ti..ti dà fastidio se il mio gatto è..è libero?- chiesi con un filo di voce. -No.- mi rispose con voce decisa. Annuii e liberai Cake dalla sua gabbietta. Lo vidi avvicinarsi al ragazzo e dovevo dire che quel batuffolo bianco risaltava terribilmente sugli skinny jeans neri di Zayn. Quest'ultimo sorrise al gattino e si piegò per accarezzare. Cake si rilassò sotto il suo tocco e iniziò a fare le fusa. Adorabili. 
Nel frattempo sistemai i miei vestiti e I miei affetti nell'armadio blu. Forse Zayn ha pensato che il blu fosse un colore un po' più "angelico". Mi girai verso il ragazzo e Cake e mi ricordai delle regole che voleva fissare Zayn. 
-Zayn.. um.. penso che dovremmo stabilire alcune cose tipo chi lava il bagno, chi lav...- mi bloccai quando ad un tratto me lo ritrovai di fronte.
-Giusto.- sussurrò. - Facciamo che farai tutto tu, si?- ghignò e io mi ritrovai ad annuire. 
-Se io ti dico di fare qualcosa, tu la fai. Chiaro?- aggiunse. 
-Benvenuto l'inferno.-

   
 
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