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Un
giorno,
Kaname volle parlare con Zero, all’insaputa di Yuki. A
proposito di un evento
che sarebbe presto giunto.
-Di
che cosa
volevi parlarmi?- disse Zero inespressivo.
-Lo
senti anche
tu, vero?- chiese Kuran.
-Cosa?-
-Questa
presenza malvagia-
-E’
da alcuni
giorni che la percepisco e non mi ispira niente di buono. Tu sai chi
è… non è
così?-
-Sì.
è un
sangue puro che portò sventura e morte nella famiglia Kuran-
-Chi
sarebbe
costui?-
-Rido
Kuran- e
appena dice quel nome, Zero sente una strana agitazione. Un agitazione
che
provava ogni volta che Yuki era in pericolo.
-Che
vuole
adesso? Perché è ritornato?-
-Vuole
solo una
persona che conosciamo molto bene, Kiryu-
-Non
dirmi
che…-
-Proprio
lei-
-Yu-Yuki-
-Esatto
ed è
per questo che ti ho voluto parlare-
-Se
è per
chiedermi di essere la guardia del corpo di Yuki, ti sbagli di grosso
se speri
che accetti una cosa del genere. Voi siete miei nemici. Lei non
è più
-Quanto
sei
sciocco, Zero Kiryu. Credi davvero a quello che hai detto?-
-Hai
qualche
dubbio, Kaname Kuran?-
-Io
nessuno ma
tu… ne hai parecchi-
-Cosa
te lo fa
pensare?-
-Il
fatto che
quando guardi Yuki ti si legge ancora il tuo affetto per lei. Ma ti
avverto,
Kiryu, lei starà con me per sempre e la renderò
felice al contrario di te che
non hai fatto altro che rovinarle la vita, perciò stalle
alla larga-
-Non
ti
preoccupare. Non ci penso a portartela via. Lei fa parte del passato
ormai-
-Lo
spero per
te, Kiryu. Comunque non era per la protezione di Yuki che volevo
parlarti ma
solo dirti di stare attento. Rido non è un vampiro da
sottovalutare-
-Come
mai sei
così premuroso?-
-A
me non
importa niente della tua morte ma a lei sì. e non voglio che
soffra per la tua
scomparsa-
-Non
temere per
la tristezza della tua cara sposa. Non sono così stupido da
morire per mano di
un vampiro-
-Ti
vedo sicuro
di te. Allora buona fortuna, Zero Kiryu- disse Kaname per poi andarsene.
-Non
ce n’è
bisogno… Kuran-