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Autore: Shayleene    09/12/2015    1 recensioni
In una giornata estiva come tante altre, Maka Albarn si infuria (come sempre) con la sua buki Soul Evans che non si presenta alla sessione di allenamento.
Torna a casa credendo di trovarlo lì ad oziare, ma il ragazzo non c'è. E non compare nemmeno nelle ore successive. Svanito nel nulla. E' allora che Maka sente crescere una profonda preoccupazione che la porterà alla ricerca del suo compagno, e alla scoperta di sentimenti di cui non era ancora consapevole.
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franken Stein, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alzandosi traballante dal bracciolo del divano sul quale si era appoggiata, andò nel corridoio che portava al bagno, sostenendosi a fatica sul muro. Stava malissimo, e aveva un bisogno assurdo di rinfrescarsi la faccia con dell'acqua fredda. Ma forse la verità non era che voleva calmare la nausea, piuttosto desiderava far svanire le lacrime che le stavano rigando il viso.
Dimenticare. Lasciarsi andare nell'oblio almeno per qualche ora. Magari poi sarebbe riuscita a riprendersi, magari si sarebbe fatta forza e avrebbe affrontato il futuro a testa alta. O, più probabilmente, sarebbe rimasta per sempre con una cicatrice che le avrebbe causato dolore ogni volta nella quale avesse utilizzato un'Arma. Dov'era finita tutta la determinazione che sosteneva tanto di avere? In che luogo era scomparsa la sua voglia di migliorare per diventare una delle migliori Meister?
Sembrava tutto svanito in una sofferenza che non le lasciava scampo, inghiottendola attimo dopo attimo. Un'anima spezzata, una compagna abbandonata.
Ma soprattutto, una ragazza privata di ciò che aveva scoperto quando ormai era troppo tardi.
Aveva quasi raggiunto la porta marroncina del bagno sul quale era appesa una targhetta in ceramica con il nome della stanza, quando vide la maniglia abbassarsi. La porta si aprì lentamente, e in quegli istanti Maka si sentì quasi investita da un uragano.
-Soul...?- mormorò, riconoscendo la figura del ragazzo appena uscito dalla doccia, con i capelli ancora bagnati e addosso solo dei pantaloncini corti.
-Oh, Maka- rispose lui, passandosi una mano tra i capelli e trattenendo a stento uno sbadiglio. Fu per questo che non vide i pugni della sua Meister stringersi talmente forte che si sarebbe quasi potuto udire lo scricchiolio delle ossa, e nemmeno la posizione che aveva assunto.
-SOUL EVANS!- sentì soltanto, prima di essere scaraventato a terra da un calcio micidiale alla testa. 
-Ehi!- protestò, -si può sapere che ho...- iniziò a dire, ma si bloccò immediatamente quando vide il volto di Maka rigato dalle lacrime.
La ragazza era finito col placcarlo sedendosi sopra la sua pancia e tempestandolo di pugni al petto. -Tu! Brutto! Idiota!- singhiozzò, lasciando che tutti i sentimenti che fino a quell'istante erano rimasti nascosti in un angolino del suo cuore potessero finalmente uscire.
-Ma ti rendi conto di quanto mi sia preoccupata?!- lo sgridò, lanciandogli quello che voleva essere uno sguardo minaccioso ma che fece solamente preoccupare ancora di più la sua buki. Quest'ultimo non sapeva come reagire perché aveva mai visto Maka in quello stato, e oltretutto non sapeva nemmeno quale fosse la propria colpa.
-Maka, che succede...?- chiese titubante, allungando la mano verso il suo viso. La Meister la allontanò con uno schiaffo, stringendo l'altra mano a pugno. -Lo vuoi capire che non puoi sparire così nel nulla? Lo vuoi capire che non ce la faccio più a sopportare questa situazione?!- lo aggredì tra le lacrime. Ormai non riusciva più a controllarsi, le parole sgorgavano da sole come un fiume in piena che usciva violentemente dagli argini.
Voleva farlo rendere conto di quanto la stesse facendo soffrire. 
-Continui ad evitarmi, mi rispondi come se io fossi la seccatura più grande al mondo e per concludere sparisci senza dire una parola... ti sembrano comportamenti corretti?!- gridò, sferrandogli un altro pugno al petto che la sua buki incassò senza emettere nemmeno un gemito di dolore. 
-Lo so che mi odi perché è colpa mia se sei stato infettato dal demone nero, lo so che mi odi perché sono troppo debole. Credi che non io non provi lo stesso?-
Soul sgranò gli occhi, rendendosi conto in quel momento di ciò che il suo comportamento scostante aveva causato alla sua Meister. Si sentiva un'idiota tale che probabilmente si sarebbe sentito meno stupido se fosse corso per la scuola indossando solo degli slip da donna. -Maka, guarda che tu non...- cominciò a dire, ma ancora una volta venne interrotto.
-Tu sei l'unico ragazzo di cui io mi sia mai fidata ciecamente, non credevo mi avresti abbandonata così!- gridò lei, accasciandosi sul petto della sua buki scossa dai singhiozzi. -qualche istante dopo sentì la mano di Soul posarsi sulla sua guancia, asciugandole delicatamente le lacrime.
-Maka- la chiamò lui, a voce bassa.
Quando la ragazza sollevò il viso notò che stava ridendo. Vederlo così sorridente le fece provare una morsa al petto.
-Sei davvero una scema- concluse lui, scompigliandole i capelli e prorompendo in una calda risata.
-Che... che cosa?!- chiese Maka, sgranando gli occhi per la sorpresa. Lei era lì in lacrime che gli chiedeva scusa per ciò che gli aveva fatto e gli implorava di non andarsene, e quello sciagurato la insultava pure?! Stava per tirargli un pugno in faccia, ma le parole successive la fecero desistere.
-Credi davvero che io sarei capace di abbandonarti?- le chiese Soul. Ora in lui non c'era nessuna traccia d'ilarità. La stava guardando dritta negli occhi con una serietà che Maka aveva visto solo la prima volta in cui l'aveva incontrato. Si sentì improvvisamente le guance bollenti, percependo quasi lo sguardo di Soul che riusciva a leggere la sua anima scoprendo i sentimenti sconvolgenti che stava provando in quel momento. Non riuscì a rispondere nulla, balbettando imbarazzata sillabe a senza senso.
-Ti ripeterò la domanda ancora una volta, forse non mi hai sentito- disse Soul. Prima che Maka potesse rendersene conto, la mano di lui si appoggiò sulla sua nuca attirando il suo viso al proprio, e nell'istante in cui le loro labbra si toccarono rimase senza fiato. Quelle di Soul erano così calde e morbide... sentì quello stesso calore irradiarsi nel suo petto e scacciare ogni singolo timore e pensiero cupo che albergavano in lei. Chiuse gli occhi, lasciandosi trascinare da quella marea di emozioni a cui finalmente aveva trovato un nome.
Era inutile continuare a fingere che la preoccupazione provata era solo quella di una Meister verso la propria buki. No, i sentimenti che provava verso Soul erano molto più forti e profondi. Percepì il suo respiro sulla propria pelle, e attraverso quel bacio riuscì quasi a sentire le scuse che le stava porgendo. Ma, ancora più importante, quel gesto significava che anche lui provava lo stesso.
Quando si tornarono ad allontanare, Soul sorrise alla vista della faccia bordeaux della sua Meister, senza voler ammettere che anche lui era imbarazzatissimo. Aveva deciso di cogliere l'occasione per rivelarle i suoi sentimenti, ma fino all'ultimo aveva temuto che lei lo respingesse. 
-Ormai dovresti averlo capito che un fico come me può avere al suo fianco solo una Meister altrettanto speciale- le disse, recuperando la sua aria da sbruffone per cercare di camuffare almeno in parte quello che stava veramente provando. 
Lo stesso fece Maka, che abbassò i suoi occhioni verdi con una smorfia. -Ma allora perché...?- iniziò a chiedere. Nonostante si sentisse al settimo cielo per ciò che era appena successo, voleva che Soul si aprisse finalmente a lei, senza reprimere ciò che pensava.
-Quante volte ho rischiato di farti impazzire a causa del sangue nero?- borbottò lui, a disagio. -E tutto perché non sono sufficientemente forte da controllarlo-
Maka scosse la testa. -E' colpa mia se sei ridotto così! Per quello credevo che mi odiassi, perché sono stata così debole quel giorno!- ribatté. Finalmente tutti i segreti, tutte le incomprensioni stavano venendo a galla. Ad ogni parola entrambi si sentivano più leggeri. Ad ogni parola, il loro legame diventava sempre più stretto.
-Sai perfettamente che pur di difenderti rifarei mille volte ciò che ho fatto- le rispose serenamente Soul. Fece una pausa di qualche secondo durante la quale non smise un attimo di guardarla negli occhi, in attesa di qualcosa. -Allora,- chiese poi. -La risposta alla mia domanda qual è?-
Maka alzò gli occhi al cielo, sbuffando per la finta esasperazione. -Credo che tu sia un completo idiota!- lo prese in giro.
-Sarà- la rimbeccò Soul con un sorrisino divertito. -Ma sono un idiota terribilmente fico!- Poi, cogliendola di sorpresa, le mise le mani sui fianchi attirandola a sé e le diede un dolcissimo bacio sulla fronte. -E anche fortunato.-

Spero vi sia piaciuta, aspetto con ansia i vostri commenti! :3
   
 
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