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Autore: M3K1317    11/12/2015    2 recensioni
È passato un anno da quando Jessica, Nick, Toby e Lucas hanno sconfitto Magor e su Gorm è tornata la pace. Purtroppo, però, non sarà così per molto… Qualcuno sta tramando nell’ombra, programmando l’assoluta distruzione dei Gormiti, del Bene e del Male… Il lato peggiore di tutto ciò è che sarà un pericolo mai immaginato, neppure dal Vecchio Saggio…
DAL PRIMO CAPITOLO:
“E così… Tu saresti il celeberrimo Vecchio Saggio!” disse lo strano individuo. “Non so chi tu sia… Ma percepisco in te un’antica forza…” rispose l’anziano uomo. “Ecco…” spiegò l’altro iniziando di nuovo a ridere “Si può dire che oggi sia l’inizio della fine, per Gorm…”. Alle sue risate si affiancarono degli scossoni provenienti dal suolo, come se qualcosa di molto pesante si stesse avvicinando. Alle scosse seguì la comparsa di un’ombra dietro l’individuo incappucciato. “Cos’è quello?!” chiese il Vecchio Saggio, per la prima volta dopo tanto tempo, terrorizzato.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO SEI
 
Lavion era seduto su una roccia, nel pieno di un territorio desertico, senza neppure l’ombra di una pianta. Il terreno era pieno di crepe. Esso era uno dei territori del popolo dell’Antico Thorg, che aveva subito maggiormente l’effetto dell’assenza dell’Occhio della Vita dall’isola. “E così…” disse il gormita lavico “Se Gorm non è caduta nelle più grandi catastrofi è per questo…”. Alludeva all’oggetto che gli era stato consegnato da Troncannone. “Prima del ritorno dei Signori della Natura, gli Occhi della Vita non erano attivi…” aveva detto il Sommo Luminescente “Eppure Gorm non è stata colpita da nessun cataclisma… Ti sei mai chiesto il perché?”. Effettivamente, non aveva mai immaginato che una fonte di energia da sempre legata al Male fosse responsabile della salvezza dell’isola. Egli scoprì con la sua mano l’oggetto. “L’Occhio della Vita del Vulcano…” disse ammirando la sfera rossa “Portatore di distruzione e di salvezza per Gorm…”. Al centro di essa svettava un simbolo che ricordava una fiamma rossa. “Dipenderà soltanto da te!” le ultime parole del Signore della Luce erano incise nella sua mente in un modo che non credeva fosse possibile.
 
Nel mentre, sul pianeta Terra, Jessica era impegnata in un’operazione molto più complessa di quanto non le sarebbe parso affrontare i gormiti del Vulcano. Lei ed Igor stavano bevendo due frullati fatti con la macchina per i dessi dei signori Tripp. “Dunque…” commentò lui “Se ho capito bene tu e Toby siete molto amici?”. “Ecco…” rispose lei “Certo… Amici di vecchia data… Io, lui, Nick e Lucas ci conosciamo da moltissimo tempo…”. L’altro accennò un sorriso, per poi chiedere: “Sei, quindi, l’unica ragazza del gruppo?”. “Beh…” rispose lei “Sì. Ma la cosa non mi ha mai dato problemi… Né ne ha dati a loro…”. Igor, poi, camminò leggermente per la cucina, passando in rassegna gli oggetti a portata di vista, con lo sguardo. Jessica, intanto, sospirò per il nervosismo, notando un terrorizzato Razzle al centro del tavolo, che indicava con ambedue le zampe anteriori lo sgabuzzino. Resasi conto della situazione, la ragazza si sforzò di trovare un diversivo per prendere tempo. Purtroppo per lei, distrarre un suo coetaneo era molto più difficile che distrarre un gormita malvagio. “Dimmi…” balbettò poi “Potresti farmi un favore?”. “Certo.” rispose il suo interlocutore. “Mentre venivo qua, ho perso il mio portamonete… Non è che potresti controllare lungo la strada se lo vedi? Io non posso lasciare solo il cagnolino dei signori Tripp…”. “Più che volentieri…” disse il ragazzo avviandosi verso la porta. Non appena quest’ultima fu chiusa, Jessica estrasse dalla sua tasca un piccolo portamonete rosa, che consegnò a Razzle, dicendogli: “Faglielo trovare lungo la strada…”. “Perché io?” cercò di ribattere il dinosauro. “Perché io devo andare al Tempio degli Elementi!” rispose la bionda, già nell’atto di andare.
Scese le scale di corsa, fino a giungere al loco stabilito e sedersi sulla sedia del Keeper. Sullo pseudo-schermo scorrevano le immagini di Toby, Nick e Lucas, a pochi metri da un robot, il quale, indifferente alla loro presenza, stava sbattendo violentemente un piede per terra, come per produrre un cavità profonda a sufficienza.
 
“Ragazzi, come state?” chiese Jessica, il cui volto apparve vicino ad i suoi amici. “Era ora!” esclamò Toby, sufficientemente seccato. “Vi spiegherò poi.” rispose la ragazza, mentre muoveva le mani lungo la tastiera di cristalli, sino a far illuminare gli Occhi della Vita. “OK.” spiegò poi “Potete trasformarvi.”. “Ottimo.” disse Nick, per poi rivolgersi al fratello ed all’amico, all’unisono coi quali disse: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”.
La trasmutazioni di Toby e Nick furono identiche alla volta precedente, così come le frasi. “Energia vitale dell’acqua!” fu la dichiarazione del Signore del Mare. “Forza dirompente della roccia!” fu invece quella del fratello. Lucas, invece, fu avvolto da liane e radici, che mutarono il suo corpo in uno più alto e robusto, con capelli corti verdi. Anch’egli era protetto da un’armatura nera, con un simbolo analogo a quello dei suoi amici. “Eterno potere della Foresta!” dichiarò egli.
“Molto bene!” esclamò Toby, preparando il suo braccio alla trasmutazione in cannone. “Acquablast!” dichiarò, mentre, da quest’ultimo fuoriusciva un getto d’acqua che andò ad impattare col robot. Questi indietreggiò di svariati passi, per poi spalancare le sue enormi fauci, dalle quali sparò un raggio devastante che rispedì il Signore del Mare di svariati passi indietro.
“Tormenta di Rocce!” dichiarò poi il Signore della Terra, nell’atto di sparare piccoli sassi verso il suo bersaglio. Le pietre si scontrarono col metallo del marchingegno, che rispose col desso gesto di prima. Stavolta, però, il Signore della Foresta si contrappose tra il suo amico e l’attacco del nemico, proteggendo il primo con una sorta di disco formato da foglie e legno. “Scudo di Foglie!” dichiarò intanto.
Nel mentre, Toby, uscito incolume dal precedente colpo, si rivolse a Jessica: “Qualche idea?”. “Beh… Si tratta di un robot diverso da quello di ieri… Non ha la corazza bollente… In compenso, però, è più resistente fisicamente…” rispose lei. “Bene!” ribatté l’altro. “Adesso ammira!”. Detto ciò si lanciò verso il marchingegno, facendo roteare la sua capigliatura in aria. “Tentacoli degli Abissi!” dichiarò mentre i dessi agguantavano saldamente la mascella e la mandibola della macchina insieme. Il robot, quindi, impossibilitato a spalancare la bocca per sparare un raggio, caricò un pugno dietro la schiena, usandolo per colpire con violenza Toby, che mollò la presa ed indietreggiò di svariati passi, stordito dal forte colpo. Purtroppo per lui, il marchingegno si era già ripreso ed aveva aperto le fauci, preparando un potente raggio che avrebbe senz’altro sortito il suo effetto sul Signore del Mare. “Toby!” urlò Jessica “Spostati da lì!”.
 
A sorpresa, una fiammata colpì il volto del robot, impedendogli di sparare il suo raggio. Il Signore della Terra e quello della Foresta diressero il loro sguardi verso l’origine di quell’attacco. Mai si sarebbero aspettati di vedere Lavion. Egli aveva una sfera rossa di cospicue dimensioni sotto braccio, mentre la sua chela era allineata col robot, cosa che avrebbe fatto pensare che la fiammata fosse venuta da lì. “Lavion?!” esclamarono all’unisono Nick e Lucas. “Arriva la cavalleria!” ribatté questi, mettendosi a correre verso il marchingegno. Esso spalancò le fauci per colpire il Signore del Vulcano con un raggio, ma egli fu più svelto. La temutissima chela del gormita prese al collo il robot, decapitandolo in un sol colpo.
Il corpo metallico cadde a terra privo di alcun controllo, mentre un Lavion astante attendeva applausi.
Toby, che intanto si era ripreso dal pugno preso, commentò: “Grazie Lavion…”. “Caspita.” affermò poi “Non pensavo che avrei mai detto questa frase…”. L’ufficioso leader dei Signori della Natura, però, rimase in guardia, non sapendo cosa aspettarsi di preciso dal nuovo arrivato. “Tutto qui?” chiese poi il Signore del Vulcano “Un banalissimo ‘Grazie Lavion’ è il massimo riconoscimento?”. “Beh!” ribatté il Signore del Mare, restando in una posizione che gli permettesse di difendersi da un qualunque attacco “Francamente non ho capito perché tu ci abbia aiutati…”. “Ah!” esclamò poi Lavion, che, al contrario dei Signori della Natura, non era in una posizione pronta onde combattere “Avrei dovuto immaginarlo… Beh! Immagino che non mi credereste se vi dicessi di essere venuto per unirmi a voi…”. Toby alzò un sopracciglio, per poi ribattere: “Già! Non ti crediamo Inoltre… Tu e Maglio Infuocato dovrete discutere dei copyright per questo imbroglio… Non avete molta fantasia al Monte Vulcano, vero?”. Lavion non poteva fare a meno di concordare. Fino a qualche tempo prima non avrebbe creduto neppure lui a qualcosa di simile. Eppure, era lì. Non poteva arrendersi.
“Prendete questo come pegno di fiducia.” disse porgendo ai Signori della Natura la gemma rossa che portava con sé. “Cosa sarebbe di preciso?” chiese il Signore della Terra. “Si tratta dell’Occhio della Vita del Vulcano…” rispose l’altro. “Impossibile!” esclamò Toby “Il Vulcano è solo fonte di distruzione… Non può avere un Occhio della Vita…”. “E invece sì!” rispose il Signore della Lava “E non solo… Questo è ciò che ha permesso a Gorm di sopravvivere prima del vostro arrivo…”. I ragazzi parvero uscire da qualsiasi posizione di guardia avessero assunto, mostrando interesse per il racconto di Lavion. “Continua…” fece cenno Toby. “Ecco…” spiegò il gormita lavico “Dovete sapere che moltissimi anni orsono, prima del vostro arrivo, Magor era quasi riuscito ad impossessarsi dell’Occhio della Vita… Per impedire ciò, il Vecchio Saggio chiese al Sommo Luminescente di scagliarlo nello spazio… Sarebbe troppo lungo narrarvi di come e perché ciò avvenne, ma il Signore della Luce riuscì nel suo incarico… Purtroppo, però, l’isola, privata della sua fonte vitale fu colpita da immani cataclismi… Terremoti, temperature gelide, eruzioni, incendi e tempeste colpirono i popoli del Bene e del Male…”. “E questo cosa ha a che vedere con noi?” chiese Lucas. “Ha a che vedere con voi che dopo la grande battaglia che culminò col Vortice Oscuro…” continuò il Signore del Vulcano “Il Vecchio Saggio portò gli Occhi della Vita lontano da Gorm… Od almeno… Quattro Occhi della Vita… Il quinto restò su Gorm… Ed eccolo qui!”. Dopo un attimo di incertezza, il Signore del Mare tornò in posizione di combattimento. “Non ti aspetterai che crediamo davvero a tutto ciò?!” esclamò poi. L’altro fece spallucce. Ad un occhio esterno, la scena sarebbe parsa davvero fuori dalla norma: Lavion stava rifiutando un combattimento. “Beh!” commentò poi “Se non mi volete accettare in qualità di alleato… Almeno prendete l’Occhio della Vita del Vulcano… Dovete portarlo lontano da Gorm…”. Detto ciò, lanciò la sfera rossa ai piedi dei Signori della Natura. Nick fece un passo avanti per prenderlo, ma il fratello lo fermò, dicendo: “Non toccarlo! Sarà senz’altro una trappola! Probabilmente è un altro dei loro falsi talismani!”. L’ordine arrivò tardi, il Signore della Terra aveva raccolto l’oggetto dal suolo e lo teneva in una mano. “Non mi sembra pericoloso…” commentò quindi. Toby, dopo un attimo di esitazione, rispose: “Beh! Faremo meglio a parlarne con Razzle…”. Poi, il leader dei Signori della Natura si rivolse al Signore del Vulcano: “Io non ti credo… Ma se dovesse saltar fuori che ci hai detto la verità… Potrei darti una chance…”. Sillabò le ultime parole come se fossero un sacrificio a dirsi. “Jessica.” disse Lucas “Siamo pronti.”. “Molto bene!” rispose la ragazza muovendo le dita sulla tastiera di cristalli e facendo apparire un portale sopra i ragazzi, che ne furono risucchiati, mentre Nick portava con sé la sfera consegnatogli da Lavion.
 
Appena giunto sulla Terra, ma prima ancora che si chiudesse il portale, l’Occhio della Vita del Vulcano iniziò a brillare a dismisura nelle mani del ragazzino. “Ahi!” urlò poi questi, lasciando cadere l’oggetto a terra “Scotta!”. Il talismano fumante per il calore rotolò verso il passaggio per Gorm, come per saltarvi dentro. Invece, avvicinatosi a sufficienza aumentò la sua luminosità di parecchio, costringendo i ragazzi a voltarsi dall’altra parte.
Nel mentre, su Gorm, Lavion guardava il portale che si era aperto sopra ai Signori della Natura. Fu un attimo ed il Signore del Vulcano si trovò trascinato verso il desso da una forza immane ed invisibile, come se delle funi lo stessero sollevando e portando sulla Terra. “Ma cosa?!” urlò piantando la sua tenaglia al suolo cercando di trattenersi attaccato, mentre le gambe, a mezz’aria erano tirate verso il passaggio dimensionale. Dopo un istante pensò: “Sono già fuggito una volta da questo scenario… Non sarò nuovamente codardo!”. Mollò la presa, lasciandosi trasportare nel portale.
 
“Jessica!” urlò Toby, tenendosi gli occhi coperti per via della luce proveniente dalla gemma rossa “Chiudi il portale!”. La ragazza eseguì senza battere ciglio. Un istante prima che il passaggio fosse definitivamente sigillato, veruno ne fuoriuscì. Un ragazzo dell’età dei Signori della Natura, con una maglietta rossa e dei pantaloni viola. Aveva i capelli neri e gli occhi castano chiaro. Appena il portale si chiuse, i ragazzi poterono notare la stranezza della scena: su Gorm, Lavion era scomparso nel nulla in quei pochi istanti, al suo posto, sulla Terra era apparso uno strano ragazzo della loro età. “Vi prego…” commentò Nick, scioccato come tutti gli altri “Non ditemi che lui è…”. Il fratello, dopo aver deglutito, si avvicinò al nuovo arrivato. Era steso a testa in giù, con le gambe appoggiate contro una parete del Tempio degli Elementi. Il suo volto era palesemente stordito. “Lavion? Sei tu?” chiese quasi sottovoce Toby. L’altro parve riprendere coscienza in quel preciso istante, però, colto impreparato dallo scenario curioso (quattro ragazzini umani che lo guardavano increduli), balzò in piedi mettendo un braccio tra sé e loro. “Dove sono?” chiese a voce alta “Chi siete? O meglio, cosa siete?”. Poi, notando di avere un braccio umano, sbraitò: “Dov’è la mia chela?!”. Da quel momento in poi, la situazione andò degenerando. Il ragazzino iniziò a correre da una parte all’altra della stanza, urlando domande come: “Cosa mi avete fatto?! Dove sono?!”. Andò a sbattere contro una libreria facendone cadere svariati libri. Toby gli corse incontro bloccandolo con due braccia per le spalle, per poi dirgli: “Lavion! Stai calmo…”. Egli si tranquillizzò, cosa che permise al biondo di lasciarlo andare. “Ora…” spiegò il ragazzo “Ti dispiacerebbe dirci come sei arrivato qui?”. “Beh!” rispose l’altro “Ero nei territori del Popolo della Terra, in compagnia dei Signori del Mare, della Terra stessa e della Foresta, quando un grosso varco dimensionale si è aperto risucchiando loro e me!”. I Signori della Natura si scambiarono sguardi increduli, per poi rivolgerli a Toby, che continuò la sua opera pacificatrice col nuovo arrivato. “Dunque…” spiegò il biondo “Ti sembrerà strano, Lavion, ma noi siamo i Signori della Natura…”. Concluse la frase indicando se stesso ed i suoi amici. “Impossibile.” ribatté scettico l’altro “I Signori della Natura sono molto più alti, forti e… Beh! Più gormiti, insomma!”. “Ecco…” provò a proseguire Toby “Troverai piuttosto strano credere che questo è il nostro vero aspetto… Su Gorm ci trasformiamo in Signori della Natura… Ma qui, noi siamo così…”. “Provatemelo!” rispose Lavion. I quattro amici fecero simultaneamente cenno di guardare verso il centro della stanza, ove erano ubicati i quattro Occhi della Vita, divenuti cinque con quello del Vulcano. “Caspita…” commentò il quinto “Cosa non darebbe Magmion per entrare qui?”. Lucas e Nick si guardarono sorridendo: effettivamente, Magmion era già stato lì, ma non era certo il momento per spiegare al loro nuovo “amico” gli eventi passati.
 
Razzle giunse all’interno del Tempio degli Elementi, sfinito da una corsa lunga. “Razzle!” esclamò Jessica “Com’è andata?”. “L’ho perso…” sibilò il dinosauro tra un respiro affannato e l’altro. “Perso cosa?” chiese spiegazioni la ragazza “Il portamonete?”. L’altro scosse la testa, per poi spiegare: “Il ragazzo.”. “Che ragazzo?!” esclamò Toby. Jessica arrossì a dismisura, non sapendo effettivamente cosa dire.
“E lui chi è?” chiese la lucertola, colpita di vedere un volto nuovo nel Tempio degli Elementi. “Ecco…” spiegò Jessica “Lui è Lavion.”. “Cosa?!” esclamò Razzle, ancora atto a regolarizzare il respiro per la corsa fatta. “Che strano esserino…” commentò il ragazzo vestito di rosso, prendendo il dinosauro per la coda. “Ehi!” esclamò esso, colpito nell’orgoglio “Mettimi giù!”. Lavion eseguì, lasciando cadere Razzle. Questi, ripresosi, disse: “Mi potreste spiegare cosa ci fa qui il Signore della Lava?”.
I ragazzi raccontarono alla lucertola tutto per filo e per segno. Al termine della storia, Nick concluse: “Ancora non abbiamo capito come mai sia volato qui dentro contro la sua volontà.”. “Per fortuna che io lo so!” esclamò Razzle “Lavion è stato scelto dall’Occhio della Vita del Vulcano, che lo ha chiamato a sé… Se non erro, egli ha trovato il talismano nelle viscere del Monte Vulcano per caso… Questo ha comportato che in lui si sia risvegliato un lato buono, che lo ha spinto a sottrarre l’oggetto al Vulcano ed a fuggire con esso. Questo spiega perché dal ritorno del Sommo Luminescente non abbiamo più avuto notizie sue. Di conseguenza, se l’Occhio della Vita del Vulcano è stato allontanato da lui, attraverso il portale, lo ha trascinato con sé… In ogni caso, questo non spiega come abbia fatto a diventare umano… E poi, un ragazzino! Lavion è uno dei gormiti più antichi dell’isola, non può avere la vostra età!”. “Non fa una piega…” commentò Nick. “Quindi…” cercò di concludere la discussione Lucas “Cosa ne facciamo di lui?”. “Semplice!” ribatté prontamente Razzle “Date il benvenuto al sesto Signore della Natura: Lavion, il Signore del Vulcano!”. “Cosa?!” esclamarono all’unisono i cinque ragazzini. Toby cercò di controbattere: “Ma ha sempre cercato di eliminarci!”. “Se l’Occhio della Vita del Vulcano lo ha scelto, allora è davvero passato dalla parte del Bene!” spiegò il dinosauro. “Ti prego…” continuò il leader dei Signori della Natura “Non dirmi che…”. Non fece in tempo a finire la frase, che Razzle lo fece al suo posto: “Ebbene sì! Lavion dovrà imparare ad essere un buon Signore della Natura, condividendo con voi la vita umana come quella da gormita!”. “Intendi dire…?” chiese sconsolato il biondo. “Che dovrò restare ancora in questa forma?!” continuò il Signore della Lava. “Già!” rispose Razzle “Dovrai imparare ad essere umano ed a comportarti come tale… Solo così potrai essere una degna guida per il tuo popolo in futuro!”.
 
Quella sera, Toby si distese sconsolato sul letto di camera sua. Non era stato facile autoconvincersi del cambio di parte di Lavion, per non parlare delle difficoltà che avrebbero incontrato il giorno seguente. “Per iniziare…” disse fra sé e sé “Dovremo trovarli una casa… Non potrà dormire nel Tempio degli Elementi come stanotte… Poi dovremo inventarci una storia credibile per convincere preside e professori dell’arrivo di un nuovo studente… Dopodichè saremo costretti ad insegnargli a comportarsi da ragazzo umano… Non sarà per niente facile… Se non addirittura impossibile… Per lui è inconcepibile un mondo nel quale i combattimenti non sono all’ordine del giorno…”. Detto questo, si rigirò sull’altro lato, per poi pensare: “Potrei convincerlo che Igor può essere preso a pugni a piacimento…”. Questa idea fece apparire un sorriso misto tra il cinico ed il forzato sul volto del ragazzino.
 
Su Gorm, Neozon camminava nei territori desertici del Popolo della Terra. Giunse nel loco ove si era consumato lo scontro precedentemente. Notò i pezzi del robot sparsi, per poi avviarsi verso il buco formato dai calci che il desso aveva assestato al suolo. Poco prima che vi giungesse, la terra tremò sotto i suoi piedi, costringendolo ad arretrare di qualche passo. Dal sotterraneo emerse un gormita del popolo di Nicholas, di colore giallo nelle braccia e nelle gambe, che avevano forma circolare. Entrambi gli arti superiori terminavano con due trivelle aperte. Il suo corpo aveva le fittezze della terra stessa, mentre il suo volto ricordava vagamente una talpa. Era il Mangiaterra.
Questi introdusse un braccio nella cavità prodotta dal marchingegno, per poi estrarne un piccolo diamante, splendente con la fioca luce del crepuscolo. Dopo averlo ammirato, il gormita sparì nel sottosuolo portandolo con sé.
Neozon, rimasto avvolto dall’ombra per tutto il tempo, commentò: “Quel gormita della Terra ha preso il mio talismano… Così facendo si è appena condannato…”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Piaciuto il capitolo?
Dal mio punto di vista questo è stato il più complicato di tutti, per due motivi:
  1. Perché qui si sarebbe vista in atto la parte di Igor, che non è facile da caratterizzare, per più motivi…
  2. Perché qui vi sarebbe stata la conversione di Lavion, parte più delicata di tutta la storia…
Spero di non essermi guadagnato odio con quest’ultima mossa, ma mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se un gormita fosse stato costretto a vivere da umano per un po’…
Ringrazio Prilla e Thanos 05 per le loro recensioni… Al prossimo capitolo!
  
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