Wanting to be someone else is a waste of the person you are.
― Marilyn Monroe
Amanita le ha regalato un grosso dildo viola, cui ha applicato un cappellino
da Babbo Natale.
Tutte le ragazze dovrebbero averne uno, ha riso, poi l’ha baciata come
solo lei sa fare: quasi fosse un unicorno, non uno scherzo della natura. Una
sirena senza più coda, ma con due gambe da urlo.
Una preziosa chimera.
Amanita la vive, la ama, la riempie. Amanita non usa il passato, perché
loro sono presente: un plurale privo di nostalgia e un tempo orfano di memorie
tristi.
Amanita vede Nomi e le insegna a guardarla: nuda, davanti a uno specchio, senza
disgusto né paura.