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Autore: Obsidian_Butterfly    05/03/2009    8 recensioni
Lui, bello e impossibile ragazzo di strada... Lei ragazza semplice e ordinaria...I loro destini si incrociano in un giorno di inizio estate...RETTIFICA: a causa di un mio errore la FF è stata cancellata con i relativi commenti, mi scuso per il disguido.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Padme86: -.-" Tutti che ce l'hanno con sti poveri sbirri sfigati XD Pace all'anima loro XD Eh certo lo sai che ormai la protagonista anche nella realtà è una figlia dei fiori e un emo ( Se mi sente mi uccide XDXD ) Grazie mille dei bellissimi complimenti, scusa anche a te per l'aggiornamento ritardato -.-" Alla prossima MAMMOLO XD tvb da Siana e il tuo fratellino XD
 
jessy16: Daiiiiiiiiiii la scena dei poliziotti quella notte l'hai sentito anche tu il MIO (e dice già chi ti sta rispondendo U.U  ) racconto sugli sbirri coglioniiiiiiiiii!! Altro che sfiga!! Io se la sfiga si potesse vendere sarei ricco!!!!!!!!!! E non scherzo v.v Vabbeh dai passando oltre, ovvio che i preliminari servono XDXD Ehm.... sììììììì abbiamo aggiornato prestissimo, visto? -.-" Dopo un mese -.-" Ti lascio al capitolo, baci dal pervertito e da Siana, tvtrb.
 
lexy90: Ciaooooooooo anche a teeeeeeee U.U Nuuuuuuu ti sbagli, purtroppo ç_ç Per ora di scene piccanti sono finite per un pò credo ç_ç Fra i due si intende, ovviamente XD Il mio contatto inizia con il mio nome, cioè "manu" ti prego di non dirlo su efp pubblicamente, al massimo con una mail in privato XD Se riesci, contattami mi farebbe piacere FINALMENTE conoscerti ahah Scusa per l'aggiornamento ritardato spero di non farlo più, alla prossima baciiiiiiiii =)
 
Nika_night: Ciauuuuuuuuz!! Ma noooooooo dai allora ti avviso anche questa voltaaaaaa che abbiamo aggiornato ahah Facciamo la parte degli scassa bolle XD Ci ucciderai sapendo che non ci saranno più scene piccanti vero? ç_ç  Altro che rimbambito quel polizziotto, era rincoglionito di brutto!! Vabbeh -.-" Alla prossima, baci baci
 
nihalmalfoy: Salve anche a teeeeeee!! Eh sì la storia sta per finire, io e il mio ragazzo abbiamo deciso di farla finire il giorno in cui è iniziata XD Non abbiamo niente a cui pensare XD Quindi entro un mese la storia sarà conclusa spero,  e spero anche che continuerai a seguirmi XD Come ho già detto la storia è presa dalla storia vera con il mio ragazzo quindi anche gli sbirri rintronati ci sono stati davvero -.-" Poveri noi -.-" O meglio, povero lui -.-" Alla prossima, baci baci
 
agentekuruta: Salveeeeeeeeeeeeee! Mi ucciderai quando saprai che di scene hot fra i due non ce ne saranno più ç__________ç  Forse XDXD  Nono la patente gliel'hanno chiesta XD  E lui l'ha falsificata XD Ma povero Kai ç_ç Spero che anche questo capitolo ti piaccia, fammi sapere, ciauz baci tvb!
 
IvI: Ma salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee XD Che bello che ci anke tu *-* I'm so happy XD Oggi sono in vena di inglese, sarà il tempo XD Grazie per la recensione *-* I polizziotti mongoli l'abbiamo vissuta davvero -.-" Come ogni altra cosa della storia, tutto vero e niente di inventato XD L'aggiornamento rapido non è arrivato mi dispiace ma sia io che il mio ragazzo lavoriamo e ci perdiamo a scrivere, ma non ti preoccupare entro un mese la storia sarà conclusa ç_ç Abbiamo tempi ristretti, vogliamo finirla lo stesso giorno in cui è iniziata quindi aggiorneremo presto d'ora in poi ^_- Spero continui a seguirmi, ci conto, e non fa nulla per l'altra volta ma non sei sembrata affatto scortese, almeno ora si è chiarito XD Ciauz baci alla prossima ^^
 
Ali93: Ciauz nipotina ^^ I'm sorry ma di scene hot come nell'altro capitolo non ce ne saranno per un pò sigh ç_____ç Ora iniziano i guai di fine storia, dai sopporta ancora un pò che poi la tortura finisce XDXD Ma la scena degli sbirri è successa veramente -.-" Oddeo che gente rintronata XD Baci alla prossima dallo zietto e dalla zietta
 
 
 
 
Incubi che diventano realtà
 
 
 
 
 
 
Una notte insonne tormentata dagli incubi che da giorni non gli davanoo pace. Incubi che vedevano la sua moretta stesa a terra piena di sangue dove lui ero lo spettatore e non poteva ne gridare  ne muoversi.
Quella mattina si era svegliato madido di sudore, con il fiato corto per l’incubo. Si tranquillizzò saltando quando vide avvolta di fianco a se Siana, ancora nel mondo dei sogni. Per fortuna non si era svegliata, non voleva farla preoccupare inutilmente…
Prese il cellulare dal comodino; un altro messaggio minatorio. Non si prese neppure la briga di accenderlo cancellandolo direttamente. Ogni giorno da ormai qualche settimana la stessa storia.
Scese dal letto piano per non svegliare la ragazza, andando verso la cucina alla ricerca di un po’ di fresco cercando di allontanare i brutti pensieri.
 
- Che ci fai già in piedi? – Chiese Jake vedendo suo fratello scendere lentamente in sala in silenzio per paura di svegliare qualcuno dato che a quell’ora i comuni mortali dormivano, tranne il biondo che si divertiva ad alzarsi presto la mattina per ormai abitudine della scuola.
 
- Mh? Niente, non riuscivo a dormire – Rispose mezzo stordito Kai alzando lo sguardo verso Jake che continuava a fissarlo.... Si passò una mano nei capelli con imbarazzo dato che si sentiva fin troppo osservato e messo sotto interrogatorio da quello sguardo.
 
- E’ da un paio di giorni che ti svegli presto, dimmi che succede- Fece schietto e senza giri di parole Jake... Se c’era una cosa che odiava di più al mondo era quella di girare le parole a proprio piacimento e non arrivare mai al dunque... Quella è la cosa che non sopportava di più.
 
- Niente… alcune ragazze mandano messaggi sul cellulare di minacce verso Siana tutte le notti - Spiegò Kai con un filo di tristezza nella voce e incamminandosi verso la cucina a testa bassa sentendosi fin troppo in colpa per quello che stava succedendo e sopratutto per non riuscire a tenere tutto sotto controllo.
 
- E chi sono? - Domandò Jake alzandosi dal divano e seguendo Kai in cucina stando a qualche passo di distanza camminando come due gatti dato che alcun rumore si udiva dai loro passi... Anche se erano grandi e grossi sembravano felini sul pavimento gelato a piedi nudi.
 
- Alcune mie ex… ho paura che le succeda qualcosa - Ammise Kai con rassegnazione e sbuffando leggermente... L’ultima cosa che voleva era che qualcuno facesse del male alla persona a cui teneva di più... Non se lo sarebbe perdonato mai, tanto meno restare con le mani in mano lo aiutava facendole sentire inutile.
 
- Basta tenerla lontana dai guai, che giri sempre con qualcuno e soprattutto che non lo sappia – Alzò le spalle semplicemente avvicinandosi al ripiano della cucina, prendendo da sopra il lavandino una tazza pulita per poi andare al frigo poco più distante.
 
- Finché posso la faccio dormire tutte le notti qui - Rispose Kai avvicinandosi al mobile sopra la cucina aprendolo e prendendo una barretta di cioccolato, per poi saltare sopra il ripiano e iniziare a mangiare tranquillamente con suo fratello, sempre disposto ad aiutarlo.
 
- Ah ecco perché è sempre in casa - Aggiunse Jake dopo aver avuto l’illuminazione sul perchè la moretta fosse sempre in giro per la casa anche di notte... Ora tutte le cose che si collegavano riuscì a capire il perchè di tutto ciò, quasi era arrivato a pensare che era agli arresti domiciliari.
 
- Anche perché mi piace stare con lei-  Disse Kai finendo di mangiare la sua barretta di cioccolato e andando ad aprire il frigo estraendo una bottiglia di succo e bevendoci a canna come se niente fosse.
 
- Si tutte scuse, ora dov’è? - Sorrise maliziosamente Jake versando del latte freddo nella tazza e iniziando a bere guardando il fratello ancora di spalle intento a bere a canna dal succo di frutta appena preso dal frigo.
 
- In camera che dorme - Rispose Kai voltandosi verso il biondo e chiudendo il succo con il tappo e riponendolo all’interno del frigo grigio e chiudendolo nuovamente, per poi dirigersi verso il tavolo e sedendosi ad una sedia di esso in qualche maniera.
 
- Avete fatto le ore piccole ne? - Sorrise beffardamente Jake voltandosi bevendo ancora dalla sua tazza e leccandosi lentamente le labbra per togliere il latte rimasto e guardando suo fratello seduto di fronte a se che aveva appoggiato le braccia incrociate sul tavolo in marmo e sopra la testa.
 
- Ma piantala… abbiamo parlato niente di che - Rispose Kai guardando suo fratello dal basso all’alto alzando gli occhi verso di lui che continuava a bere dalla sua tazza come un vecchio saggio che la sa lunga continuando a fare un sorriso sghembo.
 
- Certo certo - Fece sorridendo Jake alzandosi dalla sedia e andando a mettere la tazza nel lavandino guardando Kai che si era alzato dalla posizione, appoggiando il volto sulla mano e il gomito piegato sul tavolo, mentre lo guardava di traverso pronto ad ascoltare la sua stupida teoria su cosa avesse fatto con Siana da soli in camera.
 
- Jake finiscila - Rispose seccato Kai guardandolo di traverso e capendo a cosa andava a pensare il biondo... Non aveva fatto nulla con Siana, anche se la voglia matta di provarci c’era, ma sapendo che Siana non è ancora pronta al grande passo non si era spinto oltre.
 
- Giorno... - Disse una voce flebile proveniente dal corridoio, mentre dalla soglia della cucina spuntò una Siana alquanto stordita più del solito con i capelli arruffati e gli occhi lucidi per il sonno, mentre se li strofinava con le mani... La visione era fin troppo tenera da guardare, sembrava una bambina appena scesa dal suo comodo letto.
 
- Parli del diavolo… Giorno scema!- Esclamò Jake voltandosi verso la ragazza minuta e accennando ad un sorriso a trentadue denti... Siana dal canto suo non capiva se era finita in un manicomio o dentro la casa del pan di stelle dove tu sorridi e nella vita tutto ti è concesso.
 
- Scema a chi? - Domandò Siana avvicinandosi al biondo e dandogli una leggera spinta con la mano sulla schiena mentre passava dietro di lui che accennò ad un sorriso diverto, per poi dirigersi verso il frigo e prendere uno yogurt alla frutta.
 
- Non ne vedo altre - Rispose Jake stando al gioco e voltandosi verso di lei una volta finito di lavare la sua tazza in cui aveva appena bevuto e mettendola sopra il lavandino a far asciugare, appoggiandosi con la schiena al ripiano della cucina guardando la piccola ragazza alla ricerca di un cucchiaino.
 
- Non iniziate voi due… Giorno piccola - Disse Kai facendo smettere le frecciatine che i due avevano iniziato a mandarsi sia verbalmente che con lo sguardo... Prese la ragazza per un polso senza farle del male e la trascinò in braccio a sè.
 
- Giorno amore… Come mai già sveglio? - Rispose Siana sedendosi meglio in braccio a Kai e dandogli un leggero bacio a fior di labbra iniziando a mangiare il suo yogurt aspettando che l’argenteo gli desse delle spiegazioni sul perchè solitamente dorme fino al pomeriggio mentre ora aveva preso l’abitudine di alzarsi la mattina prestissimo.
 
- Non avevo sonno, ti ho lasciato dormire in pace - Spiegò Kai dolcemente guardando la moretta che teneva fra le braccia massaggiandole con il polpastrelli a cerchi le braccia ancora accaldate per il sonno della ragazza.
 
- Hai deciso di rimanere in pianta stabile qui? - Domandò Jake vedendo il fratello in difficoltà a dare spiegazioni alla sua ragazza e intuendo che se non interveniva al più presto Siana avrebbe scoperto il segreto che tanto Kai custodiva da giorni ormai.
 
- Finché i miei non dicono niente… E poi è Kai che mi fa dormire tutte le notti qui - Rispose Siana mettendo in bocca il suo cucchiaino pieno di yogurt alla fragola e leccandolo delicatamente mentre Kai la guardava in quel gesto così innocuo per chiunque altro... E allora perchè non per lui che aveva iniziato a pensare a cosa “strane”??
 
 - Basta che pulisci cagnolino - Disse ironicamente Jake passando una mano nei capelli della moretta e scompigliandogli più di quanto non lo fossero già di loro, per poi dirigersi verso la sala e buttarsi sul divano a guardare la televisione in santa pace.
 
- Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiii non sono un cane! Comunque oggi esco con le mie amiche andiamo a fare compere - Rispose Siana alzando il tono di voce acuto verso Jake per il gesto che aveva fatto, voltandosi poi verso l’argenteo e guardarlo negli occhi mentre si gustava ancora il suo dolce yogurt.
 
- Devi per forza? - Chiese Kai innervosendosi all’instante appena aveva capito che la sua ragazza avrebbe dovuto girare da sola in pieno centro e la cosa non gli piaceva affatto dato che solo lui e suo fratello sapevano che la moretta era minacciata da qualcuno e girare da sola di certo non le sarebbe stato d’aiuto.
 
- L’ho promesso e poi devo comprare dell’intimo - Spiegò Siana sentendo il suo ragazzo irrigidirsi e sentendo i suoi muscoli tesi come corde di violino e non capendo cosa gli stava prendendo e spiegandogli la situazione magari avrebbe capito.
 
- Va bene, basta che torni presto - Rispose Kai alzandosi dalla sedia seguito da Siana che si alzò andando a buttare nella pattumiera la scatola dello yogurt ormai vuoto e il cucchiaino nel lavandino dandogli una leggera sciacquata mettendolo al suo posto.
 
- Va bene papà, farò la brava bambina - Disse ironicamente Siana seguendo il suo ragazzo in sala, fino a quando si fermò dietro al divano che lo abbracciò da dietro per farlo rilassare dato che lo vedeva fin troppo agitato per qualche strana ragione che non capiva.
 
- Giusto papà, non preoccuparti che non le succede niente - Aggiunse sorridendo Jake seduto sul divano, voltandosi verso i due abbracciati dietro di lui, appoggiando le braccia sullo schienale e guardando suo fratello con faccia da presa per il culo nei suoi confronti... Si stava preoccupando troppo e per niente secondo lui.
 
- Jake vai a farti una sega - Rispose bruscamente Kai verso suo fratello sciogliendo l’abbraccio con la sua ragazza e facendo segno al biondo con la testa che doveva sparire all’istante dato che non era giornata per scherzare.
 
- Ok ok, vado a farmi una doccia - Si alzò dal divano per poi dirigersi verso il primo bagno a disposizione, mentre Kai e Siana ne approfittarono per farsi i comodi loro... Iniziando a baciarsi teneramente anche se Kai continuava a sentire quell’ansia addosso che non voleva andarsene.
 
 
 
 
 
Neppure mezz’ora dopo i due ragazzi erano in macchina sfrecciando come sempre a più di 200 km/h sotto lo sguardo assassino della moretta. Non riusciva ad andare piano gli veniva il nervoso, già quella mattina aveva la luna storta e l’alta velocità era solo un modo di distrarsi.
Inoltre la strana sensazione non gli dava pace, facendogli mancare il respiro, ma finse di non avere nulla continuando a sorridere alla ragazza, per non farla preoccupare di niente.
 
- Grazie del passaggio amore - Disse la ragazza allungandosi verso l’argenteo per dagli un bacio per poi aprire la portiera lentamente tenendola aperta, mentre il bacio era diventato qualcosa di più che un semplice tocco di labbra.
 
- Ti passo a prendere più tardi… - Si staccò dal lungo bacio guardandola negli occhi... Ora che la doveva lasciare da sola la tensione iniziava a farsi sentire più del dovuto... Non voleva affatto lasciarla da sola in pieno centro ma non poteva nemmeno farle da guardia del corpo o sarebbe risultato fin troppo oppressivo e protettivo e se ne sarebbe accorta.
 
- Va bene - Rispose Siana dandogli un altro leggero bacio a tradimento e scendendo dalla macchina lentamente per poi chiudere la portiera dietro di se e abbassarsi al finestrino, appoggiando le braccia ad esso e guardando dentro l’abitacolo dove Kai continuava a fissarla.
 
- Sta attenta - Aggiunse Kai con tono preoccupato e voltandosi verso di lei sporgendosi verso il finestrino dove la ragazza era appoggiata e guardandola negli occhi serio... Aveva davvero paura in quel momento, paura che se qualcuno le avrebbe fatto qualcuno lui non era al suo fianco a proteggerla come sempre.
 
- Kai ma che ti prende? Non mi succede niente - Rispose dolcemente Siana cercando di tranquillizzarlo il più possibile guardandolo negli occhi e prendendogli la mano dal sedile e intrecciando le dita con le sue... Non capiva cosa gli prendeva da un momento all’altro, sembrava che qualche serial killer dovesse ucciderla da un momento all’altro.
 
- Scusa… Ho una brutta sensazione - Ammise Kai lasciando la mano della ragazza sempre guardandola negli occhi più preoccupato che mai della situazione, ma non poteva far altro che stare a guardare e aspettare con ansia il momento di tornare a prenderla e poterle stare di nuovo accanto, sicuro che niente le sarebbe successo.
 
- Tranquillo… Ora vado, a dopo - Disse Siana dando un bacio al suo ragazzo e allontanandosi dalla macchina sentendolo partire in sgommata e scuotendo la testa per quel gesto... Sempre il solito era...
Si incamminò vero il luogo di ritrovo con le sua amiche, dove si erano date appuntamento, estraendo il suo mp3 dalla borsa e iniziando a maneggiarci per accenderlo, camminando passo dopo passo, finché girò l’angolo per salire le scale del supermercato dove qualcuno all’improvviso le tappò la bocca a forza alzandola di peso.
 
- Presa… E’ stato più facile di quanto immaginavamo - Sentì parlare il ragazzo che la teneva stretta più del dovuto non lasciandole via di scampo da quella presa ferrea... Se doveva aver paura era meglio farlo subito o sarebbe stato fin troppo tardi.
 
- Beh è uno scemo… Per quello che ci pagano poi - Aggiunse un altro ragazzo sbucando alla sua destra, che notò avere un paio di occhiali da sole... A vederlo così non doveva avere più di una ventina d’anni... Siana dal canto suo sentiva di cosa parlavano e non capiva che diavolo stava succedendo.
 
- Ci pagano bene per prendere questa ragazza, il resto non c’è ne frega… Sta ferma! – Gridò il ragazzo che la teneva immobile da dietro cercando di non farla agitare troppo o qualcuno li avrebbe potuti scoprire da un momento all’altro e sarebbero finito in fretta in carcere con poco.
 
- Lasciami andare! - Ribattè Siana cercando di divincolarsi dalla presa del ragazzo che continuava a stringerla per non farla scappare o far sentire a qualcuno quello che stavano facendo e non attirare troppo la gente curiosa.
 
- Più tardi, quando il nostro lavoro sarà finito… Sempre se ci torni a casa - Disse il moro alzando la ragazza in braccio tappandole la bocca e trascinandola fino ad un Alfa Romeo nera parcheggiata poco distante da li e caricandola dentro l’abitacolo, per poi sederle accanto e partire velocemente.
 
- Dove mi state portando? - Chiese Siana impaurita di quello che era successo in pochi secondi, nemmeno il tempo di rendersene conto e si trovava per qualche strana ragione a lei ancora oscura in macchina con dei perfetti sconosciuti diretta per chissà quale meta.
 
- Non sono affari tuoi - Rispose bruscamente il moro di fianco a lei sui sedili posteriori mentre continuava a guardare fuori dal finestrino... Ma da dove erano sbucati quelli non lo sapeva nessuno... Peggio dei Man in Black in persona a questo punto... Li per rapire la gente, cose da film!
 
- Non ho fatto niente, lasciatemi andare - Disse Siana cercando di parlare tranquillamente con quei strani ragazzi, ma tutti sembravano farsi gli affari loro, nessuno la stava degnando di uno sguardo e in quel momento la voglia di avere Kai al suo fianco e potersi stringere a lui sapendo che l’avrebbe protetta si faceva sentire sempre più forte.
 
- Secondo alcune persone sì… Ma non sono affari nostri… Siamo solo pagati per prenderti in consegna - Spiegò vagamente il ragazzo che guidava come Kai... Pazzo, folle e maniaco della velocità.... Tra una curva e l’altra sentì la macchina rallentare e svoltare sotto un portico dove si fermarono di colpo scendendo uno alla volta tenendo sotto controllo la moretta.
 
- Forza scendi - Fece bruscamente uno dei ragazzi prendendo la moretta per un braccio e trascinandola letteralmente giù dalla macchina dato che non aveva intenzione di muoversi da li per paura che le succedesse qualcosa... Aveva la vaga idea che quelli non erano di certo lì per giocare a carte che lei, ma non capiva che diavolo volevano dalla sua vita.
 
- Piano mi fai male - Rispose Siana in tono lamentoso scendendo dalla macchina e presa per un braccio dal ragazzo, fino a farsi trascinare all’interno del capanno... Un capanno antico e rotto immerso nel verde, dove niente e nessuno poteva sentirli li dentro.
 
- C’è ne avete messo di tempo - Si alzò da un cassone in legno impolverato una ragazza dai capelli castano scuro lasciati sciolti sulle spalle e dritti come spaghetti... Il volto con lineamenti molto marcati e lineari e due grandi occhi neri marcati da una pesante matita nera e ombretto color terra.
 
- Non è colpa nostra, fuori i soldi ora - Si intromise il ragazzo che poco prima guidava andando di fronte alla ragazza castana e porgendole la mano attendendo che lo pagasse come d’accordo era stato stabilito, mentre la ragazza lo guardava ad bocca serrata e un dolce sorrisino ironico stampato in faccia.
 
- A fine lavoro - Rispose sibilando le parole a denti stretti come una piccola vipera... Si avvicinò a Siana a passo da gatta predatrice iniziando a squadrarla da cima a fondo...  Ragazza più volgare non l’aveva mai vista... Indossava una minigonna fin troppo corta nera lucida, dei tacchi e delle calze autoreggenti, e un piccolo bustino con dei fiocchi qua e la.
 
- Cosa volete da me? Non vi conosco neppure - Rispose Siana notando che la ragazza si era avvicinata fin troppo per i suoi gusti... Ma che diavolo volevano quelle persone da lei non lo aveva ancora scoperto, non restava che chiedere semplicemente e attendere che qualcuno si degnasse di una spiegazione.
 
- Ma noi conosciamo te… Diciamo che ci sei d’intralcio... Da quando ci sei tu, Kai non è più disponibile - Sentì la voce acuta di un altra ragazza proveniente alle sue spalle... Siana si girò per guardare l’interlocutore e trovandosi di fronte altre sei ragazze vestite uguali alla prima ma con meno aggressività nel portamento e abbigliamento.
 
- E’ una scelta sua stare con me - Rispose Siana cercando di restare calma... Ora aveva scoperto qual’era il problema di tutto ciò... Quelle erano le tipiche ragazze con cui l’argenteo stava ogni notte, e ora avendo Siana non stava più con loro a soddisfare i loro bisogni sessuali e il loro unico scopo era quello di levare di mezzo il loro intralcio.
 
- Noi l’abbiamo avvertito… Ora vediamo come reagisce se gli togliamo la sua piccola ragazza - Aggiunse una ragazza dai capelli rossi come il fuoco avvicinandosi alla moretta e mettendole due dita sotto il mento avvicinando la sua fronte pericolosamente a quella di Siana che intanto sentiva il suo respiro caldo sul volto.
 
- Che volete fare? - Domandò Siana iniziando ad arretrare impaurita capendo solo ora che intenzioni avevano quelle ragazze.... Ora iniziava ad aver paura davvero, la sua mente non faceva altro che pensare a Kai e implorare qualcuno di aiutarla mentalmente... Lo voleva lì, vederlo entrare da quella maledetta porta e salvarla da quella tortura.
 
- Darti una lezione… Tenetela ferma - Ordinò la bionda ai ragazzi che presero la ragazza di spalle per bloccarle le braccia mentre la moretta cercava in tutti i modi di divincolarsi... Sentì le lacrime salire agli occhi e la cosa che più voleva era scoppiare a piangere e urlare a qualcuno di aiutarla... Ma nessuno l’avrebbe sentita in quel posto di merda dimenticato da Dio.
 
- LASCIATEMI VI PREGO! - Urlò in pieno panico non sapendo più cosa fare e vedendo le ragazze avvicinarsi a lei. Non poteva neppure scappare o cercare una via di fuga perché i tizi la tenevano ferma, in modo da non farla scappare….
Ma tanto come avrebbe fatto a difendersi con 6 ragazze e tre ragazzi contro di lei? Lacrime iniziarono a scendere dal suo volto, avendo intuito quello che stava per accadere...L’unica cosa che pensava in questo momento era quello di rivedere il viso di Kai anche per l’ultima volta…
Sentì una delle ragazza prenderle per i capelli trascinandola a terra e due secondi dopo un calcio arrivarle alla bocca dello stomaco mozzandole il respiro impedendole di respirare… Ma quello era solo l’inizio…
Dopo poco sentì una fitta lacerante al fianco, colpita più volte da una spranga di ferro presa da chissà dove all’interno del capannone…
Uno, due, tre colpi… Un susseguirsi di torture a cui Siana non riuscì più a capire dopo vari minuti… Il dolore era l’unica cosa che sentiva in quel momento… Sentiva il sangue caldo colarle giù dalla testa, scendere per il viso mischiandosi con le lacrime che sembrarono diventare di sangue…
Voleva solo addormentarsi per non sentire più male… Perse i sensi che ancora veniva picchiata e da lì fu buio più totale…
 
 
 
 
 
 
 
 
Tornato a casa l’idea di passare alcune ore senza la moretta tra i piedi lo rendeva nevrotico e  nervoso. Ma di certo non poteva raccontarle niente, la conosceva si sarebbe intromessa e non voleva. E non poteva neppure chiuderla in casa senza spiegazioni.
Cercò di sistemare la sua camera come meglio poteva, ma neppure dieci minuti dopo si stancò subito. Decise di raggiungere suo fratello in cucina che per quel giorno aveva deciso di darsi alla pulizia della casa. Se non ci fosse stato lui, a quest’ora vivrebbero tutti nel caos più totale.
- Riesci a stare fermo due minuti? - Chiese il biondo mentre era al lavello, asciugando le stoviglie e sistemandole come meglio poteva sul ripiano… Sempre gente in casa, che andavano e venivano come se fossero un albergo, prendevano cibo e poi lasciavano piatti e bicchieri nel lavandino fino a strabordare. Alla fine toccava sempre a loro pulirli e la lavastoviglie aveva deciso di dare gli ultimi cenni di vita qualche giorno prima.
 
- Sono troppo nervoso, dovevo andare con lei - Disse l’argenteo alzandosi per la miliardesima volta dalla sedia, avvicinandosi al fratello.
Da quando l’aveva accompagnata la sensazione di qualcosa di sgradevole non gli lasciava tregue. Aveva immaginato possibili scenari tragici più o meno tutti con lo stesso finale con l’unico risultato che la rabbia prendeva il sopravvento. Di andarle in contro non poteva poi sembrava un maniaco che la perseguitasse, l’unica soluzione era quello di aspettare che tornasse.
 
- Kai sembra che ti debba venire un collasso -  Sospirò il biondo finendo di asciugare gli ultimi piatti, e raggiungere il fratello tornato a sedersi al tavolo, con la gamba che gli tremava dal nervoso e la testa appoggiata sulla sua mano. Odiava quando la sua testa iniziava a pensare freneticamente, era sempre stato un tipo che non si faceva seghe mentali per niente, ed ora si preoccupava per ogni miniva cazzata. Perso nei suoi pensieri non si accorse che il cellulare nella tasca dei suoi jeans aveva iniziato a suonare.
 
- E’ tuo… - Jake attento ad osservare suo fratello, lo avvisò dell’incessante suono prodotto dal telefono, e più guardava Kai e più capiva che se nessuno lo avrebbe svegliato dai suoi pensieri, non accorgendosi neppure del suono. Decise di avvicinarsi e toccagli la spalla per svegliarlo dallo stato catatonico in cui era caduto da qualche ora.
L’amore fa fare strane cose….
 
- Rispondi tu per favore - Fece l’argenteo, prendendo il cellulare e passandolo al biondo senza neppure guardare chi fosse. Non voleva sentire nessuno, voleva solo che la sua ragazza tornasse a casa subito, voleva averla tra le braccia e stringerla forte assaporando il suo profumo che lo faceva impazzire, felice di sentirla al sicuro.
Aveva deciso, se entro un ora non fosse tornata sarebbe andato a prenderla… qualche scusa l’avrebbe trovata di sicuro, era bravo ad inventarle in caso di necessità.
 
-Pronto… si…si….grazie… - Jake rimase perplesso di fronte al numero sconosciuto… premette il tasto verde per avviare la conversazione, non sapendo che nel giro di pochi minuti suo fratello sarebbe impazzito alla notizia che il suo interlocutore gli stava dando in quel momento.
Rabbia, preoccupazione fecero largo anche su di lui… Che stava succedendo? Suo fratello aveva tutti i diritti di essere preoccupato… Il problema ora sarebbe stato dirlo a Kai…
 
- Chi era? - Chiese Kai una volta che Jake chiuse la conversazione guardandolo attentamente studiando le sue espressioni….
Nella casa era calato un silenzio gelido, i minuti passavano inesorabilmente scanditi dal ticchettio dell’orologio appeso al muro della cucina. Perché non gli diceva niente? Perché non lo guardava in faccia? Conosceva bene suo fratello e quando faceva così era perché era successo qualcosa….
Rimase li a fissarlo per qualche minuto aspettando che prendesse parola, anche se dentro di se aveva intuito quello che stava per essergli rivelato
 
- L’ospedale… si tratta di Siana – Si sedette anche lui al tavolo sempre il silenzio, sentendo lo sguardo dell’argenteo sopra di se. Uno sguardo pesante pieno di preoccupazione e attesa. Ma non aveva il coraggio di dirgli che la sua ragazza era ricoverata in ospedale. Sapeva come l’avrebbe presa… Ma non poteva neppure nasconderglielo…
Prese coraggio e sussurrò le parole pregando qualche Dio di aiutarlo…
Anche lui si era abituato alla presenza di Siana in casa e poteva considera come una sorella…
L’idea che fosse in un letto di ospedale si faceva largo nella sua mente mandandogli immagini della ragazza sofferente.
Non osava immaginare come l’avrebbe presa Kai….
 
- Cosa è successo? – Chiese lentamente l’argenteo scandendo bene le parole; sentiva le vene delle tempie pulsare, i pugni si erano serrati in una forte stretta che se avesse tenuto qualcosa nelle mani in quel momento come minimo l’avrebbe spezzata in due ….
La rabbia stava prendendo possesso del suo corpo; non doveva cedere, doveva prima capire che cosa era successo.
Lo sapeva che non doveva lasciarla da sola, era dal quella mattina che sentiva che sarebbe successo qualcosa, e come sempre il suo intuito non falliva mai.
 
- Non lo so… - Continuò a bassa voce il ragazzo; quelli idioti dell’ospedale avevano chiamato il primo numero della rubrica della ragazza appena tornata arrivata in ospedale per avvisare qualcuno. Non gli avevano detto niente delle sue condizioni ne dove l’avevano trovata.
Avevano solo detto che per il momento era in pronto soccorso e nessuno aveva dato notizia e che c’era da aspettare la diagnosi per chissà quanto tempo.
 
- COME NON LO SAI! – Scattò in piedi Kai rovesciando la sedia a terra, urlando con tutto il fiato che aveva nei polmoni…
La sua Siana in ospedale e nessuno sapeva perché! Davanti a lui Jake rimaneva in silenzio fissandolo lasciandolo sfogare. Diede un pugno al tavolo di marmo sentendo il dolore invadergli la mano e le ossa fare uno strano rumore. Pazienza si sarebbero aggiustate da sole, ora come ora voleva prendere a pugni  la prima cosa che gli capitava sotto tiro.
 
- Andiamo da lei – Decretò infine il biondo alzandosi dalla sedia andando verso la porta e prendendo dalla casetta appesa alla parete le chiavi del suo Mercedes. L’unica cosa che potevano fare e andare in ospedale per avere qualche notizia in più. Kai lo seguì fuori dalla porta raggiungendo la macchina parcheggiata nel cortile. Salirono in macchina e il biondo partì velocemente lasciando una profonda sgommata sull’erba. Dieci minuti dopo arrivarono alla struttura bianca ed opprimente, parcheggiando nel primo posto libero.
Entrarono dentro chiedendo subito all’infermiera dell’accettazione dove era ricoverata la ragazza.
La ragazza guardò il registro dei pazienti indicando poi il piano ai due ragazzi che presero a correre per le scale evitando di aspettare l’ascensore.
 
- Come sta? – Chiese l’argenteo quando scorse la figura di Jason il fratello di Siana seduto su una delle poltrone in sala di aspetto. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e a sentire la sua voce, si girò verso di lui diventando subito una maschera di rabbia. Si avvicinò prendendolo per il colletto sbattendolo vicino al muro vicino.
 
- Dov’eri? Pensavo fossi con lei!! L’hanno aggredita! -  Iniziò a gridare il ragazzo; anche lui era arrabbiato, ma arrabbiato con lui perché non c’era quando aveva bisogno, perché non aveva fatto nulla per proteggerla…
La colpa era solo sua che gli aveva permesso di uscire nonostante le minacce che riceveva ogni giorno e ogni notte. E alla fine nonostante tutto s’è l’erano presa con la sua ragazza che non c’entra nulla.
 
- Calmati Jason – Disse il biondo dividendo i due ragazzi prima che scoppiasse una rissa nel bel pieno dell’ospedale. Non era il massimo e li avrebbero sbattuti fuori subito senza sapere niente della ragazza. Meglio non rischiare e soprattutto di non mettersi in mostra. Se avevano voglia di fare rissa potevano aspettare di farlo una volta fuori dall’edificio.
 
- Salve signore… - La voce di Kai ridotta in un sussurro si fece largo, quando vide il padre di Siana raggiungere i tre ragazzi…
Come ci si comporta davanti ad un genitore? Quali parole avrebbe dovuto usare? I suoi genitori non c’erano mai stati per lui, e quando si faceva male seriamente e veniva ricoverato rimaneva per giorni interi da solo. Il padre della ragazza non faceva trasparire nulla dal suo sguardo e continuava a stare li in mezzo al corridoio con lo sguardo puntato verso l’argenteo. Uno sguardo pieno di amarezza e di rancore. Di delusione.
Gli aveva affidato sua figlia fidandosi di lui e l’aveva fatta finire in ospedale.
 
- Possiamo parlare? - Chiese l’uomo all’argenteo; più che una richiesta era un ordine e anche se non gli piacevano lo seguì senza fiatare fino a quando non si ritrovarono loro due da soli nel corridoio. Sedie libere lungo le pareti bianche e una decina di porte che si affacciavano erano l’unico arredamento del posto. Alquanto lugubre per i suoi gusti…
Il padre della ragazza si sedette su una delle sedie mentre lui rimase li in mezzo aspettando che iniziasse a parlare.
 
- Come sta? - Ri chiese per la 100° volta nel giro di pochi minuti, non avendo avuto nessuna risposta da nessuno. Perché volevano tenerlo sulle spine? Stava già patendo abbastanza e il senso di colpa si faceva largo ogni secondo di più dentro di se.
L’angoscia di non poterla sentire o addirittura vederla mezza morta nel letto d’ospedale gli facevano venire la nausea. Non poteva stare male ora, doveva sapere di Siana.
 
- Non bene… i medici dicono che ne avrà per molto. L’hanno trovata piena di sangue per strada… si pensa ad un’aggressione - Spiegò il padre della moretta in modo veloce accontentando l’argenteo che rimase paralizzato li sul posto…
Non era facile per nessuno in quel momento e soprattutto voleva sapere chi era stato ad aggredire così sua figlia così senza alcuna ragione.
 
- E’ colpa mia… ho ricevuto delle minacce… - Disse l’argenteo abbassando lo sguardo dalla vergogna; non poteva mentire più, era colpa sua se Siana era ricoverata, doveva esserci lui al suo posto. Sapeva che quella rivelazione avrebbe avuto delle conseguenze, ma non poteva mentire al padre della ragazza quando gli aveva dimostrato fiducia e lui l’aveva mandata a puttane nel giro di tre secondi.
Ogni scelta ha la sua conseguenza…
Sentì le lacrime farsi spazio tra gli occhi; non era il momento di piangere quello e con uno sforzo le ricaccio indietro.
 
- Come prego? E non hai fatto niente! - La furia del padre si scatenò subito appena appresa la notizia. Non si interessò neppure di essere in un luogo pubblico che si mise a gridare come un pazzo in mezzo alla corsia. Se lo meritava aveva ragione, non aveva fatto niente per risolvere la cosa. E ora ne stava subendo le conseguenze.
Ma l’unico pensiero in quel momento era quello di poter vedere la sua ragazza anche solo per un minuto…
 
- No… - Disse semplicemente il ragazzo mentre le lacrime iniziarono a scendere lungo le guance… Cosa poteva fare? Non aveva nessuna prova per denunciarle se non i messaggi e se l’avesse fatto sarebbe successa la stessa cosa.
Questo era il prezzo per vivere nel suo mondo, ed essere considerato il più bello. Il mondo che voleva assolutamente tenere lontano da Siana ma che non ci era riuscito coinvolgendo alla fine la moretta non pensando alle conseguenze.
 
- E ORA MIA FIGLIA E RICOVERATA PER COLPA TUA! - Urlò ancora più forte di prima, facendo affacciare alcuni infermieri e medici per vedere cosa stava succedendo…
Anche Jake e Jason sentendo si avvicinarono ai due, vendendo il padre di Siana incazzato nero più che mai e un Kai disperato e con le lacrime agli occhi.
 
- Mi dispiace… - Fu l’unica cosa che riuscì a dire il ragazzo in preda alle lacrime. Al diavolo la figura che stava facendo, al diavolo l’autocontrollo. Era anche lui una persona con sentimenti, aveva sbagliato ma non meritava che gli gridasse in quel modo. Se fosse stata un’altra persona un cazzotto non gliel’avrebbe risparmiato nessuno.
Ma l’unica cosa che riusciva a fare in quel momento era piangere… piangere per Siana e per il fatto di non poterla vedere…
 
- FUORI DI QUA PRIMA CHE TI DENUNCI! - Altre urla da parte del signore fecero intervenire i medici che bloccarono le braccia prima che mettesse le mani sul ragazzo.
Si liberò del primo infermiere buttandolo a terra incazzato com’era e questo fece si che altri intervenissero e l’allontanassero dall’argenteo. La sua bambina quasi uccisa da qualcuno che non aveva la testa a posto, da qualcuno che non era sano di mente solo perché stava con quel ragazzo che a sua saputa non gli era mai piaciuto.
 
- Ma… voglio sapere di Siana… - Sussurrò il ragazzo sperando che gliela facessero vedere… ma niente di niente, sentì solo Jake prenderlo per un braccio e allontanarlo dalla folla che si era venuta a creare insieme a Jason…
Non aveva mai visto Kai in quello stato, ne tanto meno piangere per qualcuno…
Ma da quando era arrivata la moretta suo fratello era cambiato in più di un aspetto ed ora ne era più che convinto vedendolo piangere come un bambino indifeso…
 
- Ti chiamo io… ma ti consiglio di andartene – Fece Jason ai due ragazzi pregandoli di andare via da li prima che la situazione fosse degenerata…
E poi Siana non l’avrebbe mai perdonato se non avesse informato Kai della situazione, anche perché se aveva sbagliato aveva tutto il diritto di sapere come stava.
Vide i due ragazzi allontanarsi verso l’uscita e l’ultima immagine che vide prima di girarsi e tornare dal padre, era quella di Kai con la testa abbassata privo di ogni difesa…
 
   
 
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