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Autore: Svazzi    13/12/2015    0 recensioni
[...]"Buongiorno signor Smith" dissi aprendo la porta e notando che effettivamente avevo davanti il vecchio signore, mi squadrò da capo a piedi prima di allungare lo sguardo dietro di me e guardare Harry che lo salutò con un gesto della mano sorridendo sornione "Signorina Austin, un po’ di contegno!" mi ammonì scandalizzato "Sono in casa mia, anzi le dispiace fare in fretta? Io e Harry stavamo per entrare nella doccia quindi avremmo un po’ di fretta" l’anziano mi fulminò con lo sguardo prima di scuotere la testa e bofonchiare qualcosa
"Oggi vengono a trovarmi dei parenti, gradirei che il volume della vostra musica e i ragazzi in casa vostra siano tenuti a bada" disse sprezzante, risi di gusto "Stia tranquillo, il rave party l’abbiamo organizzato per domani, ora se non le dispiace ho un bel ragazzo in casa mia che mi sta aspettando, buona giornata e mi saluti i parenti"[...]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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New York 2020


Le mani di Emma non erano mai state più sudate, erano anni che faceva questo tipo di cose, ma per qualche motivo quella volta era più agitata del solito.
Forse perché quel libro era particolarmente personale, forse perché sapeva che per la prima volta ci sarebbero stati alla stessa presentazione parenti e amici o forse perché ad occuparsi dell’articolo che sarebbe uscito sul “Times”, sarebbe stata proprio la sua migliore amica.
«Calmati» disse una voce alle sue spalle facendola sussultare «Dio, mi hai fatta spaventare – disse mettendosi una mano sul petto all’altezza del cuore – non spuntare mai più all’improvviso» lui ridacchiò e si sedette su una sedia lì vicino «Scusa, ma sei bianca come un lenzuolo, dovresti rilassarti» lei alzò gli occhi al cielo e si sedette di fianco a lui che prontamente le prese la mano «La fai facile tu, non devi presentare il libro più personale che tu abbia mai scritto davanti ad una folla di persone tra cui ci sono il tuo fidanzato, la tua migliore amica, i tuoi amici e i tuoi parenti» rispose abbassando lo sguardo sulle loro mani intrecciate.
Il ragazzo sorrise e sollevò la mano per lasciarle un bacio sul dorso prima di iniziare a giocare con l’anello all’anulare «Non vedo l’ora che arrivi quel giorno» sussurrò alzando gli occhi luminosi su Emma, lei gli sorrise accarezzandogli una guancia con la mano libera «Anche io, non sai quanto io lo stia aspettando» sussurrò dandogli un bacio sulle labbra.

«Aiutami ad allacciare i jeans» disse Mia mentre, sdraiata sul letto, cercava di allacciarsi il bottone dei pantaloni; Niall alzò gli occhi al cielo «Non puoi mettere i jeans, metti questi» disse tirando fuori dei leggins dall’armadio e lanciandoglieli, lei li prese in mano e li guardò con circospezione «Non voglio mettermi dei leggins per la presentazione di questo libro, inoltre sono una giornalista importante del “Times” ormai, non posso andare in giro con una tuta!» rispose lei lamentandosi e tornando a lottare con il bottone.
Il biondo si sedette sul letto ridacchiando divertito  «I leggins non sono una tuta, in più immagino che tutti capiscano che il fatto che la tua pancia si sia ingrossata così tanto nel giro di sei mesi ti impedisca di mettere dei jeans così stretti» le fece notare mettendole una mano sulla pancia e sentendo subito dei piccoli movimenti all’interno.
Mia sorrise mettendo la mano su quella di Niall e stringendo leggermente le dita «Scommetto che ha preso da te, non sta ferma un attimo» disse ridacchiando sentendo la bambina continuare a muoversi nella sua pancia, come ormai succedeva da almeno un mese «Basta che non abbia preso da me l’intelligenza, per il resto può ereditare da me quello che vuole» rispose lui scoppiando a ridere e dandole un bacio sulla guancia «Allora non sembrerò una balena poco elegante con i leggins, vero?»  chiese mordendosi il labbro inferiore.
Da quando era rimasta incinta, oltre ad essere estremamente felice, dato che era quello che lei e Niall aspettavano da tempo, aveva cominciato ad essere più insicura e ad avere paura dei cambiamenti che il suo corpo avrebbe inevitabilmente subito e sapeva che Niall ormai ne aveva fin sopra le orecchie delle sue paranoie, ma mai una volta si era stufato di consolarla «Mia, tesoro, sei incinta. Non sei né la prima né l’ultima donna a portare in grembo un bambino, quindi non hai di che preoccuparti» le rispose dandole un bacio sulla testa prima di alzarsi e finire di prepararsi.

Mancavano ormai solo pochi minuti prima dell’inizio della presentazione ed Emma era un fascio di nervi, nonostante avesse appena fatto una sveltina nel bagno della libreria con l’intento di rilassarsi un po’.
Vide il ragazzo allontanarsi da lei per andare dagli altri che erano già seduti sulle sedie per il pubblico, ma lei lo fermò prontamente da un braccio «Dove vai?» gli chiese allarmata, non aveva mica intenzione di lasciarla lì da sola; lui alzò un sopracciglio «Vado a sedermi, Mia e Niall mi hanno riservato un posto in prima fila» rispose dandole un bacio sulla fronte e cercando di allontanarsi di nuovo, ma lei lo fermò ancora «Non andartene, non voglio stare da sola» ammise con un lamento.
Le sorrise e le accarezzò una guancia «Tesoro, sono quasi cinque anni che fai questo lavoro, inoltre ho intenzione di seguire la presentazione da davanti, quindi devo andare» lei serrò le labbra e aggrottò le sopracciglia scocciata «Saranno anche cinque anni, ma non ho mai presentato un libro così; Harry – disse sospirando – parlo della nostra storia, di Mia e Niall e di tutti gli altri, mi sento come se mi fossi messa a nudo davanti a tutti» aveva gli occhi quasi lucidi, sapeva che se non avesse smesso con quelle paranoie avrebbe finito per piangere.
Il riccio le mise le mani sulle spalle e puntò i suoi occhi verdi in quelli scuri di lei «Ascolta, io ho letto questo libro, sai che se non fosse stata una buona idea te l’avrei detto; invece credo sia meravigliosa! Hai raccontato qualcosa di vero, di reale e in cui i lettori si possono immedesimare ed ora vai di là e tira fuori le palle per far vedere a tutti di che pasta sei fatta» le disse dandole un rapido bacio a stampo prima di farle l’occhiolino e andare di là insieme agli altri.

Mia osservava la sala gremita di gente tra cui i loro amici; era incredibile come fossero cambiate le loro vite in cinque anni.
Lei stava per avere un bambino da Niall, chi se lo sarebbe mai aspettato? Era una giornalista del “Times”, uno dei giornali più importanti del mondo, e conviveva con il ragazzo da ormai tre anni.
Si girò verso Emma, non appena fece il suo ingresso, e cominciò ad applaudire sentendo la folla dietro di lei fare lo stesso. Guardò la sua migliore amica di una vita e non riusciva a non  pensare a quanto fosse fiera di lei.
Aveva avuto il coraggio di trasferirsi a Boston e lasciare la sua vita per inseguire un sogno che avrebbe anche potuto non portarla da nessuna parte; aveva lasciato indietro la sua famiglia e i suoi amici ma, soprattutto, aveva lasciato indietro la persona che probabilmente significava di più al mondo per lei. Era diventata una famosa scrittrice, aveva vissuto a Boston per due anni prima di tornare a vivere a New York e trasferirsi direttamente da Harry, dato che nei due anni passati entrambi non avevano fatto altro che sentirsi e vedersi il più possibile, ed ora stavano addirittura per sposarsi. 
Guardò Niall alla sua sinistra, con una mano poggiata sulla sua coscia e il sorriso sempre presente sulle sue labbra e non riusciva a non pensare a quanto fosse contenta di averlo trovato e di quanto fosse fortunata. Era fiera di lui, era diventato capo dell’azienda da un paio d’anni e, anche se questo lo impegnava più del dovuto, lui era comunque felice di dove era riuscito ad arrivare ed ora stavano aspettando una bellissima bambina che sarebbe nata nel giro di quattro mesi e lei non poteva che essere felice di ciò che la vita le aveva donato.
Harry, alla sua destra, aveva lo sguardo in adorazione verso Emma; non aveva mai visto qualcuno più innamorato di Harry Styles e, nonostante le ci fosse voluto molto tempo per acquistare fiducia in quel ragazzo, era davvero felice che quell’amore fosse rivolto alla sua migliore amica.
Harry era una delle persone migliori che Mia avesse mai incontrato, senza contare che le dava in anteprima e gratuitamente i cd di tutti i suoi artisti preferiti, ora che era diventato il proprietario del negozio di musica a Brooklyn.
Ricordava ancora quando l’aveva chiamata nel panico perché voleva comprare l’anello perfetto per fare la proposta ad Emma e ricordava anche il tempo che avevano perso nei vari negozi di gioielli prima di trovare quello giusto per lei; ora che mancavano poco più di due mesi al matrimonio, non riusciva a non pensare a come fossero cambiate le cose tra quei due che non riuscivano a non litigare per più di due settimane consecutive.

«Questo libro, “The neighbor”, parla di uno degli anni più importanti della mia vita, l’anno in cui tutto ha avuto una svolta; per questo sono così agitata, ma allo stesso tempo felicissima di poter pubblicare questa storia e sono grata ai miei amici e al mio fidanzato che mi abbiano dato il via libera per poter raccontare quello che mi è successo in quel periodo» Emma guardava i volti dei presenti e non riusciva ancora a capacitarsi che ci fosse gente realmente interessata ai suoi libri e a quello che aveva da dire, gente che non fossero i suoi amici o i suoi familiari ovviamente.
Mai avrebbe pensato di avere tutto quel successo né di continuare a scrivere ancora per anni, ma, soprattutto, non avrebbe mai immaginato di essere in grado di raccontare in un libro come la sua vita aveva ricevuto una svolta anni prima, in qualsiasi campo, e non riusciva ancora dopo anni a realizzare come fosse passata dall’essere una cameriera qualsiasi di una piccola tavola calda ad una scrittrice di discreto successo.
Guardò Harry seduto in prima fila che subito le rivolse un sorriso rassicurante, le cose tra loro due andavano alla grande e sapeva che finalmente avevano raggiunto il loro equilibrio e ne era talmente sicura che si era fatta tatuare un piccolo simbolo dello Yin e dello Yang all’interno del polso e non riusciva ancora a credere che presto sarebbe stata sposata con lui e avrebbe preso il suo cognome. Mia appuntava le sue parole su un blocchetto per poter scrivere un articolo accurato; il suo pancione era sempre più evidente ed Emma sorrise pensando che anni prima avessero fatto una scommessa su chi sarebbe rimasta prima incinta e lei aveva ipotizzato che sarebbe stata proprio Mia, avrebbe dovuto riscuotere il suo premio.
Era stato difficile stare lontano da lei per due anni, ma questo le aveva anche fatto bene dato che per tutta la sua vita avevano praticamente dipeso l’una dall’altra e, quel tempo separate, le aveva portate a raggiungere un’autonomia che prima non avevano. Niall le accarezzava dolcemente una coscia facendo finta di stare attento a quella presentazione, ma Emma sapeva bene che il biondo stava probabilmente pensando alla cena che lo aspettava a casa quella sera o ad una partita di calcio che avevano trasmesso in televisione oppure, più probabilmente, stava pensando a qualcosa del lavoro dato che da quando era diventato il capo non faceva altro che pensare a quello.

«Non scolarti tutto lo champagne» disse Niall facendo sussultare Harry «Mi hai spaventato, razza di idiota» rispose il riccio prendendo un bicchiere e versando un po’ della bevanda a Niall per poi prenderne ancora anche lui.
Il biondo ridacchiò «Cosa c’è? Perché ti dai all’alcool?» gli chiese ridacchiando sapendo che la motivazione sarebbe stata piuttosto stupida «Perché la mia adoratissima futura suocera mi ha tenuto per mezz’ora a parlare di come vorrebbe che fossero assegnati i tavoli al matrimonio, senza contare che ha parlato di come io ed Emma dobbiamo assolutamente essere coordinati ed indossare in qualunque modo il colore scelto per il matrimonio» rispose alzando gli occhi al cielo e facendo ridere ancora di più l’amico.
Niall scrollò le spalle e prese un sorso di champagne «Per questo non mi sposo, non ho voglia di organizzare un matrimonio» spiegò guardando l’amico che ora aveva le sopracciglia alzate con aria scettica «No, tu non ti sposi perché sei un codardo, ecco perché» lo riprese Harry scuotendo la testa. Sapeva che Niall aveva paura, l’aveva avuta anche lui prima di fare la sua proposta, ma non riusciva a capire di cosa fosse realmente spaventato dato che lui e Mia stavano aspettando una bambina «Non dirmi che tu non hai paura! Non voglio finire come i miei genitori, divorziati e che si detestano» rispose sapendo che quelle erano le paure che accomunavano più o meno entrambi «Certo che ho paura, ma non credo proprio che finirò come mia madre e mio padre, e anche se fosse ora come ora voglio sposarmi con Emma, quindi perché dovrei vietarmelo?» rispose il riccio prendendo un sorso dal suo bicchiere.
Sapeva quello che intendeva Niall, ma sapeva anche che non voleva farsi frenare dalla paura; era arrivato al punto in cui credeva che tra lui ed Emma non ci fosse più niente in grado di farli barcollare; ne avevano passate di ogni ed ora erano comunque felici ed innamorati, forse anche più di prima.
Niall pensò alle parole di Harry, sapeva che anche se Mia non gliel’avrebbe mai detto, aveva il desiderio di sposarsi, giusto per ufficializzare la loro unione. Gli sembrava stupido doverlo fare, dato che in tre mesi avrebbero avuto una figlia nata dal loro amore, ma era anche cosciente del fatto che la ragazza desiderasse avere  un anello al dito «Dici che … Che dovrei fare la mia proposta?» chiese all’amico che ora lo guardava con un aria vagamente divertita «Io dico che stai per diventare padre, Horan, e che per Mia e per la bambina che sta per nascere, dovresti tirare fuori le palle e inginocchiarti con un fottuto solitario in mano» rispose tirandogli una pacca amichevole sulla spalla «E se poi non è sicura?» disse Niall tirandogli un pugno sul braccio «Oh certo, sicuramente avrà dei ripensamenti, in fondo state insieme solo da cinque anni e lei è incinta, ma sono certo che per lei sarà difficile dirti di sì» rispose Harry sarcastico guadagnandosi un altro pugno sul braccio.


«Oh casa dolce casa – disse Emma sedendosi sul letto – queste scarpe mi stanno uccidendo»  si tolse i tacchi e li lasciò cadere a terra per poi sdraiarsi «Tua madre non ha fatto altro che ripetermi quanto sia importante che il matrimonio abbia i colori coordinati» Harry si lasciò cadere a peso morto sul letto cercando subito la mano di Emma per stringerla nella sua e lasciarle un bacio sul dorso «Lo so, ha sempre avuto una strana fissa per i colori» rispose lei alzando gli occhi al cielo sapendo quanto potesse essere pesante sua madre certe volte «Oh, mi ricorda qualcun’altra in quella famiglia» la prese in giro il riccio pizzicandole i fianchi.
Emma rise cercando di allontanare le mani del ragazzo e, quando finalmente smise di torturarla, si girò verso di lui per guardarlo.
«Sono felice» sussurrò sorridendo e vedendo di riflesso un sorriso contornato di fossette di fronte a lei «Anche io lo sono» lui le accarezzò una guancia avvicinando di più il suo corpo a quello della ragazza.
Si guardarono per qualche minuto negli occhi, senza spiccicare parola, accarezzandosi e contemplandosi, come se non esistesse altro all’infuori di loro «Devo dirti una cosa» disse poi Emma all’improvviso deglutendo.
L’aveva scoperto giusto un paio di giorni prima, ma ancora non aveva avuto il coraggio di dirglielo, nonostante ne avessero parlato più di una volta, aveva il terrore che lui potesse reagire male «Spara» la vedeva agitata e aveva il terrore che potesse dargli qualche brutta notizia, dato che era diventata improvvisamente pallida.
Emma prese un respiro profondo e chiuse gli occhi «Sono incinta» disse tutto d’un fiato aprendo gli occhi e trovandosi davanti quelli verdi è sgranati di Harry «Quando …» disse incapace di finire la frase, ma la ragazza capì esattamente cosa voleva sapere «Ho fatto un test un paio di giorni fa, ma devo fissare un appuntamento dalla ginecologa» spiegò mordendosi il labbro inferiore e abbassando lo sguardo; aveva davvero paura della sua reazione.
Harry, dal canto suo, sentiva il cuore battere così forte che aveva paura che lei lo sentisse; sorrise così tanto che le guance cominciarono a fargli male e rotolò fino a trovarsi sopra di lei per cominciare a lasciarle baci su tutta la faccia «Dio, è meraviglioso! – Esclamò – Saremo genitori, sono al settimo cielo!» Emma scoppiò a ridere sentendo gli occhi pizzicare mentre Harry continuava a baciarla ovunque «Smettila, mi pungi con la barba» cercò di allontanarlo, ma lui era più forte di lei «Posso fare l’amore con te, vero? Non facciamo del male alla creatura» disse Harry fermandosi improvvisamente e guardandola negli occhi; Emma alzò un sopracciglio e lo guardò divertita «Credo abbia le dimensioni di un fagiolo, non gli farai male se farai l’amore con me anche perché ti obbligo a farlo, sai con il fatto che sono incinta non controllo più gli ormoni» disse facendo scorrere le mani sulla sua schiena al di sotto della maglietta. Lui sorrise e si abbassò per lasciarle una scia umida di baci sul collo «Perché, di solito riesci a controllare i tuoi ormoni?» le accarezzò una coscia lasciata nuda dal vestito mentre se la portava intorno al bacino «Sei tu che sei provocante, io non posso farci niente» rispose sentendo improvvisamente il suo respiro irregolare «Non vedo l’ora di essere tuo marito e padre di nostro figlio, grazie» sussurrò al suo orecchio mordendole il lobo; la ragazza sentì improvvisamente il cuore smettere di battere prima di ricominciare ad un ritmo più accelerato «Ti amo, Harry, per sempre» rispose prima di spogliarsi velocemente e fare l’amore.

Mia stava finendo di lavare i piatti in cucina mentre Niall la osservava dalla porta a braccia conserte pensando a quello che gli aveva detto Harry poco prima «Non dovresti sforzarti, sai quello che ha detto il medico riguardo gli ultimi tre mesi di gravidanza» disse entrando e sedendosi all’isola «E tu dovresti evitare di farmi prendere questi infarti, altrimenti moriamo sia io che la bambina» rispose lei asciugandosi le mani e girandosi verso di lui appoggiandosi al lavello.
Lui le sorrise passando lo sguardo dal suo viso alla sua pancia, faticava ancora a credere che lì dentro stava crescendo sua figlia «Ho pensato ad un nome per lei» disse poi tornando a guardarla negli occhi; lei alzò un sopracciglio scettica, erano mesi che discutevano sui nomi, da quando avevano scoperto il sesso, ma ancora non ne avevano trovato uno che soddisfacesse entrambi «Elizabeth Jane Horan; volevi che la bambina avesse qualcosa che ti ricordasse Emma, Elizabeth è il suo secondo nome e Jane è un nome che mi è sempre piaciuto, che ne dici?» Mia sorrise felice, le sembrava un nome perfetto per la sua bambina «Dico che è splendido, Niall, e poi mi piace come suona con il cognome» rispose ridacchiando ricordandosi di come la maggior parte dei nomi erano stati scartati perché risultavano cacofonici con il cognome.
Il biondo si alzò sorridendo e si avvicinò alla ragazza lasciandole un bacio sulla guancia prima di abbassarsi sulle ginocchia e alzarle la maglietta per scoprirle la pancia ormai evidente «Hai sentito piccola? Ti abbiamo trovato un nome, Elizabeth Jane, ti piace?» lasciò una serie di baci lungo la pancia facendo sorridere Mia che gli infilò una mano tra i capelli  «Sta scalciando come una forsennata, quindi credo che le piaccia» rispose ridacchiando.
Niall tornò in piedi e le prese il viso tra le mani par darle un lungo bacio «Sai che sono l’uomo più felice del mondo?» sussurrò sulle sue labbra prima di baciarla ancora senza darle il tempo di rispondere «Oggi ho parlato con Harry e mi ha fatto riflettere su una cosa; non ne abbiamo mai parlato esplicitamente, ma so che è una cosa che vuoi e sono sicuro di volerla anche io, ma sono sempre stato troppo codardo per chiedertelo, nonostante avessi comprato questo anello da mesi».
Si inginocchiò di nuovo davanti a lei aprendo la scatolina di velluto che aveva lasciato nascosto da mesi sotto i calzini nel suo cassetto del comò; Mia sentì i suoi occhi improvvisamente pizzicare mentre si portava le mani alla bocca «Sono francamente terrorizzato, ma credo che sia giusto che tu abbia quello che ti meriti, sappi che mi hai già reso l’uomo più felice della terra quando mi hai detto che stavi aspettando una bambina, ma io voglio sposarti e far sapere a tutti quanto ti amo. Quindi, vuoi sposarmi, Mia?» la ragazza era rimasta completamente senza parole; ormai aveva perso le speranze e pensava che non avrebbe mai ricevuto la proposta, eppure ora Niall era inginocchiato davanti a lei con un solitario fra le mani e chiederle di sposarlo «Oh mio dio, sì! Certo che si, accidenti» il biondo sorrise alzandosi in piedi e mettendole l’anello al dito prima di prenderle il viso tra le mani e baciarla «Ti amo e grazie» disse staccandosi per qualche secondo prima di tornare a baciarla.
E Mia lo sapeva, sapeva che le cose sarebbero andate sempre bene, nonostante avesse sempre pensato che per ogni avvenimento felice ce ne fosse uno altrettanto triste, ora non poteva che pensare che tutto sarebbe andato per il meglio e che sarebbe stata sempre felice.

 

Questa storia, dopo più di un anno, volge finalmente al termine e io mi sento molto triste. Ho adorato scrivere di Mia ed Emma perché sono due personaggi che mi stanno ovviamente a cuore e questa storia ha molto di personale, quindi ha un valore affettivo per me insuperabile.
Ringrazio tutti coloro che l’hanno letta; ringrazio le 42 persone che l’hanno inserita tra le preferite, le 13 che l’hanno inserita tra le ricordate e le 67 che l’hanno inserita tra le seguite dandomi uno stimolo per portarla avanti fino alla fine!
Spero che questo epilogo felice e un po’ avanti nel tempo vi sia piaciuto tanto quanto a me è piaciuto scriverlo e spero che non questa storia non vi abbia deluso!
Ringrazio soprattutto Rebecca, che ha ispirato una delle protagoniste della storia, per aver atteso così tanto per questo epilogo e mi scuso con lei per non essere sempre stata veloce e regolare con gli aggiornamenti!

Volevo avvisarvi che ho una nuova storia in cantiere, ma non credo la pubblicherò su EFP, al 90% verrà pubblicata solo ed esclusivamente su wattpad, se vi interessa seguirmi anche lì,
https://www.wattpad.com/user/__Silvia questo è il mio profilo!

Spero che vi sia piaciuto e, come sempre, le recensioni sono ben accette!

Per qualsiasi cosa, vi lascio i miei contatti

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Un bacio e alla prossima
Sil

 

   
 
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