Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Monkey D Akiko    17/12/2015    3 recensioni
Nami, come tutti gli studenti prima o poi, deve prepararsi ad andare all'università, per questo decide di partecipare con i suoi amici all'open day. Sfortunatamente si ritrova sola già in partenza perchè invece di prendere la metropolitana come gli altri prende il treno. Alla stazione incontra uno studente universitario che le offre il suo aiuto accompagnandola alla meta ma gli amici di Nami non sono ancora arrivati.
*DAL TESTO*
Tirò nuovamente fuori il telefono e chiamò Usop per chiedergli dove fossero, la sua risposta però la lasciò sconvolta: erano lontanissimi e la strada per l’università diversa.
Avrebbe dovuto cavarsela da sola. Chiuse la chiamata con qualche insulto e gettò malamente il cellulare in borsa.
“I tuoi amici ti hanno abbandonata di nuovo?”
Nami si girò e vide lo stesso ragazzo di prima.
“E tu chi sei? Non sono affari tuoi!” gli rispose agitata.
“Se devi andare all’open day dell’università ti ci posso accompagnare io” le propose.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

OPEN DAY

 
Nami credeva di impazzire, era da più di un quarto d’ora che aspettava i suoi amici alla stazione e di loro nessuna traccia. Ci troviamo tutti per le 7.10 dicevano, facciamo il viaggio insieme dicevano, fatto sta che lei era lì e loro no.
Possibile che proprio quel giorno dovevano far tardi? Era un evento importante quello, per la prima volta avrebbero visitato la loro futura università! Se non si davano una mossa avrebbero perso il treno e l’open day …
Prese in mano il telefono e mandò un messaggio sul loro gruppo di whatsapp.
“Dove siete?????”
“Alla stazione, dove sei tu piuttosto, ti stiamo aspettando!” rispose Usop.
“IO SONO ALLA STAZIONE, VOI QUI NON CI SIETE!” rispose su tutte le furie.
“Aspetta, in che stazione sei?” domandò Robin.
“Si sarà persa” scrisse Zoro.
“Alla stazione ferroviaria Robin, come avevamo stabilito!”
“Nami … noi siamo alla stazione della metropolitana”
Questo doveva essere uno scherzo. Come poteva essere altrimenti?
Oh mia dolce Nami se potessi verrei subito da te! <3”
“Non ci posso credere! E ora come faccio?!”
“Dovrai prendere il treno da sola per forza, non c’è tempo”
Maledizione. Ficcò il telefono in borsa e masticò qualche insulto verso i suoi amici. Non avevano mai nominato la metropolitana! Ah ma quando li avrebbe trovati avrebbe dato loro una bella lezione!
Mentre discuteva tra sé quanto odiosi fossero e come punirli, sentì qualcuno ridacchiare così si voltò con discrezione e vide che un ragazzo la stava fissando. Che imbarazzo, aveva sentito tutto. Divenne rossissima e si rivoltò di scatto.
Il treno arrivò subito dopo e lei ci salì sopra perdendo di vista il ragazzo. Dopo mezz’ora di viaggio arrivò a destinazione, ora doveva solo ricongiungersi con i suoi amici e trovare la strada per l’università.
Tirò nuovamente fuori il telefono e chiamò Usop per chiedergli dove fossero, la sua risposta però la lasciò sconvolta: erano lontanissimi e la strada per l’università diversa.
Avrebbe dovuto cavarsela da sola. Chiuse la chiamata con qualche insulto e gettò malamente il cellulare in borsa.
“I tuoi amici ti hanno abbandonata di nuovo?”
Nami si girò e vide lo stesso ragazzo di prima.
“E tu chi sei? Non sono affari tuoi!” gli rispose agitata.
“Se devi andare all’open day dell’università ti ci posso accompagnare io” le propose.
“Non hai risposto alla mia domanda!”
Il ragazzo ghignò e Nami dovette ammettere che era tremendamente bello. Alto, fisico asciutto, pelle ambrata, capelli neri e occhi grigio chiaro, tradotto, il dio della bellezza in persona.
“Fufufu sono Trafalgar Law, studente di medicina e chirurgia del sesto anno, ti basta?”
Allora era uno studente, una guida poteva esserle utile ma non lo conosceva nemmeno.
“Bene Trafalgar Law, non sono affari tuoi” rispose acida.
“Scommetto che non sai come fare adesso. Puoi fidarti di me non sono un delinquente, per ora … naturalmente scherzo”
La rossa si arrese all’evidenza e accettò il suo aiuto.
“Io sono Nami” si presentò.
“Intuisco che sei all’ultimo anno di liceo, che facoltà sei venuta vedere?”
“Economia, però sono ancora incerta. Ci sono tante cose interessanti”
“Beh devi scegliere quella che ti interessa di più, comunque ci sono degli incontri di orientamento in cui ti possono aiutare a capire cosa potresti fare”
Continuarono a parlare dell’università finché non arrivarono, peccato che era ancora chiusa e deserta. Degli amici non parliamone.
“Cavolo non c’è ancora nessuno” notò con preoccupazione.
“Sediamoci, è inutile stare in piedi Nami-ya”
“C-come? Resti qui?”
“Se vuoi restare sola in un posto sconosciuto me ne vado” rispose con sarcasmo fingendo di allontanarsi.
“N-no ehm aspetta!” gli chiese imbarazzata e lui sogghignando tornò indietro.
Si sedettero su una panchina di fronte all’entrata e restarono per un po’ in silenzio.
“Non ti starò facendo perdere tempo?” domandò titubante Nami alzando lo sguardo verso di lui.
“Non preoccuparti, non ho niente da fare”
“E allora come mai sei venuto all’università?”
“Per divertirmi osservando le future matricole come te Nami-ya fufufu” rispose con l’arroganza che lo distingueva.
Nami sbuffò risentita nel suo orgoglio e sostenne che anche lui avesse avuto difficoltà all’inizio. Trafalgar ovviamente non le diede questa soddisfazione e continuò raccontando aneddoti di matricole che aveva conosciuto nella sua lunga carriera universitaria.
“… ma quella che adesso mi fa più ridere è la storia di una che non era ancora matricola ma già si era persa gli amici e la strada per l’università e ho dovuto aiutarla fufufu”
“Ehi non sei divertente!” lo rimproverò capendo che era lei la ragazza in questione.
Parlarono per molto tempo finché Nami si sentì chiamare da lontano dai suoi amici.
“Eccoli finalmente!” esclamò alzandosi in piedi e raggiungendoli.
Se prima andò da loro a braccia aperte, cambiò subito espressione ricordandosi del torto subito e li sgridò.
“Ora che non sei più da sola io me ne vado” disse Law unendosi al gruppo.
Nami si voltò verso di lui e con un grande sorriso lo ringraziò per il suo aiuto.
“Ci si vede Nami-ya, spero che dall’anno prossimo saremo colleghi” la salutò incamminandosi.
“Ehi Nami chi era quel tizio?” le chiesero gli altri, Sanji particolarmente.
Lei però non rispose ma guardò la panchina su cui erano seduti prima e trovò un foglietto. Convinta che non ci fosse quando erano arrivati, lo prese e lo lesse.
Sul foglietto c’era il nome di Law seguito dal suo numero di telefono. In basso c’era un breve messaggio.
“Resta con i tuoi amici e non perderti più, ma se dovesse succedere puoi trovarmi in biblioteca. Trafalgar Law”
Sorridendo Nami pensò che poteva anche perdersi, in fin dei conti l’università era enorme, ma dov’era la biblioteca?  

NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Oggi vi presento questa breve storia sulla coppia LawxNami, è la prima volta che scrivo su di loro e spero vi piaccia ^^
Per scriverla mi sono ispirata alla mia recente esperienza all'open day universitario che è stato come entrare in un altro mondo *^* Non potevo non scrivere niente al riguardo no?
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, se volete lasciate un commento, mi rendereste felice <3
A presto!
Monkey D Akiko <3


 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Monkey D Akiko