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Autore: pelelen_moon6    17/12/2015    0 recensioni
[Disney Descendants]
Attenzione: se non avete letto il libro "L'Isola Degli Sperduti" (The Isle Of The Lost) questa storia contiene alcuni spoiler.
E se Ursula avesse avuto una figlia?
E se l'avesse tenuta nascosta per molti, molti anni senza parlare a nessuno della sua esistenza?
E se questa figlia cominciasse a frequentare la stessa scuola che frequentano i protagonisti di Descendants?
Un mini sequel del libro ed un prequel del film, un'idea che mi girava in testa da un po' di tempo.
Spero vi piaccia!
...
"Lei non avrebbe fallito. Sarebbe stata più cattiva di sua madre. Più cattiva di Grimilde. Più cattiva di Crudelia. Forse più cattiva di Malefica."
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Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dragon Hall

Prologo

La bambina si appoggiò pensierosa al davanzale della finestra. Era dura vivere segregati. Alzò lentamente gli occhi violacei verso il cielo coperto di nuvole dell’isola. Non aveva mai visto le stelle dal vivo. Aveva sempre saputo che a separarle c’era una cupola. E non una cupola qualunque, la cupola. Non si poteva né uscire né entrare nell’Isola degli Sperduti. E lei voleva nuotare nelle acque cristalline del mare di Auradon, sentire il sole direttamente sulla sua pelle, cambiare aria.

Ma non era mai stato possibile. E mai lo sarebbe stato. Era destinata a rimanere l’aiutante di sua madre. In tutto e per tutto. La bimba sospirò.

Si chiamava Shell, un nome scelto non a caso, visto il suo significato. Conchiglia. Poteva sembrare un nome così delicato e poetico, ma c’era ben altro sotto. Sua madre l’aveva chiamata come la cosa a cui teneva di più. La sua conchiglia.

Shell sapeva di non avere nemmeno un posticino, remoto o insignificante che fosse, nel cuore di sua madre. Lei non doveva esserci. Ecco perché era sempre rimasta nascosta agli occhi di tutti. Non aveva mai messo un piede fuori dalla dimora pericolante in cui viveva. Si sentiva come una certa principessa dai lunghissimi capelli biondi che era rimasta per diciotto anni chiusa in una torre.

Ma in fondo era solo una bambina. E non avrebbe avuto a che fare con principesse. Per ora.

Sua madre era la più potente strega del mare che si fosse mai vista prima d’ora. Ursula.

Aveva tentato di distruggere la vita di una sirenetta insignificante rubandole la splendida voce, ma aveva fallito. Shell strinse le manine in due piccoli pugni. Lei non avrebbe fallito. Sarebbe stata più cattiva di sua madre. Più cattiva di Grimilde. Più cattiva di Crudelia. Forse più cattiva di Malefica. Se solo non fosse restata prigioniera per il resto della sua vita. I suoi occhi viola lampeggiarono.

Però aveva solo sei anni. E già una voce da togliere il fiato.

Fece scorrere la mano abbronzata sulla conchiglia dorata che aveva al collo e la sentì risplendere sotto il suo tocco. Un sorrisetto maligno le invase il volto. Era fiera di indossare quella collana. Gli occhi le brillarono ancora di più.

In lontananza vedeva un’altra isola. Più grande, più maestosa , più ricca di quella in cui viveva.

Era sicura che un giorno l’avrebbe raggiunta. Conquistata. Controllata.

E si sarebbe preparata ogni giorno che sarebbe venuto. Anche se il suo destino era quello di rimanere rinchiusa lì per sempre. Doveva soltanto attendere. Avere pazienza. E tutto si sarebbe sistemato.

Non avrebbe deluso nessuno. E avrebbe preso il posto di Malefica, un giorno. Il suo nome non le faceva paura. lo trovava normale. L’essenza della malvagità non poteva non avere che quel nome. Era fin troppo scontato.

Sua madre sarebbe stata fiera di lei.

Shell si voltò ancora verso la luna, non preoccupandosi se qualcuno poteva vederla. Soltanto un minuto e sarebbe rientrata.

Si chiese com’era la vita fuori da casa sua. Fuori da quell’alto palazzo fatiscente, rivestito di carta da parati orrenda e scrostata, lampadari rotti e cimeli sottomarini. La sua cameretta era un buco. C’era pochissimo spazio, quello che bastava era per la finestra, lei e il letto. Nonostante tutto si poteva ancora camminare. Un quadrato microscopico di casa. Ecco la definizione.

Si chiese poi com’era parlare con qualcuno all’infuori di sua madre e delle murene. Com’era conoscere una persona. Com’era rispondere a domande diverse da “Sei stata abbastanza malvagia oggi?” o “Non sei uscita di casa tutto il giorno, giusto?” se avesse dato la risposta sbagliata la vasca delle murene l’avrebbe accolta. Flotsam e Jetsam, le orribili murene di sua madre, non vedevano l’ora di un pasto prelibato. E lei aveva sempre odiato dar loro da mangiare. Arrivava in cameretta fradicia, reduce da una serata di sgridate, spesso dettate dal nervosismo di Ursula, e si metteva subito a dormire. Spesso al freddo, vista la mancanza di coperte calde.

Un giorno tutto questo diventerà un ricordo lontano. Si diceva sempre la bimba.

Sì, tutto sarebbe cambiato molto, molto presto.

Doveva solo riuscire ad uscire da quel posto. Poi avrebbe dato sfogo alla sua malvagità. E riempito il suo cuore oscuro di azioni terribili.
Si sarebbe vendicata di quella sirena canterina e di chi aveva ridotto così sua madre, innanzitutto. Poi avrebbe distrutto qualunque cosa e chiunque si fosse frapposto tra lei e la sua ascesa al potere.

Era ambiziosa la piccola.

Si scostò dal viso le ciocche ribelli e castane. Le incorniciavano il viso abbronzato risaltando non poco. Aveva sentito che verso i dodici anni avrebbe avuto i primi cambiamenti di colore e non vedeva l’ora di sapere come sarebbero divenuti i suoi capelli. Per ora erano di un banale castano, come quelli di sua madre prima che diventasse, bè… quello che era. Era strano vedere una donna con le sembianze di una grossa piovra muoversi tra cattivi prettamente umani. Solo di aspetto e non di fatto, s’intende. Gli umani provavano amore. E l’amore era una cosa da stupidi, da deboli. Al solo pensiero Shell arricciò il naso, schifata.

Ma non odiava del tutto il luogo in cui viveva. Poteva essere sporco, terribile, pieno di gente insignificante e fastidiosa… però era pur sempre L’Isola degli Sperduti: la sua casa.

Shell rivolse lo sguardo verso l’orizzonte. Sempre se quello che vedeva era l’orizzonte. Chissà cosa c’era oltre Auradon. Chissà chi ci viveva… la sua attenzione poi fu attirata da una bambina poco lontano da casa sua. Era sul balcone del Castello delle Occasioni e fissava il cielo con aria truce. I brillanti boccoli viola cozzavano da morire con gli occhi verde acceso. Chi non poteva essere se non la figlia di Malefica?

Shell inizialmente pensò di rientrare in casa, per non farsi vedere, poi decise di restare. Tanto non si accorgerà di me. Si disse. L’ altra ragazzina sembrava così assorta nei suoi pensieri… e poi rivolse lo sguardo verso di lei. Shell trattenne il respiro. E l’altra le fece un cenno di saluto senza sorridere. Shell sollevò la mano timidamente e la agitò, così come aveva visto fare dalla bimba. E si scambiarono un sorriso. Ma di quelli che durano un secondo e niente più.

Era la prima persona che la vedeva oltre a sua madre. Le due bambine continuarono a restare ad osservare il cielo, fino a quando Shell non sentì la voce di sua madre obbligarla a rientrare. Lanciò un ultimo sguardo alla bimba ed entrò in casa.

Non sapeva che si sarebbero conosciute presto.

Le sarebbe piaciuto avere degli amici.




Angolo Autrice:)

Ciao a tutti!!
Per chi non mi conosce ancora sono Pelelen_Moon6, ma potete anche chiamarmi solo Moon:), adoro scrivere e sono quel tipo di fangirl seriale che molti di voi potrebbero conoscereXD
Per chi mi conosce già, invece, SONO TORNATA RAGAZZIIIIII!!!
(Sinceramente volevo tornare prima, ma quei BABBANI di professori non me lo permettono, vista la quantità di compiti e lezioni -.-')
E spero che questo ritorno riprenda nel migliore dei modi:) Questa storiella mi ronzava nella testolina già d un po' e quindi ho deciso di pubblicarla;) spero sia di vostro gradimento :D 
Bè, da Moon è tutto per ora! Spero che questo prologhino - ino vi sia piaciuto e... che recensiate lasciando una bella bandierina verde;) (ma queste sono solo speranze obv XD)
Buonanotte a tutti e ci si vede al prossimo capitolo!!!
Moon<3

       
   
 
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