C'è vita su Marte?
Si respira una frizzante brezza sull'alta Torre di Astronomia, il silenzio surreale aiuta nella contemplazione del cielo punteggiato di luce. La luna è appena calata dietro gli alti alberi che, bruni d'ombra, sembrano dei vigili guardiani.
- Credi ci sia vita su Marte? - La voce leggermente pastosa di Lucius interrompe la quiete.
- Certo - annuisce convintissimo con il capo Severus - tanti piccoli Grifoni... ed eccone spiegato il colore rossastro... - trascinato dal lieve stato di ebrezza, sghignazza della sua brillante trovata.
Torna a regnare il silenzio.
- Lucius - con una mano gli scuote leggermente il braccio - Lucius senti se avessi la possibilità di viaggiare fra le stelle dove andresti? -
L'interpellato, che già si era dato ai bagordi con Morfeo, lo guarda per un attimo interdetto, arriccia il naso con serietà per darsi un'aria da lord annoiato, cerca di muovere le labbra, per dire qualcosa di superiore, ma queste rimangono strettamente sigillate. Dopo quella che sembra un'eternità, con tono pomposo, mitigato dall'alcool ingerito, gonfiando il petto dice:
- sicuramente visiterei l'universo dedicato alla Dea Venere, dove amare è un obbligo sacro e dare piacere all'uomo l'unica legge da praticare. - Sospira deliziato perso in chissà quali ricordi - la ritrosia di Cissy comincia a stancarmi. - Aggiunge con un sospiro imbronciato.
Il viso di Severus rimane nell'ombra, fuori dalla portata del Lumus di Lucius, solo il luccichio intelligente dei suoi occhi rivela la sua presenza. Borbottando parole senza senso il biondo si volta verso l'amico con stampata in viso una muta domanda, che l'altro sembra non voler cogliere. Infastidito dal silenzio lo pungola con la punta di uno stivale perfettamente lucido.
- E tu - incalza con un tono leggermente alterato - in quale universo affonderesti gli artigli? -
Muovendo a ventaglio la mano, come a scacciare delle moleste mosche, tocca, inavvertitamente, la bottiglia di Incendiario facendola così rotolare al centro del pavimento, per poi proseguire verso la porta rimasta spalancata; il rumore sembra amplificarsi mentre precipita lungo le ripide scale.
Per un attimo trattengono il fiato.
- Sai - Lucius sussulta al suono della voce - l'idea stessa di viaggiare mi atterrisce, lasciare luoghi conosciuti per affrontarne di nuovi, ricominciare da capo col rischio di ripetersi ed ottenere sempre le stesse cose, senza aver mai la possibilità di cambiare. -
La voce grave del ragazzo sembra aver perso la leggerezza dell'alcool.
- Però, - ammutolisce un attimo con enfasi - se proprio non posso tirarmi indietro, traslocherei in un mondo dove simpatici unicorni rosa brucano erbetta viola, piccoli esserini Puffosi* , imbevuti d'inchiostro, scappano dalla gattaccia di Gazza e coloratissime fatine distribuiscono biscottini farciti d'amore. -
La faccia del biondo è impagabile: un misto tra l'incredulo e l'orripilato. Severus non riesce più a trattenere il ghigno, le labbra tremano nello sforzo di rimanere serrate finché non scoppia in una sguaiata risata, rotolandosi per terra trattenendosi la pancia. Ogni tanto farfuglia qualcosa indicando l'offesissimo amico con un dito tremante.
- Stupido! - Lucius gli rifila uno schiaffo sulla testa con l'intento di calmarlo.
- Ahah... scusa ma non ho potuto farne a meno. Eri troppo serio per non approfittarne. - Lucius terribilmente indignato cerca invano di rialzarsi ma prontamente Severus lo blocca e, tornanto serio, si scusa guardandolo direttamente negli occhi chiari.
- Vuoi sapere la verità, - sputa rancoroso il biondo strattonando il braccio ancora bloccato, - vivrei volentieri in un mondo dove i Babbani sono feccia sottomessa. Dove i Purosangue occupano i posti che gli spettano dominando su ogni cosa. Dove... - la voce lentamente sfuma fino a spegnersi.
Come se le parole pronunciate siano un canto profetico, da qualche parte un Mago potente si sta creando il suo esercito, mentre nell'ombra scava le fondamenta per ottenere l'immortalità.
Note autrice:* termine inventato palesemente riferito ai Puffi.
Per scrivere questa piccola storiella mi sono ispirata ad una Challenger sul forum indetta da Donnie TZ usando il prompt: "Due o più protagonisti immaginano come sarebbe viaggiare in altri universi". Il magnifico banner è il premio che ho ottenuto da Donnie TZ per aver concluso una categoria. GRAZIE.
Buona lettura e spero vi abbia fatto sorridere un po'.
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