Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: _Alyss_    22/12/2015    3 recensioni
****STORIA INTERROTTA****
22 Novembre 1975
Per la prima volta da cinque anni passati a guardarsi senza vedersi davvero, Thalia Potter e Sirius Black si rivolgeranno la parola e da quel momento sarà una successione di eventi che li porteranno a conoscersi, amarsi, viversi.
Perchè niente potrà mai separarli, nemmeno la morte.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Capitolo 1

Incontri
 


 
Se le avessero chiesto come aveva fatto una come lei a innamorarsi di Sirius Black, Thalia Potter avrebbe semplicemente risposto che non aveva mai pensato ad una simile eventualità. Lei e Sirius si conoscevano fin da quando si erano incontrati su quel treno, il primo settembre 1971, ma non si erano mai visti davvero.
Per carità, quel ragazzo e suo cugino erano praticamente inseparabili e appartenevano anche alla stessa casa quindi ne avevano avute di occasioni per incontrarsi, ma una loro conversazione non durava più di qualche minuto prima che uno dei due scappasse a fare altro.
Facevano anche parte della squadra di Quidditch, lei come cacciatrice e lui come battitore, e credete alla McGrannit se vi dirà che non c'era una coppia così in sintonia in squadra da almeno vent'anni. Con quel visino d'angelo Thalia riusciva a stregare tutti, anche se, sotto sotto, anche in lei scorreva il sangue pestifero dei Potter, e come tale non resisteva a combinare qualche guaio di tanto in tanto. Al terzo anno, ad esempio, aveva gettato di nascosto una dozzina di cacca-bombe nel dormitorio dei Serpeverde e SIlente quando era venuto a saperlo aveva iniziato a ridere come un matto, finendo per offrirle delle api frizzole nel suo ufficio e lasciandola andare con una settimana di punizione in biblioteca. La punizione ideale per una lettrice accanita come lei, e Silente questo lo sapeva benissimo. Forse era per quello che lei e la Evans andavano tanto daccordo.
Le due Grifondoro erano diventate amiche praticamente da subito, quella ragazzina dal viso troppo piccolo e grazioso per quegli occhiali dalla montatura spessissima e la piccola dai capelli rosso fuoco e gli occhi verdi come il prato, avrebbero potuto conquistare tutta Hogwarts se solo avessero voluto.
Sirius l'aveva sempre ritenuta una persona forte, intelligente e audace quanto basta. Almeno fino ad un giorno del loro quinto anno.
Era novembre inoltrato e faceva un freddo cane ad Hogwarts. Il castello coperto da un leggero strato di neve e il lago nero rendevano il paesaggio quasi inquietante.
Quel giorno avrebbero dovuto avere gli allenamenti di Quidditch ma alla fine James si era convinto a rimandarli viste le condizioni del tempo. Mentre tutti se ne stavano andando, Sirius si accorse di aver lasciato il lucido per scope negli spogliatoi e tornò indietro a recuperarlo ma si accorse che, seduta sugli spalti della tribuna di Grifondoro, c'era Thalia, e per il tempo che c'era il leggero giubbotto di pelle marrone che indossava era fin troppo leggero ma lei sembrava indifferente, impassibile mentre fissava il vuoto davanti a lei.
La raggiunse lentamente, senza fretta, e le si sedette accanto in silenzio.
"Posso sedermi?"
"Forse non l'hai già fatto?" rispose lei senza guardarlo.
Lui sorrise "Già non hai tutti i torti. Allora, cosa ci fa qui la bella Thalia Potter, tutta sola in una fredda giornata d'Autunno? Solo con quel giubbotto addosso ti prenderai un'accidente e chi lo sente James dopo"
Lei gli rivolse uno sguardo che lo fece gelare. Quegli occhi color del ghiaccio erano così diversi da quelli di James, non erano gentili come quelli di Dorea o caldi come quelli di Charlus. Sembrava quasi che lei e i Potter non avessero nulla a che fare tra di loro.
"Perché sei qui Black? Non hai di meglio da fare che stare fuori al freddo con me?"
"Chi ti dice che non voglia stare qui con te, Potter?"
Lei sorrise ma non sembrava per nulla divertita dalla situazione ma più che altro turbata.
"Non funziona con me Black. Perché sei venuto qui invece che andare da James?" Si rannicchiò su se stessa stringendo le gambe al petto, probabilmente per il freddo, così Sirius le legò la sua sciarpa intorno alle spalle.
"La verità? Mi chiedevo cosa ci facessi quassú a fine novembre e con questo freddo"
"Mi sorprendi. Allora anche Sirius Black ha un cuore"
"Certo ma non farlo sapere troppo in giro o la mia fama di don giovanni senza cuore ne risentirà"
Thalia rise, di gusto stavolta, e Sirius rimase qualche secondo a guardarla rapito.
Notò solo allora che tra le mani stringeva un libro dalla copertina rossa e consumata e si chiese come aveva fatto a non vederlo prima, appariscente com'era.
"Non vorrei essere indiscreto ma questo non mi sembra il luogo più adatto per leggere. Te ne rendi conto vero?" chiese lui, decisamente perplesso.
Lei guardò il libro come se fosse la cosa più bella del mondo, esattamente come James guardava la sua adorata scopa, e per un momento sembrarono tremendamente simili.
"É il mio libro preferito, lo porto sempre con me quando devo....riflettere."
Sirius era perplesso "e che libro sarebbe?"
"Il ritratto segreto di Dorian Gray. É di Oscar Wilde. Sai, ora che ci penso il protagonista ti somiglia davvero, Black"
"Impossibile. Non esiste un'altro come me al mondo"
Thalia roteò gli occhi nel vederlo pavonneggiarsi e ringraziò mentalmente Merlino che lui fisse l'unico esemplare di Sirius Black sulla faccia della terra.
"Infatti il protagonista é un ragazzo molto dolce, ma che si fa trascinare da brutte compagnie e si...perde per così dire. Finisce per dare più importanza al suo aspetto che al suo cuore nobile e finisce per dimenticare la propria umanità"
"Non pensi che sia un tantino tragico Potter? Non ti facevo tipa da drammi del genere."
"è perchè non mi conosci Black, e se me lo permetti c'é una frase dell'autore che secondo me sembra scritta basandosi proprio su di te belloccio dei miei stivali"
"hai appena detto che sono bello Potter? Guarda che così arrossisco"
Lei, stizzita, gli diede una piccola sberla sulla nuca "Deficiente. La vuoi sapere o no?"
"E va bene, quale sarebbe questa frase?"
"la società perdona spesso il delinquente, non perdona mai il sognatore. Ti si addice no?" Sirius rimase basito per qualche secondo, senza capire come proprio lei potesse sapere della crisi che stava passando con la sua famiglia.
"S-si...in effetti hai ragione." Thalia si alzò, in silenzio, e cominciò ad allontanarsi dagli spalti quando Sirius la fermò  "Senti, non è che..."
Non fece in tempo a concludere la frase che lei gli tirò il libro addosso e per poco Sirius non lo fece cadere giù dagli spalti "Tieni, e non rovinarlo! Non hai la più pallida idea di quello che ho dovuto fare per procurarmelo!"
 
Quella sera, in sala grande, James Potter vi arrivò da solo trovando Padfoot seduto su una delle panche a fare l'unica cosa che non avrebbe mai e poi mai, neanche lontanamente, immaginato di vedergli fare: leggere un libro di sua spontanea volontà.
E a quanto pare non era nemmeno l'unico, perchè anche Remus e Peter lo guardavano esterefatti.
"Sirius...che stai facendo?"
"A te che sembra? Sto cercando di leggere questo dannatissimo libro e ci riuscirei anche senza tutto questo macello."
La faccia scioccata di James mentre si allontanava da lui di scatto fu qualcosa di impagabile. "Chi sei tu? Che fine hai fatto fare al mio migliore amico!"
"Teatrale come sempre e Potter? Al contrario, non mi aspettavo che tu avessi così buon gusto in fatto di libri Black"
"Infatti quel libro è mio. Mi stupisce che lo sta leggendo seriamente."
Dietro di lui, la chioma rosso fuoco di Lily Evans si muoveva ad ogni suo passo, e accanto a lei Thalia fissava sinceramente  incuriosita Sirius e lui per un momento fu felice di aver causato quello sguardo.
"Contento di averlo fatto allora"
 
La tensione che aleggiava tra i due si poteva tagliare con la lama di un coltello tanto era grande e James, si sapeva, odiava le situazioni cariche di tensione e ruppe il silenzio che si era creato in sala grande.
"Sentite, non so voi ma io voglio mangiare e un giovanotto bello e forte come me non può sentire i morsi della fame per colpa di un'amico deficente e di sua cugina." Disse mentre si sedeva a tavola riempiendosi il piatto di purè di patate e salsicce fino ed oltre la sua stessa capienza, sotto lo sguardo a dir poco orripilato di Lily.
"Fai schifo Potter. Non cambierai mai."
Lui le sorrise con ancora un pezzo di salsiccia in bocca, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"É proprio per questo che ti piaccio Evans, non mentire"
Lei lo guardò schifata prima di sedersi il più lontano da lui, accanto ad Alice e Mary, mentre Thalia si sedette proprio davanti a lui guardandolo non male, peggio.
"Che c'é? Non ho fatto nulla stavolta!"
"Ah no? Perché parlare a qualcuno sputacchiandogli pezzi di carne in faccia ti sembra nulla?" Sbottò lei infastidita ma James fece spallucce continuando a mangiare.
"Prima o poi cederà al mio fascino Thals vedrai. Un bravo cacciatore deve saper aspettare la sua preda"
"Ramoso davvero, le probabilità che tu possa conquistare la Evans sono tante quanto ne ho io di fare uno scherzo decente a Pix senza venire messo in punizione" ribatté Sirius, riponendo il libro accanto al suo piatto.
"Non credevo che ti avrebbe appassionato tanto quel libro. Sei davvero pieno di sorprese Sirius"
Lui rimase un po spiazzato all'inizio, sentendosi chiamare per nome da lei, ma poi le sorrise, complice "Io sono sempre una sorpresa per gli altri, Thalia. Non immagini nemmeno quanto"
Passarono il resto della cena a parlare di Quidditch e continuarono anche durante  il tragitto verso la torre di Grifondoro e in sala comune  ma, quando le ragazze a tarda notte decisero di andare a dormire, Sirius non poté fare a meno di seguire quella chioma ramata salire le scale seguita dalla Evans . Ci pensò la voce di suo fratello a richiamarlo alla realtà e a farlo sobbalzare sulla poltrona.
"Sirius non ci provare sai? Guai a te se ti becco a fissare ancora il culo di mia cugina in quel modo"
"Cosa? Io non stavo fissando proprio nessuno, e tanto meno tua cugina”
Il moro alzò d'improvviso la bacchetta, brandendola davanti a Sirius come una spada anche se era al contrario  "Conosco i miei polli Sirius e te meglio di tutti. Non fare cazzate intesi? Quello è territorio privato"
"E di chi scusa? É tua cugina, non una scopa da corsa"
“Proprio perchè è mia cugina che te lo dico. Non so bene cosa vi siate detti al campo oggi pomeriggio ma ti sto solo dicendo che mi sembra strano il fatto che vi parliate così di punto in bianco. Non hai nemmeno mai letto un libro di tua spontanea volontà, e adesso che hai parlato con lei non stacchi il naso da quel coso. Ma mi stai ascoltando Felpato?!"
Lui distolse lo sguardo dal libro con aria seccata “Si e ti ho detto che non c'è niente tra me e Thalia!” urlò lui esasperato ma ottenne l'effetto inverso. Invece che tranquillizzare James lo fece diventare ancora più sospettoso.
“Vedi che ho ragione? Di quando in qua chiami le ragazze per nome? Per te sono sempre la “Evans” o  la " Wolff“, e adesso chiami mia cugina per nome . Dimmi tu se non devo pensare male.”
“Sicuro che non ci fosse qualcosa in quel purè Ramoso? No perchè stasera  non ci stai proprio con la testa.”
“Io ti voglio bene Sirius e sai che per me sei come un fratello, ma se allunghi troppo le mani sei morto Felpato”
James si allontanò, seguito da Peter, e si diresse nella loro camera lasciando Sirius e Remus da soli davanti al fuoco.
Sirius non capiva perchè se la prendesse tanto per il semplice fatto che si parlassero. Non le aveva mica proposto di sposarla per le mutande di Merlino!
“Penso che tu debba parlargli Sirius. Sai quanto può essere geloso delle cose che ama e Thalia ha il primo posto in classifica, ancora prima di Lily." Gli disse Remus, sempre con il suo tono pacato e gentile.
"Remus le ho parlato per la prima volta e seriamente solo oggi, non capisco perché lui ne faccia un dramma! Non possiamo nemmeno considerarci amici, al massimo compagni di squadra tutto qui"
Remus sorrise "allora va a dirlo a James, e stavolta cerca di non innervosirti troppo "
"Sono Sirius Black mio caro Lunastorta, dovresti sapere che sono la calma in persona, basta che non si parli di ragazze"
"Ma tu parli sempre di ragazze Felpato"
I due risero, prima che Remus si alzasse dalla poltrona avvicinandosi alle scale.
"Però su una cosa ha ragione James. Non ti avevamo mai visto leggere qualcosa che non riguardasse il Quidditch o le moto da corsa. Cosa ti ha fatto cambiare idea?"
Sirius si fermò a pensarci su, rigirandosi il libro tra le mani "Thalia mi ha detto una citazione dell'autore del libro che mi ha colpito tutto qui "
Remus sorrise e diede la buona notte al suo amico prima di salire le scale verso il dormitorio, e Sirius rimase da solo in sala comune a leggere, rannicchiato sulla sua poltrona preferita accanto al fuoco.
 
Nel frattempo nel dormitorio delle ragazze si stava discutendo della medesima questione e Thalia non era meno scocciata di Sirius. Appena entrate, Mary e Alice l'avevano sommersa di domande e sorridevano compiaciute ad ogni risposta, soprattutto quando negava che ci fosse o che ci sarebbe mai potuto essere qualcosa tra lei e Sirius Black. Lily se se rimase in disparte per tutto il tempo a guardare la scena, con un che di dispiaciuto sul viso.
"Dai non puoi dire che non ci sia del tenero. Ma dico, l'ho visto solo io come ti guardava Black?! Ci mancava solo che iniziasse a sbavare come un cagnolino" disse Mary scoppiando poi a ridere seguita a ruota da Alice.
"Mi sembrava di vedere Frank quando l'anno scorso ha iniziato a farmi la corte. Era così tenero, Thalia, non ti immagini nemmeno quanto" continuò la moretta.
"Primo, Sirius Black al massimo può sembrare meno stronzo di quello che é di solito, e secondo, anche se fosse, non potrebbe accadere nulla dopo solo qualche ora passata a parlare. E ora me ne  andrei a letto se non vi dispiace, domani io e Lily abbiamo Pozioni con i Serpeverde e sapete che non riesco a conciliare il sonno se ho la brutta faccia di Mocciosus in testa" disse rigirandosi nelle coperte e chiudendo le tende del baldacchino.
"Thalia!" Sbottò Lily indignata, riavvivandosi per un momento.
La mora riaprí leggermente le tende rosse, sporgendosi appena per guardare l'amica. "Lily noi siamo come sorelle. Sai quanto ti voglio bene e che odio i pregiudizi stupidi come quello sui Serpeverde, ma non puoi continuare a difendere certi individui che non meritano di prendere la tua fiducia nemmeno col cucchiaino. Sai cosa mi ha fatto quel tipo e devi sono ringraziare Merlino che James non sia venuto a saperlo perchè l'avrebbe conciato per le feste e sicuramente non glielo avrei impedito."
"Lo so Thalia ma Severus é pur sempre un mio amico. Non posso dimenticarlo da un giorno all'altro" aveva gli occhi lucidi mentre parlava e Thalia scese da letto e raggiunse sua sorella sul suo.
"Forza rossa, non puoi abbatterti così. Il fatto che io non lo sopporti non implica che anche tu debba odiarlo, ti sto solo dicendo di stare attenta tutto qui."
Le due si abbracciarono e presto anche Mary e Alice le raggiunsero, stringendole talmente tanto da togliere il fiato ad entrambe e travolgendole in una risata generale.
Prima che un cuscino arrivasse dritto sulle loro teste interrompendole.
"Volete stare zitte laggiù?  Sto cercando di dormire!" Urlò Brawen Wolff, l'altra loro compagna di stanza. Quella ragazza é una tosta, pensò Thalia quando la vide per la prima volta. Ma quei capelli castani indomabili, il fisico atletico e quegli occhi blu elettrico la rendevano più minacciosa di quello che era. E non era nemmeno una facile preda per i ragazzi; anche Sirius Black era cascato nella sua rete uscendone sconfitto. Perché? Diciamo che le preferenze della loro amica erano più che altro dalla sponda opposta ecco.
"Dai Braw vieni qui. Non fare la piovra brontona"
"Voi fatemi dormire e forse ne potremo parlare domani mattina, ma fino ad allora non voglio sentire volare una mosca, ci siamo capite?" e si tirò addosso le coperte, coprendosi fino a sopra la testa.
Le ragazze sorrisero e continuarono a scherzare fino a quando non si addormentarono, tutte abbracciate sul letto della rossa.
 
 
 
 
 
 
Angolino dell'autrice
Oddio non ci credo che la sto pubblicando davvero. Ho scritto e riscritto questa storia un centinaio di volte e ancora non mi sembra "perfetta" ma voglio provarci!
Lasciate una recensione se avete tempo e voglia, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate dei personaggi!
Ringrazio anche piccolo_uragano_  perchè che con le sue fantastiche fan fiction (che vi consiglio vivamente di leggere) è stata ed è tutt'ora una grandissima fonte di ispirazione.
Alla prossima e un bacione a tutti!
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Alyss_