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Autore: Genevieve De Cendres    27/12/2015    1 recensioni
Niente di tutto ciò è rimasto, se non su fogli sgualciti.
Solo il tuo nome forse rimane, suona estraneo nella mia mente.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note: Avrei potuto metterla sotto "poesie". Ma non la vedo proprio come tale visto che la struttura è completamente randomica. (o semplicemente mi rifiuto di considerarla poesia XD) Nel caso...provvederò!

Altra breve nota nel caso potesse interessare: questo dovrebbe essere una sorta di addio (per chi sa a chi è rivolta, sì, l'ennesimo), delle volte  penso  che tutto il dispiacere che ho provato negli ultimi tempi sia valso qualcosa (almeno ho scritto tanto, anche se pubblicato gran poco per la salute mentale di chi mi legge)...con questo non dico di andarvi a cacciare in storie disastrose  per il bene """""dell'arte""""" (questo compito lasciamolo ad Adele) XD ma di vedere il lato positivo anche in una storia finita male. Quindi nella speranza di non pubblicare altri testi dedicati ad una figura in particolare che ha monopolizzato fin troppo il tempo che dedico alla scrittura, vi saluto!
(siete legittimat* a trovarmi e picchiarmi in caso contrario XD)


Gen





Non guardo più oltre quei cipressi,
sono tornati ad essere nulla.
Non c'è più la casa oltre i vigneti bagnati dal sole,
non cantano più le cicale sulle rugose cortecce.
Non sentirò più il profumo dell'erba e del terreno polveroso.
 
Le chiome degli alberi non si tingeranno più di quel  luminoso verde ,
quando questo cupo inverno volgerà al termine.
Non ci saranno cancelli che cigolano piano, né ci sarà la menta.
 
Non ci saranno orari tardi da evitare o cioccolate calde prima di un esame.
Non ci sarà più alcuna stella da guardare e neanche vetri da sbrinare
prima di scivolare veloci lungo l'asfalto scuro, carezzando l'aria fredda della notte.
 
Non ci saranno gatti seduti davanti la porta, né grembiuli allacciati, mentre sul fuoco  qualcosa attende.
 
Non ci saranno più neanche panchine su chi aspettarti, tanto meno il tuo volto da cercare;
neanche i tuoi occhi scuri a guardarmi.
 
Non ci sarà il profumo del tabacco su labbra amare, né un cuore su cui riposare.
 
Niente di tutto ciò è rimasto, se non su fogli sgualciti.
Solo il tuo nome forse rimane, suona estraneo nella mia mente.



 
  
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