ODIO
LA FESTA DELLA DONNA
La detesto.
Più di tutte le altre feste.
Odio la festa della donna.
Odio quello in cui è stata trasformata; cene fra
amiche che non si vedono mai e sabati sera allucinanti.
Non c’è una festa che io senta di meno.
Anzi, che non sento affatto.
Più del Natale.
Più di Capodanno.
Più della Santa Pasqua, odio l’otto marzo.
La odio quasi quanto il giorno di S. Valentino.
Odio le feste stupide che ci fanno sembrare tali.
Odio gli spogliarelli maschili, li trovo ridicoli e
ancor più assurde trovo quelle pazze scatenate che vi assistono, come se non
avessero mai visto altro.
È come se in questo giorno, qualcuno avesse aperto
le gabbie e lasciato uscire un branco di matte urlanti e in delirio per un
tizio che resta in perizoma, se va bene.
E non sono una puritana, credetemi.
Quante di loro sanno perché si festeggia questo
giorno?
Lo
sanno che delle donne sono morte, bruciate in una fabbrica dove scioperavano
per vedere rispettati i loro diritti?
Questo
dovrebbe essere un giorno della memoria.
Provate
a immaginare di festeggiare la Shoa.
Non
vi sembra paradossale, tragicamente comico?
Un
giorno.
Un
giorno solo per essere rispettate.
Non
violentano le donne l’otto marzo? Non le offendono?
Non
le umiliano in ogni parte del mondo?
Ma
miei cari signori uomini, io pretendo rispetto tutti i giorni dell’anno solare!
Voglio
essere trattata bene, ascoltata possibilmente senza sufficienza ogni ora della
mia vita.
Non
temete, in realtà non parlo così tanto.
Pretendo
troppo, mi direte!
Sì,
forse, ma lo pretendo e lo esigo a casa e sul lavoro; mi arrabbio moltissimo, resto
delusa e amareggiata se non lo ottengo.
E
spesso, troppo spesso non lo ottengo.
E
allora, anche se non sempre è così, do la colpa a voi.
Non
voglio fiori che regalate per farvi perdonare.
E
anche oggi ho ricevuto comunque il mio rametto di mimosa.
Non
mi piacciono in realtà; questi fiori hanno di bello solo il colore, un giallo
luminoso e solare, ma ne detesto l’odore.
Puzzano!
Per
fortuna è passato anche quest’otto marzo…
*****
Non
prendetemi troppo sul serio; è un delirio, lo so.
Auguri
a tutte le donne.