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Autore: Lady_Stonewall    29/12/2015    1 recensioni
-Credevo fossi venuta per me-disse avvicinandosi e io mi sentii avvampare
-Idiota ti ricordo che sono fidanzata-dico tirandogli un pugno sulla testa
[...]
-Grazie-sussurrò. A me bastava perché detta da lui quella parola valeva molto.
-No sono io a ringraziare te, per tutto-
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb/Akio, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Arrivo dai ragazzi
Era una giornata calda all’isola di Liocott. Me ne stavo in cima a una collina, appollaiata sul ramo di un albero e osservavo da lì un campo da calcio. Dei ragazzi si stavano allenando.
-Passa presto
-Fermatelo non deve passare
-Tormenta Esplosiva
-Martello del Colosso
Sorrisi. Chissà che avrebbe detto rivedendomi.  Due ragazzi iniziarono a litigare.
-Si può sapere perché fai sempre di testa tua?? Perché non l’hai passata?
Li guardai e mi lasciai sfuggire uno sbuffo. Quella testa pelata era inconfondibile anche da lì. Caleb Stonewall il numero 8 dell’Inazuma Japan. Non lo sopportavo. O almeno credevo. L’altro era Jude Sharp il numero 14. Odiavo quel suo fare tutto precisino eccetera eccetera… ma io trovavo qualcosa da odiare in tutti quindi. Ripresero l’allenamento dopo un rimprovero del mister. A quel punto scesi dal ramo e iniziai a dirigermi verso il campo. Arrivata abbastanza vicina mi fermai. Non mi avevano visto, bene. Aspettavo che passassero la palla.
- Austin prendi- fece un ragazzo dai capelli turchese.
Scattai e intercettai il passaggio.
- Tze tutto qui ragazzi? Davvero??-dissi sorridendo - Bene! Provate a fermarmi-.
Iniziai a correre in direzione della porta, dove si trovava Mark Evans . Li avevo colti di sorpresa, come volevo. Pensavo che nessuno si sarebbe messo in mezzo, ma mi ritrovai davanti proprio lui, Stonewall, che cercò in tutti i modi di prendermi la palla. Fece una smorfia quando vide che era più difficile di quanto pensasse e io gli sorrisi di ricambio, poi lo superai.
-Coosa???-si voltò a guardarmi mentre mi posizionavo davanti alla porta, sola. Lanciai la palla in aria, saltai mentre del fuoco compariva ai miei piedi.
-Tornado di Fuoco- gridai
-Cosa??Mano di Luc…ahhhh- la palla entrò in porta.
-Accidenti non me l’aspettavo.… il Tornado di Fuoco- disse Mark.
Sentii il resto della squadra avvicinarsi alle mie spalle.
-Tutto ok capitano-disse lo stesso ragazzo dai capelli turchese di prima, Nathan Swift.
-Si sto bene-rispose Mark - Solo che  non me l’aspettavo- mi guardò - Ciao io sono Mark Evans, il capitano di questa squadra la nazion..-
-Si lo so chi sei-  gli dissi con un tono acido.
-Ah ok.… tu chi sei?
Stavo per rispondere con lo stesso tono, ma un ragazzo biondo mi precedette.
-Lisa?? Che ci fai qui?
Mi voltai e incrociai lo sguardo di Axel Blaze. Si noi due ci conoscevamo. Gli corsi incontro e gli diedi un abbraccio veloce. Fece per ricambiare, ma mi allontanai. Odiavo gli abbracci. Mi facevano sentire in trappola.
-Ciao fiammifero come stai?-lo vidi arrossire lievemente. Odiava quel soprannome - Preferisci che ti chiami porcospino?-risi.
-No … ragazzi lei è Lisa, lo conosciuta quando la Shiller mi aveva allontanato dalla squadra durante la storia dell’Alius Academy-
-Ciao a tutti ragazzi è un piacere conoscervi… ovviamente io so già chi siete.-  feci passare lo sguardo sui ragazzi e notai che Stonewall mi stava fissando, ma distolse subito lo sguardo. Dovevo averlo umiliato abbastanza.
-Dai vieni ti presento alle ragazze- mi disse Axel, risvegliandomi dai miei pensieri. Così mi presentò alle manager. Avevo idee piuttosto chiare su di loro. Silvia mi sembrava una ragazza tranquilla, normale, e sospettavo che gli piacesse Erik Eagle della squadra americana. Celia Hills era la sorella di Jude e a differenza del fratello mi stava simpatica. Camelia Trevis, la figlia dell’allenatore era una ragazza timida, un po’ come me, anche se avevamo modi diversi di comportarci, e mi era abbastanza simpatica… finché guardava solo Mark. Arrivò il mister.
-Ragazzi, perché vi siete fermati ora?- chiese con un tono che mi sembrò a metà tra l’esasperato e l’arrabbiato.
-È arrivata un’amica di Axel, allenatore, ed è bravissima- fece Mark con un gran sorriso. Da dietro si sentì  uno sbuffo. Guardai e chi altro poteva essere se non Stonewall?
-Ah si-fece il mister vedendomi.
-Salve signor Trevis- feci con il mio solito tono e la mia solita faccia da indifferente. Stonewall sorrise. Un momento, coosa??? Ma presto trasformò quel sorriso che gli era uscito nel solito ghigno e si guardò intorno per vedere se qualcuno l’aveva notato. Feci finta di niente.
-Beh oramai è tardi quindi andate a pranzare- fece il mister.
-EVVAI SI MANGIAAA- gridarono Jack e Mark in contemporanea.
-Già che ci sei potresti mangiare con noi- propose Celia.
-La trovo un’ottima idea-fece Axel guardandomi. Era davvero così felice di vedermi?
-A me sta bene-dissi scrollando le spalle. Così li seguii e mi sedetti insieme agli altri, iniziando a mangiare.  Gli altri chiacchieravano mentre io ascoltavo, senza prendere parte alla conversazione.
-Di un po’ cosa ti ha fatto venire sull’isola?-mi chiese all’improvviso Axel. Sorrisi.
-Ma che domande fai? È ovvio che sono venuta per il torneo-dico con aria da superiore.
-Credevo che fossi venuta per me-disse avvicinandosi e io mi sentii avvampare.
-Idiota, ti ricordo che sono fidanzata-dico tirandogli un pugno sulla testa.
-Oh…è vero-disse con una faccia da “me l’ero proprio scordato”-Come va con lui?-sembrava sinceramente interessato. E anche, forse, preoccupato?
Distolsi lo sguardo - Tutto ok- il mio tono non doveva essere molto convinto perché i ragazzi mi guardarono - Insomma sono fatti miei- sbottai.
-Hai ragione..scusami. Piuttosto quando sei arrivata?
-Ieri sera-risposi con un tono più allegro sollevata di cambiare argomento - Il tempo di sistemare i bagagli nella mia casa nella zona italiana, riposarmi un po’ e poi venire qui.
-Perché al quartiere italiano?-domandò Nathan.
-Perché lei..-iniziò Axel
-Guarda che so rispondere da sola-questa volta gli tiro la guancia, poi dopo aver fatto un respiro rispondo, mettendo il mio miglior sorriso - Perché sono italiana. Ho provato a prenderla qui al quartiere giapponese ma non ne hanno voluto sapere.
Finimmo di mangiare e uscii con Axel.
-Allora che facciamo?-chiesi
-Che ne dici di fare un giro? Così ti mostro la zona-
-Ok va bene.-
E così ci incamminammo.

Angolo di Caleb
Ok questo è il primo capitolo se volete recensite e grazie anche a chi legge 
baci lady_stonewall
   
 
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