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Autore: the_phoenix34    29/12/2015    0 recensioni
Nel territorio di Termina, più in la delle colline del territorio, si trova una piccola fattoria. La piccola bimba che vi abita con altri membri, cercherà di capire in tutti i sensi quello che le sta accadendo interpretando passo per passo uno strano sogno.
Genere: Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Romanì posó l'arco sotto un albero per poi arrampicarsi. Si sedette su un ramo ed iniziò a staccare rametti di varie lunghezze e ad infilarli nel cestino . All'estremità del ramo dove lei era seduta, spiccava il più bel rametto che lei avesse visto : era robusto , abbastanza lungo... Insomma una freccia vera e propria. Romaní si mise a gattoni per poterla raggiungere e si avvicinò lentamente per evitare di spezzare il ramo. Allungò la mano, il dito indice stava per sfiorare il rametto -ROMANÌ TI CERCAVO presa alla sprovvista , la rossa cadde a terra, fortunatamente l'albero non era molto alto. Romanì si riprese scuotendo la testa. Poi si strofinò gli occhi e riconobbe il piccolo elfetto davanti a lei. - ti cercavo perché stanotte è successa una cosa strana. Ho fatto un incubo pazzesco! Romaní quasi incredula propose una bella soluzione - ma se andassimo in città? Mentre tu mi racconti il tuo sogno! Il piccolo bomber annuì felice. In quel momento passò dietro loro Cremia. - vorreste andare in città eh? Siccome sto andando anche io salite in carrozza con me? -certo! Risposero i piccoletti in coro. Salirono sul carretto con Cremia e partirono per la città. Ovviamente il tratto fu breve. - bene divertitevi e non fate tardi mi raccomando! -si Cremia! Le due cavallette scapparono verso cronopoli sud. Si ritrovarono davanti al grande orologio che ticchettava possente. Forse proprio come nel sogno di quella notte. - che bello! Fra qualche giorno sarà il capodanno! Amo questa festa e tu Romaní? - certo...è la festa più bella del paese penso... Come la trascorrerai? -beh...io veramente... Con la band dei bomber.... Ma a questo capodanno volevo chiederti di venire con noi. -una ragazza è ben accetta? Romani sa che nel codice dei bomber ne una ragazza ne uno strano possono partecipare al gruppo. Il piccoletto gonfia il petto -Io sono il capo e una piccola eccezione la posso fare. -allora verrò ! Comunque comunque! Che ti è successo l'altra notte? -ah ! Un incubo. Ho sognato di andare all'Osservatorio e di osservare la luna cadere sopra di noi... Il giorno del Carnevale. Un particolare brutto era la musica che rieccheggiava. Io la conosco benissimo! È il suono della guarigione ! Romaní lo osservò sbalordita. -cantamela. -sai che sono stonato... Comunque faceva *X Y R X Y R* Ecco come si chiamava! Song of healing! Romaní appuntó il nome della canzone nel taccuino. - dimmi cosa sai. -è una canzone che se suonata con gli strumenti sacri da una sensazione di sollievo a chi la ascolta Romani segnò pure questo. -sappiamo che abbiamo una maschera, un orologio e una melodia. Prova a immaginare qualcuno che possa saperne qualcosa... Il piccoletto corrugó la fronte e pensò. Gli vennero in mente 4 persone soltanto. -la nonna di Anju, l'osservatore astronomico, il sindaco ed il tizio strambo nella clock tower. -chi? -uno nuovo presumo. Comunque da cosa iniziamo? Visto che siamo a sud perché non andiamo da Anju? -ottima ideaa! Esultò Romanì alzandosi di scatto. Il bomber la seguì. Finì per fare a gara fra i due che arrivarono pari. Romanì aprì la porta trovandosi davanti Anju al bancone e di fronte Cremia, accanto c'era il bel kafei ed appunto la nonna di anju. La voce delicata di anju s'apprestò a dire -ahh cremia! Io e kafei abbiamo deciso di sposarci Kafei era tanto compiaciuto e cremia quasi non stava in piedi dall'emozione. Però , con il tatto di un gentleman, bomber fece irruzione e chiasso. Anju smise parlare e kafei diventò rosso rosso. -nonna di anju... Proprio te cercavamo. Saresti così gentile da dirci qualcosa sulla clock tower? La vecchietta spinse la sedia a rotelle fino ad arrivare ai bambini, lentamente fece cenno ai ragazzi di riprendere a parlare e spinse i bimbi fuori. -volete sapere esattamente cosa? Romani si era praticamente programmata un'intervista ed iniziò l'interrogatorio. -la clock tower è accessibile solo al capodanno e non solo...è l'unica via di fuga da termina, scandisce il tempo esatto. Più non posso dirvi. Romanì rimase appunto un po' delusa... Ma annotò comunque quelle scarse informazioni. i bimbi andarono via verso ovest. Arrivarono quindi allo studio del sindaco. Una sorridente donnina al bancone chiese loro chi fossero e cosa volessero. Ovviamente lasciò entrare i piccoli nello studio. i due chiesero al sindaco dei libri sotto la voce "strumenti". Il sindaco cercò fra i libri e trovò "strumenti sacri". Una volta fuori dallo studio i bambini lo sfogliarono. -qui dice che gli strumenti sacri sono strumenti graziati ! Se si intonano con essi alcune melodie, esse faranno in modo da avverare il loro significato: se suoni song of healing chi sta davanti a te si sentirà meglio. E Romaní continuò ad appuntare. -oh ecco la pagina di tutte le melodie plausibili! Senza un minimo rispetto del libro il piccoletto strappa la pagina e la inserisce nel suo taccuino fra gli appunti. Quindi i due scapparono verso la scorciatoia per andare all'Osservatorio. C'era un collega del piccolo bomber che bloccava la strada. -capitano buona giornata! Vuole passare? E lei però non può! ! Romaní, intelligentemente, rispose -a che scopo? La luna non è anomala! Li andremo solo se il cielo da segni particolari non trovi? -in effetti... Romaní gli tirò il polso e lo trascinó fino a clock town sud. Nell'atto il ragazzino divenne un po ' rosso. Perciò aprirono il gran portone spingendolo con tutta la forza che avevano. Appena scesero le scale esso si richiuse cigolando. Clui che era seduto a terra di spalle e stava frugando nel suo zaino come un ladro, si voltò di scatto. -ho....visite! Aveva i capelli rosso scuro e gli occhi piccoli piccoli, la sua voce era rauca e scherzosa ma anche inquinante. A Romaní fece una strana impressione se non anche paura. Per fortuna c'era l'altro tappo con lei. Poi il suo sguardo si posò su un borsone pieno di maschere. Forse era quello giusto! - hey tu! Io sono il capetto della squadra dei bomber! Stiamo indagando su una cosa. Tu hai delle maschere! Faccele vedere! Ovviamente il pover'uomo era parecchio confuso. Che volevano dire quei due nanetti? Ps: grazie per i consigli sul codice html ma non sono riuscita ad applicarlo, prima o poi ci riuscirò (spero al prossimo capitolo). In più volevo chiedervi cari lettori se trovate la storia di vostro gusto o se c'è qualcosa che non va. Vi prego di farmelo sapere. Al prossimo capitolo sciauu <3 <3
   
 
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