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Autore: Lumos and Nox    29/12/2015    5 recensioni
Una semplice idea di fondo: coppie di personaggi Disney IC (si spera) ed un film che sembra mirare a tutte le loro convinzioni.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Attenzione! So che non è da me aggiungere note pre-storie, ma ci tengo a sottolineare che questa oneshot è una parodia, una parodia mooolto sarcastica nei confronti del film Descendants. Spero di non essere linciata dai suoi fan: la storia si basa su una mia opinione personale, riassumibile con con queste parole. Di conseguenza, se già mi odiate... non leggete ;)




Disney Tristendants



La scena si bloccò per un attimo su una Mal provocante che scuoteva sotto il naso di Ben un biscotto, prima che la tv venisse prontamente spenta. Sullo schermo ora nero, si riflettevano due volti sconvolti, che divennero uno solo quando l'altro fu nascosto dalle mani della sua proprietaria, evidentemente sulla soglia della disperazione.
Il principe Adam- principe, non re, ma principe- era stato perlomeno abbastanza previdente. Ancora stordito, appoggiò il telecomando sul tavolino alla sua sinistra per poi sporgersi preoccupato verso Belle, sfiorandole una spalla. «Va tutto.. tutto bene?» tentò, poco convinto.
La voce di Belle arrivò leggermente attutita. «Ho come l'impressione che presto gli occhi cominceranno a sanguinarmi».
Adam, già più rilassato, diede in un vago sbuffo divertito. «Se può aiutarti, Belle, dopotutto poteva andarci peggio...»
La ragazza alzò la testa di scatto e lo squadrò accigliata. «Andarci peggio? Adam, ma hai visto cosa hanno fatto? Oh cielo, non credevo potessero esistere personaggi più stereotipati! Quello che... dovrebbe essere molto teoricamente nostro figlio, quel Ben, è un belloccio senza personalità che... che... Argh!» inciampò nelle sue parole, tanta era la rabbia.
«Che fa esattamente quello che farebbe qualsiasi belloccio senza personalità, ovvero scelte senza senso» le venne in aiuto lui.
«Esatto!» si infervorò ancora maggiormente Belle. «Per non parlare di noi! Tu, che nemmeno avevi i tuoi veri capelli e che indossavi... cosa poteva essere, una sorta di corona del McDonald?»
«Sembra che maggiormente riguardo ai capelli ci sia stato qualche problema, come se avessero proprio invertito la cosa. Io moro e tu...» altro sbuffo divertito «e tu bionda. Con un vestito giallo canarino. Non fraintendermi, magari potresti probabilmente stare anche bene, ma rimane insolito... e credo che impiegherò mesi a dimenticare la canzone di Ben... e pensare che perfino Lumière e Tockins volevano guardarlo con Mrs. Brick...»
«Dobbiamo avvertirli, prima che sia troppo tardi!»
«Però apparte per quella canzone improbabile, non appaiano poi troppo spesso, nel film».
«Ma vedrebbero qualcosa che nemmeno la mente tanto limitata di Gaston potrebbe produrre! Insomma, riassumendo: vestiti improbabili e carnevaleschi, personaggi privi di qualsivoglia spessore psicologico e una trama completamente scontata!»
Adam stavolta ridacchiò apertamente, mentre si alzava dal divano. «Poteva andarci peggio, ti dico».
Belle alzò un sopracciglio. «E cosa potrebbe esserci di peggio, di grazia?»
Il principe, porgendole una mano per aiutarla ad alzarsi, le restituì uno sguardo appena un po' più malandrino del solito, con perfino un mezzo ghigno dipinto in viso. «Prova a vederla dal punto di vista dei cattivi».
Non appena la testa, a quelle parole, le ebbe regalato l'immagine di una poco probabile Regina Cattiva, un sorriso che quasi pareva un mezzo ghigno nacque spontaneo anche in Belle.

«Non voglio nemmeno sapere cosa esattamente sia, Gran Visir».
«Lo immaginavo, mia Signora».
«Ovviamente, quel film dovrà sparire e non entrare per nessun motivo in circolazione fra gli altri Malvagi. Sorgerebbero domande poco opportune».
«Sperando che ciò non sia già accaduto...»
Malefica ignorò quell'ultima osservazione, per quanto dovesse vagamente ammettere che si trattava di qualcosa che avrebbe potuto anche essere ritenuto veritiero... ma d'altronde non importava. Per lei quella conversazione era da ritenersi assolutamente chiusa. Non avrebbe tollerato un accenno a quell'insopportabile ragazzina o alla disgustosa parodia di se stessa che avevano osato scritturare per interpretarla. Avrebbe dovuto visitare quella sera stessa gli autori di un tale abominio. Non solo per aver osato costruire lei, la Signora di tutti i Mali, come una macchietta insignificante, ma anche per averle accostato dei Malvagi tanto patetici, addirittura peggiori di quei buoni a nulla che si ritrovava già nella realtà. E i loro cosiddetti discendenti... già pensare a quella Mal le provocava una fitta di disgusto che in precedenza aveva ricondotto solo ad Aurora. Se non altro, non era l'unica ad essere stata utilizzata impropriamente. All'improvviso, un pensiero le si insinuò in mente, portandola ad una smorfia irritata.
Azzardò un'occhiata dal suo trono verso il Gran Visir, che stava apparentemente ascoltando annoiato i vari sproloqui che il suo inutile pappagallo tentava di riferirgli. Una parte di Malefica- quella che sei senza dubbio catalogava come la più debole- valutò per un attimo un futuro che prendeva Jafar come genitore di un figlio con cui lei non condivideva nulla, nemmeno geneticamente. Il pensiero che a lui sarebbe, in quella realtà, capitato lo stesso non bastò a fermare la combustione, provocata con un vago gesto dello scettro, del dvd incriminato.
Cercò di non badare agli occhi del Gran Visir che si erano posati su di lei in un'occhiata decisamente troppo inopportuna e lo squadrò gelida.
Dopotutto, ciò che lei faceva non lo riguardava anche se, in quel caso, le sue azioni avrebbero potuto essere riconducibili ad una sorta di un avvertimento.

«E quello.. quello sarebbe...?»
«Smettila di ripeterlo» ringhiò Crudelia, mordicchiando nervosa il bocchino delle sue sigarette.
Medusa ignorò bellamente il suo commento, voltando di scatto la testa dalla televisione, per fissarla dall'alto delle sue ciglia ultrafinte. «Quello» iniziò, gonfiandosi tanto da far sembrare più che lampante il fatto che stette trattenendo le risate, «quello è tuo figlio? E quella, q-quella, sei tu?»
Il volto scheletrico di Crudelia si deformò in una smorfia ed in uno sguardo omicida che avrebbero di certo incenerito qualsiasi cagnolino di passaggio, ma ciò non impedì a Medusa di sbottare in una nuova risata, talmente fragorosa da farla cadere ben poco dignitosamente addosso alla sua compagna.

Gaston non aveva stranamente riso guardando quel film. Certo, il suo viso aveva dimostrato un'ampia gamma di smorfie di disgusto e di esclamazioni più o meno volgari, ma non aveva fino a quel momento espresso considerazioni su quella... persona, se così si doveva definire, che i produttori avevano designato per interpretare la sua sfolgorante bellezza.
Grimilde non credeva di aver mai provato una sensazione del genere da quando lo Specchio le aveva comunicato la sua positiva presa di posizione sulla nuova linea di creme di Ursula. Quando il film terminò, si voltò, altera, verso Gaston, che aveva scelto quel esatto istante per dedicarsi con uno stuzzicadenti alla pulizia dei suoi denti.
«Ebbene? Che cosa hai da dire?»
Gaston si controllò un'ultima volta allo specchio, sorridendole in quello che forse credeva un modo seducente dal suo riflesso. «Non sono nemmeno riuscito a guardare quel film, vicino a me c'è qualcuno talmente più bello da oscurare la televisione».
Grimilde alzò le sopracciglia perfettamente spuntate e curate. Non era di certo uno dei suoi complimenti migliori, ma in cuor suo (tenendo conto che ancora ne avesse uno) provò una sensazione vagamente riconducibile alla felicità per quella sorta di discrezione (se con lui si poteva parlare di questo) con cui Gaston aveva evitato osservazioni sulla ragazzina chiamata Evie e sulla relazione con- argh- uno dei discendenti dei Sette Nani, ma, soprattutto, su quella presunta lei.

«... dimmi che ora l'Imperatore ci sta per chiamare e che sta arrivando un nuovo, sterminato, esercito di Unni... ti prego, Mulan, sento il bisogno impellente di sentirmelo dire».
«Mi dispiace, Shang». La salvatrice della Cina aveva assunto un colorito verdognolo, ma continuava strenuamente la sua battaglia, non distogliendo mai gli occhi dallo schermo. «Il film non è ancora finito e Merida ci ha sfidato a completarlo tutto» decretò apparentemente decisa, nonostante il suo tono, verso la fine di quella frase che decretava l'inizio della pazzia per Shang, si fosse fatto decisamente tremante. «Ormai» deglutì «è una questione di onore».
Shang si ritrovò a lanciare un'occhiata vagamente tentata alla spada che aveva poggiato sul tavolino lì accanto e alla televisione tutto sommato facilmente distruttibile.

Perplessa, portò una mano a sistemarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non capiva.
Con difficoltà, armeggiando con il telecomando, portò, di nuovo, indietro il filmato ed osservò, di nuovo, la scena che le si presentava davanti, sbattendo più volte le palpebre per tentare di concentrarsi meglio- o forse per eliminare quella scena dalla sua testa. Ma non servì nulla.
La ragazza vestita in modo simile al suo continuava ad elencare le notizie del giorno.
Biancaneve scosse accigliata la testa e si sporse verso la televisione come se volesse rendere partecipe il filmato del suo disappunto. Non riusciva proprio a capire perché si sarebbe dovuta ritrovare a condurre una sorta di telegiornale. Forse era una trovata dei suoi adorati sette nani per finanziare gli animaletti del bosco o la loro miniera?




N.d.A.
Ok. So di aver probabilmente esagerato, di aver tracciato un quadro decisamente troppo sarcastico rispetto ad alcune storie molto interessanti che ultimamente sono sbocciate in questa sezione di Efp (e so anche che l'ultima parte della shot non è incentrata su una coppia), perciò mi dispiace, nel caso, di aver urtato la sensibilità di qualcuno e vi chiedo scusa.
Il fatto è che credo che questo film sia veramente stereotipato. Dipinge i Malvagi come persone unilaterali e, per carità, potrebbe essere tranquillamente così, se non si tenesse conto del fatto che, magari, anche loro sono personaggi, anche loro hanno una propria psicologia e personalità, anche se si trovano dalla parte... sbagliata. E ho trovato davvero una mancanza di stile associare a certi Malvagi dei figli così stereotipati. Non posso in alcun modo vedere nè Mal, né tantomeno Ben, non ci riesco. Devo ammettere che forse Carlos è uno dei migliori, insieme ad Evie, ma tutti gli altri... davvero, mi fanno pensare ad una commercializzata bella grossa, quasi alla Ever After High.
Quindi, tornando al nostro discorso, mi sento in colpa per aver realizzato una parodia tanto impregnata di acido sarcastico e chiedo ufficialmente scusa a coloro che si sentiranno presi per i fondelli. Ricordo a tutti che si tratta di una storia nata dalla mia fantasia/visione distorta del film e del mondo, e di conseguenza c'è la possibilità che non vi piaccia affatto: sappiate che non era mia intenzione offendervi, ma solo esprimere la mia opinione.
E niente, ora tiro le tende e vado a ninna :)
Grazie dell'attenzione!
Baci e a presto,
Nox

  
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