Io sono il nulla.
Vi state chiedendo il
perché di questa mia affermazione?
Semplicemente perché io esisto solamente nel momento in cui
inizio a sfiorare i tasti bianchi e neri del pianoforte.
Solo in quel momento io esisto.
Il momento sublime in cui le note e la melodia prendono
corpo, anche io prendo corpo.
Divento consistente, di carne ed ossa, sangue e lacrime.
La mia mente si apre a nuovi sogni, a nuove speranze, a
nuovi mondi.
Come in questo momento.
I tasti mi stanno parlando, e le melodie mi chiedono di
essere vissute, come solo i sogni possono fare.
In questo momento il mondo mi ha visto, e sta vivendo la mia
anima come se fosse un viaggio sublime da attraversare con i sensi, non
con il
corpo.
Qualcuno ha starnutito nella platea, ma è come se quel suono
fosse solo il rumore di sottofondo di una vita che non ha toccato il
destino
della mia anima.
Non mi tocca.
Non mi disturba.
È niente.
La melodia sta finendo, ed anche io con essa.
Sento il mio corpo perdere consistenza, la mia carne e le
mie ossa tornare semplice fumo.
il sangue non circola più nelle vene, mentre le lacrime
hanno preso a scorrere libere di tornare nella loro reale esistenza.
L’ultima nota si espande ancora nell’aria, ma io
non ci sono
più.
Io sono il nulla.