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Autore: Liberty89    02/01/2016    4 recensioni
A novantasette anni -o erano novantotto? C'era la sua ultima nipotina che li contava per lui- non aveva rimpianti, Jamie Bennett. Aveva vissuto più a lungo di quanto si sarebbe aspettato, aveva vissuto una vita felice ed era riuscito a vedere i suoi pronipoti -tutti sorridenti e in salute, vivaci e curiosi. E loro credevano, esattamente come lui alla loro età.
One-shot post-film
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Frost, Jamie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Vecchio amico
Autore: Liberty89
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Personaggi: Jamie Bennett, Jack Frost
Avvertimenti: One-shot, Post-film
Note dell’autrice: Salve a tutti! Ebbene sì, sono approdata anche in questo fandom e volevo farlo da secoli. Ovviamente, io devo approdare qui dentro con una storia per nulla allegra, come faccio sempre. Spero comunque che possa piacervi :3 Buona lettura!



Vecchio amico

Brian Crain - Hallelujah

Con un sospiro rilassato, l'uomo si abbandonò contro il cuscino. I suoi nipotini se n'erano andati da un po' e l'infermiera era passata ad aprirgli un poco la finestra come ogni sera. Nonostante l'età avanzata e gli acciacchi, il freddo e la neve non lo avrebbero mai infastidito.
L'inverno era nel pieno del suo regime, il Natale era passato da un paio di settimane e lui aveva dovuto passarlo in ospedale, lontano dalla sua famiglia, a causa dei problemi al cuore che di recente l'avevano indebolito. Nel silenzio della sua camera, interrotto dal sommesso "bip" del monitor collegato al suo indice destro e al suo petto, l'anziano poteva sentire con chiarezza i battiti lenti e affaticati del suo cuore, un ritmico tamburo dal suono sordo che gli rimbombava quasi nelle orecchie. Sospirò di nuovo e senza timore comprese che presto o tardi, sarebbe scivolato in un sonno profondo da cui non si sarebbe più destato.
A novantasette anni -o erano novantotto? C'era la sua ultima nipotina che li contava per lui- non aveva rimpianti, Jamie Bennett. Aveva vissuto più a lungo di quanto si sarebbe aspettato, aveva vissuto una vita felice ed era riuscito a vedere i suoi pronipoti -tutti sorridenti e in salute, vivaci e curiosi. E loro credevano, esattamente come lui alla loro età. Jamie, però, anche da adulto aveva continuato a credere. Non vedeva più chiaramente come un tempo, ma i segni li coglieva ancora e sapeva che ogni anno, all'arrivo della prima neve, un caro amico tornava a salutarlo.
Quella era una notte fredda e serena, priva di nubi e la luna piena splendeva come un faro in riva al mare nel cielo scuro. Attirò i suoi occhi castani, stanchi e pronti a cedere al riposo, e a un tratto l'astro sembrò risplendere d'azzurro. La luce inondò la stanza, riversandosi sul letto e sulla figura dell'uomo come una cascata d'acqua, mentre un alito di vento scostava l'anta della finestra, facendo agitare le tende bianche.
Jamie Bennett trattenne il fiato quando vide ghiacciarsi il vetro della metà chiusa. Riconobbe senza fatica il modo in cui i cristalli correvano sulla superficie, disegnando complicati arabeschi, e sorrise di cuore a quella visita inattesa.
-Jack Frost…- pronunciò con voce fioca e un poco arrocchita dall'età. Sbatté lentamente le palpebre e quando tornò a guardare la finestra, i suoi occhi tornarono a vedere dopo tanto tempo. -Jack, amico mio…-
-Ciao Jamie.- rispose lo Spirito dell'Inverno, mostrandosi comodamente seduto sul davanzale, il solito sorriso furbetto ad allungargli le labbra pallide. -Sei invecchiato.-
-Tu invece sei sempre uguale… Sono passati così tanti anni dall'ultima volta che ti ho visto, eppure… eppure non sei cambiato di una virgola, identico al Jack Frost dei miei ricordi. Con l'età ho cominciato a dimenticare un sacco di cose, ma tu… il tuo viso, il suo aspetto, ricordo ogni più piccola cosa.-
Il Guardiano ridacchiò, passandosi una mano tra i capelli bianchi. -Così mi lusinghi.-
-E anche tu, nonostante tutti i bambini che da quel giorno credono in te, ti ricordi ancora di me.- proseguì l'anziano con commozione, sporgendo un braccio verso l'amico.
Lo Spirito allargò il proprio sorriso e si avvicinò al letto, per stringere la mano dell'uomo. -Jamie Bennett, ti sottovaluti. Come potrei dimenticarmi del mio primo credente? È per merito tuo che sono qui.-
Jamie rabbrividì per il freddo improvviso dato dal contatto, ma si abituò presto e fece scorrere le vecchie dita ruvide sulla pelle liscia e fresca. In un attimo, tutti i ricordi di quella notte incredibile gli tornarono alla mente, nitidi come se li avesse appena vissuti. Rivide il coniglietto di pezza a cui aveva inviato la sua richiesta di un segno, uno qualunque, che gli confermasse l'esistenza del Coniglio di Pasqua e poi la neve nella sua stanza, il coniglio di ghiaccio che aveva preso vita dal vetro, Jack Frost e gli altri Guardiani, la battaglia con Pitch Black…
-Te lo ricordi ancora quel volo mozzafiato sullo slittino?- chiese il ragazzo.
L'anziano ridacchiò, saldando la presa sulla mano fredda. -Come dimenticarlo? Persi un dente quel giorno…-
-Credo che ne proporrò una replica a uno dei tuoi nipotini, alla prossima nevicata.-
-La piccola Sarah è una temeraria… sono certo che appena vedrà un po' di neve correrà fuori…- replicò Jamie, cominciando a sentire una viva stanchezza avvolgergli le membra. -Sono contento di averti rivisto Jack…-
-Anch'io Jamie. Anch'io.- disse lo Spirito, accompagnando il braccio del suo più vecchio e caro amico sotto le coperte, mentre egli si assopiva per l'ultima volta con un sorriso sereno.
  
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