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Autore: Mikarchangel74    04/01/2016    0 recensioni
Ho immaginato questa storia dopo aver visto La desolazione di Smaug.
Cosa succederebbe se Legolas venisse catturato da Bolg?
Legolas sarà imprigionato e torturato, riuscirà a fuggire, ma porterà con sé qualcosa di profondo ed oscuro che lo porterà verso la morte. Incontrerà una persona speciale che lo aiuterà. Riuscirà a guarire del tutto?
Genere: Angst, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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~~Era tutta colpa di quella testarda di Tauriel se si trovavano lì pensò Legolas mentre rincorreva due orchi verso il pontile di legno della città di Pontelagolungo. Lei e quel suo cuore tenero, lei ed il suo desiderio di aiutare quei...nani.
Preso dai suoi pensieri riuscì a stento a schivare un colpo di mazza che arrivò da destra. Uno di quegli orribili orchi lo stava aspettando dietro un barile; Grugnì rivolto all'elfo e caricò nuovamente il braccio per colpirlo, grazie all'agilità del principe di Bosco Atro, non solo riuscì a scansare anche questo secondo colpo abbassandosi, ma facendo una piroetta su se stesso infilzò l'orco nel collo col pugnale che stringeva nella sua mano. L'orco ruggì di dolore ma prima che potesse reagire l'elfo gli aveva già reciso la gola e la creatura stramazzò a terra.
Legolas non riuscì nemmeno a riprendere fiato che altri due orridi orchi lo stavano attaccando, fortunatamente erano alquanto lenti e goffi nei movimenti rispetto a lui e riuscì a liberarsi di loro agevolmente anche stavolta, ma il suo obbiettivo era un altro: Bolg il comandante di quello sciame di orchi che avevano invaso Pontelagolungo per annientare i nani.
Lo raggiunse poco più avanti e i due iniziarono a fronteggiarsi. L'orco aveva la corporatura più massiccia ed era più alto dei suoi sottoposti, ma anche più furbo ed agile. Il suo volto era orribilmente sfregiato, sembrava non vedesse da un occhio in quanto privo di pupilla ed iride, ringhiò contro l'elfo che stava sopraggiungendo per attaccarlo schivò il pugnale che l'elfo brandiva riuscendo poi ad afferrarli il braccio, lo tirò a sé colpendolo forte sulla fronte con una testata. Legolas si divincolò indietreggiando barcollante, scosse la testa per liberarsi dal momentaneo stordimento. L'orco tornò all'attacco, afferrando l'elfo per la veste e scaraventandolo contro una colonna di legno. Legolas accusò il colpo alla schiena e alla nuca, cadde in ginocchio, ma vedendo l'orco correre verso di lui, si alzò di scatto e saltò oltre la creatura per poi colpirlo con un calcio alla schiena mandandolo a sbattere con la fronte alla colonna. L'orco si girò ruggendo infuriato. Il principe biondo inclinò la testa e la sua bocca divenne una linea sottile, poi si lanciò contro l'orrida creatura che non si spostò minimamente dalla sua posizione, ma si preparò ad afferrare il suo nemico. Legolas tentò di saltare sopra Bolg per colpirlo al centro della testa, ma venne afferrato alla caviglia e scaraventato a terra come un giocattolo. Gemette portandosi una mano alla schiena, ma l'orco l'afferrò nuovamente all'altezza delle spalle e sollevato in aria iniziò a sbatterlo contro la colonna di legno per diverse volte poi lasciò la presa. Legolas crollò a terrà e rimase giù per qualche istante cercando di riprendersi. Si alzò per ricominciare la lotta, ma si rese conto che il suo avversario era sparito. Si appoggiò alla colonna scuotendo nuovamente la testa per schiarire la vista ed i sensi; Qualcosa stava colando fuori dalle sue narici, si toccò con le dita e si accorse di avere del sangue. Sbuffò di rabbia e riprese a cercare la raccapricciante creatura staccandosi vacillante dalla colonna. Lo vide poco più avanti in sella al suo mannaro dirigersi verso il pontile. Corse verso il suo cavallo fischiando per chiamarlo. Vi montò agilmente in sella e si mise all'inseguimento dell'orco....

Bolg sorrise tra se, vedendo che l'elfo lo seguiva a rotta di collo. Era caduto in trappola...Tra poco avrebbe avuto un nuovo schiavo per gli scavi sotterranei di Dol Guldur.
Legolas vide l'orco arrivare in fondo al molo e saltare in acqua, e rimase sorpreso nel vedere che stava in piedi senza affondare. Era in acqua per metà delle sue tozze gambe. Iniziò a tirare le redini per bloccare la corsa del suo fedele amico, ma era troppo tardi, gli zoccoli iniziarono a scivolare. Il cavallo si acquattò inciampando, cercò di ritrovare l'equilibrio ed a quel punto il principe di Bosco Atro saltò giù sul molo, rotolò in avanti raggomitolato e si mise velocemente in piedi, ma la punta del suo stivale si incastrò in un'asse, perse l'equilibrio e cadde in acqua. Agitò le braccia per tornare in superficie, ma qualcosa di affilato e dannatamente acuminato afferrò la sua gamba lacerandone tessuto e pelle. L'aria nei suoi polmoni fuoriuscì assieme ad un grido che l'acqua ammutolì. L'elfo si contorse e agitò ancor più freneticamente le braccia per cercare di uscire dall'acqua e respirare, ma invano. Era bloccato in quella morsa straziante. L'acqua intorno a lui si dipinse di rosso. Il dolore era lancinante. Afferrò uno dei suoi pugnali colpendo alla cieca vicino alla sua gamba. I suoi polmoni iniziarono a comprimersi spasmodicamente in assenza di ossigeno e Legolas cominciò ad avere la certezza che di lì a poco sarebbe morto affogato. Smise di agitarsi e vide cos'era che lo bloccava impedendogli di raggiungere il prezioso ossigeno. Un grosso rettile, simile ad un coccodrillo ma molto più gigantesco; Teneva stretta la gamba tra le sue fauci e lo scuoteva piano a destra e sinistra. I polmoni si contrassero ancora così forte che l'elfo aprì la bocca risucchiando acqua. Era la fine, i suoi sensi iniziarono a spegnersi, il cervello non ricevendo più ossigeno come difesa lo stava facendo svenire. L'ultima cosa che Legolas vide prima di piombare nell'oscurità dell'incoscienza fu il ghigno deformato dell'orrido orco che lo guardava dall'alto, oltre la superficie dell'acqua.

Tauriel recitò più volte la formula di guarigione elfica, tenendo le mani premute sulla ferita arrecata da una freccia avvelenata degli orchi. Usando anche l'Athelas sul malcapitato nano. Kìli stava gemendo leggermente imprigionato dal dolore straziante che il veleno ormai in circolo nel suo corpo gli procurava e precipitando velocemente nell'ombra.
"Menno o nin na hon i eliad annen annin, ho leitho o ngurth!"
Kìli lentamente cominciò a dar segni di ripresa e tornò in se. Afferrò la mano dell'elfa per ringraziarla, volendo quasi trattenerla. Lei lo guardò negli occhi. Provava un forte sentimento per quel nano, un'infatuazione che però la sua testa bloccava. Non poteva esserci niente tra loro...tra un elfo ed un nano. Non era concesso. Non era approvato dalle loro leggi. Pur senza parlare i loro occhi rivelarono molto l'un l'altra. Tauriel strinse affettuosamente la mano del nano prima di lasciarlo e uscire dalla casa di Bard, l'uomo che aveva ospitato Bilbo e i 13 nani, ma che ora erano rimasti solo in 5 dopo l'aggravamento della ferita di Kìli, mentre gli altri si erano recati alla montagna.
La casa era in una posizione elevata e permetteva una buona visuale così Tauriel riuscì a vedere lo scontro tra Legolas e Bold ai margini delle abitazioni di legno. Stava quasi per saltar giù e andare a dar una mano al suo amico, quando assistette impotente all'inseguimento sul molo e la caduta di Legolas nel lago. Vedendo che l'amico non tornava in superficie si preoccupò.
Bolg rise selvaggiamente e si allontanò su un'enorme forma scura che Tauriel non riuscì ad identificare. Ma quando vide affiorare i capelli biondi e il corpo inerme del principe trascinato nel lago, si portò le mani alla bocca soffocando un grido disperato "Legolas nooo."

...To be continued

   
 
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