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Autore: innamoratahobbit96    05/01/2016    3 recensioni
Questo è il seguito della storia "La migliore amica del re ", con nuovi personaggi e nuovi avvenimenti. Protagonisti sono i figli dei nostri nani de lo hobbit.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5
 

 
 
< < Perché? Rimani qui a Erebor, con noi, con i tuoi amici > > tentò di convincerlo Thorin.
Bilbo sorrise e scosse la testa.
< < Mi dispiace. Siete come dei fratelli per me e vi voglio molto bene > >
Bilbo aveva intenzione di partire per Gran Burrone non fare mai più ritorno nella Contea.
Quella magnifica valle suscitava in lui serenità e pace. Era come un secondo Paradiso.
Se vuoi, puoi restare, ti accolgo volentieri “ gli aveva detto Elrond tempo fa.
< < Sono passati tanti anni amici miei. Sento il dovere di partire > > <
< < E Frodo? > > domandò Sharon.
< < La mia eredità è andata  a lui. Sapete . . ciò ha fatto imbestialire Lobelia Sackville Baggins e ne sono contento – disse preparando il suo zaino – persino il mio anello > > mormorò sentendo la mancanza di quel gioiello che aveva uno strano potere su di lui.
< < “ Anello” hai detto? > > chiese Bofur corrucciando la fronte.
< < Storia lunga > > lo fermò Bilbo.
< < Tornerai a trovarci vero? > > chiesero all’unisono Amikals e Filiol, ormai cresciuti.
Bilbo sorrise. Erano uguali ai loro papà: Kili e Fili, insieme a Balin III. Ecco il “trio degli scalmanati”.
< < Non credo piccoli miei – sorrise amaramente Bilbo abbassandosi alla loro altezza – ho una cosa per voi > >
Afferrò il suo zaino, mentre gli occhi dei tre bambini curiosavano all’interno  e tirò fuori una piccola spada di legno.
< < Ve lo regalo. Mi promettete però che non litigherete? > >
< < Te lo promettiamo > > sorrisero i bambini abbracciandolo.
< < Mi raccomando, non fate del male al povero Gandalf quando ci saranno delle feste importanti, capito? > >
I bambini annuirono. Bilbo sorrise e arruffò i loro capelli.  Quando aveva la loro stessa età, durante una festa nella Contea, stava infastidendo Gandalf, mentre stava creando i suoi meravigliosi fuochi d’artificio, quando sua madre lo aveva fermato.
< < Stammi bene > > disse Dwalin appoggiandogli una mano sulla spalla, trattenendo le lacrime.
< < Anche tu amico mio . . cerca di essere sempre paziente. Bofur, a te regalo i miei fazzoletti da taschino > > disse dandogli una confezione di fazzoletti.
< < Ne farò buon uso > > disse Bofur facendo ridere tutti i presenti.
< < Flora . . stai diventando una bellissima donna, sono sicuro che sarai un’ottima regina, come tuo padre e tua madre > >
Flora lo abbracciò, stringendolo a sé. Non aveva avuto modo di conoscere meglio quell’hobbit, ma era certa di una cosa: era un grande amico di suo padre, lo aveva aiutato e sostenuto in tanti momenti difficili.
< < Vi auguro tutta la felicità del mondo > > continuò Bilbo.
Thorin si avvicinò e lo abbracciò, come fece la prima volta dopo averlo salvato da Azog. Quel magico momento in cui divennero finalmente amici.
< < Stai attento Mastro Baggins > > lo avvertì Thorin.
Bilbo annuì e afferrò le mani dell’amico. Gli fece aprire una mano e posò qualcosa, per poi chiudere la sua mano.
< < E ancora tanti buoni 111 anni > > dissero all’unisono Amikals, Filiol e Balin III, mentre si guadagnarono uno sguardo fulmineo delle loro madri.
Kili sorrise soddisfatto.
< < Ha preso da me - disse modesto dando una gomitata a Tauriel, che scosse la testa ridendo – e ha preso la bellezza della madre > >
< < Smettetela piccioncini! > > lo prese in giro Nori.
< < Addio amici miei > > li salutò infine Bilbo prima di mettersi in marcia.
< < Addio mastro Baggins! > >
 
Quando Bilbo giunse in fondo alla strada, ognuno tornò tristemente ai propri lavori quotidiani, tutti tranne la famiglia Durin, in particolare Thorin, che continuava a guardare l’orizzonte.
Non avrebbe più visto uno dei suoi più grandi amici e ciò lo rattristiva.
Aprì lentamente la mano e vide una ghianda, la ghianda che aveva raccolto a casa di Beorn.
Strinse i pugni, chiudendo gli occhi. Sharon aveva compreso tutto. Non c’era bisogno di chiedergli cosa avesse. Afferrò delicatamente il suo braccio e appoggiò la testa sulla sua spalla.
I pensieri di Thorin furono interrotti da zoccoli che si avvicinavano.
Ci mancava poco che Flora perse un battito.
Era stupita dalla sua presenza.
< < Ciao Flora . . ti va di fare una passeggiata nel bosco? > > le domandò Higil, in sella al suo pony bianco.
Flora sgranò gli occhi.
Erano ancora usciti insieme negli anni precedenti,  ma mai si era presentato davanti in sella ad un pony.
< < Higil! Wow io . . > >
< < Non se ne parla > > disse Thorin avvicinandosi a Higil.
< < Vostra Maestà - lo salutò togliendosi il cappello – Vorrei chiedere a  vostra figlia di uscire con me > >
< < No > > disse freddamente, guadagnandosi lo sguardo severo di sua figlia.
Sharon sbuffò e entrò nella conversazione.
< < Certo caro, il rientro però è prima del tramonto > >
< < Davvero madre? – domandò la figlia sorridendo – Grazie! > > la abbracciò e si avvicinò contenta a Higil, ma Thorin le afferrò il braccio, tirandola a sé.
< < Non andrà da nessuna parte. Avresti dovuto chiedermi il permesso prima di venire qui > > lo rimproverò.
< < Perché? Sei sempre il solito! Tu non sei nessuno per intromettermi nella mia vita privata! > > si difese Flora liberandosi dalla stretta del padre, il quale la guardò sorpreso dalle sue parole.
< < Sono tuo padre Flora . . > >
< < Sei mio padre, sì, ma non la mia guardia del corpo, so cavarmela benissimo da sola . Non ho bisogno dei tuoi consigli > >
Higil allungò la mano e aiutò Flora a salire in sella.
< < Andiamo Higil > > gli sussurrò all’orecchio, prima di partire al galoppo.
 
< < Perché mi guardi in quel modo?! > > chiese Thorin notando lo sguardo severo di sua moglie.
< < Non credi di esagerare con Flora? > >
< < Quell’Higil non mi piace! È figlio di uno dei nani più antipatici di Dale > > si giustificò Thorin dirigendosi nel palazzo, seguito a ruota da Sharon.
< < I figli non sono sempre uguali ai propri genitori > > continuò Sharon.
< < Appunto, “non sempre “ – ripeté - . . .Flora ha preso tanto da te, è un disastro > >  sorrise Thorin pensando a tutti quei momenti in cui la figlia aveva fatto cadere qualcosa, rompendo vari oggetti.
< < Ma ha preso da te la testardaggine > > 
 

 
    Higil


 
  
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