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Autore: Mixi_    06/01/2016    1 recensioni
Buon Salve a tuttiiii :D Siiii sono finalmente tornata ;) Non sono sicura della scelta del titolo ma è per dare l'idea di cosa potremmo parlare in questi lunghissimi capitoli: 1) La squadra Huntik NON esiste. 2) Zhalia è la comandante di una nave pirata (bella trovata eh ;) ?) 3)Il vero nemico non è quello che sembra 4) Come già successo nelle mie ff, Sophie e Dante sono cugini ASSOLUTAMENTE coppia ZhaliaXDante e LokXSophie!
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo settimo


-Ciao Soph, hai visto Zhalia?- chiese il biondo salendo sulla nave

–No, effettivamente non l’ho ancora vista oggi… è arrivato Dante un’ora fa più o meno! Dovevi vedere che fiori che ha portato a Zhalia!- disse la rossa alzandosi dalla sdraio su cui si era messa a leggere un libro di storia antica.

-Ma davvero? Dei fiori?- chiese il biondo stupito. Si aveva intuito che tra i due c’era intesa ma di sicuro non si aspettava un gesto così dall’uomo. Era stupito.

-Comunque… come mai vuoi Zhalia?- chiese curiosa la Casterwille avvicinandosi al ragazzo che amava

-Sai che Dan e Harrison sono andati ad esplorare le rovine del Dio Cherit…- disse Lok sedendosi a terra per riposare un po’ le gambe

-Si, e quindi?- chiese curiosa la fidanzata abbassandosi e sedendosi esattamente di fronte a lui

-Sembra che le rovine siano molto belle, ampie, piene di ricchezza, ma ci sono frasi scritte in lingua antica e volevo chiedere il permesso a Zhalia di raggiungere i ragazzi. Potremmo fare un museo del paese con i tesori che troviamo!- disse il biondo

-Magari potrei capire qualcosa sulla mia famiglia! Sui miei antenati! Posso venire anche io?- chiese Sophie entusiasta all’idea di poter scoprire la sua vera origine, la vera origine di tutto il suo popolo.

-Andare dove?- chiese una voce femminile alle spalle dei due ragazzi che sobbalzarono per lo spavento

-Ehiiii Zhalia, Dante, che bello vedervi… ecco, si, pensavamo di raggiungere Dan e Harrison alle rovine, se, insomma, se possiamo!- disse Lok

-Per fare cosa di preciso?- chiese Dante con aria investigativa
-Dante potrei scoprire le origini della nostra famiglia, del perché i miei genitori mi hanno abbandonata qua per farmi crescere dai tuoi genitori, del perché esiste il nostro popolo!- disse Sophie scattando in piedi proprio come avrebbe fatto una molla.

-Per me, potete andare! Lok sei grande non devi più chiedermi il permesso per esplorare ciò che hai intorno!- disse Zhalia sorridente

-Sono d’accordo con lei, e poi cuginetta, c’è Lok a proteggerti ora, non hai più bisogno di me!- disse Dante facendo intendere con uno sguardo, al biondo, che se avesse trattato male sua cugina, l’avesse persa nella foresta, fosse stata vittima di qualche trappola, il responsabile sarebbe stato senza ombra di dubbio Lok.

Zhalia ridacchiò e lo sguardo dell’ammiraglio s’ammorbidì
-Ti va se io e te andiamo a palazzo?- chiese Dante guardando la donna con cui poco prima si era condiviso

-Va bene, però prima vorrei passare dal mercato cittadino! Non sono mai riuscita a vederlo bene- rispose la donna che ricevette un sì come risposta.

POCO DOPO

Tra le vie della città, l’ammiraglio Vale accompagnava una bellissima fanciulla che indossava un bellissimo abito in seta verde.

-Non sono abituato a vederti così- disse l’uomo all’orecchio della donna
-Mi trovi più bella così o come sono solitamente?- chiese la donna girandosi e guardando in faccia il proprio compagno

-Così sei certamente più fine, elegante, femminile, ma non sei tu, non sei nemmeno tanto sexy con tutta questa stoffa addosso- rispose Dante guardandola

Zhalia sorrise e disse con voce maliziosa–Quando vivremo insieme in casa indosserò solamente camicie di lino-
-Così che io possa strappartela via in ogni momento?- rispose il rosso che già aveva in mente il momento in cui la sua lingua avrebbe assaggiato di nuovo quei frutti, che erano i suoi seni.

-Se te lo lascerò fare..- rispose la corvina

-Cosa devo fare per convincerti a farmi fare ciò che voglio su di te?- chiese divertito l’ammiraglio

-Battermi a duello! In tutti questi anni non ci sei mai riuscito- rispose la piratessa facendogli un occhiolino e riprendendo la sua lunga passeggiata attraverso i negozietti del paese.

“Che donna…” pensò Dante osservandola camminare. Era un “Esemplare” così bello, così strano, unica nella sua specie.
-Sei lento!- lo canzonò Zhalia dopo un po’, quando s’accorse che l’uomo era rimasto parecchio indietro.

POCO LONTANO DA LORO, NELLA FORESTA

-Sophie, tu sai tradurre queste scritte?- chiese Dan accucciato a terra, passando la mano su delle incisioni nella roccia.

-Si, dovrei essere in grado, fammi vedere..- Disse la ragazza facendosi spazio e accucciandosi a terra.
I suoi occhi passarono velocemente da una scritta all’altra, la sua mano toccava ogni rilievo. Chiuse gli occhi per rievocare gli antichi alfabeti che aveva studiato qualche anno prima con il suo pretore, Le Blanche.

-è una lingua molto antica, forse la più antica esistente. Fu inventata dal campione dei Casterwille molto tempo prima che tutto ciò che conosciamo venne creato!- iniziò a spiegare la giovane donna

-In questa pietra non c’è scritto molto di importante, qualche informazione riguardo al Dio Cherit. Questo Dio è il protettore della stirpe dei Casterwille, quindi il protettore mio e di Dante!-

-Ma è vero che ti fa ricongiungere con le persone a te care?- chiese Harrison

-Nessuno lo sa. La legenda narra che Cherit era il più fidato degli amici del campione dei Casterwille. Egli fece riunire il mio antenato ad una fanciulla molto bella con cui aveva fatto la conoscenza quando questo era solo un bambino! La legenda vuole che il campione dei Casterwille e questa bellissima donna, Venere, diedero inizio alla stirpe dei Casterwille che avrebbero portato dentro di loro la forza del campione e la bellezza di quella che venne identificata con una dea.- raccontò Sophie ipnotizzando i tre uomini

-Quindi la storia tra il campione dei Casterwille e Venere va a finire bene?- chiese Lok che si era appassionato alla storia che la giovane stava raccontando.

-Tra di loro si. Un ramo della legenda però dice che per ricongiungersi con la bella Venere, il campione dei Casterwille dovette rinunciare per sempre alla visione della madre!- spiegò la ragazza

-Quindi per amore ha rinunciato alla famiglia?- chiese Dan

-Esatto!- rispose Sophie
-è una storia molto triste! Io non penso che rinuncerei alla mia famiglia per una donna- disse Harrison aggiungendo –Loro sono l’unica cosa che ho…-

-Che vogliamo fare, entriamo?- chiese Lok

-Io direi di dare un’occhiata, magari scopriamo qualcosa in più!- suggerì la rossa che, ottenne l’approvazione di tutto il gruppo.

INTANTO IN CITTA’

-Guarda qua Dante, non avevo mai visto così tanti fiori!- disse Zhalia fermandosi al banchetto dei fiori
-Quelle sono rose, le conosco, le calle che mi hai portato tu, le margherite le ho viste quasi in tutte le isole, le viole e poi basta- aggiunse la donna indicando i fiori che conosceva

-Quelli sono dei tulipani, sono dei fiori primaverili molto belli; quelli là sono i girasoli, si chiamano così perché ruotano in base alla posizione del sole, sono fiori furbi… Quelle sono orchidee, le bianche sono le preferite di Sophie. I narcisi, quei fiori gialli, sono molto rari, persino più rari delle calle e infine abbiamo i gigli che hanno un profumo estremamente buono!- rispose Dante indicando tutti i tipi di fiori che erano esposti

-Non ti facevo un appassionato di piante!- rise Zhalia delicatamente

-Quando ero giovane il mio maestro mi insegno molte cose e tra queste mi insegnò tutti i nomi e le caratteristiche delle piante!- rispose l’uomo

-…In più il nostro principe ha regalato molti fiori alla cugina e alle donne che lavorano a palazzo…- disse timidamente il venditore di fiori.

-Davvero?- chiese Zhalia stupita

-Si, ai loro compleanni facevo trovare a tutte le donne che abitavano a palazzo un bellissimo mazzo di fiori, ogni anno diversi. È un regalo sempre molto apprezzato- disse Dante per poi rivolgersi al fioraio e dire –Mi dà per cortesia un giglio da intrecciare ai capelli di questa bellissimo raggio di sole?-

-Omaggio della casa per lei!- rispose il fioraio nel mentre che passava un giglio bianco a Dante che, lo mise dietro all’orecchio di Zhalia

-Grazie!- sorrise leggermente imbarazzata la donna che non si era mai trovata in una situazione del genere.
L’uomo le sorrise, la prese sotto braccio e insieme ripresero a camminare tra i negozietti che tanto incantavano la fanciulla.

-Non mi avevi detto di essere un principe!- disse Zhalia cercando di far sembrare la sua voce il più normale possibile

-Non è una di quelle cose che dici subito ad una piratessa che non vede l’ora di ucciderti!- fece ironia Dante

-Questo significa che se volessi stare con te dovrei abbandonare la perla nera?- chiese la donna ragionando cosa comportasse l’essersi
portata a letto un principe.

-Si- rispose l’uomo che pensava di non essere accettato
-Non hai l’obbligo di sposare qualcuno di importante?- chiese la corvina con voce timorosa

-Come ho detto a Lok, importante o no quando saremo in cielo nulla conterà più. Allora io voglio essere felice e con te lo sono.- rispose il rosso guardandola negli occhi per poi dire –Abbandoneresti la tua vita per me?-

NELLA FORESTA

-Ecco altre scritte!- disse Lok illuminando una parete con la grossa torcia che i ragazzi avevano acceso poco prima fuori dal monumento

-Questa scritta in breve ci dà le informazioni che ci servono per arrivare al centro del monumento dove potremmo parlare con lo spirito del Dio Cherit ma, solo se ne saremo degni!- disse Sophie riprendendo a camminare.

Adesso sarebbe stata la guida di tutto il gruppo.

Non ebbero difficoltà a giungere nel luogo dove si sarebbe dovuto trovare lo spirito. Un’ultima iscrizione li attendeva
-Sei sicuro di ciò che vuoi?- tradusse la giovane Casterwille
-Si!- risposero all’unisono i tre ragazzi

-Allora io ti invoco, antico spirito del ricongiungimento, Cherit!- disse in tono solenne Sophie mentre teneva la mano premuta su un’iscrizione

La stanza si illuminò di una luce quasi abbagliante tanto era bianca. L’intensità durò pochi secondi e quando si affievolì apparse un drago in miniatura volante dalla pelliccia bianca –Chi siete voi che mi avete invocato?- chiese allungando una zampa come per indicare i quattro ragazzi

-Il mio nome è Sophie Casterwille!- iniziò la rossa inginocchiandosi a terra seguita poco dopo da tutti gli altri –Siamo qua per avere delle risposte, delle certezze!- aggiunse

-Sentiamo che risposte vorreste sapere? Sappiate una cosa, vi avverto il futuro è un mistero per ogni essere umano ma, non per me. Se vorrete ve lo svelerò ma, sappiate che sconvolgerlo non vi aiuterà a essere più felici!- disse il Dio.
-Io vorrei sapere il mio passato in realtà!- affermò  Sophie alzando lo sguardo verso il Dio fluttuante.


E sono ancora qua (eh già)
vi prometto che cercherò di aggiornare con frequanza, tanto ormai siamo in prossimità della fine (e che fine)
Buona serata a tutti
love <3
kiss kiss
Mixi_
  
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