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Autore: heykurt    09/01/2016    2 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 10


 



 


 

SOUNDTRACK

“I don't want to know” - Fleetwood Mac ( https://www.youtube.com/watch?v=P-NB7HHRpVo )

“Torn” - Natalie Imbruglia ( https://www.youtube.com/watch?v=VV1XWJN3nJo )


 






 

Quando arrivano a casa, Burt si congeda, ritirandosi in camera sua per poter lasciar loro tutto lo spazio necessario senza che si creino imbarazzi. Kurt è nervoso, mentre Sebastian sembra totalmente a suo agio, soprattutto quando il ragazzo lo conduce alla sua camera da letto.

“Fiùù!” fischia guardandosi attorno incuriosito “Bella stanza Hummel. Mi aspettavo di trovare boa di piume, collezioni di bambole ed un angolo che fungesse da centro benessere.”

“Si chiama bagno in casa mia.” risponde serioso prendendo il suo pigiama di flanella “A proposito, vado a cambiarmi. Tu tieni le mani a posto fino a che non finisco. Siediti sul letto e non muoverti da lì. Intanto se vuoi puoi metterti questo.” dice lasciandogli un suo vecchio pigiama.

Sebastian si siede sul materasso senza replicare e lo guarda scomparire dietro la porta del bagno. Kurt ora è decisamente agitato e l'idea di dormire con lui lo terrorizza. Sa benissimo che lo ha già fatto qualche giorno prima, ma è successo tutto senza che se ne rendesse conto, ed ora -dopo quello che è accaduto quella mattina al West Side- non riesce più a guardarlo allo stesso modo.

Dopo essersi risciacquato, indossa il pigiama e si dedica ai suoi vari trattamenti di bellezza serali (un po' anche perché non vuole presentarsi malconcio, soprattutto se Sebastian ha intenzione di dormire rivolto verso di lui). Per un momento aveva pure pensato di costringerlo a stare sul divano del salotto ma suo padre aveva bocciato l'idea e lo aveva costretto a farlo salire da lui - cosa che gli fa pensare che sia già entrato nelle sue grazie.

Non fare il codardo si ripete davanti allo specchio, pizzicandosi le guance per prendere colore E' solo Sebastian, hai già dormito con lui, non essere paranoico. Non c'è niente di male... Siete solo buoni amici e la situazione non è strana come credi. Fai un respiro profondo, raccogli tutto il coraggio che hai in corpo e torna di là. Kurt, non puoi rinchiuderti qui dentro per tutta la notte! lo rimprovera la vocina nella sua testa.

Un poco intimorito abbassa la maniglia della porta del bagno che comunica con la sua camera da letto, e si decide a tornare dall'amico. Non fa in tempo a fare un passo dentro la stanza che rimane paralizzato di fronte a quello che gli si presenta davanti: Sebastian è sdraiato a pancia in su sul suo letto, con solo la biancheria intima addosso. Si sta accarezzando lo stomaco, lungo quella scia di peluria che va da sotto l'ombelico fino al bordo degli slip ed ha abbandonato il suo completo elegante per terra.

Kurt si schiarisce la gola, agitato, ma finge di non essere scandalizzato dal fatto che un ragazzo quasi nudo si ritrovi sul suo letto (non vuol dargli soddisfazione, anche se sa che prima o poi, come suo solito, cederà).

“Mi dispiace non potermi permettere una camera singola. La stanza per gli ospiti è un disastro.” gli dice con un leggero tremolio nella voce, cercando con tutte le sue forze di non guardarlo “Non viene mai nessuno qui ed è diventato più una sorta di ripostiglio, e non era il caso di farti dormire tra gli scatoloni.”

Sebastian arriccia le labbra, serio “Non c'è problema.” risponde gentilmente “Il letto è comodo.” aggiunge con voce roca passando la mano sulle lenzuola.

Kurt fa un altro colpetto di tosse, non riuscendo più ad evitare il contatto visivo “Non ti metti il pigiama che ti ho portato?” gli chiede arrossendo appena. Il suo corpo è eccezionale e i suoi muscoli sono ben definiti e Kurt realizza che si era sentito attratto solo da Blaine in quel modo e la cosa sta diventando evidentemente un problema.

“No, mi è piccolo ed è orrendo.” replica dopo qualche secondo Sebastian (anche se Kurt è certo che non se lo sia nemmeno provato visto che è ancora ripiegato accuratamente sul bordo del letto).

“Okay... Ti serve il bagno?”

“No.” sussurra.

Kurt incrocia le braccia, spazientito “Hai intenzione di continuare a rispondermi a monosillabi e con quel tono o posso sperare in qualcos'altro?”

Sebastian si mette a sedere di scatto, dandosi una spinta con gli avambracci per riuscire a sistemarsi in ginocchio e fare sfoggio del suo fisico invidiabile “Fare qualcos'altro?” ammicca.

“Non intendevo quello, ninfomane. Piantala con i giochetti e fila sotto le coperte prima che cambi idea e ti spedisca a dormire di sotto sul pavimento.” lo ammonisce facendo il giro del letto per sistemarsi sul posto di sinistra “Io dormo vicino alla finestra altrimenti non riesco ad addormentarmi, questione di abitudine. Spero tu non faccia storie anche per la posizione.”

“In generale mi vanno bene tutte le posizioni.” risponde malizioso scendendo dal letto per potersi sistemare sotto le lenzuola “Ma con te non ne proverei neanche mezza.”

Kurt scuote la testa con rassegnazione intrufolandosi nel suo caldo e soffice letto che in quel momento però gli appare dannatamente stretto. Sebastian è almeno a due spanne di distanza da lui eppure si sente soffocare, non solo perché ha addosso solo la biancheria intima, ma anche perché non gli stacca per un secondo gli occhi di torno.

“Okay, devi fare un commento sul mio pigiama di flanella? Sul fatto che la mia pelle ora sembra snaturatamente luminosa e il fatto che abbia appena finito un trattamento di bellezza sia una cosa da ragazze? Devi criticare i miei capelli o qualsiasi altra parte del mio corpo per poterti addormentare con più serenità?” dice tutto d'un fiato, paonazzo.

Sebastian corruga la fronte, stirando le labbra in un sorriso da un orecchio all'altro “A dire il vero stavo per dirti che hai un aspetto fantastico, ma probabilmente è il vino a farmi parlare.”

“Ovviamente.” borbotta imbronciato Kurt “In quale universo parallelo potresti mai trovare qualcosa di carino da dirmi. O almeno, che lo pensi davvero.”

“Credi seriamente che tutto ciò che ti ho detto sia per continuare la mia commedia?” controbatte offeso girandosi su un fianco per guardarlo “Forse poteva valere per i primi giorni ma adesso non ho più bisogno di fingere con te. Se non mi andassi del tutto a genio ti avrei già scaricato una settimana fa. Quando ti ho detto che la tua compagnia non è poi così spiacevole lo pensavo davvero.”

“Perché dire 'non è poi così spiacevole' quando potresti semplicemente ammettere che ti trovi bene con me? E non venirmi a dire che è la stessa cosa perché non è così.” risponde freddo, con un tono che lo preoccupa. Sembra che sia geloso e dispiaciuto che Sebastian non ricambi quel tipo di affetto che comincia a provare per lui.

L'amico si avvicina un poco concentrando tutte le sue energie sulla spalla destra per potersi sistemare nello spazio tra i due materassi del matrimoniale “Hai vinto. Mi trovo bene con te, sei felice ora?”

“Non devi dirlo per farmi un piacere, ma perché lo pensi davvero.”

“Sei forse la persona più irritante che io conosca Hummel e Dio solo sa quante volte vorrei infilarti un calzino in bocca per farti tacere, ma queste settimane mi sono divertito e suppongo di doverti ringraziare.”

Kurt si sistema a sua volta su un fianco, rilassandosi un poco “Sei sempre così dolce, mi commuovo.” replica ironico, ritrovandosi però a sorridere.

“Non posso farne a meno, raggio di sole.” risponde arricciando adorabilmente il naso.

“Prima o poi la finirai con tutti questi soprannomi. Anche perché questo, considerato che probabilmente ho gli occhi gonfi e sono più pallido del solito, potrei intenderlo come uno dei tanti nomignoli sarcastici che mi attribuisci, e non come un complimento.” controbatte con disappunto.

Sebastian allunga una mano scostandogli un ciuffo dagli occhi “Era un complimento, Lentiggini.”

“Oddio si vedono?!” squittisce Kurt all'improvviso coprendosi il viso in modo da lasciare scoperti solo gli occhi “Sapevo che non dovevo togliermi il fondotinta!”

“Che c'è che non va con le lentiggini? Le avevo già notate se la cosa ti può consolare. Non sono brutte...”

Kurt immerge il volto nel cuscino, emettendo una specie di grugnito “Io le odio! Secondo te perché mi metto sempre quintali di fondotinta? Per nasconderle!” piagnucola “Anche Blaine mi diceva che gli piacevano.” aggiunge poi, senza rendersene conto. Sa che Sebastian non ha voglia di parlare di lui e che ne ha abbastanza di sentirlo lamentarsi, ma è l'unico con cui riesce a sfogarsi.

“Io e Blaine abbiamo sempre avuto gusti simili d'altronde.” lo stuzzica mordendosi il labbro inferiore “Ricordo quando c'era questo tipo strafico allo Scandals, qualche anno fa prima che vi metteste assieme, ed io e lui stavamo al bancone, squadrandolo da capo a piedi..” inizia a raccontare sghignazzando “Per poco non abbiamo finito per prenderci a pugni per poterci fare notare da lui. Ovviamente il tizio scelse me perché era chiaro che volesse una cosa sola e Blaine era per il 'conosciamoci meglio', 'usciamo assieme', mentre io ero più per 'andiamo in bagno a darci dentro'.”

Kurt sospira, riemergendo finalmente dal cuscino per mettersi più comodo “Non ti stanchi mai?” gli domanda di getto.

“Di fare cosa? Di andare a letto con i ragazzi? Perché la cosa dovrebbe stancarmi?!”

“Non giudico tanto il fare sesso, solo... andare con persone che nemmeno conosci da dieci minuti!? È deprimente. Non hai mai desiderato trovare una persona con cui condividere ogni cosa, ogni sensazione, ogni bacio, carezza.. qualsiasi cosa insomma.”

Sebastian corruga la fronte pensieroso “A dire il vero non ci ho mai pensato. Cioè non credo di essere fatto per una storia seria per come sono caratterialmente.”

“Non credi o lo sai? Come puoi esserne certo se non ci hai neanche provato?”

“No, non lo so. Forse l'idea mi spaventa un po' onestamente anche se, come ti ho detto, provavo qualcosa per Seamus. Credo di essere come Blaine in questo, comunque. Il solo pensiero di impegnarmi mi fa uscire di testa... Ho paura di legarmi troppo ad una persona e farla soffrire perché, diciamocelo, sono uno stronzo.”

Kurt fa un sorriso sghembo spostando il busto in avanti fino a rimanere ad una spanna di distanza dall'altro “Questo è vero.” ridacchia facendo sorridere inevitabilmente anche Sebastian.

“Il fatto che io sia stronzo però non implica che sia senza cuore. Per le persone a cui tengo farei qualsiasi cosa.” dice tornando a giocare col ciuffo ribelle di Kurt che continua a ricadergli sulla fronte.

Kurt lo lascia fare senza distogliere gli occhi dal suo sguardo attento e, se non avessero già messo in chiaro più volte che il loro è solo un rapporto di amicizia, in quell'istante sarebbero quasi sembrati una coppia.

“Mi dispiace per i colleghi di lavoro di mio padre. Doveva essere una bella serata...” interrompe il silenzio posando il dorso della mano sotto la guancia.

“Lo è.” risponde Sebastian serio, stupito lui stesso dalla naturalezza di ogni sua azione. In quel momento però gli sembra più semplice incolpare gli svariati bicchieri di vino che ha bevuto, piuttosto che ammettere che siano gesti sentiti.

Kurt, dopo quella che sembra un'eternità, si scosta e si rimette a pancia in su, prendendo la mascherina per dormire dal comodino, troppo spaventato per continuare a mantenere il contatto visivo “Buonanotte.” dice sorridendo, abbassandosela subito sugli occhi “Spegni tu la luce.”

“E quella che roba è? Nemmeno mia nonna la usa!” esclama ricevendo un dito medio come risposta.

Sebastian ghigna, premendo poi l'interruttore sopra la testiera del letto e sistemandosi nella sua metà del matrimoniale dando un ultimo sguardo a Kurt nella penombra.


 

*


 

Kurt si sveglia di soprassalto, scattando a sedere sul materasso. Si alza la mascherina scompigliandosi i capelli e realizza che è già giorno. La sveglia sul comodino segna le 9.34 ed è stupito di essere riuscito a dormire tanto e soprattutto così tranquillamente anche in compagnia di Sebastian.

Il ragazzo sta ancora dormendo ed è quasi completamente scoperto. E' aggrappato al cuscino con entrambe le braccia e se ne sta stravaccato a pancia in giù in modo da occupare l'intero materasso. Il lenzuolo gli copre a malapena le cosce e Kurt, cercando di non svegliarlo, sposta un poco la coperta per riscaldarlo. Nel fare quel movimento, però, perde l'equilibrio e per non cadergli addosso appoggia con forza il braccio sul materasso, incurvandolo.

Sebastian emette un grugnito, seguito da un sonoro sbadiglio e Kurt pensa che non invidia affatto il suo sonno leggero. Si sistema rapidamente i capelli, stirandosi con le mani la maglia del pigiama. Vorrebbe alzarsi dal letto per andare a lavarsi i denti, ma l'idea di dover fare un'altra sfilata di fronte a Sebastian non lo alletta per niente.

L'amico si stiracchia, ruotando il busto ed esponendo alla luce i suoi muscoli. Kurt deglutisce rumorosamente, leccandosi le labbra nervoso e gli dà una pacca amichevole sulla spalla per salutarlo “'Giorno.” biascica ancora assonnato.

“Buongiorno folletto.” lo apostrofa l'altro stropicciandosi gli occhi “Che ore sono?”

“E' tardi. Ci siamo addormentati...” gli dice mostrandogli la sveglia “Se hai bisogno del bagno vai prima tu e poi puoi metterti i tuoi vestiti. Non te li ho più riportati dopo quel giorno alla baia.” aggiunge con fare colpevole.

“Tranquillo, tanto non li metto mai. Potevi anche tenerteli, almeno avresti avuto qualcosa da maschio.” borbotta mettendosi a sedere, abbassando gli occhi sul suo petto “Avrei bisogno di abbronzarmi un po'. Tu che dici?” gli chiede passandosi la mano dal collo fino allo stomaco.

“Dico che devi piantarla di fare così. Primo perché sono vulnerabile, secondo perché Blaine non intendeva di starmi vicino in questo senso.”

“Vulnerabile?” sorride malizioso liberandosi definitivamente di lenzuola e coperta per mettersi più comodo e riuscire a muoversi verso di lui.

Kurt sposta lo sguardo su tutto il suo corpo e sente le guance andargli a fuoco “Beh, sono un ragazzo anche io e tu non sei così male, contento?” cerca di dargli soddisfazione pur di finire quella conversazione.

“Quindi...” inizia a bassa voce spostandosi verso la metà di Kurt “mi trovi davvero attraente...” continua gattonando fino quasi a ritrovarsi sopra di lui.

Kurt ride e di scatto si butta all'indietro sul materasso protendendo le braccia verso l'alto per tenerlo distante da lui “Non ci provare! Sebastian, se vuoi fare quello che penso ti consiglio di non iniziare nemmeno perché potrei non rispondere delle mie azioni e scalciare così forte da castrarti.”

Sebastian finge di non sentire e si fionda su di lui facendogli il solletico sui fianchi e portando le labbra al suo collo per fargli venire i brividi.

“Smythe! Smettila!” urla Kurt afferrandolo in vita per riuscire a liberarsi “Questa me la paghi!” ridacchia poi costretto ad alzare la gamba sinistra ed avvolgerla attorno a quelle di Sebastian per non venire schiacciato.

Sono avvinghiati in una posizione decisamente equivoca quando la porta della sua stanza si spalanca e i due si voltano all'unisono, i loro sorrisi che si spengono pian piano.

Burt se ne sta aggrappato alla maniglia della porta a bocca aperta ed occhi sgranati. È diventato rosso in viso ed è chiaro che preferirebbe sprofondare piuttosto che trovarsi lì in quel momento. Vedere suo figlio appiccicato ad un altro ragazzo praticamente nudo sul suo letto non era di certo nei suoi piani.

“Ehm, scusate... colpa mia.” farfuglia impacciato mentre Sebastian si ricompone, rimettendosi in piedi “Ho sentito urlare e... ehm, si ecco vi vado a preparare la colazione.” sospira richiudendosi la porta alle spalle.

Quando sente i passi di suo padre sulle scale Kurt afferra uno dei cuscini e lo scaglia con violenza contro Sebastian “Sei un coglione! Ora pensa senz'altro che scopiamo!” sbotta alzandosi a sua volta dal letto. Sta per superarlo quando il ragazzo lo blocca per il polso, ghignando.

“Wow, sei riuscito a dire 'scopiamo' senza abbassare gli occhi come fai di solito, lo considero un progresso.”

“Vado a prepararmi, tu prendi i tuoi vestiti, sono piegati sulla sedia della scrivania. E non toccare niente.” gli intima di nuovo per paura che gli venga la strana idea di frugare nel suo armadio o nei cassetti.

“Nascondi qualche giocattolo sessuale da qualche parte?” gli chiede divertito Sebastian, ma tutto ciò che ottiene come risposta è un'occhiataccia prima che si richiuda la porta del bagno alle spalle.


 

Finiscono entrambi di prepararsi senza rivolgersi ancora la parola e scendono al piano di sotto, passando per il soggiorno dove Burt è impegnato ad ascoltare un telegiornale. Kurt è felice che non rimanga in cucina con loro perché non saprebbe come comportarsi e non ha bisogno di silenzi scomodi ancora prima che la giornata abbia inizio.

Sebastian si accomoda a tavola ed addenta senza troppi complimenti un pancake, bevendo poi un sorso della sua tazza di caffè fumante.

“Serviti pure.” commenta con una punta di sarcasmo Kurt, sedendosi di fronte a lui “Rimani con noi anche per pranzo o-”

“Appena finisco qui me ne vado, stai tranquillo.”

“Non ti stavo mandando via, volevo solo sapere. Per me potresti rimanere qui anche stanotte.” dice senza pensare, sorseggiando il suo latte e caffè.

“L'ho capito già settimane fa che ti eccito, non è una sorpresa.” lo stuzzica, ma prima che Kurt possa replicare interviene di nuovo “Comunque, mercoledì facciamo ripetizioni al West Side? Anche se ho il test è un bene che io continui con le ripetizioni per prepararmi in anticipo per i prossimi due. Così poi possiamo anche continuare a pitturare.”

“E' ammirevole come tu stia organizzando la mia vita.” replica scontroso Kurt.

“Hey, non ti sto obbligando...” cambia subito tono Sebastian, quasi preoccupato per la sua reazione “Si può sapere che hai? Ti è venuto il ciclo? Non dirmi che è per la storia di tuo padre! Cerca di rilassarti e non essere sempre così rigido su ogni cosa. Te lo concederei solo a letto.”

Kurt lo guarda di sottecchi, imbronciato “Non sei spiritoso.”

“Senti, io vado. Ringrazia tanto Burt per la cena e per avermi ospitato. Noi ci becchiamo a scuola, o al massimo mercoledì per le ripetizioni.” dice alzandosi da tavola.

“Aspetta, te ne vai così? Finisci almeno di mangiare! Pensavo mi facessi compagnia e-”

“Devo andare, tesoro.” insiste lui dandogli un rapido bacio vicino alle labbra, come se nulla fosse, raggiungendo poi l'ingresso.

Kurt boccheggia qualcosa di incomprensibile, toccando il punto in cui lo ha baciato e, confuso e disorientato si alza a sua volta, rincorrendolo fino alla porta d'entrata. “Mi hai quasi baciato in bocca!” esclama sdegnato mentre lo vede allontanarsi sui ciottoli.

“Te l'ho detto Hummel. Di mattina il mio cervello non funziona! Tra qualche ora tornerò ad odiarti e l'ordine delle cose verrà ristabilito!” urla in risposta sfoggiando un sorriso da un orecchio all'altro, tanto bello e luminoso quanto irritante.

Kurt rientra in casa, appoggiandosi alla porta e lasciandosi cadere fino a terra. Stringe le ginocchia al suo petto e rimane fermo a fissare le scale che danno al piano di sopra per diversi minuti. La sua mente è annebbiata ed ora la serie di pensieri che gli vorticano in testa è tutta legata a Sebastian.

“E' andato via?”

La voce di suo padre lo riporta alla realtà. Si rimette in piedi a tutta velocità evitando il suo sguardo, ed è chiaro che la tensione tra loro è fendibile con un coltello “Um, si. Aveva un impegno.”

“Figliolo, credimi, è difficile per me chiedertelo ma... usate le precauzioni vero?”

“PAPA'! Non ci vado a letto assieme!” sbotta sconvolto “Sapevo che me lo avresti chiesto! DIO! Sebastian è un cretino! Stava solo scherzando e ovviamente come suo solito ha voluto spingersi oltre e mi è saltato addosso-- n-non per quello che pensi tu e... tu sei entrato proprio in quel momento! È stato un puro e semplice caso.”

“Guarda che non c'è nulla di male, solo... state attenti. Sebastian è diverso da Blaine e visti i vostri precedenti non vorrei che ti facesse soffrire ancora.”

“Papà. Te lo ripeterò per l'ultima volta. Non c'è niente tra me e Sebastian. Perché nessuno sembra capirlo? Siamo amici! Lui ci prova con tutti non devi stupirti se mi fa gli occhi dolci o altro... E poi, se ti interessa saperlo, lo faceva solo per darti una buona impressione. In realtà è sempre come lo hai visto al locale, ma è okay. Suppongo... Però non abbiamo quel tipo di rapporto e mai lo avremo perché siamo completamente diversi e io non lo sopporto per la maggior parte del tempo e anche lui mi detesta, in fondo. Gli servo solo per le ripetizioni e per pitturare quello stupido locale, così come a me serve per le lezioni di guida. Quando sarà finito l'anno probabilmente non ci rivolgeremo più la parola e lui sicuramente farà finta di non conoscermi in compagnia dei suoi amici perché sarebbe troppo imbarazzante dir loro che è anche mio amico.” dice tutto d'un fiato.

Burt sorride dolcemente, poggiando una mano sulla sua spalla “Mi sembra di rivedere me e tua madre.”

“Che cosa vuoi dire?”

“Non ci sopportavamo. Quando giocavo a football e poi festeggiavo con la mia squadra, ricordo che mi passava accanto snobbandomi.” ridacchia ricordando i vecchi tempi “Diceva che ero un cafone presuntuoso ed esattamente due mesi dopo stavamo in camera da letto dei suoi. Se capisci cosa intendo...”

“Si, non mi interessano i dettagli.” ride Kurt nervoso “Con questo cosa vuoi dire comunque?”

“Che secondo me in realtà tu tieni a lui e, credimi, ieri sera quando eri distratto e ti perdevi come tuo solito nei tuoi pensieri, ti guardava nello stesso modo in cui io guardavo tua madre. Non starete assieme per davvero come mi ha voluto far credere lui, ma ti assicuro che non gli sei indifferente.”

Kurt scuote la testa “Cavolate. Papà ne sono sicuro, non gli piaccio in quel senso.”

“E a te piace..?”

Kurt sta per rispondere quando le parole gli si bloccano in gola. Perché fa così fatica a dire di no? C'è veramente una parte del suo inconscio che prova qualcosa per lui? Si morde le labbra agitato, cercando di mettere assieme i pezzi, ma continua a mancare un tassello che gli permetterebbe di avere la risposta a tutte le sue domande incessanti.

“Non lo so più.” ammette infine “Credo di amare ancora Blaine nel profondo, ma forse Sebastian non mi è più così indifferente. Oh, cazzo... Ehm, cavolo.” si lascia sfuggire quando si rende conto di averlo detto finalmente ad alta voce (il che rende il tutto più reale e spaventoso).

“Quando e se vorrai parlarne ci sono, lo sai? Non sarò un ottimo consigliere perché non me ne intendo molto di queste cose ma... ci sono anche per darti supporto.”

“Lo so papà, lo so...” sorride forzatamente, perdendosi ancora a fissare il vuoto.


 

*


 

I giorni successivi Sebastian lo evita e non risponde nemmeno ai suoi messaggi. Kurt sa che la cosa ha a che vedere con il bacio (o meglio, quasi bacio) che gli ha dato la domenica precedente, ma non vuole che smettano di parlarsi per quello. Sebastian ci prova sempre con tutti, finisce assieme ad un ragazzo nuovo ogni sera e deve preoccuparsi di un 'bacio non bacio' con quello che dovrebbe essere solo un amico?

Il mercoledì pomeriggio, quando è diretto a casa, però, riceve un messaggio da parte del ragazzo nel quale gli intima di raggiungerlo al West Side. Non gli ha nemmeno fatto sapere come è andato il suo test e Kurt è furioso che dopo tutto il loro duro lavoro non lo abbia informato. Interdetto, non sa se mandarlo al diavolo via messaggio per averlo ignorato tutto quel tempo ed essersi ricordato di lui solo nel momento del bisogno -è certo che voglia un aiuto per ridipingere il locale-, o se andare al molo e dirgliene quattro di persona. Alla fine l'idea di affrontarlo faccia a faccia gli sembra la più sensata e, anche se è arrabbiato con lui, cambia direzione e si incammina verso il vecchio capannone.

Sta scrivendo un papiro al cellulare in cui elenca a Sebastian almeno una decina di comportamenti scorretti che ha tenuto nei suoi confronti in quei giorni, quando qualcuno gli si avvicina posandogli una mano sulla schiena. Kurt sussulta e il cellulare per poco non gli scivola di mano.

“Blaine!” squittisce sorpreso “Mi stai seguendo?” scherza sorridendogli.

“Dove stai andando? Se non sono indiscreto...” gli chiede notando la sua deviazione.

Kurt alza le spalle, sconfortato “Devo andare al West Side da Sebastian. Gli serviranno già ripetizioni per il prossimo test... È una specie di ricatto, non posso sottrarmi.” si lamenta.

“Passi molto tempo con lui ora, vero?” gli domanda con aspettativa.

“Così pare.” sospira “La sua compagnia non è poi così male però. Credo di averlo sempre giudicato senza provare nemmeno a conoscerlo. Rimane un presuntuoso, cafone ed egocentrico ma sa essere anche simpatico... a volte.”

“Sebastian è una forza.” risponde raggiante Blaine “E' geniale.”

“Vi siete presi a pugni appena due settimane fa!” esclama ridendo Kurt.

“Beh, si era intromesso in cose che non lo riguardavano.”

Kurt alza gli occhi al cielo, sbuffando “Lo hai provocato prima tu però. Non mi sto schierando con lui, dico solo che avresti potuto evitare. A lui ho già fatto la ramanzina, ora è il tuo turno.” continua scherzosamente “Sono solo contento che vi siate chiariti. Non avrei mai voluto che la vostra amicizia si rovinasse per causa mia. In fondo penso che voi due vi conosciate meglio di come io credevo di conoscere te.”

Blaine abbassa lo sguardo, dispiaciuto, calciando un sassolino sulla strada “Mi manchi.” dice infine con un sospiro.

Kurt si irrigidisce, ma non si ferma. Continua a camminare senza dire o fare nulla, cercando di metabolizzare quelle due semplici parole. “Anche tu.” risponde infine, dopo svariati secondi. Nel momento stesso in cui lo dice realizza che forse gli manca più di quanto voglia ammettere.

“Ti spiace se ti accompagno?” gli chiede poi Blaine non essendo sicuro che Kurt gradisca la sua compagnia.

“No, certo che no. Temevo di non riuscire più a rivolgerti la parola e sono felice che non ci siano risentimenti o disagi tra noi.” risponde non molto sicuro.

“Non ce ne sono. Sai che possiamo dirci ancora tutto.” gli sorride stringendogli la mano.

Kurt abbassa gli occhi sulle loro mani intrecciate, deglutendo rumorosamente “Sono stato a letto con lui.” dice all'improvviso, fermandosi. Okay, forse non dovevano dirsi proprio tutto.

“Cosa?” domanda Blaine fissandolo sconcertato.

“La scorsa domenica è venuto a casa mia e mio padre gli ha chiesto di fermarsi per la notte e sai che Sebastian farebbe di tutto pur di mettermi a disagio e... ha accettato. Non avevamo la stanza degli ospiti disponibile e quindi l'ho fatto venire in camera mia. Abbiamo solo dormito nello stesso letto, nient'altro... Non so perché te lo sto dicendo, non stiamo più assieme e non dovrebbe importi di cosa faccio e con chi.” farnetica puntandogli contro un indice “E' solo che mi sentivo in colpa e volevo che tu lo sapessi.”

A Blaine gli ci vogliono appena tre secondi prima di scoppiare a ridere “Sei andato a letto con lui... Sai, dovresti usare meglio le parole. Avevo pensato che-”

“Oh, no no no no!” balbetta Kurt, arrossendo “Però sai, ho pensato che fosse corretto farti sapere esattamente come sono andate le cose prima che Sebastian te lo dica rigirando la frittata a suo piacimento.”

“Lo fa sempre, vero?” sghignazza lui riprendendo a camminare.

“Si.. ma è okay. Cioè, lui è okay, tutto sommato.” ammette Kurt “E' stato carino a starmi... si, a stare con me quando-”

“Va bene Kurt, ho capito. Non serve che parliamo di questo.” lo rasserena dandogli un colpo amichevole con la spalla “Piuttosto dimmi, hai più sentito Santana?”

“No purtroppo, cioè ci chiamiamo ogni tanto ma non la vedo da molto e mi manca. Era il mio unico punto di riferimento, oltre a te certo. Ma poi le cose sono andate come sono andate, ed ora c'è Sebastian, ma...”

Blaine gli fa una carezza dolce sul braccio “Sai che puoi ancora contare su di me? Per qualsiasi cosa, anche la più stupida e banale puoi venire da me e dirmi tutto, te l'ho detto. In fondo sono piuttosto bravo a leggere quello che ti passa per le mente.”

Kurt si lascia sfuggire una lieve risata “Già, non ho proprio idea di come tu faccia. Ma sono felice di poter contare su di te Blaine. L'idea di perderti per sempre mi uccideva.”

“Te l'ho promesso; per quanto difficili possano essere le cose e per quante incomprensioni possano esserci in futuro, io ci sarò sempre.”


 

Quando arrivano al West Side, Kurt è più rilassato e il fatto che possa parlare così liberamente con Blaine senza sentirsi in imbarazzo lo fa sentire meglio. Sebastian non lo sta aspettando fuori come il suo solito così, facendo cenno a Blaine di seguirlo, entra dalla porta sul retro (avendo trovato la principale bloccata).

Non fa in tempo a fare due passi che si ferma all'ingresso, rimanendo paralizzato.

Sebastian sta a cavalcioni su un ragazzo e si stanno baciando appassionatamente (per fortuna ancora vestiti). Le loro mani si muovono sui rispettivi corpi, infilandosi sotto i maglioni e i due stanno sospirando sommessamente l'uno nella bocca dell'altro.

“Che significa?!” sbotta Kurt senza riuscire a controllarsi.

Sebastian si scolla immediatamente dal ragazzo, barcollando per rimettersi in piedi, e nel momento esatto in cui si sposta dalla persona che è seduta a terra, Kurt rimane a bocca aperta quando vede che si tratta di Seamus. I due si ricompongono, alzandosi la zip dei jeans e sistemandosi i capelli, Sebastian evidentemente scosso.

“Non significa niente.” sussurra abbassandosi la maglia, senza riuscire a guardare Kurt e Blaine negli occhi.

“Che c'è, non avete mai visto due ragazzi baciarsi?” sghignazza Seamus, divertito dalle loro espressioni disorientate “Io e Seb siamo solo amici.” specifica poi notando quanto turbati siano gli altri due.

Kurt ride sprezzante “Ah, è questo il concetto di amicizia per voi?!” esclama infuriato “Vi farete del male e basta.” aggiunge incrociando le braccia al petto, in attesa di una risposta che renda quel patetico spettacolino sensato.

Sebastian scuote la testa, palesemente distaccato ed agitato “Nessuno si farà male Hummel, non essere ridicolo.”

“Si, non c'è l'aspetto emotivo. Non corriamo rischi.” ride ancora Seamus, avvolgendo il suo braccio attorno alla vita dell'altro “Poi lo sai che c'è Matt e-”

“HA! Appunto, c'è Matt!” ribadisce Kurt “Mi state dicendo che siete fieri di quello che state facendo? Potrà esserci anche Matt ma tu hai mai chiesto a lui come si sente a riguardo?!” insiste indicando Sebastian. Sa benissimo quello che il suo amico ha provato in passato e l'idea che possa ricaderci e stare male per lui lo ferisce profondamente. Senza contare il fatto che, vederlo con i suoi occhi era stato quasi doloroso.

“Kurt, per piacere...” cerca di calmarlo Sebastian senza successo.

“Hey Kurt, ci siamo semplicemente baciati.” aggiunge Seamus che tra tutti è il più confuso dalla situazione “Guarda che me l'ha detto che non state assieme, quindi perché reagisci così?”

“Credeva che steste assieme!?” interviene Blaine infastidito.

“E' una lunga storia...” risponde sbrigativamente Kurt “Blaine?!” lo richiama poi, cercando appoggio nel suo ex, ma il ragazzo alza le mani come a voler correre in ritirata.

“Io non mi metto in mezzo.” dice perplesso a sua volta (in realtà è turbato dal fatto che il suo migliore amico si stia di nuovo frequentando con Seamus e soprattutto che quest'ultimo pensasse che ci fosse qualcosa di più tra il suo ex e Sebastian).

Kurt si avvicina ai due ragazzi ancora stretti tra loro e posa una mano sulla spalla del suo amico “Sebastian questo non sei tu. Mentre Seamus forse ha bisogno di usarti finché non ottiene quello che vuole-”

“Vacci piano.” lo interrompe interponendosi tra lui e l'altro ragazzo “La cosa sta bene ad entrambi, non vedo perché dovrebbe-”

“E' per questo che continuavi a darmi buca gli altri giorni?” lo zittisce a sua volta Kurt “O ignoravi i miei messaggi? O non mi aspettavi nemmeno fuori da scuola quando ti chiamavo? Dovevi venire qui per- Ah, non voglio nemmeno pensare dove sareste arrivati se non fossi entrato! Cavolo, dopo tutto quello che ho fatto per te... Sono così stupido.”

“Ah, io non ho fatto niente per te?” replica offeso Sebastian fissandolo così intensamente da renderlo vulnerabile.

“Non è questo il punto. State continuando ad usarvi a vicenda giusto per... scopare quando vi fa comodo, ma nessuno dei due si è preoccupato di chiarire quello che sentite davvero. Perché non gli dici quello che hai detto a me giorni fa Sebastian?” lo provoca per costringerlo a rivelare a Seamus quello che prova realmente.

Sa che non avrebbe dovuto comportarsi così e quella agli occhi di tutti può sembrare una scenata di gelosia, ma c'è qualcosa in più di questo.

“Smettila.” sentenzia Sebastian portandosi l'indice e il pollice nel punto in cui si incrociano le sopracciglia. E' visibilmente turbato e sembra non essere più in grado di gestire la cosa “Sapevo che tu non avresti mai potuto capire.”

Kurt alza gli occhi al cielo, facendo un sorriso amaro e deluso “Ti sbagli...” sussurra, sentendo un nodo stringerglisi alla gola “Ho capito fin troppo bene.” sospira girando i tacchi ed abbandonando il capannone sotto lo sguardo sconcertato degli altri.


 


 


 

 

N/A

Eccomi qui come promesso col nuovo capitolo!

Nel prossimo spiegherò meglio le ragioni di questa scenata di Kurt... Ho preferito dividere i capitoli per affrontare meglio la questione nell'11 :P

Spero che vi sia piaciuto e vi ringrazio come sempre per le recensioni. Mi fanno molto piacere :)

   
 
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