Parte terza
XXXI.
XXXI.
Giustizia
Due settimane dopo
Claudie
Claudie
Notre-Dame era gremita dai più illustri personaggi di Parigi, quel giorno di marzo. La luce filtrava dalle vetrate variopinte dando vita a spettacolari giochi di luce sul pavimento in marmo, e nell’aria aleggiava un leggero odore di incenso.
Il Vescovo si diresse verso le due figure che, dritte e fiere, stavano davanti all’altare. Aveva appena concluso la cerimonia, ed ora sulle teste di Pietro II di Borbone e Anna di Beaujeau stavano due corone, una in oro e l’altra in argento.
Sentii che sul mio volto si disegnava un leggero sorriso: non c’era stato bisogno del loro intervento, durante lo scontro con Grenonat, e mi avevano aiutata in breve tempo a riprendere la mia carica. Re Luigi XI mi aveva di nuovo eletta come Inquisitore Supremo della Corte di Giustizia e tutto era tornato alla normalità.
«È con grande gioia» disse il Vescovo, in latino «che accogliamo come Re e come Regina Pietro II, della dinastia dei Borbone, e Anna di Beaujeau, sua Sposa, figlia di Re Luigi XI.»
Tutti i presenti si alzarono.
«Lunga vita al Re e alla Regina!» esclamammo, sotto gli sguardi felici dei due coniugi.
****
Il tintinnio di un tamburello basco mi distolse dal codice che stavo analizzando. Mi affacciai alla finestra della torre del mio studio, improvvisamente con tutti i sensi all’erta.
È lui.
È qui.
Avrei riconosciuto quella melodia di campanelle tra mille. Non l’avevo più sentita – oh, quanto mi mancava quel suono! – e ciò mi era parso strano.
Ma ora lui era lì.
Eymeric. Dolce, maledetto, meraviglioso gitano.
Ballava come sempre, facendo divertire i bambini e finendo per attirare anche l’attenzione dei passanti che si trovavano là per caso. Sembrò non notare come nuovamente i miei occhi non riuscissero a staccarsi dalla sua sagoma.
La mia mente corse subito a ciò che era successo alla Corte dei Miracoli. Non avevo pensato ad altro, specie nell’ultimo periodo. Da quando la battaglia si era conclusa, era diventato un chiodo fisso. E ogni volta che quelle immagini irrompevano nella mia testa, un nodo mi si stringeva allo stomaco, talmente forte da farmi piegare per i crampi.
Ogni cosa era andata esattamente come stabilito. Gli zingari avevano decisamente più libertà rispetto a prima, e non veniva più torto loro un capello. Tuttavia, io stavo male. Ero inquieta; c’era qualcosa che non andava.
E più lo guardavo, più me ne rendevo conto.
Lui era l’oggetto del mio desiderio; lui era la causa del mio star male.
Socchiusi gli occhi e sospirai, poi distolsi lo sguardo e tornai sul codice, sforzandomi di distogliere dallo zingaro anche la mia mente.
Un unico, martellante pensiero mi perseguitava: doveva esser fatta giustizia.
Scusatemi se i capitoli su Claudie, ora come ora, sono così corti, ma in seguito capirete perché. È comunque sempre più evidente che il Giudice sta covando qualcosa, anche se non si capisce cosa. L’unico elemento tangibile è il suo malessere e le contraddizioni che si agitano dentro di lei.
Della scena dell’incoronazione che ve ne sembra? Ha un che di medievale? ;)
Spero vi sia piaciuta, come sempre. E, specialmente riguardo a questo capitolo, sono curiosa di sapere che idea vi siete fatti.
Alla prossima, e grazie a tutti,
Stella cadente
PS Volevo farvi sapere anche una cosetta - anche se c'entra relativamente con la storia: mi sono messa in contatto con un certo zingaro, ultimamente, e ci tenevo a farvi vedere il tenore delle nostre conversazioni...
Ciao Frenz! *agita la mano in segno di saluto*
Comunque la notizia era: udite udite, ho un Eymeric!
Un Eymeric molto disagiato, in effetti (che sicuramente replicherà in maniera parecchio accesa e insolente in una recensione... scommettiamo?)
Bien, detto ciò, au revoir,
Claudie Gervaise Frollo,
Inquisitore Supremo della Corte di Giustizia al servizio della Corona
Della scena dell’incoronazione che ve ne sembra? Ha un che di medievale? ;)
Spero vi sia piaciuta, come sempre. E, specialmente riguardo a questo capitolo, sono curiosa di sapere che idea vi siete fatti.
Alla prossima, e grazie a tutti,
Stella cadente
PS Volevo farvi sapere anche una cosetta - anche se c'entra relativamente con la storia: mi sono messa in contatto con un certo zingaro, ultimamente, e ci tenevo a farvi vedere il tenore delle nostre conversazioni...
Ciao Frenz! *agita la mano in segno di saluto*
Comunque la notizia era: udite udite, ho un Eymeric!
Un Eymeric molto disagiato, in effetti (che sicuramente replicherà in maniera parecchio accesa e insolente in una recensione... scommettiamo?)
Bien, detto ciò, au revoir,
Claudie Gervaise Frollo,
Inquisitore Supremo della Corte di Giustizia al servizio della Corona