CAPITOLO 2- Look Like The Innocent Flower
“Prendi l’aspetto del fiore innocente,
ma sii il serpente sotto di esso.”
-W. Shakespeare
Io e Valeria fin dai primi giorni dell’università abbiamo preso possesso di due posti in ultima fila, che a volte possono essere vicino all’uscita e altre no, ma comunque sono sempre sempre i più lontani dal professore.
Infatti è così che ci siamo conosciute. Due ragazzine da sole, che ancora non sapevano se il corso scelto fosse quello giusto, piene di incertezze e con la paura di non incontrare gente decente.
Ok, beh, forse quella con la paura di non incontrare gente con cui fare amicizia ero solo io ma..dettagli.
Comunque questa tradizione dura da tre anni, quattro quest’anno, ed è per questo che siamo le prime a vedere lo sconosciuto che ha praticamente scardinato la porta.
Solo che lui non vede noi, anzi me. Nella fretta di entrare la sua valigetta si scontra con la mia testa in un impatto non proprio piacevole, in più neanche si ferma a scusarsi e questo mi manda in bestia.
-“Ehi ma che modi! Razza di cafone decerebrato!”- sbotto.
Mi ha sentito.
Ops , e io che pensavo di averlo detto piano.
Si blocca e mi fulmina.
Si vede che è incazzato, ma spero non sia per il mio piccolo insulto, razza di permaloso!
Sta per dirmi qualcosa ma-“ Gabriele! Finalmente!” dice con tono sollevato il professore.
Oh miei dei, sono salva da quello sguardo incazzato! Vorrei andare dal professore e abbracciarlo. I due cominciano a confabulare e io mi prendo il mio tempo per osservare il nuovo arrivato.
Che sia il suo assistente? O magari uno che deve parlare con lui della tesi.
Mmm..è molto alto, almeno 1.85 se non di più, spalle larghe e un fisico asciutto e muscoloso, ma non esagerato e Oh porca Coin! Ha un sedere perfetto!! Valeria si accorge del mio sguardo,mi fa l’occhiolino e cominciamo a ridere come due cretine sottovoce altrimenti ci sgamano in bomba.
Continuo a studiarlo..capelli neri come l’inchiostro, un bel profilo virile con il naso dritto, e gli occhi? Prima non c’ho fatto caso.
Il prof alza il tono della voce per includerci nella conversazione –“Stavo giusto cominciando a parlare di te. Ragazzi questo è Gabriele, un dottorando della facoltà di economia. Mi sostituirà in questi quattro mesi e sarà lui a valutarvi.. sicuramente il primo esame, poi per il secondo vedremo se farò in tempo”-
Bene, sono fottuta.
Mi giro disperata verso Valeria e lei mi lancia uno sguardo incoraggiante e mi sussurra –“ Dai non preoccuparti, il cafone decerebrato non si ricorderà di te quando arriverà il momento dell’esame”- in risposta la mia bocca emana un gemito di dolore.
Doveva essere un esame FACILE!
-“Gabriele vuoi per caso aggiungere qualcosa?” gli chiede il professore.
L’altro gli sorride, si appoggia alla cattedra e sorride a tutti noi. Ecco metà della sala ha appena lanciato un sospiro collettivo di adorazione, la metà femminile chiaramente.
Ma io no. Io lo fisso perché ci scommetterei la testa che dietro quel viso da David di Michelangelo probabilmente si nasconde una serpe.
-“ Buongiorno a tutti, io sono Gabriele Del Rovere, e da domani sarò il vostro professore. Quindi no, non potete chiamarmi Gabriele, ma solo professor Del Rovere”- Tiratela di meno, montato! –“ Poi professor Lucchi vorrei ringraziarla per avermi dato quest’opportunità, le sarò sempre grato“- Leccaculo! –“ Comunque spero di riuscire a sostituirlo a dovere, in ogni caso se durante le mie spiegazioni non capite qualcosa potete fermarmi a fine lezione e chiedere, e se siete una bella ragazza tanto meglio!”- e ride, seguito da tutti i ragazzi e dalle solite oche di turno. E sei pure un puttaniere!.
Non ho mai insultato qualcuno così tanto prima d’oggi..non so se sia lui che ne ispira tanti o se sono io che per la mancanza di sonno ho eliminato gli ultimi filtri rimasti.
La lezione fortunatamente è finita e io e Valeria ne approfittiamo per sgattaiolare via, sia mai che quello venga da me per delle scuse. Neanche l’avessi insultato così pesantemente!
-“ Fra ti va un caffè?”- mi chiede Veronica. Questa ragazza mi legge nel pensiero.. –“ Si! Subito, immediatamente! Dici che è possibile farmelo iniettare direttamente nelle vene?”-.
“Prendi l’aspetto del fiore innocente,
ma sii il serpente sotto di esso.”
-W. Shakespeare
Io e Valeria fin dai primi giorni dell’università abbiamo preso possesso di due posti in ultima fila, che a volte possono essere vicino all’uscita e altre no, ma comunque sono sempre sempre i più lontani dal professore.
Infatti è così che ci siamo conosciute. Due ragazzine da sole, che ancora non sapevano se il corso scelto fosse quello giusto, piene di incertezze e con la paura di non incontrare gente decente.
Ok, beh, forse quella con la paura di non incontrare gente con cui fare amicizia ero solo io ma..dettagli.
Comunque questa tradizione dura da tre anni, quattro quest’anno, ed è per questo che siamo le prime a vedere lo sconosciuto che ha praticamente scardinato la porta.
Solo che lui non vede noi, anzi me. Nella fretta di entrare la sua valigetta si scontra con la mia testa in un impatto non proprio piacevole, in più neanche si ferma a scusarsi e questo mi manda in bestia.
-“Ehi ma che modi! Razza di cafone decerebrato!”- sbotto.
Mi ha sentito.
Ops , e io che pensavo di averlo detto piano.
Si blocca e mi fulmina.
Si vede che è incazzato, ma spero non sia per il mio piccolo insulto, razza di permaloso!
Sta per dirmi qualcosa ma-“ Gabriele! Finalmente!” dice con tono sollevato il professore.
Oh miei dei, sono salva da quello sguardo incazzato! Vorrei andare dal professore e abbracciarlo. I due cominciano a confabulare e io mi prendo il mio tempo per osservare il nuovo arrivato.
Che sia il suo assistente? O magari uno che deve parlare con lui della tesi.
Mmm..è molto alto, almeno 1.85 se non di più, spalle larghe e un fisico asciutto e muscoloso, ma non esagerato e Oh porca Coin! Ha un sedere perfetto!! Valeria si accorge del mio sguardo,mi fa l’occhiolino e cominciamo a ridere come due cretine sottovoce altrimenti ci sgamano in bomba.
Continuo a studiarlo..capelli neri come l’inchiostro, un bel profilo virile con il naso dritto, e gli occhi? Prima non c’ho fatto caso.
Il prof alza il tono della voce per includerci nella conversazione –“Stavo giusto cominciando a parlare di te. Ragazzi questo è Gabriele, un dottorando della facoltà di economia. Mi sostituirà in questi quattro mesi e sarà lui a valutarvi.. sicuramente il primo esame, poi per il secondo vedremo se farò in tempo”-
Bene, sono fottuta.
Mi giro disperata verso Valeria e lei mi lancia uno sguardo incoraggiante e mi sussurra –“ Dai non preoccuparti, il cafone decerebrato non si ricorderà di te quando arriverà il momento dell’esame”- in risposta la mia bocca emana un gemito di dolore.
Doveva essere un esame FACILE!
-“Gabriele vuoi per caso aggiungere qualcosa?” gli chiede il professore.
L’altro gli sorride, si appoggia alla cattedra e sorride a tutti noi. Ecco metà della sala ha appena lanciato un sospiro collettivo di adorazione, la metà femminile chiaramente.
Ma io no. Io lo fisso perché ci scommetterei la testa che dietro quel viso da David di Michelangelo probabilmente si nasconde una serpe.
-“ Buongiorno a tutti, io sono Gabriele Del Rovere, e da domani sarò il vostro professore. Quindi no, non potete chiamarmi Gabriele, ma solo professor Del Rovere”- Tiratela di meno, montato! –“ Poi professor Lucchi vorrei ringraziarla per avermi dato quest’opportunità, le sarò sempre grato“- Leccaculo! –“ Comunque spero di riuscire a sostituirlo a dovere, in ogni caso se durante le mie spiegazioni non capite qualcosa potete fermarmi a fine lezione e chiedere, e se siete una bella ragazza tanto meglio!”- e ride, seguito da tutti i ragazzi e dalle solite oche di turno. E sei pure un puttaniere!.
Non ho mai insultato qualcuno così tanto prima d’oggi..non so se sia lui che ne ispira tanti o se sono io che per la mancanza di sonno ho eliminato gli ultimi filtri rimasti.
La lezione fortunatamente è finita e io e Valeria ne approfittiamo per sgattaiolare via, sia mai che quello venga da me per delle scuse. Neanche l’avessi insultato così pesantemente!
-“ Fra ti va un caffè?”- mi chiede Veronica. Questa ragazza mi legge nel pensiero.. –“ Si! Subito, immediatamente! Dici che è possibile farmelo iniettare direttamente nelle vene?”-.
NOTE DELL'AUTRICE:
spero vi piaccia il capitolo:)
c'è molto di me in Francesca..la passione per i libri, il cibo "spazzatura", l'ironia pungente e le frequenti figure di merda.
al prossimo capitolo!