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Autore: Roscoe24    14/01/2016    1 recensioni
"Devi promettermi che qualsiasi cosa ti sembrerà strana, mi chiamerai immediatamente. E io arriverò il prima possibile."
Era stato lui a dirglielo, quel giorno di sei anni fa quando si erano salutati.
"Promettimelo."
Lei aveva promesso, senza capire bene a cosa potesse riferirsi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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Si erano messi in macchina alle due di notte, Dean guidava da più di due ore. Iniziava a sentire la stanchezza che appesantiva sempre di più le sue palpebre. Facendo un conto sommario, erano più di ventiquattro ore che non dormiva, iniziava a non riuscire più a stare sveglio. Vicino a lui, Sam si era addormentato da poco, mentre Tal dormiva da qualche ora nel sedile posteriore dell’Impala.
 Senza accorgersene prende un buco senza rallentare e fa dare uno scossone ai suoi compagni di viaggio. Sam, però, non apre nemmeno gli occhi, Tal invece si sveglia del tutto.
“Che è successo?” gli chiede strofinandosi gli occhi.
“Ho preso un buco. Non volevo svegliarti.”
“Figurati. Ho dormito anche troppo. Tu piuttosto non hai una bella cera, quant’è che non dormi?” Si è fatta avanti. Sbuca da dietro e lo studia, pensierosa.
“Non lo so.”
“Invece lo sai e non me lo vuoi dire, il che implica che le ore che hai accumulato senza dormire sono troppe. Ferma la macchina.”
“Che cosa?”
“Ferma la macchina. Guido io.”
Ok, è pazza.
“Nessuno guida la mia macchina, dolcezza!” risponde lui, ovvio.
“Quindi la tua grande idea quale sarebbe, genio? Guidare fino a svenire dal sonno e farci finire contro un albero?”
“Io non sverrò dal sonno!”
“Oh si che lo farai. Hai preso un buco a tutta velocità, questo implica disattenzione.”
Se avessero preso suo fratello e l’avessero intrappolato in un corpo di donna, quello che sarebbe venuto fuori sarebbe proprio Talia.
Talia Harrison, la sosia femmina di Sam Winchester.
Non può competere con due Sam nella stessa macchina, non è equo!
Si ferma a bordo della strada e si volta verso di lei.
“Punto primo: sei insopportabile. Punto secondo: cercheremo un motel, dormiremo qualche ora e poi ci rimetteremo in marcia.” Sembra glielo stia imponendo, o sbaglia? Dean e il suo snervante atteggiamento sputa ordini.
Tal alza gli occhi al cielo. “Punto primo: sei un idiota. Punto secondo: il tuo piano geniale non regge. Se non l’avessi notato, dolcezza, avete dei sosia Leviatani che terrorizzano la gente e massacrano masse a casaccio, pensi che ti lasceranno mai affittare una camera senza chiamare la polizia?”
Insopportabile, impertinente e dannatamente nella ragione.
Non possono far vedere le loro facce da nessuna parte. Già una volta ad una stazione di servizio hanno dovuta darsela a gambe perché il commesso li aveva riconosciuti. Sbuffa frustrato. Hanno finito le scorte di caffeina e lui non può reggere altre ore sveglio. E di certo non può svegliare Sammy che sta riposando beato e ricaricando le sue batterie. L’unica alternativa possibile è quella offerta da Miss ho-sempre-una-soluzione-per-tutto. Preferirebbe farsi mangiare la faccia (e lui tiene alla sua faccia, è con quella che rimorchia)  che far guidare la sua macchina ad un’estranea, ma razionalmente è l’unica soluzione.
“Falle solo un graffio e ti consegno personalmente al tuo capo dalla bocca larga!”
Tal non risponde, si limita ad uscire dalla macchina e Dean fa lo stesso. Prima di scambiarsi i posti, lui le si mette davanti e la inchioda con lo sguardo.
“Trattala come si deve.” È serio, tremendamente serio. I suoi occhi sono così fermi e decisi che sembra che in quella macchina ci custodisca la sua anima. Un po’ come Davi Jones custodiva il forziere con dentro il suo cuore.
Tal rimane leggermente spiazzata da quella reazione, ma decide di non ribattere.
“D’accordo.” Dice prima di mettersi al volante. Aspetta che Dean si sistemi nel sedile posteriore e poi parte.

---


Il primo pensiero che balena nella testa di Sam appena si sveglia è che suo fratello abbia perso completamente il lume della ragione. Perché non esiste in nessun universo che Dean Winchester faccia guidare la sua ‘Piccola’ a qualcun altro che non sia se stesso. Nonostante siano passati anni, fa ancora le smorfie di disappunto quando è Sam a chiedergli di guidare.
“Buongiorno” lo saluta Talia, al volante.
“Dove siamo?” mugugna lui, strizzando gli occhi che vengono invasi dalla luce mattutina.
“South Dakota. Appena entrati.”
“Perché sei al volante?”
“Perché tuo fratello stava per crollare dalla stanchezza. Ieri notte ha preso un buco a tutta velocità. Ho pensato che qualche ora di sonno gli facesse bene.”
“Direi. Non ha dormito per più di ventiquattro ore.”
Sam a quella frase nota il cambiamento di espressione sul viso di Talia. Come se le fosse venuto in mente qualcosa che vuole chiedere, ma che non sa come chiedere. La conosce abbastanza da sapere che sta solo cercando il momento giusto, e visto che Dean dorme ancora, perché non adesso? Dove sono solo loro due e per lei è sicuramente più facile aprirsi?
“Tal, che c’è?”
La ragazza si sistema sul sedile e stringe il volante un po’ di più, facendo diventare le nocche momentaneamente bianche.
“Sam, cos’è questa storia? Ti ho chiamato dicendoti una cosa a cui non avrebbe creduto nessuno, ma tu sei venuto e non solo mi hai creduta, ma mi hai anche detto cosa è quella creatura! Non voglio sembrarti ingrata solo che..”
“Vorresti capire.” Conclude lui per lei.
Talia sospira, come se si fosse tolta un peso.
“Si..” conferma, voltandosi leggermente per guardarlo e riportando subito gli occhi sulla strada.
“È difficile ed è una storia lunga. Il succo della questione è che nel mondo.. sai.. esistono creature che vivono nel buio. Fantasmi, demoni, vampiri. Qualsiasi altra cosa ti venga in mente, esiste. E noi li cacciamo.”
“Quindi tutto ciò che viene descritto nei libri o nei film dell’orrore in realtà non è finzione?”
“No.”
“Wow. Tutto ciò fa sembrare il mondo ancora più vasto e ancora più.. oscuro..”
“Lo so. E mi dispiace che tu ne sia venuta a conoscenza, davvero.”
Talia rimane in silenzio a fissare la strada. Sta pensando, sta metabolizzando.
Anche se sembra calma, Sam si aspetta da un momento all’altro che dia di matto. Danno tutti di matto. O danno a loro dei pazzi.
“Sei andato via per questo? Insomma, quando hai detto che tuo fratello era venuto in città.. facevate già questa vita?”
Quella domanda un po’ lo sorprende. Ma d’altronde Talia non ha mai giudicato al primo impatto. Lei prima di giudicare analizza tutta la situazione, i comportamenti. Non si è mai fermata alle apparenze. È sempre stata quel tipo di ragazza che crede che per conoscere una persona devi conoscere anche la sua storia.
Siamo il frutto di ciò che ci è stato fatto, Sam. Ripeteva sempre. Ciò che siamo, lo dobbiamo anche alle nostre esperienze. Esperienze che solo noi abbiamo vissuto e che nessun altro può capire. Con gli esseri umani ci vuole pazienza.
“Si.” risponde, tornando alla realtà. “Dean non ha mai smesso. Io invece volevo uscire da quella vita, volevo viverne una normale, smettere di cambiare scuola ogni mese e sentirmi sempre il nuovo arrivato, quello strano, così sono venuto al college. Mio padre aveva detto che se fossi uscito di casa, non sarei più dovuto tornare.”
“Per questo li nominavi appena.”
“Si.. Ma poi è successo l’incidente con Jessica e ho deciso di tornare a cacciare.”
“La morte di Jess non è stato un incidente, non è vero?”
Sam scuote la testa per negare.
“E com’è successo?”
“Un demone.”
“È terribile..”
Non parlano più. Non vogliono più rivangare dolori passati, quei dolori che solo la perdita di una persona cara ti fa provare. Il periodo che è venuto dopo quell’incidente, non è stato bello per nessuno. Ne per Sam che ha dovuto combattere non solo con delle creature sovrannaturali, ma anche con i demoni che vivevano dentro di lui; ne per Tal che dopo la scomparsa di Jessica e la partenza di Sam si sentiva la persona più sola e vuota del mondo.
Continua a guidare, in silenzio.
Sam parla solo informarla sulle direzioni da prendere. Quando arrivano alla casa dove vivono, svegliano Dean e si avviano verso l’entrata.

 
   
 
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