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Autore: Aiolos94    18/01/2016    1 recensioni
I pensieri di un leone dorato davanti alla tomba del fratello.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leo Aiolia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Raggiunse la tomba semi-nascosta dagli alberi che il sole era quasi tramontato.

Vi depose i miseri fiori che aveva raccolto lungo il sentiero, mentre si guardava circospetto, la fretta nelle gambe e il dolore nel cuore, più simile a un coniglio spaventato che al leone rampante che le stelle avevano deciso fosse.
Guardò stancamente la pietra mal conficcata in terra, deposta lì anni prima come improvvisata lapide per il fratello: allora, ricordava, non aveva avuto la forza di incidere quel nome per timore che qualcuno potesse scoprire e distruggere quel piccolo luogo commemorativo.
Per un momento le labbra gli tremarono.
Avrebbe doluto parlare, dire qualcosa di grandioso e degno, ma non riusciva.
Le parole si fermavano in gola, i pensieri nel cervello, come se mancasse l'aria.
Accarezzò la superficie fredda della pietra con delicatezza e attenzione, come con un gioiello prezioso.
Quasi sorrise pensando che a vederlo in tal guisa, il fratellone (così lo chiamava quando erano soli) l'avrebbe preso in giro per quel gesto così gentile, lui che lo considerava un irriducibile pasticcione.
Magari avrebbe anche riso di quella risata cristallina che incominciava a dimenticare.

Un altro anno era passato.
L'anno che Aiolos morì, scomparvero i giochi e le risate, i pomeriggi trascorsi a correre nel bosco.
I colori persero la lucentezza, le stagioni smisero di cambiare.
Il sole di splendere.
Ovunque era silenzio, ovunque mancanza.
Ogni cosa era lui, e contemporaneamente non lo era più.
Lo voleva ricordare sotto le fronde di un albero, con la brezza leggera che gli scompigliava i riccioli biondi (O era castano?Non ricordava...), gli occhi chiusi e il sorriso beato dei cuori gentili.

Quell'immagine cozzava con quella dell'Aiolos traditore, sovvertitore del sacro ordine imposto dalla dea Athena!...Possibile che un uomo così buono avesse commesso ciò che sosteneva il Gran Sacerdote? Lui? Che si era sempre distinto per lealtà e generosità?

Ah!Quanto avrebbe voluto rivederlo, ascoltare la sua voce!
Gli sarebbero bastati pochi attimi per lenire la lenta agonia che lo pervadeva...
Ma era impossibile, lo sapeva bene.
Così come sapeva che tali riflessioni non dovevano esser fatte, soprattutto da Aiolia del Leone, il fratello dell'ingannatore : laggiù, al Grande Tempio , aspettavano solo una mossa falsa per gioire delle sue disgrazie.
Non avrebbe ceduto, si disse. Avrebbe mostrato a tutti la sua forza, la sua tenacia.

Aiolos sarebbe stato riscattato.
Si incamminò sulla strada del ritorno che le prime ombre della sera macchiavano l'amaranto del sole morente.






Angolo dell'autore:

Salve, o eventuale lettore!
Grazie per aver letto questo piccolo racconto! *porge biscotti*
   
 
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