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Autore: Lucri Innox    18/01/2016    0 recensioni
Una serata d'estate darà inizio a tutto... Ma sarà un viaggio nel tempo a determinare il loro destino
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Robin's pov
Per vari giorni percepisco una sensazione strana nella nostra famiglia , c'é tensione , davvero troppa e non capisco perché . Regina non é più la stessa, sento che non é tranquilla, ma nemmeno io lo sono, sento che una strana paura mi stia invadendo. La paura di ricominciare da capo una nuova vita e di perdere di nuovo la felicità che ho trovato in Regina, di perdere lei a dir la verità. Ripenso ogni giorno a come ho perso Marian, mi sento in un certo senso colpevole di aver fatto mancare una madre a Roland. Non avrei mai dovuto lasciarla da sola quel giorno... Ma non voglio ricadere nel passato di nuovo , ora voglio solo concentrarmi sulla donna che io amo , la mia Regina! Ogni volta che Roland la chiama mamma una felicità immensa mi attraversa il cuore, in fondo é grazie a lei che ho ricominciato a vivere , ad amare e ad essere di nuovo felice veramente ,non come prima che dovevo esserlo per forza per il mio piccolo ometto. Ed é per questo che ho paura di perderla , la amo troppo ... Non sarei in grado di andare avanti senza di lei , senza la nostra famiglia... Quella volta che ho dovuta lasciarla , nonostante avessi scelto lei , per andare a New York mi sentii morire dentro .. É stato davvero difficile e molto doloroso doverci lasciare andare. Ero molto stanco , stavo tornando a casa da una perlustrazione nel bosco per controllare se ci fossero degli inconvenienti , quando ad un tratto mi ritrovai steso a terra vicino ad un albero . Fissavo il vuoto, nei miei occhi scorrevano di nuovo delle immagini strane , poco chiare. Queste immagini ritraevano me e Regina in una specie di sotterraneo con varie trappole , subito dopo mi ritrovai a puntargli il mio arco contro , lei teneva in mano uno spilla e aveva intensione di pungersi. Non durarono molto queste "visioni" , mi ripresi piano piano , era come se avessi sognato tutto , ma so che non é così e ne sono certo perché Regina mi ha raccontato più volte di come eravamo , siamo, destinati. Così cercai di rialzarmi e tornai a casa. 02:00 Mentre dormivano tutti sentii delle urla provenire dalla camera dei ragazzi. Era il mio ometto , che da un po di mesi aveva ripreso ad avere incubi ... Non riesco a capire il perché, adesso abbiamo una famiglia non siamo più soli come nella foresta incantata, siamo al sicuro con Regina ed Henry. Io e Regina ci svegliamo di colpo e di corsa ci dirigiamo immediatamente da lui! Roland: Nooo lasciali andare ! Ti prego non portarmi via la mia mamma ! Noo nooo ... Regina scosse il piccolo per svegliarlo "Roland , Roland svegliati! " Il piccolo si svegliò e piangendo abbracciò fortissimo Regina dicendole " Mamma , ti prego non lasciarmi da solo, ho bisogno di te ! Ti voglio bene! Regina : Eii piccolo mio tranquillo , non ti lascerò mai! ... Vieni con me ti porto da una parte . Vedendo Regina con Roland in braccio li abbracciai entrambi e diedi un bacio sulla fronte a Roland , per poi ritornare a dormire con Henry .

(X)
Regina era davvero emozionata dal fatto che il piccolo la chiamava già mamma, ma era anche preoccupata che da un po di mesi a questa parte Roland aveva ripreso a fare gli incubi proprio come quando aveva perso la sua mamma. Ma questa questa volta Regina era li con lui e proprio non capiva perché sognava di perdere anche lei. Inoltre lei era, come dire, nuova a questa situazione, anche se ha avuto Henry. Lui non aveva mai gli incubi, anche se sospettava che Regina fosse la "Regina Cattiva" delle favole , faceva sempre sogni tranquilli. In quel momento Regina si sentì impotente, così lo prese in braccio per tranquillizzarlo un po , ma nulla il piccolo non smetteva di piangere. Ad un tratto le venne un'idea... Gli infilò il suo giubbotto e lo portò con se nella sua cripta . Regina's pov Vedevo che il mio ometto non smetteva di piangere, così gli infilai il mio enorme giubbotto per coprirlo per bene e decisi di portarlo nella mia cripta. Durante il tragitto il piccolo mi fece mille domande e mi stringeva forte la mano. Lo sentivo che era impaurito sul fatto di perdermi , direi che soffre tantissimo la sindrome dell'abbandono povero cucciolo mio. Arrivati alla cripta lo presi in braccio come un neonato, gli accarezzai piano piano la fronte e decisi di raccontargli la prima fiaba che raccontai al mio principe Henry, pensai che sarebbe stata adatta in quel frangente , o almeno lo speravo. Così iniziai a raccontare ... "C'era una volta una regina, che lanciò una gloriosa maledizione che le donò tutto quello che voleva, o almeno così pensava..." Roland mi guardò incuriosito e mi disse : " Mamma, ma la regina sei tu! É la tua storia? " Sorridendo gli risposi di si e ripresi a raccontare... "Lei si disperò quando capí che la vendetta non era sufficiente . Lei era sola. E così cercò un bambino che fosse il suo principe. E lo trovò , e anche se erano felici , non era sicura. C'era ancora il male là fuori in agguato.La regina era preoccupata per la sicurezza del suo principe, e sapeva di poter vivere con la consapevolezza di una minaccia? No! Aveva bisogno di mettere le proprie preoccupazioni da parte , e mettere prima il suo bambino. E così la regina bevve un'antica pozione per dimenticare. Ma non c'è da preoccuparsi, se la regina beve la pozione , lei non si dimenticherà del suo bambino , dimenticherà solo le sue preoccupazioni , i suoi guai , le sue paure. E lei e il suo principe potranno finalmente vivere felici e contenti " . Finita la storia sussurrai piano a Roland :"Questo piccolo mio é per farti capire che io non ti dimenticherò mai e non ti abbandonerò mai, quindi non temere che ti lasci perché io non lo farò mai e poi mai. Anche se non sono la tua vera madre , ti amo proprio come un figlio e non permetterò che ti venga fatto del male per nulla al mondo. Ti voglio tanto bene ometto" Il piccolo mezzo addormentato , si mise il dito in bocca e prima di addormentarsi mi sussurrò con voce minuta " Ti amo anche io mamma" ... A quelle piccole , ma intense parole mi commossi tantissimo... Mi rialzati per poter così tornare a casa , quando ad un certo punto davanti ai miei occhi scorsero delle immagini sfuocate e poco chiare , come quella volta insieme a Robin. Questa volta vedo una specie di animale volante che punta verso il piccolo Roland , senza pensarci due volte corsi immediatamente e lo protessi con il mio lungo mantello nero da Evil Queen e lo portai subito al sicuro fra le braccia del mio uomo che puzza di foresta. Infine con i miei poteri , trasformai quella cosa in un peluche che regalai al piccolo impaurito. Appena "ritornai alla realtà" mi sentivo un po stordita e molto confusa , ma non gli dessi peso avevo Roland tra le mie braccia che dormiva e aveva stampato sul viso un piccolo sorriso , finalmente si era calmato . Così mi ripresi e tornammo a casa a riposare , stavolta il mio piccolo cucciolo dormirà con me.
   
 
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