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Autore: GregMiller    25/01/2016    1 recensioni
Il virus C, potente arma creata nei laboratori dell' Umbrella Corporation è caduto in mano ad un organizzazione terroristica nota come " The Rebbelion " formata dall'alleanza delle principiali cellule terroristiche del globo. Quest'arma è in grado di trasformare un normale essere vivente umano in j'avo: Mostruosi essere con abilità fisiche e motorie fuori dal comune. Somministrandolo ai loro soldati, la Rebelion lancia un massiccio attacco,assediando per prima L'Europa orientale dove i paesi locali,già indeboliti dalle crisi economiche e sociali vengono facilmente sopraffatti, spingendosi fino ad arrivare alla parte centrale del continente occupando la Germania ed espandendosi gradualmente verso l'Ovest. La BSAA, una squadra speciale antiterrorismo è inviata al fronte per contrastare l'invasione.Il sergente Greg Miller si ritroverà ben presto coinvolto in una guerra senza esclusione di colpi.........
SPOILER: PIERS NIEVANS PROTAGONISTA DI RESIDENT EVIL è uno dei principali antagonisti del romanzo.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Redfield, Nuovo Personaggio, Piers Nievans
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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Capitolo 34

Erano passati appena due anni ed ancora mi ricordavo  di quel posto. Il solo pensiero mi faceva aumentare sempre di più il battito cardiaco per l’ansia. In quello stesso luogo si era svolta una parte cruciale della mia precedente missione: dovevamo inseguire la stessa donna misteriosa che aveva ucciso molti dei miei compagni sia in Endonia che nella stessa Wairyp tramite attacchi a sorpresa e svariate trappole che a malincuore definì astute; tra le vittime ci furono il giovane specialista in demolizioni Macauley ed il logorroico Rose. La donna a cui in quel momento stavamo dando la caccia si chiamava Carla Radames, fondatrice della Neo Umbrella nonché collega ed amante del famigerato Derek Simmons, discendente da una ricca,nobile ed antica famiglia appartenente ad una potentissima e segretissima setta politica nota come “ La Famiglia” che manovrava segretamente gli scenari politici,come la distruzione della città di Raccoon City durante l’omonima epidemia oppure la minaccia della stessa Neo-Umbrella  appena due anni fa; il tutto manipolato ed organizzato grazie alla posizione politica di Simmons che occupava il ruolo di consigliere nazionale ovvero una sorta di “braccio destro” del presidente degli Stati Uniti. Durante la minaccia del 2013, l’attuale funzionario della US SOCOM Leon S. Kennedy all’epoca agente segreto del governo, grazie alla collega Helena Harper scoprì che dietro a tutti quei numerosi disordini mondiali vi erano proprio gli stessi Simmons e Radames che manipolavano il corso egli eventi, addirittura incastrando i due malcapitati agenti facendoli passare come responsabili dell’epidemia. Nonostante queste avversità, i due agenti riuscirono comunque a scovare delle importantissime informazioni e verità riguardo la collega di Simmons che fino a quel momento erano rimaste all’oscuro: vi era infatti un’altra donna totalmente uguale alla complice di Simmons che si aggirava sul campo durante questi scenari ma che aveva scopi ben diversi. Si scoprì infatti che tale donna fu l’attuale moglie del funzionario Kennedy ovvero la fatale e bellissima spia internazionale Ada Wong. Successivamente, grazie alle preziosissime informazioni ottenute dai due agenti, si venne a sapere anche che Radames, tale e quale in tutto e per tutto a Wong, non era nient’altro che un’impostora, creata dallo stesso Simmons tramite un esperimento in laboratorio fatto sulla stessa collega per creare una donna con abilità e fisicità pressoché identiche a quelle della moglie di Leon; tuttavia non si venne mai a sapere il vero motivo della creazione del doppelanger da parte di Simmons anche se fonti non ufficiali enunciavano che fosse stata creata da quest’ultimo per soddisfare determinati rapporti sentimentali oppure perché fu colpito dalle stesse abilità della vera Ada Wong. Sciolti definitivamente i dubbi, il comando della BSAA ordinò che Carla Radames doveva essere immediatamente catturata oppure uccisa. Dopo un violento inseguimento, sia me che la squadra a cui fui assegnato per quella missione si ritrovò nel porto della città. Potevo ricordare ancora ciò che subimmo come se fosse stato ancora presente.
***
“Squadra Alpha a comando! Stiamo inseguendo Wong all’interno di una nave ancorata nel porto principale di Wayrip, passo!” “Comando BSAA ad Alpha, ricevuto! Siate prudenti e se possibile, cercate di prenderla viva. Fate in fretta perché i servizi segreti riferiscono anche che si sta avvicinando molto velocemente un’altra enorme imbarcazione con diverse testate missilistiche imbevute di virus C che puntano dritte verso la città!” “Ricevuto! I miei uomini stanno già facendo evacuare i civili con l’aiuto degli agenti Kennedy ed Harper, passo e chiudo!” Dopo aver chiuso la comunicazione, il capitano ordinò alla nostra squadra tramite un cenno circolare d’ un dito d’ avanzare in formazione. Procedevamo lentamente con postura leggermente incurvata in avanti, con i fucili puntati davanti a noi e scrutando attentamente la zona circostante. Per inseguire il nostro “bersaglio” dovevamo passare per l’hangar dell’enorme nave. Era davvero gigantesco: vi erano diversi container, alcuni impilati uno sopra l’altro a coppie mentre altri erano posizionati in angoli sperduti del luogo; vi erano poi diversi velivoli da combattimento come F 22 e CH 46, mi chiedevo come avessero fatto ad ottenerli. A comandare la squadra oltre al capitano, c’era il sergente Piers Nivans, uno dei migliori capi squadra, soldati e tiratori scelti che la BSAA avesse mai avuto fino a quel momento. Potevo ancora ricordarmi le sue sfuriate nei miei confronti durante gli addestramenti; soprattutto durante le sessioni di combattimento, quando dovevo passare dall’estrarre un’arma ad un’altra per evitare di perdere tempo a ricaricare le munizioni durante uno scontro: “Cambia arma! Ci metti meno tempo che a ricaricare!” così diceva spesso, urlandomi nelle orecchie attraverso i megafoni posti all’interno dell’arena d’addestramento. I suoi insegnamenti tuttavia mi furono molto utili durante il corso delle missioni, soprattutto in quella dov’era in corso una situazione molto particolare: ero solamente un pivello di appena 18 anni, promosso da poco soldato scelto e stavo partecipando ad una delicatissima missione il cui esito poteva dare una svolta importante ma soprattutto favorevole sul fronte alleato, addirittura condizionare l’esito dell’intera operazione. Appena varcammo l’ingresso dell’hangar, subimmo un attacco a sorpresa da parte dei J’avo: ne spuntarono alcuni su diverse rampe sorrette da alcuni cavi in fibra ottica collegati al soffitto, decisamente su un livello d’altezza superiore al nostro, iniziando a far crepitare i kalashnikov verso la nostra direzione e colpendo due uomini della nostra squadra che si trovavano a pochi passi dalla mia posizione. Reagimmo immediatamente,sparando verso loro e centrandone alcuni che caddero pesantemente sfracellandosi al suolo, dopo circa dieci metri di caduta libera. Ben presto, quel luogo si trasformò in un vero e proprio inferno, con proiettili che schizzavano in tutte le direzioni. Improvvisamente, apparve posizionato in ginocchio sulla rampa, un J’avo armato di RPG-7 che fece sfrecciare il missile verso di noi; l’impatto colpì tutti gli altri membri della squadra,freddandoli all’istante e facendo crollare diversi pezzi di metallo dall’hangar; eravamo rimasti in tre: il capitano Redfield, il sergente Nivans ed il sottoscritto ma rimasi separati da quest’ultimi a causa delle macerie che bloccavano il passaggio. Il crepitio degli AK-47 continuavano senza sosta. Sentì il comunicatore trillare e risposi immediatamente nonostante il fischio dei proiettili che si impantanava a pochissimi metri dai miei piedi: “Miller! Ritirati e mettiti in salvo!” disse abbaiando nel microfono con l’assordante fragore di spari di sottofondo. “Capitano! Con tutto il rispetto mi rifiuto! Troverò un modo per ragg…” “Soldato Miller! Faccia quello che gl’ho detto senza discutere! Non fare l’eroe e cerca d’essere più furbo perché in questo cazzo d’istante ti sto dando opportunità di salvarti! “Signore! Mi sembra irrispettoso…” “Vattene…ORA!” è tronco violentemente la comunicazione, chiudendomela in faccia. Sentì alcuni passi dei j’avo che si dirigevano verso la mia posizione e gli falciai, facendo vomitare dal mio M4A6 tutte le munizioni disponibili ed appena ebbi un breve momento di tregua, contattai l’elicottero per l’evacuazione, spiegando a raffica ed ansimando la situazione al destinatario. Reagì agli attacchi nemici,resistendo per un paio di minuti che parevano ore, finché non arrivò l’elicottero Huey per prelevarmi: schizzai velocemente dal riparo sotto quell’incessante pioggia infernale e mi tuffai velocemente dentro il velivolo, librandoci immediatamente in volo. Nonostante fossi sopravvissuto all’imboscata, ero incazzato come una bestia: per quale motivo non mi aveva fatto rimanere!? Io facevo solo il mio dovere e come tale dovevo portarlo a termine con qualsiasi mezzo! Il giorno successivo però, venni a sapere che la minaccia della Neo-Umbrella era stata debellata ma quando il capitano tornò non sembrava affatto felice: aveva perso il suo uomo durante il combattimento contro l’ HAOS, una potentissima BOW creata all’interno di una base sottomarina con lo scopo di propagare la diffusione del virus il più velocemente possibile ma durante il violento scontro però, il sergente Nivans rimase gravemente ferito e si iniettò di sua spontanea volontà una dose di Virus C,con lo scopo di salvare il capitano Redfield e sconfiggere il mostro. A causa dei violenti scontri, la struttura della base stava iniziando a cedere ed allagarsi ma il sergente decise di rimanere fino alla fine, dando il tempo al capitano di scappare tramite un mini-sommergibile. Tuttavia non ci furono mai conferme ufficiali che stabilissero se il sergente fosse morto o meno…
   
 
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