Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Valimitik    17/03/2009    0 recensioni
- Adesso so che mi vuoi bene.- rispose senza fiato - Ne ero certa...- e sorrise prendendole per mano...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era primavera ed i mandorli erano in fiore. Su per la strada che portava alla scuola della cittadina c’era una ragazzina che aspettava sotto il suo mandorlo preferito. Aveva gli occhi cangianti e persi nel cielo, mentre il mandorlo era pieno di piccoli fiorellini che perdevano i loro petali, mossi dal vento. I capelli di lei si muovevano sotto il sole e i riflessi rossi brillavano mentre si sedeva tra le radici dell’albero. Indossava la solita uniforme della scuola superiore ma quel giorno si era dimenticata di appuntare i capelli con la spilla, ed essi volavano intorno al suo viso. Il vento tiepido le tagliava la faccia mentre portava via con se i petali rosa che tanto le piacevano.
Guardò l’orologio e sospirò. La sua migliore amica era in ritardo come al solito, perfino il primo giorno di scuola, dal ritorno delle vacanze pasquali. Angel era fatta così, riusciva ad essere completamente spensierata nonostante anche lei soffrisse infondo. Era esuberante e con lei riusciva a ridere. Riguardò l’orologio. Dieci. Nove. Otto, una figura si intravedeva. Sette, correva. Sei. Cinque. Quattro, ormai Angel appariva tutta trafelata. Tre. Due, ci faceva avanti con la borsa di scuola. Uno.
- Scusami Vale! Ti prego, scusami. Ho avuto un contrattempo e sono arrivata in ritardo. Scusami.-
Vale scoppiò a ridere e si alzò in piedi, poi guardò storta l’amica Angel che si era inchinata in segno di scuse. Angel ricambiò lo sguardo, preoccupata. - Solo se mi porti sulle spalle.-
Questa volta fu Angel a ridere e in un attimo issò sulle spalle l’amica. Non pesava tanto, ma era Angel ad essere molto più forte di qualsiasi altra ragazza della sua età, una forza non soltanto fisica. Riusciva a rendere felice una ragazzina che altrimenti sarebbe morta dentro. Aveva la forza di sorridere alla vita nonostante tutto e contagiava di felicità anche gli altri, semplicemente con un gesto. Era la spiritosa della classe, quella che faceva sempre ridere anche nei momenti più lugubri esattamente l’opposto della ragazzina che aveva sulle spalle. Vale non era una ragazzina debole fisicamente, era solo un po’ magra, forse un po’ troppo. Non era timida ne introversa ma le piaceva rimanere da sola, anche a lungo se capitava. Riusciva a fingere sensazioni non sue e alla fine riusciva a sentirle sulla pelle come se infondo le provasse veramente, ma non era così. Dentro era molto più fragile di quanto non sembrasse, un unico grande dolore l’aveva toccata e nulla sarebbe mai più riuscito a riportala come prima.
Correvano su per la strada, i petali vorticavano velocemente attorno a loro, sospinti dal tiepido vento di primavera. Girarono l’angolo e si ritrovarono davanti l’enorme edificio scolastico. Tantissimi ragazzi erano fuori a chiacchierare, o più semplicemente ad aspettare che suonasse la campana. Vale scese dalle spalle dell’amica e le due si incamminarono verso l’entrata. Angel spalancò la porta ed un urlò un saluto, dentro la classe già c’erano alcuni dei loro compagni di classe che sistemavano i libri sui tavoli o parlavano di cosa avevano fatto durante le vacanze pasquali.
Vale si andò a sedere nel suo tavolo accanto la finestra e svuotò lo zainetto. Di colpo si ritrovò una massa di capelli castani davanti.
- Come sono andate le vacanze? Ti sei divertita?.-
Barby, la ragazza seduta di fronte a lei era una delle sue più care amiche e anche lei riusciva ad essere felice. Vale sorrise e annuì leggermente mentre Barby si voltava verso la sua migliore amica Alice, molto più silenziosa dell’amica. Alice le sorrise e incominciò ad ascoltare i racconti di Barby mentre aspettavano che entrasse il professore. Angel era nell’angolo della sala che parlava con Giulio, uno dei suoi migliori amici. Ogni tanto i due si voltavano a guardare la ragazzina rimasta impassibile a guardare fuori dalla finestra.
Una farfalla volava fuori dalla finestra, e il sole la faceva splendere di mille arcobaleni. Appena la farfalla si appoggiò sul davanzale entrò in classe il professore e tutti tornarono a posto.
- Buongiorno ragazzi, c’è una sorpresina per voi stamattina. Lei si chiama Rany e viene da Tokyo, mi raccomando siate gentili.- Si sistemò gli occhiali, che erano sulla punta del naso, e si voltò verso la porta facendo cenno di entrare. Avanzò una ragazzina dai capelli di un colore indefinibile, che andavano dal rosso al castano, con i riflessi biondi. Camminò svelta e si accostò alla cattedra, li guardò uno per uno ed indugiò un attimo negli occhi, in quel momento chiari, della ragazzina accanto alla finestra.
Vale si voltò verso Angel che a sua volta la guardò. Il suo sguardo era entusiasta, adorava le nuove cose. Sussurrò un “sembra simpatica” e poi ritornò a guardare verso la ragazzina che era rimasta accanto alla cattedra e che continuava a guardare verso il professore, ansiosa.
- bhe, guarda. C’è un posto accanto ad Angel, penso che li ti troverai bene.-
E il professore indicò il tavolo accanto quello della ragazzina, che, entusiasta, continuava a sorridere alla nuova compagna. Vale si mise a ridere e si coprì il volto con le mani. Rany la fulminò con lo sguardo, aveva interpretato male il gesto. Vale si irrigidì e si voltò verso la finestra. Angel continuava a sorridere e salutò con la mano la nuova arrivata, che le sorrise. Rany si sedette e incominciò anche lei a svuotare lo zainetto, e a posare ogni cosa al giusto posto, mentre il professore incominciava a spiegare il nuovo svolgersi delle lezioni e gli orari di ricevimento. Uscì un libriccino manga e Angel lo adocchiò subito.
- Ti piace questa serie? È la mia preferita!-
Rany rimase per un attimo spiazzata e mentre Angel incominciò a descrivere i suoi personaggi preferiti la ragazzina cercava di ascoltare e capire. Angel parlava troppo velocemente, era emozionata. Vale sorrise e guardò verso la finestra, la farfalla era andata via. Senza accorgersene incominciò a canticchiare la sua canzone preferita…
You are all I want
You are all I need
You are everything
Everything
Gli occhi le diventarono immediatamente grigi e una lacrima le scese per la guancia, ma fu svelta a nasconderla. Angel annusò l’aria, riusciva a sentire l’odore delle lacrime. Vale si chinò subito sul foglio e incominciò a scarabocchiare tra gli appunti della lezione mentre Alice si mise a parlare con la nuova arrivata chiedendole informazioni sulla sua vita. Appena suonò la campanella tutti si precipitarono verso Rany che fu tempestata di domande, l’unica che rimase un po’ in disparte fu Vale che era intimorita dallo sguardo della ragazza, aveva capito male e chissà, forse adesso la odiava.



Ok ragazzi, bhe questa è dedicata principalmente alla mia Nipotina Rany, che mi fa regali stupendi e io non faccio mai niente per lei. (e alle altre mie amiche che descrivo nella fic). Devo dire che ho messo molto per fare questa fic, sono circa quattro sere che mi metto al pc e con una sprite incomincio a scrivere e ricancellare mille volte. Spero che vi piaccia anche se so che ci sono troppo nomi. Un bacio a tutti, grazie in anticipo
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Valimitik