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Autore: stevan    30/01/2016    11 recensioni
Non so perchè ti scrivo, forse per trovare un pò di sfogo alla mia malinconia... mi costa lasciarti...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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TI LASCIO

  
Caro Lucio, non so perché ti scrivo, forse per trovare un po’ di sfogo alla mia malinconia, forse perché voglio tentare di farti capire quanto mi costi lasciarti, quanto può soffrire un ragazzo quando va a innamorarsi di un uomo sposato.

Perché vedi Lucio, tu non ti sei mai reso conto, chiuso nel tuo egoismo, di quanto ho sofferto per te.

Quante volte mi sono chiesto perché dovevo trovare proprio in te tutto quello che desideravo in un uomo.

Anche tu mi hai voluto bene a modo tuo. Ma non si può voler bene a una moglie, a dei figli, e… vedi, non so neppure come definirmi: forse dovrei dire a un ragazzo…

Non mi hai mai nascosto né promesso nulla, Lucio: non mi hai aperto davanti speranze che sono più facilmente realizzabili in ipotesi che nella realtà.

Io ho detto si a questo amore con il coraggio che sono l’incoscienza può dare, ma adesso fingere non mi serve più. Ho l’impressione di portare di portare un peso che non riesco più a reggere. Forse perché oggi è un giorno di festa, e io sono solo, tu sei con la tua famiglia e io cerco di immaginarti, marito e padre: la micidiale solitudine dei giorni di festa non consente inganni, Lucio, e io lo sento incombere prepotentemente su di me. Ed è per questo che oggi dico: basta!

Lo dico con la morte nel cuore, ma domani sera non mi troverai ad aspettare e io non sarò all’angolo di una via con il cuore che batte all’impazzata, con il terrore di essere visto da qualcuno. No, Lucio, non voglio più fare all’amore in alberghetti compiacenti di quart’ordine, dove, dopo più di un anno, ancora non mi sono abituato a entrare senza arrossire.

Prima che sia troppo tardi ti lascio Lucio: non avrei mai pensato che sarei stato io a farlo, ma credimi, ciò non mi dà nessuna soddisfazione.

So che tu non mi cercherai e ti ringrazio di ciò. Ci incontreremo casualmente per strada, dovrò stare bene attento a non dirti: ciao, ma un freddo buongiorno. Non so se ci riuscirò, Lucio, comunque penso di si, anche se adesso al solo pensarci non posso trattenere le lacrime.

Adesso mi trovo immerso fino al collo nella malinconia, ma il mio innato ottimismo mi viene in aiuto, infatti penso che a vent’anni, prima o poi, dovrà decidersi a fare capolino anche il sole.
 
 

 

 
 
 
 
   
 
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